Ovviamente solo il tempo ci dirà se ha ragione Toio68 o
Sharman (personalmente, per quel poco o niente che vale, mi
sento più vicino a Toio68).
Resta però un dato di fatto, l'oro non è uno strumento
d'investimento alla portata di investitori non esperti.
C'è una differenza fondamentale tra investire in azioni o
in materie prime.
La variazione del prezzo delle materie prime dipende da
molti fattori ma non esiste, come per le azioni, una ragione
strutturale come la crescita economica.
Naturalmente, il fatto che le azioni abbiano questa "ragione
strutturale" non significa che non possano esserci anche
decenni con rendimenti reali negativi (come per le materie
prime, ovviamente).
L'idea di Sharman è che questo sia "il decennio dell'oro",
se uno la pensa così tutti gli alti ragionamenti sono
marginali.
19 ottobre 2009 15:50 - Toio68
Stiamo parlando della stessa cosa, Sharman. Le tue
correzioni alle mie cifre riportate a memoria, non fanno che
rinforzare il mio ragionamento. La produzione dell'oro è in
aumento, non in diminuzione. I costi di produzione sono
stabili ad un po' meno della metà di quei 1000 dollari
l'oncia che indichi come una sorta di prezzo naturale (e
perché poi?). La domanda per usi "non finanziari" è
addirittura in calo (proprio a causa dell'aumento del
prezzo). Non resta che la speculazione finanziaria a
giustificare il fatto che l'oro costi quasi il triplo di
quanto costa produrlo. Questo non vuol dire che il prezzo
crollerà domani, o che non cresca ancora. Magari tra tre
mesi varrà 2000 dollari l'oncia. Ma prima o poi (e non
penso che manchi molto), chi ha fatto incetta d'oro a prezzi
bassi deciderà di "prendere beneficio", facendo crollare i
prezzi e lasciando "col cerino in mano" tutti gli altri. Con
l'oro che torna a costare un pò meno di 500 dollari l'oncia
(ossia poco più di quanto costa ai produttori estrarlo).
Non conosco il futuro, ma a volte il passato insegna un
sacco di cose.
Uomo avvisato... ;-)
17 ottobre 2009 0:56 - Sharman*
Toio68, mi sembra che stiamo parlando di due cose diverse:
io parlo di oro, tu forse stai guardando un’altra cosa,
mi sembra così strano...
L’oro passò gli $800 e non sfiorò solamente i $700 nel
1980.
Poi arrivò al minimo a circa $250 nel 1999 e nel
2001.
Da lì aumentò incessantemente, l’ultima volta che fu
quotato $500 fu circa nell’ottobre 2005. E quindi a quel
punto aveva già raddoppiato dai minimi senza nessuna ampia
fascia di oscillazione 300/500, solamente salì.
Da allora ad oggi è raddoppiato di nuovo arrivando a quota
$1000, quindi è quadruplicato negli ultimi dieci anni.
Non sono quindi rialzi degli ultimi mesi, non so come fai a
dire una cosa simile, guarda che ti sarai sbagliato a
guardare il grafico.
Non è per niente vero che abbia più oscillazioni della
altre materie prime, anche qui non so a che cosa ti
riferisci, non è assolutamente andata così negli ultimi 12
anni almeno. Forse vuoi dire che a volte va in bolla ( a
differenze delle altre materie prime, escluso il petrolio),
però capiterà poche volte in un secolo né più né meno
delle azioni, quindi non presente al riguardo più rischi
dell’azionario.
Poi scrivi:“Come ogni bolla, anche questa è destinata a
sgonfiarsi dolorosamente entro breve tempo. Non credo che
esistano molte decisioni più azzardate che comprare oro ai
massimi prezzi a memoria d'uomo.”
Se azzecchi che si sgonfierà entro breve tempo sei un mago,
io personalmente credo di no.
Se comprare ai massimi che tu dici essere sotto i $700
dollari fosse sbagliato non sarebbe dovuto arrivare ai $1050
di oggi, cioè +50%.
