La radice del problema è tutta qui, Gli anziani detengono
troppo potere. E' una cosa aberrante e patologica, che
andrebbe curata quanto prima.
I giovani fino ad ora sono stati narcotizzati, ma non può
durare ancora a lungo. Finiti i soldi e le droghe facili, si
sveglieranno. Le scelte dei vecchi, di non farli lavorare ma
solo consumare, sono insostenibili.
Azzereranno le pensioni facili. Gli anziani dovranno vivere
dei propri risparmi, che comunque non si porterebbero nella
tomba. Molti moriranno prima del (loro) previsto, per
carenza di cure gratuite.
I giovani non pagheranno i debiti fatti dai vecchi.
Produrranno l'energia che gli serve da fonti rinnovabili, e
non da combustibili.
Andranno in bicicletta. Lavoreranno vicino a casa.
Ma continueranno a usare internet. :-)
28 settembre 2011 23:21 - Killer in pensione
Non si tratta di mie idee. Si tratta di fatti. La mia
opinione è irrilevante.
28 settembre 2011 22:16 - MarcoDC
Killer
se io fossi anziano, e spero di diventarlo, non farei
pianificazione finanziaria e non penserei di lasciare i miei
soldi ai nipoti i quali dovranno cavarsela da soli perchè
l'idea che i padri debbano pensare ai figli e i nonni ai
nipoti ha creato questa generazione di giovani, che si
affacciano al mondo del lavoro, di qualità mediamente
disastrosa... e te lo assicuro perchè lo vedo nel mio
lavoro.
Vedo quanto noi eravamo molto più
motivati
modesti
pronti ad imparare
"esperti"
maturi
della gran parte dei ragazzi ai quali hanno pensato fino ad
ora i loro genitori o i loro nonni.
Quindi la tua idea di anziano (padre) assistenzialista che
si debba sostituire allo stato assistenzialista mi trova in
completo disaccordo.
27 settembre 2011 23:37 - Killer in pensione
MarcoDC, hai una strana idea degli anziani. In Italia sono
gli anziani a detenere il potere in pressochè qualsiasi
campo. Non certo i nipoti, che diciamolo francamente non
contano una cippa. Sono gli anziani che hanno i soldi (e
dunque necessitano maggiormente di pianificazione
finanziaria) e che i loro figli e nipoti erediteranno ( e
che in caso contrario ne vedranno molto pochi nella loro
vita). E' la demografia. L'Italia è già (e sarà sempre di
più) un paese di e per vecchi.
Sì, i nipoti, in genere, usano meglio internet dei loro
nonni...
27 settembre 2011 22:04 - MarcoDC
Sì killer,
non utilizzare Internet non ti taglia fuori dal mondo in
senso assoluto, è vero, ho sentenziato in forma troppo
drastica, ma oggi ci sono alcune cose (che ieri non erano)
completamente immerse in Internet.
La finanza ad esempio. E non parlo del fatto di avere una
piattaforma online ma di avere informazioni rapide,
neutrali, dettagliate.
Il mondo ha avuto un cambiamento epocale come scrivi tu, noi
ci siamo finiti dentro e i ns figli, o i figli dei ns figli
lo studieranno a scuola. Questi cambiamenti vengono
interpretati da chi bene, da chi male. Saper sfruttare i
vantaggi di questo cambiamento modifica le sorti di una
famiglia, di una città, di una nazione.
I poveri e gli anziani non hanno bisogno di una
pianificazione finanziaria, i primi lo spererebbero, i
secondi, di cui spero far parte fra i giusti anni, mi piace
pensare che abbiano altro a cui pensare e a cui dedicare il
loro tempo. Lascino i soldi in banca, si facciano aiutare
dai nipoti, loro sì che dovrebbero saperne di finanza.
E
27 settembre 2011 22:04 - MarcoDC
Sì killer,
non utilizzare Internet non ti taglia fuori dal mondo in
senso assoluto, è vero, ho sentenziato in forma troppo
drastica, ma oggi ci sono alcune cose (che ieri non erano)
completamente immerse in Internet.
La finanza ad esempio. E non parlo del fatto di avere una
piattaforma online ma di avere informazioni rapide,
neutrali, dettagliate.
