Concordo con Franco e Killer, discordo con Pedone e non è
la prima volta, anche se in generale apprezzo molto Aduc.
Credo che questo articolo è teorico e per nulla realistico,
si basa sulla mentalità di Pedone che a mio avviso è uno
studioso preparato ma poco pratico.
La crisi dell'Italia si basa su due fatti _
- l'incapacità totale del governo ormai smentito da
tutti
- la crisi int'le che travalica qualunque barriera e non
permette alcuna previsione : è in atto una guerra mondiale
con tutti contro tutti e con l'Europa guidata dai tedeschi
ormai smarriti.
Detto questo non è da escludere un default dell'Italia o
almeno una crisi finanziaria che la porterebbe a non pagare
i titoli e altro.
La Grecia, per quanto piccola e nera, ha capito dove-come si
trova, l'Italia no, altro che paese ricco.
29 settembre 2011 11:37 - Killer in pensione
Mi associo a franco8442.
Per quello che mi riguarda non mi aspetto rassicurazioni da
un'associazione per utenti/consumatori bensì informazione.
Un po' la differenza che c'è tra educazione e istruzione
sessuale.
Aprire un conto all'estero. Pro e contro.
Beni rifugio. Pro e contro.
Valute non euro. Pro e contro.
E così via.
Una prima cosa sarebbe adattare la home page alla situazione
STRAORDINARIA che stiamo vivendo.
Galline ovaiole e default dell'Italia non possono avere lo
stesso spazio.
29 settembre 2011 9:24 - franco8442
Ho sempre ammirato la serietà e chiarezza del dott. Pedone.
Però devo constatare che , fino al luglio scorso, l'ADUC ha
rassicurato i risparmiatori sulla solidità dei titoli di
Stato italiani, senza evidenziare i timori di grave
rischio che poi si sono rivelati fondati; così è possibile
che dei risparmiatori, rassicurati dall'ADUC in cui hanno
fiducia, abbiano fatto scelte pericolose.
28 settembre 2011 8:25 - domenico3290
come sempre in questi casi i cenni di storia:dove eravamo,
io credevo, eravamo in default adesso un po' di meno pero'
sempre un po' di piu' ecc. la fanno da padrone.
parla bene con tuoi clienti ricchi e capirai che sono
convinti di uscirne fuori con 1000 euro a testa.hanno tutti
una garnde paura e giocano a inventarsi torture(nuove tasse)
per uscirne indenni con pochi danni e alla svelta perche' i
mal di testa nessuno vuole che durino a lungo
invece bisogna spiegare alla gente che mancando le nuove
leve manca la forza motrice e rallenteremo fino a
fermarci.
la patrimoniale non servira' a nulla ne dovremmo fare una al
giorno per pagare i nostri debiti e tutti quelli con cui
siamo aggrovigliati e daremo altri soldi alla fornace dei
politici di qualsiasi parte.
la patrimoniale e' molto di sinistra non perche' colpisce i
ricchi ma perche' faremmo una cosa tutti insieme. la cosa
sicura e' che volete governare voi.
in conclusion e la prossima volta sii meno prevedibile.
27 settembre 2011 19:31 - kozzu
"cigno nero" o meno, io sono convinto che il futuro
dell'Italia e dell'Europa non dipendono tanto da quello che
fanno le politiche nazionali o europee (considerando la loro
incapacità nel risolvere problemi), ma invece dalle
volontà e dai progetti di quelle strutture economico
-politico - militari mondiali, che di fatto decidono del
nostro futuro. Ancor di più sono convinto che il sistema
mondiale tenderà sempre di più verso una situazione di
schiavitù non dichiarata, una situazione simile a quella
che c'era in epoca feudale.
Tuttavia credo che non sia negli interessi di nessuno far
crollare tutto il sistema; in quel caso sarebbero colpiti
gli interessi di tutti, ma ciò non è sicuramente
l'obbiettivo di quelli che tirano i fili.
In ogni caso l'impressione che mi danno 'sti politici è che
non solo non sono in grado di svolgere bene il loro lavoro,
ma non ci provano neanche
27 settembre 2011 19:18 - francescodeleo
@ massimo1062
Concordo con te sul punto 1), occorre ridurre i costi della
politica; io aggiungo solamente che tra i costi della
politica occorre considerare gli sprechi a vario titolo
riconducibili all'attività dei rappresentanti politici tra
cui le tangenti; è prassi secondo ciò che ho sentito dalla
viva voce di qualcuno che il politico abbia a che fare con
le tangenti, quasi il binomio fosse inscindibile.
Il punto 2) è alquanto delicato; certo che leggere delle
notizie come quelle sull'atm di roma dove al posto di
autisti - che ancora servono - hanno assunto centinaia di
impiegati che letteralmente non fanno niente farebbe
impallidire chiunque.