Sicuramente non è ai massimi prezzi a memoria d’uomo
perchè i massimi del 1980 aggiustati per l’inflazione
corrispondono a più di $2000 di oggi, è ai massimi
nominali dopo avere stracciato i massimi nominali di 29 anni
fa. Ma niente costava come oggi 29 anni fa.
Potrà tornare brevemente sotto quota $1000 ma credo che
l'andazzo sia segnato ed è quello di quotare sopra i $1000
nei prossimi anni.
16 ottobre 2009 18:43 - Sharman*
E allora c’è qualcosa che mi sfugge: quali sono le
conoscenze e le cautele maggiori che si dovrebbero avere per
investire in oro rispetto alle azioni e alle
obbligazioni?
E’ vero che gli etf sull’oro sono usciti dopo quelli
sugli indici azionari ma sono cmq presenti da un po’ di
anni mi pare.
Inoltre l’investimento in oro a lungo termine per i
piccoli quantitativi è sempre stato fatto in monete. Sulle
monete, è vero, si pagano le commissioni di compravendita e
c’è il problema di dove custodirle, ma sono esenti da
tassazione sulle plusvalenze.
Gli etf invece hanno una commissione annuale di circa 0,4%
che a lungo termine compensa le commissioni pagate
sull’oro fisico.
E poi le plusvalenze sugli etf sono tassate al 12,5%, e mi
sembra, correggetemi se sbaglio, che con gli etf non si
possano compensare le minusvalenze.
In ogni caso concordo che invece di oro fisico sia più
pratico usare etf o altri strumenti finanziari, e a questi
mi riferivo, visto che oggigiorno esistono.
Non ho ben capito perchè l’oro debba essere più
rischioso delle azioni ma in ogni caso negli ultimi anni
sarebbe stata una scelta quasi obbligata per un investitore
non esperto, e ancora oggi credo sia la cosa più facile e
sicura.
Che il portafoglio suggerito dall’Aduc abbia fatto meglio,
o meno peggio, dei grandi fondi di investimento è
sicuramente motivo di orgoglio personale, ma vorrei ribadire
che chi avesse seguito il portafoglio Aduc negli ultimi
dieci anni avrebbe in media perso, avere perso meno degli
altri sarebbe stata una magra consolazione. (avrebbe
guadagnato sicuramente chi fosse entrato appunto intorno a
inizio 2003 o intorno a inizio 2009, e ben pochi altri
credo)
E temo che le proabilità di perdere o guadagnare, al netto
dell’inflazione possibilmente,si equivalgano per i
prossimi tempi. Infatti con le borse che sono praticamente a
metà strada trai massimi di due anni fa e i minimi di
marzo scorso.... be’, è una bella scommessa adesso
vedere da che parte andranno. Mi sembra che l’oro sia una
scommessa meno rischiosa.
Secondo me (che di soldini sull’oro ce ne ho fatti e ne
continuo a fare) questa è la generazione dell’oro e
dovrebbe andare avanti ancora un po’ di anni.
(p.s. per favore Alessandro, senza entrare in diatriba tra
le asset allocation, ognuno investe come meglio vede il
futuro e il passato non è garanzia, mi risponderesti sulla
compensanzione tra plus e minus valenze con gli etf? Credo
interessi anche altri lettori, soprattutto chi abbia
accumulato recentemente perdite sull’azionario e voglia
investire di nuovo, magari usando proprio gli etf. grazie)
16 ottobre 2009 17:34 - Toio68
A fine 1980, l'oro sfiorò quota 700 dollari l'oncia, per
poi crollare nel 1982 a quota 300. Per il resto, dal 1975 ad
oggi, l'oro è stato quotato quasi sempre nella fascia
300-500 dollari l'oncia. Fino all'impennata degli ultimi
mesi.
Da questo se ne deduce due cose:
1- l'oro non ha quella crescita di lungo periodo nel tempo
che ci si attende dalle azioni (tolto ovviamente il "rumore
di fondo", come lo chiamerebbe Taleb Nassim) e dato dalla
crescita economica. Ha più le oscillazioni imprevedibili
delle altre materie prime o delle valute. Non è quindi un
investimento sicuro (come viene percepito dai più), ma una
scommessa altamente speculativa. E' inadatto persino a
proteggere dall'inflazione.
