COMMENTI
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6 ottobre 2011 9:56 - virginio6713
Concordo con Franco e Killer, discordo con Pedone e non è la prima volta, anche se in generale apprezzo molto Aduc.
Credo che questo articolo è teorico e per nulla realistico, si basa sulla mentalità di Pedone che a mio avviso è uno studioso preparato ma poco pratico.
La crisi dell'Italia si basa su due fatti _
- l'incapacità totale del governo ormai smentito da tutti
- la crisi int'le che travalica qualunque barriera e non permette alcuna previsione : è in atto una guerra mondiale con tutti contro tutti e con l'Europa guidata dai tedeschi ormai smarriti.
Detto questo non è da escludere un default dell'Italia o almeno una crisi finanziaria che la porterebbe a non pagare i titoli e altro.
La Grecia, per quanto piccola e nera, ha capito dove-come si trova, l'Italia no, altro che paese ricco.
29 settembre 2011 11:37 - Killer in pensione
Mi associo a franco8442.
Per quello che mi riguarda non mi aspetto rassicurazioni da un'associazione per utenti/consumatori bensì informazione. Un po' la differenza che c'è tra educazione e istruzione sessuale.
Aprire un conto all'estero. Pro e contro.
Beni rifugio. Pro e contro.
Valute non euro. Pro e contro.
E così via.

Una prima cosa sarebbe adattare la home page alla situazione STRAORDINARIA che stiamo vivendo.
Galline ovaiole e default dell'Italia non possono avere lo stesso spazio.
29 settembre 2011 9:24 - franco8442
Ho sempre ammirato la serietà e chiarezza del dott. Pedone. Però devo constatare che , fino al luglio scorso, l'ADUC ha rassicurato i risparmiatori sulla solidità dei titoli di Stato italiani, senza evidenziare i timori di grave rischio che poi si sono rivelati fondati; così è possibile che dei risparmiatori, rassicurati dall'ADUC in cui hanno fiducia, abbiano fatto scelte pericolose.
28 settembre 2011 8:25 - domenico3290
come sempre in questi casi i cenni di storia:dove eravamo, io credevo, eravamo in default adesso un po' di meno pero' sempre un po' di piu' ecc. la fanno da padrone.
parla bene con tuoi clienti ricchi e capirai che sono convinti di uscirne fuori con 1000 euro a testa.hanno tutti una garnde paura e giocano a inventarsi torture(nuove tasse) per uscirne indenni con pochi danni e alla svelta perche' i mal di testa nessuno vuole che durino a lungo
invece bisogna spiegare alla gente che mancando le nuove leve manca la forza motrice e rallenteremo fino a fermarci.
la patrimoniale non servira' a nulla ne dovremmo fare una al giorno per pagare i nostri debiti e tutti quelli con cui siamo aggrovigliati e daremo altri soldi alla fornace dei politici di qualsiasi parte.
la patrimoniale e' molto di sinistra non perche' colpisce i ricchi ma perche' faremmo una cosa tutti insieme. la cosa sicura e' che volete governare voi.
in conclusion e la prossima volta sii meno prevedibile.
27 settembre 2011 19:31 - kozzu
"cigno nero" o meno, io sono convinto che il futuro dell'Italia e dell'Europa non dipendono tanto da quello che fanno le politiche nazionali o europee (considerando la loro incapacità nel risolvere problemi), ma invece dalle volontà e dai progetti di quelle strutture economico -politico - militari mondiali, che di fatto decidono del nostro futuro. Ancor di più sono convinto che il sistema mondiale tenderà sempre di più verso una situazione di schiavitù non dichiarata, una situazione simile a quella che c'era in epoca feudale.
Tuttavia credo che non sia negli interessi di nessuno far crollare tutto il sistema; in quel caso sarebbero colpiti gli interessi di tutti, ma ciò non è sicuramente l'obbiettivo di quelli che tirano i fili.
In ogni caso l'impressione che mi danno 'sti politici è che non solo non sono in grado di svolgere bene il loro lavoro, ma non ci provano neanche
27 settembre 2011 19:18 - francescodeleo
@ massimo1062

Concordo con te sul punto 1), occorre ridurre i costi della politica; io aggiungo solamente che tra i costi della politica occorre considerare gli sprechi a vario titolo riconducibili all'attività dei rappresentanti politici tra cui le tangenti; è prassi secondo ciò che ho sentito dalla viva voce di qualcuno che il politico abbia a che fare con le tangenti, quasi il binomio fosse inscindibile.