Il mondo ha avuto un cambiamento epocale come scrivi tu, noi
ci siamo finiti dentro e i ns figli, o i figli dei ns figli
lo studieranno a scuola. Questi cambiamenti vengono
interpretati da chi bene, da chi male. Saper sfruttare i
vantaggi di questo cambiamento modifica le sorti di una
famiglia, di una città, di una nazione.
I poveri e gli anziani non hanno bisogno di una
pianificazione finanziaria, i primi lo spererebbero, i
secondi, di cui spero far parte fra i giusti anni, mi piace
pensare che abbiano altro a cui pensare e a cui dedicare il
loro tempo. Lascino i soldi in banca, si facciano aiutare
dai nipoti, loro sì che dovrebbero saperne di finanza.
E
27 settembre 2011 20:35 - Killer in pensione
captainharlock, non capisci perchè non leggi con
attenzione. Non pretendo nulla e non mi lamento. Non ho
chiesto consigli personalizzati. Ho semplicemente detto
riferendomi all'ADUC: ***Molto semplicemente trovo che si
parli molto di questioni politiche/economiche generali e
poco di quello che può fare un normale risparmiatore per
difendersi nel marasma finanziario che viviamo*** Si tratta
della mia opinione.
Non ho mai parlato d'investimenti senza rischio. Ho parlato
di un mutamento nella percezione del rischio. Una volta uno
comprava un titolo di stato e si "sentiva sicuro".
E così si potrebbe continuare sulle cose che NON ho scritto
e che tu hai frainteso. Sarebbe tutto più semplice se
leggessi prima di avventurarti in affermazioni gratuite.
27 settembre 2011 18:40 - captainharlock
Molto sensati i commenti di MarcoDC, io sono tra i tuoi
(pochi?) sostenitori.
x Killer in pensione
I certificati di deposito sono disponibili presso tutte le
banche per dimensioni anche piccole, quindi accessibili a
chiunque, inclusi poveri ed anziani (anche se non piace
categorizzarli così). Come i c/c sono garantiti dallo stato
fino a €100.000. Ovvio che se cominciano a fallire alcune
banche occorrerà vedere se lo stato sarà in grado di far
fronte a tutte le richeste.
Non capisco come puoi pretendere da ADUC che risolva i tuoi
quesiti: ADUC fa il suo lavoro cercando di informare i
risparmiatori su vari argomenti dando informazioni generali
(tipo evitate le costose polizze che hanno lo stesso
rendimento dei BTP). Ma non può dirti "compra questo che lo
ritengo un buon investimento", questi sono consigli
personalizzati che devono essere dati conoscendo la
situazione personale di ogni risparmiatore (e da qualcuno
che sa quello che dico, vorrei aggiungere).
Ha ragione MarcoDC: chi non vuol darsi un po' da fare,
informarsi, leggere, chiedere, studiare per trovare un
investimento migliore, è meglio che lasci i soldi sul c/c e
non smetta di lamentarsi.
Ah, un'ultima cosa: l'esistenza di investimenti privi di
rischio (risk-free) anche a rendimenti ridotti è un mito,
non esistono. Niente è senza rischio, nemmeno i titoli
tedeschi o finlandesi: hanno bassissima probabilità di non
essere rimborsati, ma hai prezzi odierni togliendo
l'inflazione il rendimento reale è negativo (anche questo
è un rischio, o non ci hai mai pensato?)
27 settembre 2011 17:25 - Cepu
alberto, permettimi ma non è vero che non fanno le riforme
perchè perdono voti. L'attuale governo è in sella proprio
perchè ha promesso di mettere mano a una situazione
incancrenita, di abbassare le tasse, eccetera. E in molti ci
hanno creduto e han votato.
Il problema è che quando sono in sella ... non smettono un
attimo di rubare e cercare di non farsi pizzicare.
27 settembre 2011 10:24 - Killer in pensione
Sono d'accordo sulla prima parte: cultura finanziaria
insufficiente e atteggiamento superficiale di molti
risparmiatori.