I punto 3): ricordiamo che tra i contributi figurativi c'è
anche l'anno di militare obbligatorio durante il quale tutti
hanno prestato lavoro; non capisco perchè continuano a
chiamarli contributi figurativi e non contributi a tutti gli
effetti e di evasione da parte dello stato italiano; qui si
sbagliano tutti ma prorpio tutti (va be', non conosco le
opinioni di tutti).
Punto 6): chi non sarebbe d'accordo, forse solamente coloro
che percepiscono indebitamente una pensione.
Punto 8): c'è molto da fare per arrivare ad una imposizione
fiscale giusta.
Punto 9): sono troppi gli "impiegati" attuali e gli
"impiegati" nel passato; spendiamo veramente troppo per
nulla.
Ovviamente è la mia opinione.
27 settembre 2011 17:33 - massimo1062
sono sempre l' artigiano di prima .poi e' ora di finirla con
questa cazzo di evasione fiscale (il problema dei problemi).
e certo che le tasse bisogna pagarle ma prima di pagare le
tasse sui redditi lo volete capire che gli autonomi i
redditi li devono produrre?c'e' qualcuno che vive sulla
terra o siete tutti marziani?in questo paese ci sono i
commessi della camera che guadagnano l'ira di dio senza fare
un cazzo e gente come me che fa un culo tanto dalla mattina
alla sera senza alcuna sicurezza.un usciere della banca
d'italia guadagna 100.000 euro l'anno senza fare un cazzo.e
grazie che paga le tasse e mica le paga lui ...o no? e' ora
di farla finita con queste ingiustizie prima di parlare di
patrimoniale.per favore non vi fate impastare il cervello
dal tam tam mediatico.serve soltanto a creare un clima
favorevole alla tassazione del popolo piu' ricco del mondo
dopo gli australiani e i norvegesi cioe gli italiani.
27 settembre 2011 17:22 - massimo1062
io sono un artigiano ,non ho nessuna garanzia sul futuro di
quelle che hanno gli statali .prima di pensare a una
patrimoniale devono:
1)diminuire dastricamente i costi della politica.
2)diminuire drasticamente gli stipendi degli statali.a chi
non va bene si licenzia e si mette a lavorare come lavoro
io, cioe' senza stipendio.d'altra parte se l'azienda dove
lavoro sta fallendo per forza di cose mi devo cercare
qualcos'altro da fare.non vedo perche' questo non deve
essere vero per i dipendenti pubblici.
3)tutti in pensione non prima di aver lavorato 40 anni e
senza contare contributi figurativi o comunque non prima di
65 anni.tutti nessuno escluso.
5)vendere il patrimonio dello stato.quello che si puo'
,naturalmente,mica il colosseo.
6)rivedere drasticamente le pensioni di invalidita' perche'
e' pieno di falsi invalidi.
7)annullare gli aiuti di stato di quasiasi tipo e forma,a
pioggia, mirati ,come ca..zzo vi pare,ma sono sempre delle
sole nei confronti della comunita'.
8)quando si chiede un contributo statale che sia per la
sanita' o per la scuola si deve per legge subire un
accertamento fiscale.conosco famiglie con il suv che hanno i
libri gratis.
9)eliminare drasticamente le forme di rappresentanza, va
bene la democrazia ma quanti siete a rappresentarmi?
comitato di quartiere,municipio
circoscrizionale,comune,provincia,
regioni,stato,europa,......ma quanti cazzo siete?
poi quando sono state fatte tutte queste cose parlate pure
di tassa sul patrimonio personale se no attenti che la gente
stavolta si incazza veramente.
27 settembre 2011 11:41 - savpg8801
.dice:....sarebbero tutte azioni dolorose (per alcuni
privilegiati) ....ovviaaaa... la patrimoniale la
pagherebbero tutti per sanare le malefatte di alcuni che,
così addolorati, troveranno il modo, come sempre, di
aggirare gli ostacoli uscendo dalla porta e rientrando dalla
finestra-con grassi interessi per il disturbo, annullandone
di fatto, i già iniqui presupposti.
Le patrimoniali sono solo semplici e facili metodi fiscali
da sanguisughe dell'odioso balzellatore che non ha sognato
bene la notte e che colpiscono chi si è arrabattato per
farsi qualcosa, risparmiando tutta la vita, una casa, un po'
di soldi investiti per il futuro incerto e per la vecchiaia
(chi lo ha potuto fare) e su cui ci sta pure tantissimo
rimettendo; le case costano enormemente per manutenzione, i
prodotti finanziari o non rendono nulla o subiscono dei
crak, ecc.
Belle trovate, come al solito, di stampo becero comunista.
Quì non si tratta sempre di colpire la gente che ha
qualcosa, ma, come in america, di colpire gli straricchi
che-anche se qualcuno dichiara che vorrebbe pagare di più
le tasse- lo dovrebbero fare comunque su di essi anche se
riluttanti. In fondo l'assicurazione per il futuro c'e
l'hanno abbondantemente.
