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21 ottobre 2009 11:33 - Alessandro_Pedone
Ovviamente solo il tempo ci dirà se ha ragione Toio68 o Sharman (personalmente, per quel poco o niente che vale, mi sento più vicino a Toio68).
Resta però un dato di fatto, l'oro non è uno strumento d'investimento alla portata di investitori non esperti.
C'è una differenza fondamentale tra investire in azioni o in materie prime.
La variazione del prezzo delle materie prime dipende da molti fattori ma non esiste, come per le azioni, una ragione strutturale come la crescita economica.
Naturalmente, il fatto che le azioni abbiano questa "ragione strutturale" non significa che non possano esserci anche decenni con rendimenti reali negativi (come per le materie prime, ovviamente).
L'idea di Sharman è che questo sia "il decennio dell'oro", se uno la pensa così tutti gli alti ragionamenti sono marginali.
19 ottobre 2009 15:50 - Toio68
Stiamo parlando della stessa cosa, Sharman. Le tue correzioni alle mie cifre riportate a memoria, non fanno che rinforzare il mio ragionamento. La produzione dell'oro è in aumento, non in diminuzione. I costi di produzione sono stabili ad un po' meno della metà di quei 1000 dollari l'oncia che indichi come una sorta di prezzo naturale (e perché poi?). La domanda per usi "non finanziari" è addirittura in calo (proprio a causa dell'aumento del prezzo). Non resta che la speculazione finanziaria a giustificare il fatto che l'oro costi quasi il triplo di quanto costa produrlo. Questo non vuol dire che il prezzo crollerà domani, o che non cresca ancora. Magari tra tre mesi varrà 2000 dollari l'oncia. Ma prima o poi (e non penso che manchi molto), chi ha fatto incetta d'oro a prezzi bassi deciderà di "prendere beneficio", facendo crollare i prezzi e lasciando "col cerino in mano" tutti gli altri. Con l'oro che torna a costare un pò meno di 500 dollari l'oncia (ossia poco più di quanto costa ai produttori estrarlo).
Non conosco il futuro, ma a volte il passato insegna un sacco di cose.
Uomo avvisato... ;-)
17 ottobre 2009 0:56 - Sharman*
Toio68, mi sembra che stiamo parlando di due cose diverse: io parlo di oro, tu forse stai guardando un’altra cosa, mi sembra così strano...

L’oro passò gli $800 e non sfiorò solamente i $700 nel 1980.

Poi arrivò al minimo a circa $250 nel 1999 e nel 2001.

Da lì aumentò incessantemente, l’ultima volta che fu quotato $500 fu circa nell’ottobre 2005. E quindi a quel punto aveva già raddoppiato dai minimi senza nessuna ampia fascia di oscillazione 300/500, solamente salì.

Da allora ad oggi è raddoppiato di nuovo arrivando a quota $1000, quindi è quadruplicato negli ultimi dieci anni.

Non sono quindi rialzi degli ultimi mesi, non so come fai a dire una cosa simile, guarda che ti sarai sbagliato a guardare il grafico.

Non è per niente vero che abbia più oscillazioni della altre materie prime, anche qui non so a che cosa ti riferisci, non è assolutamente andata così negli ultimi 12 anni almeno. Forse vuoi dire che a volte va in bolla ( a differenze delle altre materie prime, escluso il petrolio), però capiterà poche volte in un secolo né più né meno delle azioni, quindi non presente al riguardo più rischi dell’azionario.

Poi scrivi:“Come ogni bolla, anche questa è destinata a sgonfiarsi dolorosamente entro breve tempo. Non credo che esistano molte decisioni più azzardate che comprare oro ai massimi prezzi a memoria d'uomo.”

Se azzecchi che si sgonfierà entro breve tempo sei un mago, io personalmente credo di no.
Se comprare ai massimi che tu dici essere sotto i $700 dollari fosse sbagliato non sarebbe dovuto arrivare ai $1050 di oggi, cioè +50%.