2- L'impennata del prezzo dell'oro cui assistiamo è con
ogni probabilità una grossa "bolla", creata inizialmente
dalla gente che fuggiva dalle azioni quando l'orso ruggiva
impetuosamente, e adesso autoalimentata da giudizi come
quello del simpatico Sharman. E ulteriormente gonfiata dalla
debolezza del dollaro. Come ogni bolla, anche questa è
destinata a sgonfiarsi dolorosamente entro breve tempo. Non
credo che esistano molte decisioni più azzardate che
comprare oro ai massimi prezzi a memoria d'uomo.
Poi, per carità... meglio regalare un collier a propria
moglie che buttare i soldi alla roulette! :-)
16 ottobre 2009 14:44 - Alessandro_Pedone
Gentile Sharman,
lo scopo del confronto fra portafoglio Aduc30 e media dei
fondi comuni è quello di far vedere come un investitore non
esperto può fare meglio della media dei fondi comuni (che
sono ciò che di meno peggio viene proposto da banche e
promotori finanziari) semplicemente applicando delle
semplici regole (il decalogo per investitori non esperti)
pensate proprio per investitori senza una particolare
esperienza.
L'oro è un tipo d'investimento che richiede conoscenze e
cautele.
Solo abbastanza recentemente è accessibile ai piccoli
risparmiatori attraverso strumenti finanziari piuttosto
recenti.
Non considero l'investimento in oro da scartare
pregiudizialmente (come la grande maggioranza dei prodotti
di risparmio gestito) semplicemente non lo considero
accessibile a chi ha conoscenze finanziarie molto scarse.
16 ottobre 2009 5:51 - Sharman*
Errata corrige:
5° paragrafo, terza riga, l'inciso tra parentesi si deve
leggere
"(l’eurostoxx50 chiudeva il 2002 poco sopra 2300 e ancora
stava a 2300 nel maggio 2003)" - e non "...maggio 2008)"
come scritto.
15 ottobre 2009 21:43 - Sharman*
Mi permetto però di suggerire lo stesso consiglio che diedi
in quel gennaio 2008: sicuramente iniziai un forum al
riguardo esattamente l’inizio di gennaio e credo
intervenni anche su qualche thread aperto da te.
Perchè non considerare l’investimento in oro?
L’investimento azionario/obbligazionario non sarebbe
stato poi così buono a partire da inizio 2008, per esempio
l’eurostoxx50 chiudeva il 2007 a circa 4300 e adesso è
sotto 3000.
Mentre l’oro chiudeva il 2007 a €570 l’oncia e adesso
è a €700 l'oncia.
Dal 2003 poi il confronto è ancora più significativo.
Infatti nonostante l’inizio 2003 sia stato uno dei punti
più bassi per gli azionari degli ultimi 12 anni
(l’eurostoxx50 chiudeva il 2002 poco sopra 2300 e ancora
stava a 2300 nel maggio 2008) l’oro ha fatto molto meglio:
chiudeva il 2002 a €326 l’oncia e a €306 a maggio, in
pratica ad oggi ha più che raddoppiato.
Chi avesse investito in azionario/obbligazionario nel 2008
oggi avrebbe perso. Ma temo che probabilmente avrebbe perso
la maggior parte delle persone che avesse investito in
questa strategia negli ultimi 10 anni...
Gli investimenti a lungo termine sono quasi generazionali:
c’è la decade buona per gli immobili e quella buona per
le azioni e così via, ma poi ci sono anche le decadi
cattive per ogni categoria di investimento. Questa è la
decade buona per l’oro.
Se al portafoglio azionario/obbligazionario fosse aggiunta
una quota di oro i risultati sarebbero stati sicuramente
migliori, e senza grossi traumi, e,credo, continuerebbero ad
essere migliori anche nei prossimi anni.