Oppure, in Italia, colpire la speculazione, quale essa sia,
finanziaria, edilizia, bancaria, commerciale, industriale,
importativa (far soldi delocalizzando o importando
guadagnandoci più del normale, non solo è speculazione, ma
crimine concorrenziale, senza contare che ciò contribuisce
all'aumento della disoccupazione), turistica, borsistica,
ecc. sarebbe cosa giusta per abbattere il debito. Colpire
tutti indiscriminatamente, oltre a ridurre quel poco di
beneficio che si ha avendo investito o costruito, senza
averli scialacquati in puttane, casinò, ferie costose, auto
di moda, ecc.
No. Le patrimoniali se non altamente mirate, sono una
puttanata colossale.
27 settembre 2011 11:40 - francescodeleo
Siamo dei maiali! Non lo dico io, ma è la traduzione in
italiano dell'acronimo - PIIGS (fino al 2006 era PIGS) - che
i paesi emergenti(!) stanno usando per individuare i paesi a
maggior rischio economico: Portogallo, Italia, Irlanda
(aggiunta recentemente), Grecia, Spagna. E tutto va bene!
Ricordo diversi anni fa quando il tremonti inneggiava al
modello (finanziario) americano quale strada da
intraprendere per lo sviluppo dell'italia. Ricordo quando
diceva che il sistema pensionistico italiano doveva essere
legato strettamente ai prodotti (tutti) finanziari. Io
ricordo. Da diversi giorni in america, a wall street, stanno
manifestando contro la corruzione imperante nel sistema
finanziario americano, per non parlare della crisi del 2007.
E meno male che lui riesce a saperli prima gli avvenimenti
che colpiscono l'economia di una nazione!
Comunque chi verrà dopo di lui/loro avrà un compito molto
gravoso: essere rigoroso nei conti - poichè siamo al
capolinea - e garantire maggiore equità sociale. Non sono
obiettivi che possono essere raggiunti in breve termine
poichè, dal mio punto di vista, molti sono i danni che sono
stati creati con le recenti manomissioni del sistema italia.
Non che l'italia precedente era perfetta, anzi, ma la strada
da seguire era decisamente un'altra. Un'altra priorità è
mandare ai vari governi persone svincolate dal vecchio modo
di pensare, ma la vedo alquanto dura.
L'italia non è la grecia? Ma questo lo si diveva anche due
mesi fa e nel frattempo la situazione è peggiorata. Che
signmifica che il nostro patrimonio è dalle quattro alle
sei volte superiore al debito pubblico, ammesso che sia
vero, che nella peggiore delle ipotesi IO dovrò pagare con
i miei soldi o beni il debito pubblico? Io la soluzione per
ridurre il debito ce l'ho: si parte dal più ricco; si
livella la sua ricchezza a quella del secondo più ricco
meno un euro (per mantenere un certo margine di
disuguaglianza); si livella la ricchezza dei primi due a
quella del terzo meno un euro; si livella la ricchezza dei
primi tre a quella del quarto meno un euro... e così via.
Tanto, a che servono tutti questi soldi in più che tutti
questi ricchi hanno nelle banche sparse nei luoghi più
disparati nel mondo e che non fanno altro che alimentare il
fuoco delle crisi finanziarie?
Un'altra strada è l'abolizione del segreto bancario a
livello mondiale, molto utile per un paese come l'italia
dove l'evasione è la regola principale delle "leggi sulla
tassazione in italia" più seguite. A meno che non si decida
di tenere i soldi sotto il materasso, sarebbe abbastanza
agevole individuare non dico tutti ma molti evasori in più.
Anche con i controlli incrociati si raggiungerebbe
l'obiettivo, ma l'abolizione del segreto bancario come dare
la possibilità agli organi preposti di effetuare controlli
anche sul libretto di risparmio della nonnina non è più
rimandabile. Via anche la possibilità di emettere qualsiasi
"cosa" "al portatore".
27 settembre 2011 9:51 - alberto7822
leggo 2 articoli (l' altro la papi tax) e da entrambi ne
ricavo solo le parole dimissioni e patrimoniale.
MAI che senta riforma pensioni (alla tedesca) , taglio costi
politica , taglio enti inutili ,
riduzione comuni (francia 4.000 italia 8.000),
via le provincie, liberalizzare provessioni
(siamo ancora alle coorporazioni del 400
fiorentino),rimappatura enti pubblici con definizione piante
organiche obbiettive,
applicazione costi standard ,semplificazioni burocratiche
..........
pur avendo apprezzato spesso i suoi scritti mi permetta di
dire che le 2 lettere lette mi sembrano troppo schierate.
Come vede le prime mie idee non hanno targa piu' o meno
entrambi le hanno dette.
