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3 febbraio 2010 9:22 - lui la plume
Da noi, oggi, la legge fa' si che (a parte alcuni pregressi che spariranno con il tempo) si riceve una pensione proporzionale ai contributi versati.

Durante il periodo scolastico al corso di ragioneria ogni tanto ero costretto a fare assurdi calcoli utilizzando le "tavole attuariali" dei numeretti che tenendo conto della aspettativa di vita e.

Inserendo il capitale versato in una formula che contiene il famoso numeretto e l'eta' di chi fa' la domanda saltava fuori come per incanto la cifra della pensione cui si ha diritto, consentendo un utile anche per chi questa pensione e' tenuto ad erogare.

Ecco io non capiscoper quale motivo si debba stabilire per legge l'eta' della pensione.

Se un individuo riesce ad organizzare la sua vita in modo tale da potersela cavare con la cifra che ha gia' raggiunto perche' deve continuare a lavorare in una nazione, in un mondo dove la disoccupazione e' una delle pighe maggiori?

L'unica cosa in piu' di cui si ha necessita' e' una forma di protezione verso l'aumento delle tasse .... ormai appannaggio di qualsiasi amministrazione (abbastanza inutile) .... ma questo e' un altro discorso.
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