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21 dicembre 2010 12:55 - ERWIN
Cari amici di AUDC,in relazione all'ETF da voi segnalato (Isin IE0031091642), se ho capito bene, in un'ottica "buy & hold" (non riallocare l'allocazione), consigliate sempre questo etf? O ci sono dei motivi per i quali sia preferibile sceglierne un altro, magari appartenente alla stessa categoria o simile?
Grazie,
Con viva cordialità,
Emiliano V.
Rovigo
5 luglio 2010 0:17 - Vedolamole
Gentile Alessandro,
complimenti innanzitutto per gli utilissimi consigli che dispensa tramite Aduc a noi risparmiatori. Un paio di domande sull'ETF azionario componente il portafoglio Aduc30Azioni:
1) se ricerco l'ISIN indicato, mi compare solamente l'ETF Amundi Etf S&P Euro Fund con emittente Amundi. E' lo stesso ETF che ha indicato lei?
2) Il rendimendo di questo ETF da inizio anno è stato -11.37%, mentre negli ultimi 36mesi -38,24%. Dall'analisi del grafico, è corretto affermare che, per quanto meglio dei fondi comuni a gestione attiva, questo Etf ha portato perdite a chiunque ne abbia sottoscritto quote prima di ottobre 2008?
3) Leggendo in rete, sento dire che è meglio privilegiare Etf con "minor spread", perché maggiormente liquidi. Cosa significa?

Grazie molte per la sua cortesia e disponibilità,
Saluti

Maurizio
30 giugno 2010 10:33 - francescodeleo
La sua risposta è alquanto deludente. Io non ho fatto altro che mettere in evidenza l'anomalia temporale del suo discorso e confermo che non si può dal 2 gennaio 2008 investire a partire dal 19 maggio 2003. Da un punto di vista teorico questo portafoglio ha i rendimenti parzialmente da lei indicati (mancano infatti i dati dei rendimenti in dividendi e cedole dal 2 gennaio 2008 ad oggi), ma un punto di vista pratico i rendimenti del portafoglio, limitatamente alla parte ETF, sono quelli da me indicati. Non è una questione di poco conto se leggiamo la Regola n. 1 del decalogo dell'investitore finanziario dove si parla di un periodo di investimento di 3-5 anni, periodo che combacia con le esigenze del sig. Giovanni. Ma a questo punto tre o cinque anni non sono indifferenti. Se Giovanni aveva necessità di investire parte dei suoi ristarmi per tre anni, allora quasi sicuramente i suoi obbiettivi non saranno raggiunti, anzi si profila una perdita netta (ma aspettiamo la fine dell'anno); se invece i tre anni sono una indicazione di massima allora potrebbe decidere di gestire il portafoglio per qualche altro anno, così come il sig. Giovanni ha fatto teoricamente ma che si è dimostrata una scelta non felice a causa della diminuzione del valore delle quote.
Sarebbe cosa gradita essere messi al corrente sui rendimenti in dividendi e cedole - separatamente - del portafoglio in questione in modo da avere un quadro più completo della situazione.
29 giugno 2010 16:19 - Alessandro_Pedone
Gentile "francescodeleo",
sono certo che rileggendo gli articoli comprenderà che non si tratta di verificare quali strumenti hanno reso maggiormente bensì di verificare cosa avrebbe potuto fare un investitore non esperto applicando semplicemente dei criteri di buon senso che abbiamo enunciato già nel 2003.
Abbiamo scritto:
"Desideriamo ribadire ancora una volta che il confronto non ha lo scopo di dire "quanto saremmo stati bravi noi". Non c'è alcuna bravura particolare nel selezionare un banalissimo CCT ed un banalissimo ETF."
Non è sufficientemente chiaro?
25 giugno 2010 16:48 - lucillafiaccola1796
Oggi a radio24 hanno parlato di deflazione. Non sapendo cosa fosse, mi sono informata....

Gli undici miti sulla deflazione di J.G. Hülsmann Jörg Guido Hülsmann è Senior Fellow del Mises Institute ([email protected])

trovato interessantissimo....
25 giugno 2010 15:00 - francescodeleo
Non solo, rispettando l'ordine naturale delle cose, al 02 gennaio 2008 ogni quota ETF (ne avrebbe potuto acquistare massimo 74 con 15.000 euro) valeva 201,60 , mentre oggi, 25 giugno 2010, ogni quota vale 136,90 . In sintesi, in due anni sei mesi e 22 giorni ogni quota EFT HA PERSO il 32,09% di valore capitale, ovvero (suvvia, non siamo precisi) circa -12,40% l'anno.
25 giugno 2010 11:07 - francescodeleo
Se non ho capito male, nel 2008 questo Giovanni, avendo in possesso i dati dei rendimenti di tutti i titoli esistenti, ha deciso di investire in questo portafoglio a partire dal 19 maggio 2003. Ovviamente ciò è possibile o se si possiede una macchina del tempo, o se si subentra nella titolarità dello strumento.

Gradirei maggiori spiegazioni, considerato che io, con queste premesse, avrei fatto molto ma molto di meglio.
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