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3 novembre 2011 17:28 - Cepu
La radice del problema è tutta qui, Gli anziani detengono troppo potere. E' una cosa aberrante e patologica, che andrebbe curata quanto prima.

I giovani fino ad ora sono stati narcotizzati, ma non può durare ancora a lungo. Finiti i soldi e le droghe facili, si sveglieranno. Le scelte dei vecchi, di non farli lavorare ma solo consumare, sono insostenibili.

Azzereranno le pensioni facili. Gli anziani dovranno vivere dei propri risparmi, che comunque non si porterebbero nella tomba. Molti moriranno prima del (loro) previsto, per carenza di cure gratuite.

I giovani non pagheranno i debiti fatti dai vecchi. Produrranno l'energia che gli serve da fonti rinnovabili, e non da combustibili.

Andranno in bicicletta. Lavoreranno vicino a casa.
Ma continueranno a usare internet. :-)
28 settembre 2011 23:21 - Killer in pensione
Non si tratta di mie idee. Si tratta di fatti. La mia opinione è irrilevante.
28 settembre 2011 22:16 - MarcoDC
Killer
se io fossi anziano, e spero di diventarlo, non farei pianificazione finanziaria e non penserei di lasciare i miei soldi ai nipoti i quali dovranno cavarsela da soli perchè l'idea che i padri debbano pensare ai figli e i nonni ai nipoti ha creato questa generazione di giovani, che si affacciano al mondo del lavoro, di qualità mediamente disastrosa... e te lo assicuro perchè lo vedo nel mio lavoro.

Vedo quanto noi eravamo molto più

motivati
modesti
pronti ad imparare
"esperti"
maturi

della gran parte dei ragazzi ai quali hanno pensato fino ad ora i loro genitori o i loro nonni.

Quindi la tua idea di anziano (padre) assistenzialista che si debba sostituire allo stato assistenzialista mi trova in completo disaccordo.
27 settembre 2011 23:37 - Killer in pensione
MarcoDC, hai una strana idea degli anziani. In Italia sono gli anziani a detenere il potere in pressochè qualsiasi campo. Non certo i nipoti, che diciamolo francamente non contano una cippa. Sono gli anziani che hanno i soldi (e dunque necessitano maggiormente di pianificazione finanziaria) e che i loro figli e nipoti erediteranno ( e che in caso contrario ne vedranno molto pochi nella loro vita). E' la demografia. L'Italia è già (e sarà sempre di più) un paese di e per vecchi.
Sì, i nipoti, in genere, usano meglio internet dei loro nonni...
27 settembre 2011 22:04 - MarcoDC
Sì killer,
non utilizzare Internet non ti taglia fuori dal mondo in senso assoluto, è vero, ho sentenziato in forma troppo drastica, ma oggi ci sono alcune cose (che ieri non erano) completamente immerse in Internet.

La finanza ad esempio. E non parlo del fatto di avere una piattaforma online ma di avere informazioni rapide, neutrali, dettagliate.
Il mondo ha avuto un cambiamento epocale come scrivi tu, noi ci siamo finiti dentro e i ns figli, o i figli dei ns figli lo studieranno a scuola. Questi cambiamenti vengono interpretati da chi bene, da chi male. Saper sfruttare i vantaggi di questo cambiamento modifica le sorti di una famiglia, di una città, di una nazione.

I poveri e gli anziani non hanno bisogno di una pianificazione finanziaria, i primi lo spererebbero, i secondi, di cui spero far parte fra i giusti anni, mi piace pensare che abbiano altro a cui pensare e a cui dedicare il loro tempo. Lascino i soldi in banca, si facciano aiutare dai nipoti, loro sì che dovrebbero saperne di finanza.

E
27 settembre 2011 22:04 - MarcoDC
Sì killer,
non utilizzare Internet non ti taglia fuori dal mondo in senso assoluto, è vero, ho sentenziato in forma troppo drastica, ma oggi ci sono alcune cose (che ieri non erano) completamente immerse in Internet.