Il punto 2) è alquanto delicato; certo che leggere delle notizie come quelle sull'atm di roma dove al posto di autisti - che ancora servono - hanno assunto centinaia di impiegati che letteralmente non fanno niente farebbe impallidire chiunque.

I punto 3): ricordiamo che tra i contributi figurativi c'è anche l'anno di militare obbligatorio durante il quale tutti hanno prestato lavoro; non capisco perchè continuano a chiamarli contributi figurativi e non contributi a tutti gli effetti e di evasione da parte dello stato italiano; qui si sbagliano tutti ma prorpio tutti (va be', non conosco le opinioni di tutti).

Punto 6): chi non sarebbe d'accordo, forse solamente coloro che percepiscono indebitamente una pensione.

Punto 8): c'è molto da fare per arrivare ad una imposizione fiscale giusta.

Punto 9): sono troppi gli "impiegati" attuali e gli "impiegati" nel passato; spendiamo veramente troppo per nulla.

Ovviamente è la mia opinione.
27 settembre 2011 17:33 - massimo1062
sono sempre l' artigiano di prima .poi e' ora di finirla con questa cazzo di evasione fiscale (il problema dei problemi). e certo che le tasse bisogna pagarle ma prima di pagare le tasse sui redditi lo volete capire che gli autonomi i redditi li devono produrre?c'e' qualcuno che vive sulla terra o siete tutti marziani?in questo paese ci sono i commessi della camera che guadagnano l'ira di dio senza fare un cazzo e gente come me che fa un culo tanto dalla mattina alla sera senza alcuna sicurezza.un usciere della banca d'italia guadagna 100.000 euro l'anno senza fare un cazzo.e grazie che paga le tasse e mica le paga lui ...o no? e' ora di farla finita con queste ingiustizie prima di parlare di patrimoniale.per favore non vi fate impastare il cervello dal tam tam mediatico.serve soltanto a creare un clima favorevole alla tassazione del popolo piu' ricco del mondo dopo gli australiani e i norvegesi cioe gli italiani.
27 settembre 2011 17:22 - massimo1062
io sono un artigiano ,non ho nessuna garanzia sul futuro di quelle che hanno gli statali .prima di pensare a una patrimoniale devono:
1)diminuire dastricamente i costi della politica.
2)diminuire drasticamente gli stipendi degli statali.a chi non va bene si licenzia e si mette a lavorare come lavoro io, cioe' senza stipendio.d'altra parte se l'azienda dove lavoro sta fallendo per forza di cose mi devo cercare qualcos'altro da fare.non vedo perche' questo non deve essere vero per i dipendenti pubblici.
3)tutti in pensione non prima di aver lavorato 40 anni e senza contare contributi figurativi o comunque non prima di 65 anni.tutti nessuno escluso.
5)vendere il patrimonio dello stato.quello che si puo' ,naturalmente,mica il colosseo.
6)rivedere drasticamente le pensioni di invalidita' perche' e' pieno di falsi invalidi.
7)annullare gli aiuti di stato di quasiasi tipo e forma,a pioggia, mirati ,come ca..zzo vi pare,ma sono sempre delle sole nei confronti della comunita'.
8)quando si chiede un contributo statale che sia per la sanita' o per la scuola si deve per legge subire un accertamento fiscale.conosco famiglie con il suv che hanno i libri gratis.
9)eliminare drasticamente le forme di rappresentanza, va bene la democrazia ma quanti siete a rappresentarmi? comitato di quartiere,municipio circoscrizionale,comune,provincia, regioni,stato,europa,......ma quanti cazzo siete?
poi quando sono state fatte tutte queste cose parlate pure di tassa sul patrimonio personale se no attenti che la gente stavolta si incazza veramente.
27 settembre 2011 11:41 - savpg8801
.dice:....sarebbero tutte azioni dolorose (per alcuni privilegiati) ....ovviaaaa... la patrimoniale la pagherebbero tutti per sanare le malefatte di alcuni che, così addolorati, troveranno il modo, come sempre, di aggirare gli ostacoli uscendo dalla porta e rientrando dalla finestra-con grassi interessi per il disturbo, annullandone di fatto, i già iniqui presupposti.