Poi se vogliamo la Patrimoniale la si faccia alla francese
come vuole la Camusso cioe' annuale e non una tantum , con
franchigia
(in francia era 760k ora e' oltre 1mne),rivalutando le
ridicole rendite catastali e tassativamente si usi il
gettito per abbattere il debito.
All' estero vedrebbero una macchina pubblica meno costosa e
un debito pubblico in lento ma costante calo e all' interno
sarebbero tutte azioni dolorose (per alcuni privilegiati) ma
fondamentalmente giuste.
O facciamo una patrimoniale alla amato poi continuiamo come
ora perche ' tanto il debito pil diventerebbe 90% per poi
ritrovarci nella stessa situazione tra 5 o 10 anni.
26 settembre 2011 21:46 - savpg8801
Proprio quella di misurare tutto il buono e il cattivo nella
miriade di attività e prodotti finanziari ed economici
nella essenza di uno stato, equivale a misurare lo stato di
salute con la semplice misurazione clinica della temperatura
e basta; almeno l'informazione fa una pubblicità storica su
questa menata. C'è chi l'ha normale a 36 chi a 36½ chi a
37.
Il differenziale o gap o chi lo chiama comunemente spread
risulta non dai rendimenti sventolati come tali e che
appaiono come un vantaggio ai più. Guarda un po' rendono di
più quindi la cedola è maggiore! Ma per chi li detiene è
esattamente il contrario! Solo lo speculatore al ribasso,
poi, ottiene vantaggio nel comprarli a prezzo irrisorio; lui
che ne ha determinato il ribasso(di prezzo) proprio
inducendo (in parte lui stesso) ma di più altri a vendere
deprimendo i listini per approntarli al rimbalzo (che,
ovviamente, lui-il più furbo e il primo, saprà
sfruttare).
Nel caso di questo unico e ormai inflazionato culturalmente
termine di paragone fra stati, come se fosse l'unico metro
di valutazione di uno stato, misura, di quanto sono discesi
i prezzi di acquisto di norma dei soli titoli in riferimento
(decennali) cioè le quotazioni assunte minuto o ora per ora
in relazione alle vendite o agli acquisti; certamente non
maggiormente dal più o meno stato di panico degli operatori
retail-certamente pilotati da banche, brokers o da voci
correnti- , ma da speculazione basata sulle voci o sui ben
più importanti pilotaggi che sfruttano le voci che ogni
personaggio politico, economico, ecclesiastico, e di ogni
settore (compresi i bar sport dell'angolo) spara
loquacemente sui canali informativi. Troppo poco per farne
indici validi data la miriade di altri indicatori
globali.
Normale che (basta sentire i consigli degli addetti
finanziari che speculano o consigliano sul come approfittare
dei momenti per fare trading ecc.), come chiunque può
notare, vi sia un inseguimento spasmodico di inseguitori ed
inseguiti dove continuamente l'uno si sostituisce
all'altro.
Stiamo a lottare, a spendere milioni di miliardi, salva quà
e salva là, ma vedete che non serve a nulla? Sono anni che
non serve a nulla.
Non ci si rende conto che le spiegazioni "informate ed
intelligenti" sono solo sparate e chiacchiere da analista
astrologo?
Siamo in un periodo, come altri nella storia, dove gli
affari li fa la speculazione (badate che è una cosa grossa
ed occulta, senza incolpare solo e semplicemente un berlusca
o un greco o un fatto politico qualsiasi , presi
singolarmente, anche se hanno o meno delle responsabilità
in questo) e questa sola va combattuta in modo assoluto ed
efficace e non alzandosi dal tavolo di lavoro delle riunioni
internazionali, perche mi aspettano a casa, senza aver
concluso nulla in tal senso fuorchè inoculare liquidità o
istituire fondi che sono stati già mangiati dagli
speculatori ancor prima di essere stanziati. Troppo facile
ordinare un pagamento.
26 settembre 2011 14:09 - Cepu
A metà giugno lo spread tra Btp e Bund era di 70 punti
inferiore a quello dei titoli di stato decennali spagnoli.
Oggi lo spread dell'Italia è di 40 punti superiore. Abbiamo
ricostruito cosa è successo nel frattempo in Italia e
Spagna e l'abbiamo messo, in un grafico, in relazione alla
differenza di spread del debito dei due paesi. Purtroppo
sembrano proprio i ritardi del nostro Governo nel capire la
gravità della situazione, i rinvii e i tentennamenti, oltre
che le dichiarazioni improvvide del nostro ministro
dell'Economia, a far salire gli spread da noi rispetto a
quanto avviene in Spagna. Quei 100 punti a regime
significano 19 miliardi in più di spesa per interessi, una
tassa pagata per l'incapacità -come aveva profetizzato
l'Economist- a guidare il paese.
26 settembre 2011 0:41 - pfui!
Lucillafiaccola: l'unica cosa vera che hai scritto è la 1.
Il resto sono PUTTANATE MICIDIALI.