La finanza ad esempio. E non parlo del fatto di avere una piattaforma online ma di avere informazioni rapide, neutrali, dettagliate.
Il mondo ha avuto un cambiamento epocale come scrivi tu, noi ci siamo finiti dentro e i ns figli, o i figli dei ns figli lo studieranno a scuola. Questi cambiamenti vengono interpretati da chi bene, da chi male. Saper sfruttare i vantaggi di questo cambiamento modifica le sorti di una famiglia, di una città, di una nazione.

I poveri e gli anziani non hanno bisogno di una pianificazione finanziaria, i primi lo spererebbero, i secondi, di cui spero far parte fra i giusti anni, mi piace pensare che abbiano altro a cui pensare e a cui dedicare il loro tempo. Lascino i soldi in banca, si facciano aiutare dai nipoti, loro sì che dovrebbero saperne di finanza.

E
27 settembre 2011 20:35 - Killer in pensione
captainharlock, non capisci perchè non leggi con attenzione. Non pretendo nulla e non mi lamento. Non ho chiesto consigli personalizzati. Ho semplicemente detto riferendomi all'ADUC: ***Molto semplicemente trovo che si parli molto di questioni politiche/economiche generali e poco di quello che può fare un normale risparmiatore per difendersi nel marasma finanziario che viviamo*** Si tratta della mia opinione.
Non ho mai parlato d'investimenti senza rischio. Ho parlato di un mutamento nella percezione del rischio. Una volta uno comprava un titolo di stato e si "sentiva sicuro".
E così si potrebbe continuare sulle cose che NON ho scritto e che tu hai frainteso. Sarebbe tutto più semplice se leggessi prima di avventurarti in affermazioni gratuite.
27 settembre 2011 18:40 - captainharlock
Molto sensati i commenti di MarcoDC, io sono tra i tuoi (pochi?) sostenitori.

x Killer in pensione
I certificati di deposito sono disponibili presso tutte le banche per dimensioni anche piccole, quindi accessibili a chiunque, inclusi poveri ed anziani (anche se non piace categorizzarli così). Come i c/c sono garantiti dallo stato fino a €100.000. Ovvio che se cominciano a fallire alcune banche occorrerà vedere se lo stato sarà in grado di far fronte a tutte le richeste.

Non capisco come puoi pretendere da ADUC che risolva i tuoi quesiti: ADUC fa il suo lavoro cercando di informare i risparmiatori su vari argomenti dando informazioni generali (tipo evitate le costose polizze che hanno lo stesso rendimento dei BTP). Ma non può dirti "compra questo che lo ritengo un buon investimento", questi sono consigli personalizzati che devono essere dati conoscendo la situazione personale di ogni risparmiatore (e da qualcuno che sa quello che dico, vorrei aggiungere).

Ha ragione MarcoDC: chi non vuol darsi un po' da fare, informarsi, leggere, chiedere, studiare per trovare un investimento migliore, è meglio che lasci i soldi sul c/c e non smetta di lamentarsi.

Ah, un'ultima cosa: l'esistenza di investimenti privi di rischio (risk-free) anche a rendimenti ridotti è un mito, non esistono. Niente è senza rischio, nemmeno i titoli tedeschi o finlandesi: hanno bassissima probabilità di non essere rimborsati, ma hai prezzi odierni togliendo l'inflazione il rendimento reale è negativo (anche questo è un rischio, o non ci hai mai pensato?)
27 settembre 2011 17:25 - Cepu
alberto, permettimi ma non è vero che non fanno le riforme perchè perdono voti. L'attuale governo è in sella proprio perchè ha promesso di mettere mano a una situazione incancrenita, di abbassare le tasse, eccetera. E in molti ci hanno creduto e han votato.

Il problema è che quando sono in sella ... non smettono un attimo di rubare e cercare di non farsi pizzicare.
27 settembre 2011 10:24 - Killer in pensione
Sono d'accordo sulla prima parte: cultura finanziaria insufficiente e atteggiamento superficiale di molti risparmiatori.