Le patrimoniali sono solo semplici e facili metodi fiscali da sanguisughe dell'odioso balzellatore che non ha sognato bene la notte e che colpiscono chi si è arrabattato per farsi qualcosa, risparmiando tutta la vita, una casa, un po' di soldi investiti per il futuro incerto e per la vecchiaia (chi lo ha potuto fare) e su cui ci sta pure tantissimo rimettendo; le case costano enormemente per manutenzione, i prodotti finanziari o non rendono nulla o subiscono dei crak, ecc.
Belle trovate, come al solito, di stampo becero comunista.
Quì non si tratta sempre di colpire la gente che ha qualcosa, ma, come in america, di colpire gli straricchi che-anche se qualcuno dichiara che vorrebbe pagare di più le tasse- lo dovrebbero fare comunque su di essi anche se riluttanti. In fondo l'assicurazione per il futuro c'e l'hanno abbondantemente.
Oppure, in Italia, colpire la speculazione, quale essa sia, finanziaria, edilizia, bancaria, commerciale, industriale, importativa (far soldi delocalizzando o importando guadagnandoci più del normale, non solo è speculazione, ma crimine concorrenziale, senza contare che ciò contribuisce all'aumento della disoccupazione), turistica, borsistica, ecc. sarebbe cosa giusta per abbattere il debito. Colpire tutti indiscriminatamente, oltre a ridurre quel poco di beneficio che si ha avendo investito o costruito, senza averli scialacquati in puttane, casinò, ferie costose, auto di moda, ecc.
No. Le patrimoniali se non altamente mirate, sono una puttanata colossale.
27 settembre 2011 11:40 - francescodeleo
Siamo dei maiali! Non lo dico io, ma è la traduzione in italiano dell'acronimo - PIIGS (fino al 2006 era PIGS) - che i paesi emergenti(!) stanno usando per individuare i paesi a maggior rischio economico: Portogallo, Italia, Irlanda (aggiunta recentemente), Grecia, Spagna. E tutto va bene! Ricordo diversi anni fa quando il tremonti inneggiava al modello (finanziario) americano quale strada da intraprendere per lo sviluppo dell'italia. Ricordo quando diceva che il sistema pensionistico italiano doveva essere legato strettamente ai prodotti (tutti) finanziari. Io ricordo. Da diversi giorni in america, a wall street, stanno manifestando contro la corruzione imperante nel sistema finanziario americano, per non parlare della crisi del 2007. E meno male che lui riesce a saperli prima gli avvenimenti che colpiscono l'economia di una nazione!

Comunque chi verrà dopo di lui/loro avrà un compito molto gravoso: essere rigoroso nei conti - poichè siamo al capolinea - e garantire maggiore equità sociale. Non sono obiettivi che possono essere raggiunti in breve termine poichè, dal mio punto di vista, molti sono i danni che sono stati creati con le recenti manomissioni del sistema italia. Non che l'italia precedente era perfetta, anzi, ma la strada da seguire era decisamente un'altra. Un'altra priorità è mandare ai vari governi persone svincolate dal vecchio modo di pensare, ma la vedo alquanto dura.