25 settembre 2011 18:07 - Killer in pensione
Articolo del 13 agosto 2011 (Oscar Giannino)
Un centrodestra coerente alle sue promesse mai mantenute in
17 anni ha avuto l’ultima occasione, di fronte alla
clamorosa autosmentita cui era costretto. Io dico: l’ha
persa. Per ungoverno di centrodestra, “essere costretto”
ad affondare la lama nella spesa pubblica dovrebbe
costituire una festa, tanto più se ce lo impone l’Europa.
Invece tagli come frattaglie, nessuna visione sui grandi
aggregati di spesa da ridurre, e più tasse.Poteva e doveva
dire agli italiani, il governo, che a questo punto
occorreva un drastico intervento capace di ridare equilibrio
strutturale alla finanza pubblica per i prossimi anni, tutto
sul versante della spesa, liberando diversi punti di Pil per
meno tasse subito e più crescita domani, e senza colpire
redditi e consumi attuali. Di conseguenza occorreva un
intervento abbatti-spesa, concentrato soprattutto su un
aumento consistente dell’età pensionabile. Sia di quella
per i trattamenti di anzianità – si trattava di passare
dall’attuale “quota 96” a quota 103-105 in 5 anni –
sia per quelli di vecchiaia – deliberando da subito
equiparazione per uomini e donne almeno a 67 anni sia nel
pubblico sia nel privato. Tali misure draconiane da sole
producono un alleviamento dei saldi di circa i due terzi dei
100 miliardi in meno di sopesa su 800 annuali attuali, di
cui ipoteticamente parlo da qualche tempo. A questo,
andavano affiancate misure di privatizzazione per invertire
l’andamento del debito, cominciando dal patrimonio
immobiliare perché le resistenze sui servizi pubblici
locali saranno infinite, e associando le Autonomie a parte
dei proventi, per rendere meno infuocata la trattativa sui
tagli aggiuntivi alle loro spese correnti. Le misure sulle
privatizzazioni annunciate ieri sono programmatiche,
riguardano i servizi locali con la messa a gara ed è un
bene, ma non la parte immobiliare statale.
Ciò che è più grave, dal nostro punto di vista,è
l’errore ennesimo sulle tasse. Nella maggioranza la Lega
è diventata paladina a oltranza della possibilità attuale
di andare in pensione a 58 anni, e per questo ha portato a
colpire con una mazzata fiscale ulteriore quell’1% di
contribuenti che già paga oltre il 20% dell’Irpef, e gli
autonomi sopra i 55 mila euro di reddito da oggi sanno che
la Lega è il loro primo nemico. Alzare sistematicamente la
curva dell’Irpef è un errore che ha del clamoroso. Un
errore politico, finanziario e per gli effetti sulla
crescita. E’ un errore non emendato dal fatto che
l’opposizione avrebbe inciso sui patrimoni ancor più
duramente. E’ un errore aggravato dal fatto che dei 20
miliardi di manovra aggiuntiva per scendere a un deficit
dell’1,4% di Pil nel 2012 e dei 25 miliardi per ottenere
l’azzeramento del deficit nel 2013, gli altri 6 miliardi
di tagli aggiuntivi agli Enti Locali non appaiono oggi
credibili, e in effetti il governo da subito concede il via
libera alle addizionali locali: in altre parole saranno
altri 6 miliardi di maggior prelievo traslato sui
cittadini.
Quanto ai costi della politica, è apprezzabile l’annuncio
della sforbiciata di 35 province sotto i 300mila abitanti,
come l’accorpamento per 1500 Comuni e i nuovi limiti alla
numerosità dei relativi consiglieri, ma l’annuncio nella
conferenza stampa di ieri è già diventato un “c’è un
testo in divenire”: Dunque bisognerà capire di che cosa
si tratta. Un piccolo assaggio rispetto a quel che
servirebbe la prevista sforbiciata all’indennità per i
parlamentari con doppio stipendio. Ridicolo invece il taglio
della tredicesima dai dipendenti pubblici di enti che non
siano virtuosi nel bilancio: il budget non lo fanno i
dipendenti, non reggerebbe all’esame di
costituzionalità.
Nel decreto, passa la validità erga omnes delle intese
aziendali già ragiunte, e la Fiat dunque ottiene la norma
salva-Pomigliano. Quanto all’articolo 18, com’è
prevista la sua modifica nel ddl significa che i sindacati
devono essere tutti d’accordo in azienda per derogare, e
dunque significa che non si deroga mai: al contrario andava
prevista la monetizzazione certa ex ante in caso di
scioglimentod el rpporto, parametrata alla durata del
rapporto stesso, come da anni e anni ripete chi sa della
materia. Le liberalizzazioni delle professioni sono per
l’ennesima volta sparite, tranne una norma quadro che
significa zero.
Le tasse salgono. Il mancato intervento previdenziale non
libera risorse da destinare allo sviluppo, come sarebbe
assolutamente necessario.
