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21 gennaio 2011 16:38 - lucillafiaccola1796
ma stano cianciando di "elezioni" fra una gossippata di mancate "erezioni" ed altre troiate.
ma chi di grazie, graziella e grazie alc... dovremmo eleggere?
non sarebbe ora che ci liberassimo del nostro essere prostitute in quanto oberati di magnaccia?
21 gennaio 2011 15:21 - campacavallo
La mia precedente domanda non era una provocazione, e ringrazio per la risposta.

Non chiedo qui ulteriori particolari, ma suggerisco che forse potrebbe essere utile, prima o poi, un articolo un po' approfondito sull'argomento.

Credo che, come me, ci siano molti frequentatori del sito che non san nulla di queste cose.
19 gennaio 2011 15:37 - francescodeleo
Personalmente, anche io ritengo che la soluzione deve essere politica, ma non nel senso che dobbiamo aspettare che gli altri partner europei ci coprano i debiti con una elemosina, ma è la nostra classe politica che deve risolvere il problema. Il nostro debito pubblico genera interessi da pagare per circa 70 miliardi di euro all'anno. Se tale cifra non è da ritenersi pazzesca, allora ditemi fino a che punto dobbiamo farla arrivare.
19 gennaio 2011 12:15 - Alessandro_Pedone
Con un po' di ritardo, di cui mi scuso, rispondo nuovamente a: "captainharlock" e "campacavallo".

- Sulla base di quale valutazioni affermo che l'area euro è complessivamente (ribadisco: complessivamente) messa meglio degli Stati Uniti, Giappone e Inghilterra?

Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro, sul tema, nel commento precedente. I dati macro della zona Euro, come aggregati, sono migliori. Partiamo dal Deficit. Secondo gli ultimi dati riportati su Bloomberg ecco i dati del Deficit/PIL.

USA -8,8%
Giappone -8,34%
Regno Unico - 11,40%
Zona Euro -6,3%

Se prendiamo il Debito/PIL le cose non cambiano molto. La zona euro è sotto il 70% ed in diminuzione. Le altre aree (in particolare gli USA) sono messi peggio.
Il caso della della California è un esempio di come l'unità politica tenga sotto controllo un debito enorme di un singolo stato. Non stato facendo un discorso di debito aggregato degli stati uniti (questo sarebbe un discorso molto più ampio). Dicevo, più semplicemente, che il debito della California non fa paura perché c'è la "certezza politica" che gli stati uniti non la faranno mai fallire. Il debito della Grecia (molto più piccolo di quella della california) non gode della stessa certezza.

In sostanza, quindi, mi sembra di capire che concordiamo sulla visione di fondo espressa nell'editoriale.

Per quanto riguarda "campacavallo", mi chiede " come funziona la speculazione dei mercati finanziari sui debiti pubblici?"
In estrema sintesi funziona vendendo titoli (o derivati sui titoli) per poi ricomprarli a prezzi più bassi e lucrare sulla differenza.
Ci sono tanti strumenti tecnici per guadagnare sui ribassi dei titoli di stato (così come su moltissime altre attività). La risposta forse è un po' semplicistica ma non ho ben capito se la domanda era semplicemente una provocazione oppure voleva essere una richiesta più specifica. Eventualmente a domanda più specifica proverò a rispondere meglio.
14 gennaio 2011 1:35 - campacavallo
Chiedo scusa per la domanda da profano, ma, in pratica, come funziona "la speculazione dei mercati finanziari sui debiti pubblici"?
13 gennaio 2011 19:47 - lucillafiaccola1796
"i cinesi NON sono dei fessacchiotti che si accontentano di una ciotola di riso come molti vorrebbero far credere: se comprano titoli spagnoli è perché il rendimento attuale è attraente ma soprattutto perché possono ottenere altro (in Grecia si sono fatti dare in cambio i porti di Atene, mica noccioline"

e dagli SU che cosa si sono fatti dare? lo sa solo wikileaks o lo sanno tutti ma non possono parlare?

a propos,
belluno visto che boss non boss, vuole trasferirsi in attigua regione a statuto seciale... mica fessi...meglio una gallina oggi che un bozzi domani...Io mi aggregherei a... San Marino?
13 gennaio 2011 12:58 - captainharlock
Grazie per le precisazioni, ma la mia domanda era più complessa: data la situazione macroeconomica aggregata, quali sono le sue valutazioni per dire che l’eurozona è messa meglio di US, UK e Giappone?

Premetto che anch’io ritengo che la soluzione per i problemi attuali in Europa richieda uno sforzo soprattutto politico ed azioni coordinate, e che Grecia, Irlanda e Portogallo pesino poco all’interno dell’Unione (diverso se aggiungiamo Spagna ed Italia).