L'italia non è la grecia? Ma questo lo si diveva anche due mesi fa e nel frattempo la situazione è peggiorata. Che signmifica che il nostro patrimonio è dalle quattro alle sei volte superiore al debito pubblico, ammesso che sia vero, che nella peggiore delle ipotesi IO dovrò pagare con i miei soldi o beni il debito pubblico? Io la soluzione per ridurre il debito ce l'ho: si parte dal più ricco; si livella la sua ricchezza a quella del secondo più ricco meno un euro (per mantenere un certo margine di disuguaglianza); si livella la ricchezza dei primi due a quella del terzo meno un euro; si livella la ricchezza dei primi tre a quella del quarto meno un euro... e così via. Tanto, a che servono tutti questi soldi in più che tutti questi ricchi hanno nelle banche sparse nei luoghi più disparati nel mondo e che non fanno altro che alimentare il fuoco delle crisi finanziarie?
Un'altra strada è l'abolizione del segreto bancario a livello mondiale, molto utile per un paese come l'italia dove l'evasione è la regola principale delle "leggi sulla tassazione in italia" più seguite. A meno che non si decida di tenere i soldi sotto il materasso, sarebbe abbastanza agevole individuare non dico tutti ma molti evasori in più. Anche con i controlli incrociati si raggiungerebbe l'obiettivo, ma l'abolizione del segreto bancario come dare la possibilità agli organi preposti di effetuare controlli anche sul libretto di risparmio della nonnina non è più rimandabile. Via anche la possibilità di emettere qualsiasi "cosa" "al portatore".
27 settembre 2011 9:51 - alberto7822
leggo 2 articoli (l' altro la papi tax) e da entrambi ne ricavo solo le parole dimissioni e patrimoniale.
MAI che senta riforma pensioni (alla tedesca) , taglio costi politica , taglio enti inutili ,
riduzione comuni (francia 4.000 italia 8.000),
via le provincie, liberalizzare provessioni
(siamo ancora alle coorporazioni del 400 fiorentino),rimappatura enti pubblici con definizione piante organiche obbiettive,
applicazione costi standard ,semplificazioni burocratiche ..........
pur avendo apprezzato spesso i suoi scritti mi permetta di dire che le 2 lettere lette mi sembrano troppo schierate.
Come vede le prime mie idee non hanno targa piu' o meno entrambi le hanno dette.
Poi se vogliamo la Patrimoniale la si faccia alla francese come vuole la Camusso cioe' annuale e non una tantum , con franchigia
(in francia era 760k ora e' oltre 1mne),rivalutando le ridicole rendite catastali e tassativamente si usi il gettito per abbattere il debito.
All' estero vedrebbero una macchina pubblica meno costosa e un debito pubblico in lento ma costante calo e all' interno sarebbero tutte azioni dolorose (per alcuni privilegiati) ma fondamentalmente giuste.
O facciamo una patrimoniale alla amato poi continuiamo come ora perche ' tanto il debito pil diventerebbe 90% per poi ritrovarci nella stessa situazione tra 5 o 10 anni.
26 settembre 2011 21:46 - savpg8801
Proprio quella di misurare tutto il buono e il cattivo nella miriade di attività e prodotti finanziari ed economici nella essenza di uno stato, equivale a misurare lo stato di salute con la semplice misurazione clinica della temperatura e basta; almeno l'informazione fa una pubblicità storica su questa menata. C'è chi l'ha normale a 36 chi a 36½ chi a 37.
Il differenziale o gap o chi lo chiama comunemente spread risulta non dai rendimenti sventolati come tali e che appaiono come un vantaggio ai più. Guarda un po' rendono di più quindi la cedola è maggiore! Ma per chi li detiene è esattamente il contrario! Solo lo speculatore al ribasso, poi, ottiene vantaggio nel comprarli a prezzo irrisorio; lui che ne ha determinato il ribasso(di prezzo) proprio inducendo (in parte lui stesso) ma di più altri a vendere deprimendo i listini per approntarli al rimbalzo (che, ovviamente, lui-il più furbo e il primo, saprà sfruttare).
Nel caso di questo unico e ormai inflazionato culturalmente termine di paragone fra stati, come se fosse l'unico metro di valutazione di uno stato, misura, di quanto sono discesi i prezzi di acquisto di norma dei soli titoli in riferimento (decennali) cioè le quotazioni assunte minuto o ora per ora in relazione alle vendite o agli acquisti; certamente non maggiormente dal più o meno stato di panico degli operatori retail-certamente pilotati da banche, brokers o da voci correnti- , ma da speculazione basata sulle voci o sui ben più importanti pilotaggi che sfruttano le voci che ogni personaggio politico, economico, ecclesiastico, e di ogni settore (compresi i bar sport dell'angolo) spara loquacemente sui canali informativi. Troppo poco per farne indici validi data la miriade di altri indicatori globali.