Sicuramente non è ai massimi prezzi a memoria d’uomo perchè i massimi del 1980 aggiustati per l’inflazione corrispondono a più di $2000 di oggi, è ai massimi nominali dopo avere stracciato i massimi nominali di 29 anni fa. Ma niente costava come oggi 29 anni fa.

Potrà tornare brevemente sotto quota $1000 ma credo che l'andazzo sia segnato ed è quello di quotare sopra i $1000 nei prossimi anni.
16 ottobre 2009 18:43 - Sharman*
E allora c’è qualcosa che mi sfugge: quali sono le conoscenze e le cautele maggiori che si dovrebbero avere per investire in oro rispetto alle azioni e alle obbligazioni?

E’ vero che gli etf sull’oro sono usciti dopo quelli sugli indici azionari ma sono cmq presenti da un po’ di anni mi pare.
Inoltre l’investimento in oro a lungo termine per i piccoli quantitativi è sempre stato fatto in monete. Sulle monete, è vero, si pagano le commissioni di compravendita e c’è il problema di dove custodirle, ma sono esenti da tassazione sulle plusvalenze.

Gli etf invece hanno una commissione annuale di circa 0,4% che a lungo termine compensa le commissioni pagate sull’oro fisico.
E poi le plusvalenze sugli etf sono tassate al 12,5%, e mi sembra, correggetemi se sbaglio, che con gli etf non si possano compensare le minusvalenze.

In ogni caso concordo che invece di oro fisico sia più pratico usare etf o altri strumenti finanziari, e a questi mi riferivo, visto che oggigiorno esistono.

Non ho ben capito perchè l’oro debba essere più rischioso delle azioni ma in ogni caso negli ultimi anni sarebbe stata una scelta quasi obbligata per un investitore non esperto, e ancora oggi credo sia la cosa più facile e sicura.
Che il portafoglio suggerito dall’Aduc abbia fatto meglio, o meno peggio, dei grandi fondi di investimento è sicuramente motivo di orgoglio personale, ma vorrei ribadire che chi avesse seguito il portafoglio Aduc negli ultimi dieci anni avrebbe in media perso, avere perso meno degli altri sarebbe stata una magra consolazione. (avrebbe guadagnato sicuramente chi fosse entrato appunto intorno a inizio 2003 o intorno a inizio 2009, e ben pochi altri credo)
E temo che le proabilità di perdere o guadagnare, al netto dell’inflazione possibilmente,si equivalgano per i prossimi tempi. Infatti con le borse che sono praticamente a metà strada trai massimi di due anni fa e i minimi di marzo scorso.... be’, è una bella scommessa adesso vedere da che parte andranno. Mi sembra che l’oro sia una scommessa meno rischiosa.
Secondo me (che di soldini sull’oro ce ne ho fatti e ne continuo a fare) questa è la generazione dell’oro e dovrebbe andare avanti ancora un po’ di anni.

