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Ancora su Alfio Bardolla. L'Aduc c'era, ecco come e' andata...
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Articolo 
27 settembre 2006 0:00
 
Il 15 Dicembre del 2005 abbiamo pubblicato un articolo che metteva in guardia nei confronti di alcune pubblicita' di corsi "per diventare ricchi promossi da Alfio Bardolla (clicca qui.
A seguito di quella segnalazione abbiamo ricevuto una risposta dal sig. Bardolla (clicca qui nella quale, fra l'altro, ci si accusava di aver pubblicato un giudizio senza aver frequentato i corsi.
Ebbene, abbiamo fatto passare un po' di tempo e siamo andati a vedere di persona. Quello che pubblichiamo di seguito e' il racconto, in prima persona, di un nostro collaboratore che ha partecipato al corso sulle opzioni.
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Se c'e' una persona, specialmente digiuna di cognizioni finanziare, che con soli due giorni di corso sulle opzioni riesce a "fare i soldi" si faccia pure avanti.
Certo, dubito che delle molte persone che ho visto al seminario di Roma del 17-18 Giugno 2006, alcune riescano a farlo. Pretendere di fare trading (e non un trading qualsiasi, ma il trading su opzioni in titoli azionari americani) senza sapere cosa sia un BOT, conoscere la differenza tra un BTP e un CCT, tra un'azione o un fondo comune azionario, avere una minima idea di che cosa sia una vendita allo scoperto, ecc., forse e'. ardito?
Be' sicuramente e' molto pericoloso.
E' come se una persona che non ha mai guidato, dopo una scuola guida di due giorni, volesse correre in formula uno.
Probabilmente saranno pochi quelli che ci riusciranno, forse nessuno.
Se i corsi di Alfio Bardolla funzionassero avremmo eliminato il problema della disoccupazione e della poverta', perlomeno a livello italiano. In fin dei conti chi non investirebbe 799 euro + iva per diventare ricco? Quale imprenditore continuerebbe ad investire in azienda, quando investendo in un corso di due giorni con soli 799 euro + iva otterrebbe profitti illimitati? Quale impiegato od operaio continuerebbe a lavorare, quando con soli 799 euro + iva potrebbe vivere di rendita?
Evidentemente qualcosa non quadra, ma abbiamo voluto verificare di persona cosa si "insegnava" in questi corsi.
Nel seminario base sulle opzioni non c'e' stata l'opportunita' di conoscere l'Alfio Bardolla e quindi di farsi un'idea della sua persona, dato che il corso in questione e' stato tenuto da un "trader" della scuola di Alfio Bardolla. Pero' un'idea sull'imprenditore, chiunque abbia partecipato al corso, se l'e' fatta.
Una societa' strutturata per offrire servizi e prodotti di formazione, con un marketing di tutto rispetto.
Ai margini del corso vengono proposti manuali, audio/video lezioni e quanto altro necessario alla "formazione personale".
Ovviamente vengono offerti i corsi successivi con uno sconto del 10%. Se si prenota subito si mantiene il prezzo "bloccato". Ci sono anche le offerte 3 per 2, tre corsi al prezzo di due.
Il team della Alfio Bardolla company e' composto non da personale esperto in economia e/o finanza, come ci si potrebbe aspettare, dato che si tratta di una scuola di trading, ma da esperti di marketing, direttori commerciali, addetti alle vendite.
Il seminario fa una trattazione sulle opzioni, con nozioni di base ed una illustrazione delle principali strategie su opzioni, con qualche elemento di analisi tecnica. Cose note a chiunque abbia letto tre libri di finanza.
Le informazioni divulgate sono finalizzate a dimostrare la bonta' dell'utilizzo di questo strumento finanziario ed a coltivare il sogno di aver trovato la gallina dalle uova d'oro, trascurando quasi completamente il rischio. Nelle strategie spiegate (straddle, strangle, credit e bull spread), il rischio, pari al premio investito, e' sottovalutato, ovvero, il risparmiatore puo' perdere sino al 100% del capitale investito, ma cio' sembra non sortire effetto sulla platea, non fa presa. Tutto sommato questo e' un "dettaglio poco rilevante", anche perche' il significato di "guadagnare sempre e senza rischio" e' opinabile (non ci sarebbe rischio perche' "al massimo perdi quello che hai messo...").
Anche quando si presentano alcune tecniche dove l'investitore potrebbe perdere ben oltre il capitale investito di rischio non se ne parla, per l'insegnante (o il "trader"... non sappiamo come chiamarlo) sono tutte tecniche a "basso rischio".
Gli esempi di trade mostrati, e quelli utilizzati in esercitazioni, sono datati, facile trovare esempi di trade vincenti nel passato. Si crea la suggestione nella platea facendo vedere continuamente esempi di trade vincenti di guadagno: 30%/40%/50% e piu' %, il tutto in pochissimo tempo.
Si sorvola sulle commissioni di compravendita degli strumenti utilizzati, le quali se considerate inciderebbero in maniera rilevante sulle eclatanti performance negli esempi utilizzati.
Si tace completamente sugli aspetti fiscali, nonostante sia consigliato l'uso di broker esteri, in particolare americani, per poter operare convenientemente in opzioni su titoli azionari americani. Il relatore, pur dichiarandosi un trader di professione, specificatamente interrogato sugli aspetti fiscali delle operazioni che suggeriva, ha ammesso di non saperne niente: altro "dettaglio non rilevante", anche il concetto di fiscalita' in fin dei conti e' opinabile...
Durante tutto il corso non si spende una parola su come calcolare e valutare il prezzo di un'opzione.
Ma anche questo e' un "dettaglio non rilevante", perche' durante il corso viene promosso un sito internet che, dietro il pagamento di un abbonamento, suggerisce le opzioni da comprare...
Non abbiamo conosciuto nessun ex corsista che viva di trading, pero' abbiamo conosciuto alcuni neo collaboratori di Bardolla che praticano trading e che dopo mesi e mesi di esercitazioni simulate hanno avuto i loro primi successi 200/300 euro di guadagno (chissa' se ce la faranno a vivere di rendita...). Sono questi neo collaboratori i nuovi "esperti" di trading che dispensano consigli a destra e a manca, i nuovi Nobel del trading.

Qualunque persona non digiuna di finanza, che abbia avuto a che fare un minimo con i mercati azionari, e' in grado di scindere il sogno del corso dalla realta' quotidiana.
Il pericolo reale e' che incauti risparmiatori tentati da queste informazioni si spingano a fare cio' che non farebbero se ben istruiti su queste materie, e perdano soldi con trade non cosi' vincenti come sembravano.
Il moltiplicarsi di corsi e seminari su come arricchirsi con il trading dovrebbe di per se' far accendere una spia di allarme: se uno riesce a fare soldi cosi' facili con il trading, perche' perde tempo a fare corsi o seminari?
 
 
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