Normale che (basta sentire i consigli degli addetti finanziari che speculano o consigliano sul come approfittare dei momenti per fare trading ecc.), come chiunque può notare, vi sia un inseguimento spasmodico di inseguitori ed inseguiti dove continuamente l'uno si sostituisce all'altro.
Stiamo a lottare, a spendere milioni di miliardi, salva quà e salva là, ma vedete che non serve a nulla? Sono anni che non serve a nulla.
Non ci si rende conto che le spiegazioni "informate ed intelligenti" sono solo sparate e chiacchiere da analista astrologo?
Siamo in un periodo, come altri nella storia, dove gli affari li fa la speculazione (badate che è una cosa grossa ed occulta, senza incolpare solo e semplicemente un berlusca o un greco o un fatto politico qualsiasi , presi singolarmente, anche se hanno o meno delle responsabilità in questo) e questa sola va combattuta in modo assoluto ed efficace e non alzandosi dal tavolo di lavoro delle riunioni internazionali, perche mi aspettano a casa, senza aver concluso nulla in tal senso fuorchè inoculare liquidità o istituire fondi che sono stati già mangiati dagli speculatori ancor prima di essere stanziati. Troppo facile ordinare un pagamento.
26 settembre 2011 14:09 - Cepu
A metà giugno lo spread tra Btp e Bund era di 70 punti inferiore a quello dei titoli di stato decennali spagnoli. Oggi lo spread dell'Italia è di 40 punti superiore. Abbiamo ricostruito cosa è successo nel frattempo in Italia e Spagna e l'abbiamo messo, in un grafico, in relazione alla differenza di spread del debito dei due paesi. Purtroppo sembrano proprio i ritardi del nostro Governo nel capire la gravità della situazione, i rinvii e i tentennamenti, oltre che le dichiarazioni improvvide del nostro ministro dell'Economia, a far salire gli spread da noi rispetto a quanto avviene in Spagna. Quei 100 punti a regime significano 19 miliardi in più di spesa per interessi, una tassa pagata per l'incapacità -come aveva profetizzato l'Economist- a guidare il paese.
26 settembre 2011 0:41 - pfui!
Lucillafiaccola: l'unica cosa vera che hai scritto è la 1. Il resto sono PUTTANATE MICIDIALI.
25 settembre 2011 18:07 - Killer in pensione
Articolo del 13 agosto 2011 (Oscar Giannino)

Un centrodestra coerente alle sue promesse mai mantenute in 17 anni ha avuto l’ultima occasione, di fronte alla clamorosa autosmentita cui era costretto. Io dico: l’ha persa. Per ungoverno di centrodestra, “essere costretto” ad affondare la lama nella spesa pubblica dovrebbe costituire una festa, tanto più se ce lo impone l’Europa. Invece tagli come frattaglie, nessuna visione sui grandi aggregati di spesa da ridurre, e più tasse.Poteva e doveva dire agli italiani, il governo, che a questo punto occorreva un drastico intervento capace di ridare equilibrio strutturale alla finanza pubblica per i prossimi anni, tutto sul versante della spesa, liberando diversi punti di Pil per meno tasse subito e più crescita domani, e senza colpire redditi e consumi attuali. Di conseguenza occorreva un intervento abbatti-spesa, concentrato soprattutto su un aumento consistente dell’età pensionabile. Sia di quella per i trattamenti di anzianità – si trattava di passare dall’attuale “quota 96” a quota 103-105 in 5 anni – sia per quelli di vecchiaia – deliberando da subito equiparazione per uomini e donne almeno a 67 anni sia nel pubblico sia nel privato. Tali misure draconiane da sole producono un alleviamento dei saldi di circa i due terzi dei 100 miliardi in meno di sopesa su 800 annuali attuali, di cui ipoteticamente parlo da qualche tempo. A questo, andavano affiancate misure di privatizzazione per invertire l’andamento del debito, cominciando dal patrimonio immobiliare perché le resistenze sui servizi pubblici locali saranno infinite, e associando le Autonomie a parte dei proventi, per rendere meno infuocata la trattativa sui tagli aggiuntivi alle loro spese correnti. Le misure sulle privatizzazioni annunciate ieri sono programmatiche, riguardano i servizi locali con la messa a gara ed è un bene, ma non la parte immobiliare statale.

Ciò che è più grave, dal nostro punto di vista,è l’errore ennesimo sulle tasse. Nella maggioranza la Lega è diventata paladina a oltranza della possibilità attuale di andare in pensione a 58 anni, e per questo ha portato a colpire con una mazzata fiscale ulteriore quell’1% di contribuenti che già paga oltre il 20% dell’Irpef, e gli autonomi sopra i 55 mila euro di reddito da oggi sanno che la Lega è il loro primo nemico. Alzare sistematicamente la curva dell’Irpef è un errore che ha del clamoroso. Un errore politico, finanziario e per gli effetti sulla crescita. E’ un errore non emendato dal fatto che l’opposizione avrebbe inciso sui patrimoni ancor più duramente. E’ un errore aggravato dal fatto che dei 20 miliardi di manovra aggiuntiva per scendere a un deficit dell’1,4% di Pil nel 2012 e dei 25 miliardi per ottenere l’azzeramento del deficit nel 2013, gli altri 6 miliardi di tagli aggiuntivi agli Enti Locali non appaiono oggi credibili, e in effetti il governo da subito concede il via libera alle addizionali locali: in altre parole saranno altri 6 miliardi di maggior prelievo traslato sui cittadini.