(p.s. per favore Alessandro, senza entrare in diatriba tra le asset allocation, ognuno investe come meglio vede il futuro e il passato non è garanzia, mi risponderesti sulla compensanzione tra plus e minus valenze con gli etf? Credo interessi anche altri lettori, soprattutto chi abbia accumulato recentemente perdite sull’azionario e voglia investire di nuovo, magari usando proprio gli etf. grazie)
16 ottobre 2009 17:34 - Toio68
A fine 1980, l'oro sfiorò quota 700 dollari l'oncia, per poi crollare nel 1982 a quota 300. Per il resto, dal 1975 ad oggi, l'oro è stato quotato quasi sempre nella fascia 300-500 dollari l'oncia. Fino all'impennata degli ultimi mesi.
Da questo se ne deduce due cose:
1- l'oro non ha quella crescita di lungo periodo nel tempo che ci si attende dalle azioni (tolto ovviamente il "rumore di fondo", come lo chiamerebbe Taleb Nassim) e dato dalla crescita economica. Ha più le oscillazioni imprevedibili delle altre materie prime o delle valute. Non è quindi un investimento sicuro (come viene percepito dai più), ma una scommessa altamente speculativa. E' inadatto persino a proteggere dall'inflazione.
2- L'impennata del prezzo dell'oro cui assistiamo è con ogni probabilità una grossa "bolla", creata inizialmente dalla gente che fuggiva dalle azioni quando l'orso ruggiva impetuosamente, e adesso autoalimentata da giudizi come quello del simpatico Sharman. E ulteriormente gonfiata dalla debolezza del dollaro. Come ogni bolla, anche questa è destinata a sgonfiarsi dolorosamente entro breve tempo. Non credo che esistano molte decisioni più azzardate che comprare oro ai massimi prezzi a memoria d'uomo.
Poi, per carità... meglio regalare un collier a propria moglie che buttare i soldi alla roulette! :-)
16 ottobre 2009 14:44 - Alessandro_Pedone
Gentile Sharman,
lo scopo del confronto fra portafoglio Aduc30 e media dei fondi comuni è quello di far vedere come un investitore non esperto può fare meglio della media dei fondi comuni (che sono ciò che di meno peggio viene proposto da banche e promotori finanziari) semplicemente applicando delle semplici regole (il decalogo per investitori non esperti) pensate proprio per investitori senza una particolare esperienza.
L'oro è un tipo d'investimento che richiede conoscenze e cautele.
Solo abbastanza recentemente è accessibile ai piccoli risparmiatori attraverso strumenti finanziari piuttosto recenti.
Non considero l'investimento in oro da scartare pregiudizialmente (come la grande maggioranza dei prodotti di risparmio gestito) semplicemente non lo considero accessibile a chi ha conoscenze finanziarie molto scarse.
16 ottobre 2009 5:51 - Sharman*
Errata corrige:
5° paragrafo, terza riga, l'inciso tra parentesi si deve leggere
"(l’eurostoxx50 chiudeva il 2002 poco sopra 2300 e ancora stava a 2300 nel maggio 2003)" - e non "...maggio 2008)" come scritto.
15 ottobre 2009 21:43 - Sharman*
Mi permetto però di suggerire lo stesso consiglio che diedi in quel gennaio 2008: sicuramente iniziai un forum al riguardo esattamente l’inizio di gennaio e credo intervenni anche su qualche thread aperto da te.

Perchè non considerare l’investimento in oro?

L’investimento azionario/obbligazionario non sarebbe stato poi così buono a partire da inizio 2008, per esempio l’eurostoxx50 chiudeva il 2007 a circa 4300 e adesso è sotto 3000.

Mentre l’oro chiudeva il 2007 a €570 l’oncia e adesso è a €700 l'oncia.

Dal 2003 poi il confronto è ancora più significativo.
Infatti nonostante l’inizio 2003 sia stato uno dei punti più bassi per gli azionari degli ultimi 12 anni (l’eurostoxx50 chiudeva il 2002 poco sopra 2300 e ancora stava a 2300 nel maggio 2008) l’oro ha fatto molto meglio: chiudeva il 2002 a €326 l’oncia e a €306 a maggio, in pratica ad oggi ha più che raddoppiato.

Chi avesse investito in azionario/obbligazionario nel 2008 oggi avrebbe perso. Ma temo che probabilmente avrebbe perso la maggior parte delle persone che avesse investito in questa strategia negli ultimi 10 anni...

Gli investimenti a lungo termine sono quasi generazionali: c’è la decade buona per gli immobili e quella buona per le azioni e così via, ma poi ci sono anche le decadi cattive per ogni categoria di investimento. Questa è la decade buona per l’oro.
Se al portafoglio azionario/obbligazionario fosse aggiunta una quota di oro i risultati sarebbero stati sicuramente migliori, e senza grossi traumi, e,credo, continuerebbero ad essere migliori anche nei prossimi anni.
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