Al di là di cosa il Sig.Pedone dichiari credo sia
necessaria maggiore trasparenza nei confronti di chi legge
oltre chi commenta gli articoli in questione.
Anzitutto il populismo filosofico non ben si confà con
l'analisi tecnica finanziaria.
Così come è mal costume confondere qualcosa di
inconfondibile come la finanza e l'economia..
Molti se non tutti,confondono,per i più svariati motivi le
2 voci testè riportate.
La finanza,per usare parole meno criptiche,non c'entra un
beneamato pene con l'economia.
Quante volte vi sarà capitato di sentire in televisione
giustificazioni tratte dai vari palinsesti inerenti a crolli
del mercato...talvolta imputati a greggio troppo caro o alle
sistematiche guerre che attanagliano il pianeta?
MOLTISSIME VOLTE...praticamente sempre.
Una volta è colpa dell'euro troppo forte..una volta troppo
debole.
Talvolta pare sia sufficiente persino una fellatio
ad inquinare un quadro tecnico borsistico ben saldo.
Vi rendete conto di come ormai la vostra visione delle cose
sia stata totalmente azzerata?No?
Siamo ormai giunti nella finestra temporale in cui si guarda
ma non si vede..si ode ma non si sente.
E questo a ogni singolo livello della vostra vita.
Non vale solo per la finanza...ma per tutto il
resto...indistintamente.
Chi vi scrive ha uno score previsionale del mercato pari al
94,5% di successo...e la cosa più degradante(per voi)è che
lo ottiene con un foglio di carta millimetrata,3 penne e 1
sola squadretta.
Carino no?
Potete farlo anche voi!
Ma non lo fate...perchè...perchè è più comodo demandare
per poi poter accusare.
Voi siete la prima causa del vostro fallimento..ed è
altrettanto naturale che molti ne abbiano approfittato.
Argentina,parmalat,enron,cirio,fondi...non parliamo poi
delle polizze che avete tutti voi in portafoglio..quelle
sono proprio la ciliegina sulla torta..la supposta ideale
per mantenere in vita malati terminali.
Basta piangersi addosso...agite..agiamo..e per il nostro
interesse,esclusivamente il vostro interesse,iniziamo a
guardare cià che gli altrui occhi cercano di offuscare.
31 marzo 2011 1:25 - mariuso
Ho letto con la dovuta attenzione questo editoriale di
Alessandro pedone...l'unico commento..al momento..è:Non
avrò mai il piacere di conoscerlo,nemmeno personalmente.
Perchè?
Causa il mio buon gusto mi sono perso e mi perderò molte
ottime cose.
Comprendo di più il perchè l'Italia adagia in tutti sti
triboli....
Con la misura con cui misuri sarai misurato e giudicando sei
stato giudicato pregiato Pedone.
14 gennaio 2011 10:37 - francescodeleo
Certamente se leggessimo tutti i pareri degli economisti
leggeremmo di tutto e il contrario di tutto. Per quanto
riguarda le previsioni delle crisi che hanno colpito il
mondo finanziario in questi ultimi decenni, di previsioni ne
sono state sempre fatte e se ne sono verificate parecchie.
Anche l'ultima previsione di tremonti è vecchia. Sembra che
ultimamente le crisi si verifichino dopo un lasso di tempo
sempre più breve l'una dall'altra. E ciò sembra normale.
Addirittura qualche giorno fa qualcuno ha affermato che non
bisogna fidarsi di chi ha studiato la materia, i cosiddetti
tecnici, ma i più bravi a districarsi nel mondo della
finanza e a raggiungere risultati migliori sarebbero coloro
che hanno seguito un corso di finanza (della durata di
qualche ora, aggiungo io). Infine, stanno seriamente
tentando di insegnare la finanza anche nelle scuole di ogni
ordine e grado, quasi a testimonianza di una necessità non
più rimandabile di scaricare costi e colpe delle future
crisi ancora di più sui singli risparmiatori.
E gli investitori, che cosa dovrebbero fare? Dal mio punto
di vista non dovrebbero seguire nessun corso, poichè questi
indirizzano verso determinati scopi (ma si può sapere in
due ore che cavolo vuoi imparare?), di affidarsi a persone
con un luogo di lavoro ben stabilito (quindi niente
cellulare per contattarli ma solo sede fisica reale) ed
essere consci che non ci si può fidare di nessuno, nemmeno
dell'amico del cuore. Parecchie volte i consumatori scrivono
all'Aduc per ricevere dei consigli sulle qualità di diversi
prodotti finanziari e questa è anche una buona strada da
seguire in caso di dubbi.
30 dicembre 2010 14:56 - rankof
Più che un commento vorrei delle informazioni e dei
consigli. Che sicurezza ed opportunità di vantaggio danno
le offerte fatte da Conto Arancio?
Grazie ed AUGURI di BUON ANNO e BUON LAVORO. GRAZIE
30 dicembre 2010 10:42 - pepepao
La tesi espressa nell'articolo è a mio avviso condivisibile
soprattutto quando le previsioni riguardano i "massimi
sistemi", ovvero quando trattano dell'economia globale o di
aree e/o settori molto ampi. In effetti le variabili che
intervengono sono così numerose e spesso imprevedibili da
rendere del tutto vane ed inaffidabili le previsioni
effettuate dai cosiddetti "guru".
Al contrario, altra cosa è effettuare delle valutazioni su
specifici dati oggettivi che possono aiutare a impostare
comunque i propri investimenti. Come primo esempio posso
riportare quello del livello dei tassi: mi pare sensato
ipotizzare che se l'euribor è allo 0,70% (dopo che solo due
anni prima era quasi al 5%), è prevedibile che avrà molte
possibilità in futuro di risalire e pertanto sarò
orientato a comprare più obbligazioni a tasso variabile che
a tasso fisso.
Detto questo, rimango comunque anch'io dell'idea che per
impostare un piano di investimento si debba invertire
l'ordine e partire sempre dall'individuo che investe.
Infatti sono convinto che l'aspetto più importante da
tenere d'acconto sia la posizione del Risparmiatore stesso
vista nel suo aspetto globale (familiare, psicologica,
economica e reddituale, ecc.), per cui lo stesso tipo di
investimento effettuato nello stesso momento può risultare
ottimale per qualcuno e disastroso per qulcun altro.