Certo, capisco che sotto l’incalzare degli eventi per il
centrodestra è stato difficile doversi autosmentire. Da
quel che si è capito ieri, i saldi miglioreranno ma con
più tasse e non con più crescita. Si può essere
commissariati dall’Europa perché non si ha avuto fegato
di riallineare il pachiderma pubblico italiano alla Germania
che cresce con 4 punti di Pil di tasse e spesa pubblica meno
di noi, e a quel punto approfittarne per farlo. Oppure
continuare a non farlo, per difendere il diritto dei
lavoratori del Nord di andare in pensione a 58 anni. In
questo secondo caso, inutile lamentarsi poi che il
commissariamento prosegua. Si legge in queste ore che
Berlusconi voiglia sostituire Tremonti, divisi dal rapporto
con Draghi che il premier ha coltivato. Non vedo qon quale
conseguenze, visto che nel testo il premier ha perso su
tutta la linea ed è ridicolo presentarsi agli italiani
sostenendo “il mio cuore gronda di sangue perché vi
mettiamo le mani nel portafoglio”. Ridicolo e offensivo.
25 settembre 2011 17:36 - Sharman*
E' ottimo che l'idea di un possibile default dell'Italia si
cominci ad insinuare nelle menti più attente. Purtroppo
però non c'è più alcuna possibilità che venga ripagato
in valore reale. E' bene che l'Aduc sia scesa di valutazione
da quel 10/12% di tassi interesse, ritenuti dall'Aduc il
limite massimo di sostenibilità, a livelli molto più
bassi.
Infatti, come scrivevo non molto fa, fatto 100 il pil
italiano, il debito è 120%.
Se su questo debito si paga il 3% di interesse vuol dire
3,6% di pil.
Se lo stato si incamera il 50% del pil come tasse vuol dire
che le stesse dovrebbero aumentare al 53,6% in un anno per
potere ripagare i soli interessi, cioè un aumento della
tassazione media del 7,2%
oppure le tasse dovrebbero essere impiegate in modo
differente, ovvero il 7,2% di tutte le entrate dovrebbe
esere impiegato per ripagare gli interessi sul debito,
tagliando altri costi e spese
oppure il pil italiano dovrebbe aumentare del 7,2% in un
anno per poter permettere un maggior gettito fiscale a
parità di tassazione percentuale e quindi poter ripagare
gli interessi sul debito. E tutto ciò solo per ripagare gli
interessi senza diminuire il debito totale.
Pensare che un semplice cambio di governo possa migliorare
le cose è ingenuo, troppo ingenuo. E' ingenuo per diverse
ragioni. Infatti il debito pubblico serve fondamentalmente
per due o tre ragioni
1) permettere ai governi di comprare il consenso del popolo
spendendo più di quanto incassino. E' ridicolo pensare che
proprio in un paese come l'Italia in cui metà del paese
vive parassitando l'altra metà si possano fare politiche
di contenimento della spesa pubblica tali addirittura da
diminuire il debito. Per fare ciò bisognerebbe minimo
dividere il paese in due. Cosa saggia e giusta, e che per
tanto non viene fatta.
Anzi l'Italia fu fatta unitaria dagli inglesi e la capitale
trasferita arroma proprio per non fare funzionare l'Italia
ab imis fundamentis.
2) -permettere la rendita da capitale ai grandi detentori
del debito pubblico (oggi sono le banche, ed è per salvare
queste ultime che si sta finanziando il fondo salvastati)
- e mantenere la funzione di ricatto e condizionamento
politico che l'enorme massa di debito ha sopra gli Stati.
Che è quello che stanno stucchevolmente facendo con la
complicità dei mass media (e la normale idiozia della
plebe)
Quindi solo un governo antidemocratico potrebbe implementare
le necessarie e pesanti riforme e ristrutturazioni. Ma oggi
un governo antidemocratico non sarebbe un governo
rivoluzionario bensì conservatore, Monti per esempio, e
quindi non farebbe l'unica cosa logica da fare: default
totale o parziale (l'unica cosa che sembra tenere insieme
l'opposizione in italia sembra che sia il comune intento di
andare al governo senza passare per le votazioni, la solita
palla dell'emergenza, che noia...bah...). Dopo aver per
bene indebitato una nazione il Sistema (magari tramite
Monti o quell'altro viscido di Draghi) cerca di mantenerla
al limite del collasso per poterla dominare con il debito e
per poterla spremere come un limone per ripagare gli
interessi.
(ma è così semplice ragazzi, ma veramente ancora non lo
avete capito?)
In ogni caso la via vagheggiata dal Pedone "una patrimoniale
equa e imposta da un Governo credibile, finalizzata ad un
rientro pluriennale del rapporto Debito/PIL verso la media
europea sarebbe ben accolta da tutti quei “ricchi” che
sanno far di conto" è assurda proprio per chi sa far di
conto. E non si riesce a capire perchè la matematica debba
piegarsi alle ideologie e alle illusioni.
