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4 aprile 2011 0:21 - mariuso
Al di là di cosa il Sig.Pedone dichiari credo sia necessaria maggiore trasparenza nei confronti di chi legge oltre chi commenta gli articoli in questione.
Anzitutto il populismo filosofico non ben si confà con l'analisi tecnica finanziaria.
Così come è mal costume confondere qualcosa di inconfondibile come la finanza e l'economia..
Molti se non tutti,confondono,per i più svariati motivi le 2 voci testè riportate.
La finanza,per usare parole meno criptiche,non c'entra un beneamato pene con l'economia.
Quante volte vi sarà capitato di sentire in televisione giustificazioni tratte dai vari palinsesti inerenti a crolli del mercato...talvolta imputati a greggio troppo caro o alle sistematiche guerre che attanagliano il pianeta?
MOLTISSIME VOLTE...praticamente sempre.
Una volta è colpa dell'euro troppo forte..una volta troppo debole.
Talvolta pare sia sufficiente persino una fellatio
ad inquinare un quadro tecnico borsistico ben saldo.
Vi rendete conto di come ormai la vostra visione delle cose sia stata totalmente azzerata?No?
Siamo ormai giunti nella finestra temporale in cui si guarda ma non si vede..si ode ma non si sente.
E questo a ogni singolo livello della vostra vita.
Non vale solo per la finanza...ma per tutto il resto...indistintamente.
Chi vi scrive ha uno score previsionale del mercato pari al 94,5% di successo...e la cosa più degradante(per voi)è che lo ottiene con un foglio di carta millimetrata,3 penne e 1 sola squadretta.
Carino no?
Potete farlo anche voi!
Ma non lo fate...perchè...perchè è più comodo demandare per poi poter accusare.
Voi siete la prima causa del vostro fallimento..ed è altrettanto naturale che molti ne abbiano approfittato.
Argentina,parmalat,enron,cirio,fondi...non parliamo poi delle polizze che avete tutti voi in portafoglio..quelle sono proprio la ciliegina sulla torta..la supposta ideale per mantenere in vita malati terminali.
Basta piangersi addosso...agite..agiamo..e per il nostro interesse,esclusivamente il vostro interesse,iniziamo a guardare cià che gli altrui occhi cercano di offuscare.
31 marzo 2011 1:25 - mariuso
Ho letto con la dovuta attenzione questo editoriale di Alessandro pedone...l'unico commento..al momento..è:Non avrò mai il piacere di conoscerlo,nemmeno personalmente.
Perchè?
Causa il mio buon gusto mi sono perso e mi perderò molte ottime cose.
Comprendo di più il perchè l'Italia adagia in tutti sti triboli....
Con la misura con cui misuri sarai misurato e giudicando sei stato giudicato pregiato Pedone.
14 gennaio 2011 10:37 - francescodeleo
Certamente se leggessimo tutti i pareri degli economisti leggeremmo di tutto e il contrario di tutto. Per quanto riguarda le previsioni delle crisi che hanno colpito il mondo finanziario in questi ultimi decenni, di previsioni ne sono state sempre fatte e se ne sono verificate parecchie. Anche l'ultima previsione di tremonti è vecchia. Sembra che ultimamente le crisi si verifichino dopo un lasso di tempo sempre più breve l'una dall'altra. E ciò sembra normale. Addirittura qualche giorno fa qualcuno ha affermato che non bisogna fidarsi di chi ha studiato la materia, i cosiddetti tecnici, ma i più bravi a districarsi nel mondo della finanza e a raggiungere risultati migliori sarebbero coloro che hanno seguito un corso di finanza (della durata di qualche ora, aggiungo io). Infine, stanno seriamente tentando di insegnare la finanza anche nelle scuole di ogni ordine e grado, quasi a testimonianza di una necessità non più rimandabile di scaricare costi e colpe delle future crisi ancora di più sui singli risparmiatori.
E gli investitori, che cosa dovrebbero fare? Dal mio punto di vista non dovrebbero seguire nessun corso, poichè questi indirizzano verso determinati scopi (ma si può sapere in due ore che cavolo vuoi imparare?), di affidarsi a persone con un luogo di lavoro ben stabilito (quindi niente cellulare per contattarli ma solo sede fisica reale) ed essere consci che non ci si può fidare di nessuno, nemmeno dell'amico del cuore. Parecchie volte i consumatori scrivono all'Aduc per ricevere dei consigli sulle qualità di diversi prodotti finanziari e questa è anche una buona strada da seguire in caso di dubbi.
30 dicembre 2010 14:56 - rankof
Più che un commento vorrei delle informazioni e dei consigli. Che sicurezza ed opportunità di vantaggio danno le offerte fatte da Conto Arancio?
Grazie ed AUGURI di BUON ANNO e BUON LAVORO. GRAZIE
30 dicembre 2010 10:42 - pepepao
La tesi espressa nell'articolo è a mio avviso condivisibile soprattutto quando le previsioni riguardano i "massimi sistemi", ovvero quando trattano dell'economia globale o di aree e/o settori molto ampi. In effetti le variabili che intervengono sono così numerose e spesso imprevedibili da rendere del tutto vane ed inaffidabili le previsioni effettuate dai cosiddetti "guru".
Al contrario, altra cosa è effettuare delle valutazioni su specifici dati oggettivi che possono aiutare a impostare comunque i propri investimenti. Come primo esempio posso riportare quello del livello dei tassi: mi pare sensato ipotizzare che se l'euribor è allo 0,70% (dopo che solo due anni prima era quasi al 5%), è prevedibile che avrà molte possibilità in futuro di risalire e pertanto sarò orientato a comprare più obbligazioni a tasso variabile che a tasso fisso.

Detto questo, rimango comunque anch'io dell'idea che per impostare un piano di investimento si debba invertire l'ordine e partire sempre dall'individuo che investe. Infatti sono convinto che l'aspetto più importante da tenere d'acconto sia la posizione del Risparmiatore stesso vista nel suo aspetto globale (familiare, psicologica, economica e reddituale, ecc.), per cui lo stesso tipo di investimento effettuato nello stesso momento può risultare ottimale per qualcuno e disastroso per qulcun altro.
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