Nel 2005 facevo parte di una Azienda di 1300 dipendenti, la
prima nel settore informatico a capitale interamente
italiano. Abbiamo scoperto che da molti mesi l'Azienda
tratteneva i Fondi COMETA ma non li versava (tecnicamente le
Quote del Fondo risultavano prenotate ma non c'erano i
versamenti abbinati). L'Azienda ci ha tranquillizzati
dicendo che si trattava di momentanei ritardi dovuti a
difficoltà di cassa. Nel 2006 si è poi scoperto un ammanco
di cassa che ha portato ad una procedura di Amministrazione
Straordinaria e la successiva vendita del ramo d'Azienda. Si
è allora aperta (dall'11/04/2006) una vertenza legale per
il recupero dei vari crediti dei Dipendenti. Grazie al fondo
di garanzia dell'INPS ho potuto recuperare il TFR, ma sono
dal 2006 in attesa di recuperare gli altri crediti, tra cui
3096 euro del Fondo Cometa che ho versato ma che non sono
mai arrivati al Fondo stesso.
Il Fondo Cometa se ne lava le mani, e la causa è
patrocinata dall'Ufficio Vertenze della CISL di Padova, che
ha chiesto "l'insinuazione al passivo" ed ottenuto
l'iscrizione del Fondo Cometa come "credito privilegiato".
Ciononostante sono dal 2006 in attesa che vengano definiti i
"riparti" (ripeto le definizioni che mi vengono dette senza
conoscerne il significato legale).
Quindi:
- Ho sconsigliato e sconsiglio vivamente a tutti i giovani,
i miei figli per primi, di aderire al Fondo Cometa o a
qualsiasi Fondo Pensionistico, perchè non c'è garanzia che
quanto versato vada a buon fine.
- Non ho avuto alcun sentore che esistesse una Circolare 23
del 22 febbraio 2008 che tutelasse in qualche modo
situazioni simili alla mia, e trovo alquanto strano che lo
Studio Legale che attraverso la CISL mi patrocina non
conosca tale Circolare e non riesca ad ottenerne i benfici.