Quanto ai costi della politica, è apprezzabile l’annuncio della sforbiciata di 35 province sotto i 300mila abitanti, come l’accorpamento per 1500 Comuni e i nuovi limiti alla numerosità dei relativi consiglieri, ma l’annuncio nella conferenza stampa di ieri è già diventato un “c’è un testo in divenire”: Dunque bisognerà capire di che cosa si tratta. Un piccolo assaggio rispetto a quel che servirebbe la prevista sforbiciata all’indennità per i parlamentari con doppio stipendio. Ridicolo invece il taglio della tredicesima dai dipendenti pubblici di enti che non siano virtuosi nel bilancio: il budget non lo fanno i dipendenti, non reggerebbe all’esame di costituzionalità.

Nel decreto, passa la validità erga omnes delle intese aziendali già ragiunte, e la Fiat dunque ottiene la norma salva-Pomigliano. Quanto all’articolo 18, com’è prevista la sua modifica nel ddl significa che i sindacati devono essere tutti d’accordo in azienda per derogare, e dunque significa che non si deroga mai: al contrario andava prevista la monetizzazione certa ex ante in caso di scioglimentod el rpporto, parametrata alla durata del rapporto stesso, come da anni e anni ripete chi sa della materia. Le liberalizzazioni delle professioni sono per l’ennesima volta sparite, tranne una norma quadro che significa zero.

Le tasse salgono. Il mancato intervento previdenziale non libera risorse da destinare allo sviluppo, come sarebbe assolutamente necessario.

Certo, capisco che sotto l’incalzare degli eventi per il centrodestra è stato difficile doversi autosmentire. Da quel che si è capito ieri, i saldi miglioreranno ma con più tasse e non con più crescita. Si può essere commissariati dall’Europa perché non si ha avuto fegato di riallineare il pachiderma pubblico italiano alla Germania che cresce con 4 punti di Pil di tasse e spesa pubblica meno di noi, e a quel punto approfittarne per farlo. Oppure continuare a non farlo, per difendere il diritto dei lavoratori del Nord di andare in pensione a 58 anni. In questo secondo caso, inutile lamentarsi poi che il commissariamento prosegua. Si legge in queste ore che Berlusconi voiglia sostituire Tremonti, divisi dal rapporto con Draghi che il premier ha coltivato. Non vedo qon quale conseguenze, visto che nel testo il premier ha perso su tutta la linea ed è ridicolo presentarsi agli italiani sostenendo “il mio cuore gronda di sangue perché vi mettiamo le mani nel portafoglio”. Ridicolo e offensivo.
25 settembre 2011 17:36 - Sharman*
E' ottimo che l'idea di un possibile default dell'Italia si cominci ad insinuare nelle menti più attente. Purtroppo però non c'è più alcuna possibilità che venga ripagato in valore reale. E' bene che l'Aduc sia scesa di valutazione da quel 10/12% di tassi interesse, ritenuti dall'Aduc il limite massimo di sostenibilità, a livelli molto più bassi.

Infatti, come scrivevo non molto fa, fatto 100 il pil italiano, il debito è 120%.

Se su questo debito si paga il 3% di interesse vuol dire 3,6% di pil.

Se lo stato si incamera il 50% del pil come tasse vuol dire che le stesse dovrebbero aumentare al 53,6% in un anno per potere ripagare i soli interessi, cioè un aumento della tassazione media del 7,2%

oppure le tasse dovrebbero essere impiegate in modo differente, ovvero il 7,2% di tutte le entrate dovrebbe esere impiegato per ripagare gli interessi sul debito, tagliando altri costi e spese

oppure il pil italiano dovrebbe aumentare del 7,2% in un anno per poter permettere un maggior gettito fiscale a parità di tassazione percentuale e quindi poter ripagare gli interessi sul debito. E tutto ciò solo per ripagare gli interessi senza diminuire il debito totale.