Prendiamo un risparmiatore non superficiale che cerca di
fare il possibile per aumentare la sua cultura
finanziaria.Sarà in enorme difficoltà anche lui. Certo
potrà evitare alcuni errori ma il punto è che non ha più
alcun strumento finanziario che percepisce come realmente
sicuro (conti deposito compresi). Solo fino a qualche tempo
fa non era così. Compravi i tuoi titoli di stato e ti
sentivi "sicuro". Si tratta di un mutamento epocale. In
questo senso tutti i risparmiatori sono "poveri
risparmiatori"
I conti deposito sono uno strumento finanziario come un
altro. Hanno pro e contro. I rating delle banche non sempre
sono granchè, vincolare denaro è un rischio che io non
correrei, per esempio. Confermo che non sono accessibili a
tutti. Tu stesso parli di poveri e anziani (l'Italia è
vecchia come il cucco)e già questo basterebbe. Io parlo di
persone, più spesso anziane ma non solo, che vogliono avere
un rapporto fisico con banca/posta.
Andrei cauto anche su affermazioni del tipo **Chi non usa
Internet oggi è tagliato fuori dal mondo**. Potrebbe
persino accadere che sarà tagliato fuori chi non sa
coltivare la terra (o possiede dei terreni). Non ne ho idea
ma rimarrei molto, molto cauto.
27 settembre 2011 9:31 - alberto7822
Il problema italico e' che nessun politico vuole fare
riforme strutturali perche' perderebbe voti.
L' unica via e' farle bipartisan ma questi continuano a
litigare su dimissioni si o no.
pur non apprezzando questo governo (pessimo il parto della
manovra agostana) permettimi di dissentire sulla scommessa
(gia' sentita in una trasm. tv).
O meglio : la vinceresti sicuramente ma io poi ti chiederei
di scommettere che il tempo di capire che un governo di
sinistra non ridurra' mai la spesa pubblica ma avra' solo la
patrimoniale come arma e lo spread tornera' su'
di quei famosi 100 punti persi.
Qui o insieme PDL e PD tagliano la spesa pubblica o non se
ne esce l' estero ci continua a dire dovete spendere meno
non aumentare tasse.
26 settembre 2011 23:27 - MarcoDC
Killer
le tue considerazioni mi danno la possibilità di
condividere con chi legge il mio pensiero che, pronostico,
non troverà molti sostenitori.
In Italia la cultura finanziaria è gravemente
insufficiente.
Un'indagine che ho letto qualche tempo fa sosteneva che un
italiano spende più tempo per cercare il cellulare migliore
che lo strumento finanziario migliore. Eppure per il
telefonino spende un centinaio di Euro o qualcosa di più,
su un fondo almeno ce ne mette mille.
I motivi sono ovvi: è più gratificante e MOLTO PIU' FACILE
il cellulare. Peccato sia più importante il risparmio.
Non contesto questa abitudine ma non voglio, non vorrei,
leggere di "risparmiatori" delusi dalle banche perchè sono
andati a chiedere consulenza e hanno acquistato il prodotto
della casa più conveniente al venditore (la banca appunto).
Cosa si aspettavano ? Possibile tanta ingenuità ?
Allora tu scrivi che i conti di deposito non sono
accessibili a tutti... ma scherziamo ? Chi non usa Internet
oggi è tagliato fuori dal mondo; gli unici a poterselo
permettere o a non poterselo permettere sono i molto ricchi
che fanno fare il lavoro ad altri, i poveri e gli anziani.
Tutte queste categorie per motivi diversi non necessitano di
occuparsi di fare pianificazione finanziaria.
Gli altri sì e allora non possiamo continuare ad abbassare
l'asticella del minimo e dire che dovrebbe esserci qualcuno
che a costo zero spenda il suo tempo a studiarsi i mercati
per farci guadagnare, a noi che invece preferiamo cercare il
cellulare. Cerchiamo di crescere da soli !
Chi non può accedere a un conto di deposito non investa,
lasci i soldi sul cc; mi si dirà: ma non rendono nulla !
Vero e quanto stai facendo tu investitore per meritarti un
rendimento ? NULLA.
Non ci sono pasti gratis in finanza e se tutti ne fossero
coscienti ci sarebbero state meno "vittime" delle banche,
dei promotori disonesti e dei Madoff di casa nostra.
Investimenti dove la quota sale quando i mercati scendono
non esistono; chi è incappato nei bond argentini e aveva
una cifra considerevole investita ha fatto un investimento
inconsapevole o avido. Non incolpi nessuno.