Prendiamo un risparmiatore non superficiale che cerca di fare il possibile per aumentare la sua cultura finanziaria.Sarà in enorme difficoltà anche lui. Certo potrà evitare alcuni errori ma il punto è che non ha più alcun strumento finanziario che percepisce come realmente sicuro (conti deposito compresi). Solo fino a qualche tempo fa non era così. Compravi i tuoi titoli di stato e ti sentivi "sicuro". Si tratta di un mutamento epocale. In questo senso tutti i risparmiatori sono "poveri risparmiatori"

I conti deposito sono uno strumento finanziario come un altro. Hanno pro e contro. I rating delle banche non sempre sono granchè, vincolare denaro è un rischio che io non correrei, per esempio. Confermo che non sono accessibili a tutti. Tu stesso parli di poveri e anziani (l'Italia è vecchia come il cucco)e già questo basterebbe. Io parlo di persone, più spesso anziane ma non solo, che vogliono avere un rapporto fisico con banca/posta.
Andrei cauto anche su affermazioni del tipo **Chi non usa Internet oggi è tagliato fuori dal mondo**. Potrebbe persino accadere che sarà tagliato fuori chi non sa coltivare la terra (o possiede dei terreni). Non ne ho idea ma rimarrei molto, molto cauto.
27 settembre 2011 9:31 - alberto7822
Il problema italico e' che nessun politico vuole fare riforme strutturali perche' perderebbe voti.
L' unica via e' farle bipartisan ma questi continuano a litigare su dimissioni si o no.
pur non apprezzando questo governo (pessimo il parto della manovra agostana) permettimi di dissentire sulla scommessa (gia' sentita in una trasm. tv).
O meglio : la vinceresti sicuramente ma io poi ti chiederei di scommettere che il tempo di capire che un governo di sinistra non ridurra' mai la spesa pubblica ma avra' solo la patrimoniale come arma e lo spread tornera' su'
di quei famosi 100 punti persi.
Qui o insieme PDL e PD tagliano la spesa pubblica o non se ne esce l' estero ci continua a dire dovete spendere meno non aumentare tasse.
26 settembre 2011 23:27 - MarcoDC
Killer
le tue considerazioni mi danno la possibilità di condividere con chi legge il mio pensiero che, pronostico, non troverà molti sostenitori.

In Italia la cultura finanziaria è gravemente insufficiente.

Un'indagine che ho letto qualche tempo fa sosteneva che un italiano spende più tempo per cercare il cellulare migliore che lo strumento finanziario migliore. Eppure per il telefonino spende un centinaio di Euro o qualcosa di più, su un fondo almeno ce ne mette mille.

I motivi sono ovvi: è più gratificante e MOLTO PIU' FACILE il cellulare. Peccato sia più importante il risparmio.

Non contesto questa abitudine ma non voglio, non vorrei, leggere di "risparmiatori" delusi dalle banche perchè sono andati a chiedere consulenza e hanno acquistato il prodotto della casa più conveniente al venditore (la banca appunto). Cosa si aspettavano ? Possibile tanta ingenuità ?

Allora tu scrivi che i conti di deposito non sono accessibili a tutti... ma scherziamo ? Chi non usa Internet oggi è tagliato fuori dal mondo; gli unici a poterselo permettere o a non poterselo permettere sono i molto ricchi che fanno fare il lavoro ad altri, i poveri e gli anziani. Tutte queste categorie per motivi diversi non necessitano di occuparsi di fare pianificazione finanziaria.

Gli altri sì e allora non possiamo continuare ad abbassare l'asticella del minimo e dire che dovrebbe esserci qualcuno che a costo zero spenda il suo tempo a studiarsi i mercati per farci guadagnare, a noi che invece preferiamo cercare il cellulare. Cerchiamo di crescere da soli !

Chi non può accedere a un conto di deposito non investa, lasci i soldi sul cc; mi si dirà: ma non rendono nulla ! Vero e quanto stai facendo tu investitore per meritarti un rendimento ? NULLA.

Non ci sono pasti gratis in finanza e se tutti ne fossero coscienti ci sarebbero state meno "vittime" delle banche, dei promotori disonesti e dei Madoff di casa nostra. Investimenti dove la quota sale quando i mercati scendono non esistono; chi è incappato nei bond argentini e aveva una cifra considerevole investita ha fatto un investimento inconsapevole o avido. Non incolpi nessuno.