Pensare che un semplice cambio di governo possa migliorare le cose è ingenuo, troppo ingenuo. E' ingenuo per diverse ragioni. Infatti il debito pubblico serve fondamentalmente per due o tre ragioni

1) permettere ai governi di comprare il consenso del popolo spendendo più di quanto incassino. E' ridicolo pensare che proprio in un paese come l'Italia in cui metà del paese vive parassitando l'altra metà si possano fare politiche di contenimento della spesa pubblica tali addirittura da diminuire il debito. Per fare ciò bisognerebbe minimo dividere il paese in due. Cosa saggia e giusta, e che per tanto non viene fatta.
Anzi l'Italia fu fatta unitaria dagli inglesi e la capitale trasferita arroma proprio per non fare funzionare l'Italia ab imis fundamentis.

2) -permettere la rendita da capitale ai grandi detentori del debito pubblico (oggi sono le banche, ed è per salvare queste ultime che si sta finanziando il fondo salvastati)
- e mantenere la funzione di ricatto e condizionamento politico che l'enorme massa di debito ha sopra gli Stati. Che è quello che stanno stucchevolmente facendo con la complicità dei mass media (e la normale idiozia della plebe)

Quindi solo un governo antidemocratico potrebbe implementare le necessarie e pesanti riforme e ristrutturazioni. Ma oggi un governo antidemocratico non sarebbe un governo rivoluzionario bensì conservatore, Monti per esempio, e quindi non farebbe l'unica cosa logica da fare: default totale o parziale (l'unica cosa che sembra tenere insieme l'opposizione in italia sembra che sia il comune intento di andare al governo senza passare per le votazioni, la solita palla dell'emergenza, che noia...bah...). Dopo aver per bene indebitato una nazione il Sistema (magari tramite Monti o quell'altro viscido di Draghi) cerca di mantenerla al limite del collasso per poterla dominare con il debito e per poterla spremere come un limone per ripagare gli interessi.
(ma è così semplice ragazzi, ma veramente ancora non lo avete capito?)

In ogni caso la via vagheggiata dal Pedone "una patrimoniale equa e imposta da un Governo credibile, finalizzata ad un rientro pluriennale del rapporto Debito/PIL verso la media europea sarebbe ben accolta da tutti quei “ricchi” che sanno far di conto" è assurda proprio per chi sa far di conto. E non si riesce a capire perchè la matematica debba piegarsi alle ideologie e alle illusioni.

Infatti se prendiamo 2.000 miliardi come debito pubblico (siamo già sopra 1.900) al 4% di interesse (sottostimato) si pagherebbero 80 miliardi circa di interessi l'anno. Se la parte "ricca" d'Italia fosse il 10%, e questa dovesse pagare la patrimoniale, sarebbero 13.333 euri a testa inclusi i bambini solo per ripagare gli interessi; più di 50.000 euri per una famiglia di quattro persone.

E se volessimo diminuire il debito del 4% l'anno (ovvero impiegare 20 anni circa per rientrare sotto il famoso parametro debito/pil del 60% come era stato stabilito in un epoca non lontana) la patrimoniale sarebbe il primo anno di 26.666 euri a riccastro, più di centomila euri per famiglia tipo.

All things being equal il secondo anno sarebbe leggermente più bassa, 25.600 per riccastro, sempre una bella centomila a famiglia tipo, e così via. E cosa succedetrebbe a questa enorme quantità di soldi tratta dalla patrimoniale ? ( patrimoniale ogni anno credo, a meno non si voglia fare un esproprio tutto di un colpo)

Succederebbe che circa la metà dei soldi lascerebbe il paese Italia ! Infatti circa metà del debito italiano è in mani estere! Ma lo immaginate??? continuando sulla simulazione appena fatta del 4% di rientro del debito pubblico all'anno, e quindi presa per buona la cifra di 160 miliardi di patrimoniale il primo anno ( 80 per pagare gli interessi + 80 per diminuire il debito) vorrebbe dire mandare alle povere e bisognose banche estere 80 miliardi di euri in un anno! il 5% del Pil !!!!

Mentre gli altri 80 miliardi che resterebbero in Italia vorrebbero spesso tolti dal circuito produttivo per essere incamerati da chi su questo debito vive di rendita senza fare niente. Gli effetti recessivi sarebbero devastanti e la diminuizione di entrate manderebbe alla malora il piano di rientro ipotizzato poco sopra.

Ma io vorrei sapere chi ve le suggerisce 'ste cose!!!.... I Signori del Denaro ve le suggeriscono, ecco chi sono! Quelli che hanno i cagnolini al guinzaglio che si chiamano Draghi, Monti, Van Roumpy, Trichet... Ecco chi vi ficca 'ste cose in testa!!