Infatti se prendiamo 2.000 miliardi come debito pubblico
(siamo già sopra 1.900) al 4% di interesse (sottostimato)
si pagherebbero 80 miliardi circa di interessi l'anno. Se
la parte "ricca" d'Italia fosse il 10%, e questa dovesse
pagare la patrimoniale, sarebbero 13.333 euri a testa
inclusi i bambini solo per ripagare gli interessi; più di
50.000 euri per una famiglia di quattro persone.
E se volessimo diminuire il debito del 4% l'anno (ovvero
impiegare 20 anni circa per rientrare sotto il famoso
parametro debito/pil del 60% come era stato stabilito in un
epoca non lontana) la patrimoniale sarebbe il primo anno di
26.666 euri a riccastro, più di centomila euri per famiglia
tipo.
All things being equal il secondo anno sarebbe leggermente
più bassa, 25.600 per riccastro, sempre una bella centomila
a famiglia tipo, e così via. E cosa succedetrebbe a questa
enorme quantità di soldi tratta dalla patrimoniale ? (
patrimoniale ogni anno credo, a meno non si voglia fare un
esproprio tutto di un colpo)
Succederebbe che circa la metà dei soldi lascerebbe il
paese Italia ! Infatti circa metà del debito italiano è in
mani estere! Ma lo immaginate??? continuando sulla
simulazione appena fatta del 4% di rientro del debito
pubblico all'anno, e quindi presa per buona la cifra di 160
miliardi di patrimoniale il primo anno ( 80 per pagare gli
interessi + 80 per diminuire il debito) vorrebbe dire
mandare alle povere e bisognose banche estere 80 miliardi di
euri in un anno! il 5% del Pil !!!!
Mentre gli altri 80 miliardi che resterebbero in Italia
vorrebbero spesso tolti dal circuito produttivo per essere
incamerati da chi su questo debito vive di rendita senza
fare niente. Gli effetti recessivi sarebbero devastanti e la
diminuizione di entrate manderebbe alla malora il piano di
rientro ipotizzato poco sopra.
Ma io vorrei sapere chi ve le suggerisce 'ste cose!!!.... I
Signori del Denaro ve le suggeriscono, ecco chi sono! Quelli
che hanno i cagnolini al guinzaglio che si chiamano Draghi,
Monti, Van Roumpy, Trichet... Ecco chi vi ficca 'ste cose
in testa!!
Nessun debito statale dei paesi occidentale (tranne i meno
indebitati) verrà MAI ripagato in termini reali, e questo
include Italia e Usa; potrà essere ripagato solo in moneta
inflazionata.
Possono scegliere solo tra una scelta deflazionista, la più
onesta, ovvero dare default parziale o totale, e una scelta
inflazionista, ovvero stampare denaro, ed è quello che
faranno.
(ma di inflazione/deflazione magari ne parliamo un altra
volta)
Comunque caro Alessandro, per il bear market aspettiamo un
paio di giorni, solo un paio di giorni prima di darlo per
certo.E' vero che le borse sono scese tanto ma l'indice
principe SP è sceso meno del 20% e i minimi di inizio
agosto hanno tenuto finora. Questa settimana sarà
decisiva, o rimbalzano o ricrollano, ma dato il pressing
degli usa sugli stati europei, il meeting del g20 etc
potrebbero esserci una sorpresa positiva a breve. Io sono
long come impostazione per settimana entrante, però domani
se la vedo brutta mi copro con degli short sull'eurostox50.
24 settembre 2011 21:10 - savpg8801
La speculazione e il panico sono i veri nemici da
combattere. I passaparola per far soldi in trading sono
altri nemici. I fondi che agiscono sul mercato lo fanno in
modo criminale, peraltro spesso senza riuscirci. Le continue
voci di ogni cane che passa per la strada fanno il resto con
la collaborazione dei mass-media. Gli organi di
informazione, di parte, la rivoltano come vogliono creando
ulteriori paure o euforie.
Oggi i bancari sono al tracollo-domani
benissimo...rimbalzo!
Ieri toccava agli energetici.....il giorno dopo,
alleluia.
Senza parlare degli assicurativi...degli industriali.....
Chi era, forse Patty Pravo? nella sua... Oggi si..domani
no....Ma allora...la famosa storia della palla
ferma...quandomai?
Se ascoltate gli economisti parlare.. apriti cielo...ci
prendono solo se affermano che domani pioverà..e lo dicono
tutti i giorni...prima o poi il Michelaccio ci prende.
I vecchi commercianti nelle botteghe di una volta
appendevano un cartello (sapete, quando il libro nero da
"segnare l'etto di mortadella o 25 gr.di conserva" era una
normalità) recitante la frase:
Oggi non si fa credito....domani si.