Killer, esistono le distorsioni e le autorità le hanno colpite e spero le colpiranno ancora ma non ci sono i "poveri risparmiatori" e prima ce ne rendiamo conto meglio sarà per tutti. La globalizzazione ha portato molte opportunità e molti rischi, ha moltiplicato la velocità delle cose e richiede capacità e informazioni molto superiori a quanto ne servivano fino a 15 anni fa. Non riuscire a starci dietro non è un dramma nè tanto meno un difetto, ma in questo caso bisogna accontentarsi di avere di meno.
24 settembre 2011 8:30 - Killer in pensione
E i risparmiatori? La domanda è rivolta all'ADUC. Associazione per i diritti degli utenti e consumatori:informazione indipendente, per aiutare gli utenti-consumatori ad aiutarsi. Molto semplicemente trovo che si parli molto di questioni politiche/economiche generali e poco di quello che può fare un normale risparmiatore per difendersi nel marasma finanziario che viviamo.

Investimenti semplici, chiari, a basso rendimento e a basso rischio. Bene:più facile a dirsi che a farsi. La soluzione dei conti deposito non è accessibile a tutti e tra altro, "salvo che fallisca una banca" non mi pare un'obiezione da poco. Il risparmio postale tradizionale, i titoli di stato? Ci sarebbe molto da discutere sul cosa fare nei diversi scenari possibili. E invece si preferisce parlare del governo e dell'Europa Unita. Tutto qui. Poi ognuno fa le proprie scelte.
23 settembre 2011 23:10 - MarcoDC
Killer
i risparmiatori, quelli veri non i risparmiatori pseudo investitori che non dicono nulla quando guadagnano e cercano il colpevole negli altri quando perdono, quelli devono semplicemente mettere i soldi sui conti di deposito, vincolarli a trance uguali in modo che ogni mese scada una trance e reinvestirli sfruttando le occasioni... rendimento intorno al 3% annuo e nessun patema (sempre che la banca non fallisca).

I mercati sono insidiosi, difficili da interpretare, sono la somma di tantissime intelligenze e prendono una direzione talvolta apparentemente incomprensibile... a una sola mente, quella dell'investitore singolo. Quindi per coloro che non amano il rischio (e a cui va bene perdere l'opportunità che c'è dietro ogni rischio) la soluzione sono INVESTIMENTI SEMPLICI, CHIARI, A BASSO RENDIMENTO E BASSO RISCHIO.

Di chi esce da questo schema mi piacerebbe non dover più leggere le sempre inutili lamentele.
22 settembre 2011 22:39 - Killer in pensione
MarcoDC, sono d'accordo con quello che scrivi.
E continuo a chiedere. E i risparmiatori?
22 settembre 2011 20:28 - MarcoDC
Killer in pensione questo è un intervento ASSOLUTAMENTE economico. Se ritieni che l'economia (e la finanza) siano una cosa e la politica un'altra ti sbagli.
La finanza guarda avanti e quando le politiche monetarie e di stimolo che sono quanto possono fare le banche centrali sono finite, è la politica che deve dare certezze e fare chiarezza.
Il panorama politico italiano è di qualità talmente infima, la maggioranza dei parlamentari (nominati non eletti ricordiamocelo) di livello talmente imbarazzante da farci apparire al mercato meno affidabili del Belgio che è oltre un anno senza governo.
22 settembre 2011 18:54 - ennio4531
... che servono le elezioni per far eleggere un governo voluto dal popolo sovrano quando c'è un .... Pedone che stabilisce quale governo e quale capo il parlamento ha da votare per salvare l'Italia ?


Pare che a contribuire all'anormalità di questo paese siano in molti ovvero troppi .....
22 settembre 2011 8:41 - Killer in pensione
Anche questo è un intervento più politico che altro. E i risparmiatori?
21 settembre 2011 19:13 - lucillafiaccola1796
gli taliani non ci capiscono 1 *azzo di economia, mreno che mai di organizzazione, a parte quella*afiosa! raccontano loro e fanno vedere fiction taroccate anche male e loro bevono...peccato che ancora non siamo *orti avvocati... oops..affogati! se ne accorgeranno all'altro mondo, che non c'è, detto anche ALBERI PIZZUTI!
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