Il suo esempio della California è corretto a metà: ci sono molti stati americani in situazioni precarie per lo scoppio della bolla immobiliare e sappiamo che difficilmente in governo federale li lascerà “fallire”. Ma gli stati americani e le loro municipalità si finanziano per la maggior parte con i cosiddetti “munis” (municipal bonds) per qualsiasi cosa, dalla costruzione di una scuola alle fognature, etc… Allo stesso modo, per restare a casa nostra, città come Napoli, Milano e Roma hanno emesso molti bond per finanziarsi e sono tuttavia sempre in deficit cronico. Anche lo stato italiano non le farà “fallire”, ma non si include il loro debito all’interno del debito pubblico italiano. [NB: qui si dovrebbe aprire una lunga riflessione su cosa includere o no nella definizione di debito, come misurarlo, a cosa rapportarlo, …].

Il punto principale è se, come e a che condizioni gli stati possono continuare a finanziarsi sui mercati dei capitali, sia per il roll-over delle emissioni in scadenza che i continui deficit fiscali. Gli Stati Uniti possono usare, in maniera implicita o esplicita, la loro forza (non solo economica) e non avranno problemi ad emettere nuovi titoli. Lo stesso per la Gran Bretagna, che è simile agli US ed è anche l’unica nazione che ha deciso una ristrutturazione radicale della propria situazione. Il Giappone, per quel che riguarda il debito pubblico ormai da due decenni vive in un mondo tutto suo, ma ha un significativo vantaggio su altri paesi: un’enorme liquidità interna che viene indirizzata praticamente solo verso titoli di stato in yen.

In Europa, Germania e Francia hanno uno standing creditizio che permetterà loro di non avere problemi, e lo stesso vale per paesi più piccoli come Austria, Olanda e Finlandia (che non hanno significativi problemi di bilancio). Ma Spagna, Grecia e Portogallo non sono così “sicure” (l’Italia, nonostante tutti i suoi problemi, ha anch’essa buona liquidità interna): questi tre paesi in particolare dipendono molto dalla loro capacità di collocare i loro titoli ad investitori stranieri. Guardate ad esempio l’ultima asta di titoli in PT e ES: è stato un successo solo perché è intervenuta la Cina a comprare massicciamente, come aveva fatto in passato con la Grecia. Ma i cinesi non sono dei fessacchiotti che si accontentano di una ciotola di riso come molti vorrebbero far credere: se comprano titoli spagnoli è perché il rendimento attuale è attraente ma soprattutto perché possono ottenere altro (in Grecia si sono fatti dare in cambio i porti di Atene, mica noccioline…).

Ritengo molto poco probabile lo scenario peggiore di una disgregazione dell’euro, ma la situazione in europa non è certo rosea: in aggregato non è peggiore di altre regione, ma con una dispersione tra stati forti e stati deboli molto marcata.
13 gennaio 2011 10:41 - Alessandro_Pedone
Per "captainharlock" cerco di chiarire l'affermazione "il debito complessivo dell'area euro è un debito decisamente migliore di quello governativo delle altre principali valute (dollaro, yen, sterlina)".

Solitamente ad ogni valuta corrisponde un governo:

Dollaro-USA
YEN-Giappone
Sterlina - UK

Le obbbligazioni governative, quindi, rispecchiano il debito di bilancio di una nazione la quale ha un determinanto contesto macroeconomico (crescita del PIL, occupazione/disoccupazione, fiscalità, ecc.)

Nell'area Euro, le obbligazioni governative rispecchiano più bilanci pubblici di diverse nazioni con diversi contesti macroeconomici.

Se facessimo il "bilancio aggregato" e considerassimo il quadro-macroeconomico aggregato, l'europa attuale sarebbe messa molto meglio degli USA, dell'inghilterra, e del giappone.

Per chiarire ulteriormente faccio l'esempio della Calafornia. Se la California fosse uno stato singolo, come l'Italia (e da molti punti di vista i valori economici non sono dissimili) sarebbe in una situazione molto preoccupante. Non lo è per la semplice ragione che è coperta dal bilancio aggregato degli USA.
Il problema di Grecia, Irlanda e Portogallo, (che insieme pesano molto meno della California) all'interno di un ipotetico bilancio dell'area euro sarebbe sostanzialmente trascurabile.

Mi chiedi su che basi propongo questa affermazione. Semplice: dai dati macroeconomici pubblicati sui principali canali d'informazione come Bloomberg

a presto
12 gennaio 2011 19:21 - lucillafiaccola1796
questa tastiera mi manda ai pazzi

traduco anzi... provo:

eh si bevetevi tutto... non vi resta che affogare
... ma da soli..IO voglio vivere... e bene !
poca brigata...vita beata !
12 gennaio 2011 19:09 - lucillafiaccola1796
esvi bevete tutto.. non vi resta che agoffare.... ma da soli... Io voglio evivre.... e bene....boca brigata vita beata... alé... gamno... ate!
12 gennaio 2011 16:02 - captainharlock
Chiedo scusa, ma cosa vuol dire: "il debito complessivo dell'area euro è un debito decisamente migliore di quello governativo delle altre principali valute (dollaro, yen, sterlina)"?

su che basi è fatta una simile affermazione?

grazie
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