E vogliamo crescere, sempre crescere...ma chi acquisterà
tutta questa crescita se non abbiamo i soldi? Ha..ma ce li
deve dare il governo detassando, così avremo qualche
euretto in più da buttare, magari una bella mangiata di
pesce (un poveraccio ci mangia una settimana).
Ma come....i ventimilioni di vacanzieri col caro carburante,
albergo, l'euro di tassa di soggiorno, lo spuntino al bar,
il giornale, le sigarette... ma come faranno mai ad arrivare
alla fine del mese!!!!
Ma poi le notizie ultime (ma mai ultime)della diminuzione
delle vendite?.. alimentari al 1 o 2 % in meno, commercio
vario ancora meno, solo qualche settorino si salva, ma
domani lo smentiranno.
Guardate cosa fanno le grandi distribuzioni (in genere
cooperative) svendono continuamente...tre x due, due x uno,
sconti, saldi, regali, ogni settimana centinaia di offerte.
e non è roba che scade.
Inducono perciò il consumatore consumista imbonito(che è,
consumando, in balia di ulteriori tasse..che sono gli
acquisti inutili e forzati) a comprare e fare, poi, scorte
sovrannaturali. Olio, farine, pasta, pomini in scatola,
biscotti, e mill'altre cose che sono lì, nelle cantine o
nelle dispense e via così; potrebbero sopportare un anno di
rifugio nucleare. Ma i soldi sono andati via, magari
all'estero, perchè se compriamo anche solo un prodotto
spacciato in etichetta( quì è il bello)italiano ma
confezionato con raw material estero indiano-cinese-ecc., lo
capisce anche uno sciocchino dove va il nostro euro. Altro
che bilancia dei pagamenti!
Senza metter in conto tutta la telefonia, gli
elettrodomestici, le scarpe (nelle Marche-terra dedicata,
falliscono), il vestiario, i giocattoli, ed anche le
auto(nostro antico vanto), ecc.ecc. che fanno sì guadagnare
qualcuno in Italia, ma la maggior parte va
all'estero...Siiii signori, va fuori d'Italia o stranier! Ma
sono denari questi!
Compriamo dall'estero più di quanto si creda.
Produciamo all'estero tantissimo e la nostra mano d'opera va
in cassa integrazione nella m igliore delle soluzioni.
I giovani si dice siano tutti disoccupati. Ma i giovani per
la maggior parte studiano, no? Nessuno vuol più fare
l'idraulico o il muratore, o l'imbianchino o il calzolaio.
Tutti vogliono il posto da manager, sai..studio e quindi
sarò io il manager tuo o il medico tuo.
Uno che studia sodo e a tempo pieno, come fa ad incrementare
il numero dei disoccupati? Solo l'erudito economista
saprebbe dirmelo. Lui(colui che studia) ha scelto di
studiare e quella è la sua occupazione, mi pare!
Poi vengono i "fondamentali" delle aziende.
Mai che si capisca, a parte le cavolate delle società di
rating, come procedano realmente. Non badate, signori, al
mercato. Non è più lo specchio reale (salvo qualche caso)
della bontà o meno delle aziende. ...oggi si...domani
no...booo!
Le privatizzazioni o le liberalizzazioni. Ma fatemi il
piacere! Le aziende di servizi dismesse da enti locali e
assegnate a società svolgono ruoli di cartello e monopolio,
nella loro zona. Il contrario del principio di libera
concorrenza- Altre trovate di chi vuole le "cosiddette
riforme". Meglio riformarsi il cervello.
Non aggiungo altre cose, tanto le conoscono anche quelli che
fanno finta di non saperle o di non capire o di fare solo
opposizione cretina.
Resta la politica. Il resto della rovina di un paese è la
politica e quello che dice, più di quello che fa (o non
fa).
Senza peccare di apologie, in un suo discorso in Parlamento,
disse:
"Io credo che faccia più bene ad una nazione un governo di
mediocri, ma continuo, che un governo di genii ma
discontinuo."
E siccome ogni governo ha proposte geniali (a suo attributo,
perchè nessun governo ha mai detto che promuove proposte
idiote) e chi fa le leggi geniali, se non i genii, allora
lascio a voi intendere....
Poi ci sono gli altri genii dell'economia....
dove si vedono i filosofi, ma non si vede la barba......
24 settembre 2011 19:45 - lucillafiaccola1796
1. La banca mi dà ZERO interessi sul conto
corrente
2. Quindi NON investe i MIEI soldi
3. Se non li investe NON li può perdere
4. Se no lì perde me li DEVE ridare
5. La banca è una CASSAFORTE
6. Se la cassaforte perde i MIEI soldi sono
CAZZI AMARI per lei. Lei ha l’obbligo
di CUSTODIRLI
936 malavitosi armati di forze dell’ordine rapinano a culo
armato 60 milioni di coglioni