Killer, esistono le distorsioni e le autorità le hanno
colpite e spero le colpiranno ancora ma non ci sono i
"poveri risparmiatori" e prima ce ne rendiamo conto meglio
sarà per tutti. La globalizzazione ha portato molte
opportunità e molti rischi, ha moltiplicato la velocità
delle cose e richiede capacità e informazioni molto
superiori a quanto ne servivano fino a 15 anni fa. Non
riuscire a starci dietro non è un dramma nè tanto meno un
difetto, ma in questo caso bisogna accontentarsi di avere di
meno.
24 settembre 2011 8:30 - Killer in pensione
E i risparmiatori? La domanda è rivolta all'ADUC.
Associazione per i diritti degli utenti e
consumatori:informazione indipendente, per aiutare gli
utenti-consumatori ad aiutarsi. Molto semplicemente trovo
che si parli molto di questioni politiche/economiche
generali e poco di quello che può fare un normale
risparmiatore per difendersi nel marasma finanziario che
viviamo.
Investimenti semplici, chiari, a basso rendimento e a basso
rischio. Bene:più facile a dirsi che a farsi. La soluzione
dei conti deposito non è accessibile a tutti e tra altro,
"salvo che fallisca una banca" non mi pare un'obiezione da
poco. Il risparmio postale tradizionale, i titoli di stato?
Ci sarebbe molto da discutere sul cosa fare nei diversi
scenari possibili. E invece si preferisce parlare del
governo e dell'Europa Unita. Tutto qui. Poi ognuno fa le
proprie scelte.
23 settembre 2011 23:10 - MarcoDC
Killer
i risparmiatori, quelli veri non i risparmiatori pseudo
investitori che non dicono nulla quando guadagnano e cercano
il colpevole negli altri quando perdono, quelli devono
semplicemente mettere i soldi sui conti di deposito,
vincolarli a trance uguali in modo che ogni mese scada una
trance e reinvestirli sfruttando le occasioni... rendimento
intorno al 3% annuo e nessun patema (sempre che la banca non
fallisca).
I mercati sono insidiosi, difficili da interpretare, sono la
somma di tantissime intelligenze e prendono una direzione
talvolta apparentemente incomprensibile... a una sola mente,
quella dell'investitore singolo. Quindi per coloro che non
amano il rischio (e a cui va bene perdere l'opportunità che
c'è dietro ogni rischio) la soluzione sono INVESTIMENTI
SEMPLICI, CHIARI, A BASSO RENDIMENTO E BASSO RISCHIO.
Di chi esce da questo schema mi piacerebbe non dover più
leggere le sempre inutili lamentele.
22 settembre 2011 22:39 - Killer in pensione
MarcoDC, sono d'accordo con quello che scrivi.
E continuo a chiedere. E i risparmiatori?
22 settembre 2011 20:28 - MarcoDC
Killer in pensione questo è un intervento ASSOLUTAMENTE
economico. Se ritieni che l'economia (e la finanza) siano
una cosa e la politica un'altra ti sbagli.
La finanza guarda avanti e quando le politiche monetarie e
di stimolo che sono quanto possono fare le banche centrali
sono finite, è la politica che deve dare certezze e fare
chiarezza.
Il panorama politico italiano è di qualità talmente
infima, la maggioranza dei parlamentari (nominati non eletti
ricordiamocelo) di livello talmente imbarazzante da farci
apparire al mercato meno affidabili del Belgio che è oltre
un anno senza governo.
22 settembre 2011 18:54 - ennio4531
... che servono le elezioni per far eleggere un governo
voluto dal popolo sovrano quando c'è un .... Pedone che
stabilisce quale governo e quale capo il parlamento ha da
votare per salvare l'Italia ?
Pare che a contribuire all'anormalità di questo paese siano
in molti ovvero troppi .....
22 settembre 2011 8:41 - Killer in pensione
Anche questo è un intervento più politico che altro. E i
risparmiatori?
21 settembre 2011 19:13 - lucillafiaccola1796
gli taliani non ci capiscono 1 *azzo di economia, mreno che
mai di organizzazione, a parte quella*afiosa! raccontano
loro e fanno vedere fiction taroccate anche male e loro
bevono...peccato che ancora non siamo *orti avvocati...
oops..affogati! se ne accorgeranno all'altro mondo, che non
c'è, detto anche ALBERI PIZZUTI!