Nessun debito statale dei paesi occidentale (tranne i meno indebitati) verrà MAI ripagato in termini reali, e questo include Italia e Usa; potrà essere ripagato solo in moneta inflazionata.

Possono scegliere solo tra una scelta deflazionista, la più onesta, ovvero dare default parziale o totale, e una scelta inflazionista, ovvero stampare denaro, ed è quello che faranno.

(ma di inflazione/deflazione magari ne parliamo un altra volta)

Comunque caro Alessandro, per il bear market aspettiamo un paio di giorni, solo un paio di giorni prima di darlo per certo.E' vero che le borse sono scese tanto ma l'indice principe SP è sceso meno del 20% e i minimi di inizio agosto hanno tenuto finora. Questa settimana sarà decisiva, o rimbalzano o ricrollano, ma dato il pressing degli usa sugli stati europei, il meeting del g20 etc potrebbero esserci una sorpresa positiva a breve. Io sono long come impostazione per settimana entrante, però domani se la vedo brutta mi copro con degli short sull'eurostox50.
24 settembre 2011 21:10 - savpg8801
La speculazione e il panico sono i veri nemici da combattere. I passaparola per far soldi in trading sono altri nemici. I fondi che agiscono sul mercato lo fanno in modo criminale, peraltro spesso senza riuscirci. Le continue voci di ogni cane che passa per la strada fanno il resto con la collaborazione dei mass-media. Gli organi di informazione, di parte, la rivoltano come vogliono creando ulteriori paure o euforie.
Oggi i bancari sono al tracollo-domani benissimo...rimbalzo!
Ieri toccava agli energetici.....il giorno dopo, alleluia.
Senza parlare degli assicurativi...degli industriali..... Chi era, forse Patty Pravo? nella sua... Oggi si..domani no....Ma allora...la famosa storia della palla ferma...quandomai?
Se ascoltate gli economisti parlare.. apriti cielo...ci prendono solo se affermano che domani pioverà..e lo dicono tutti i giorni...prima o poi il Michelaccio ci prende.
I vecchi commercianti nelle botteghe di una volta appendevano un cartello (sapete, quando il libro nero da "segnare l'etto di mortadella o 25 gr.di conserva" era una normalità) recitante la frase:
Oggi non si fa credito....domani si.
E vogliamo crescere, sempre crescere...ma chi acquisterà tutta questa crescita se non abbiamo i soldi? Ha..ma ce li deve dare il governo detassando, così avremo qualche euretto in più da buttare, magari una bella mangiata di pesce (un poveraccio ci mangia una settimana).
Ma come....i ventimilioni di vacanzieri col caro carburante, albergo, l'euro di tassa di soggiorno, lo spuntino al bar, il giornale, le sigarette... ma come faranno mai ad arrivare alla fine del mese!!!!

Ma poi le notizie ultime (ma mai ultime)della diminuzione delle vendite?.. alimentari al 1 o 2 % in meno, commercio vario ancora meno, solo qualche settorino si salva, ma domani lo smentiranno.
Guardate cosa fanno le grandi distribuzioni (in genere cooperative) svendono continuamente...tre x due, due x uno, sconti, saldi, regali, ogni settimana centinaia di offerte. e non è roba che scade.
Inducono perciò il consumatore consumista imbonito(che è, consumando, in balia di ulteriori tasse..che sono gli acquisti inutili e forzati) a comprare e fare, poi, scorte sovrannaturali. Olio, farine, pasta, pomini in scatola, biscotti, e mill'altre cose che sono lì, nelle cantine o nelle dispense e via così; potrebbero sopportare un anno di rifugio nucleare. Ma i soldi sono andati via, magari all'estero, perchè se compriamo anche solo un prodotto spacciato in etichetta( quì è il bello)italiano ma confezionato con raw material estero indiano-cinese-ecc., lo capisce anche uno sciocchino dove va il nostro euro. Altro che bilancia dei pagamenti!
Senza metter in conto tutta la telefonia, gli elettrodomestici, le scarpe (nelle Marche-terra dedicata, falliscono), il vestiario, i giocattoli, ed anche le auto(nostro antico vanto), ecc.ecc. che fanno sì guadagnare qualcuno in Italia, ma la maggior parte va all'estero...Siiii signori, va fuori d'Italia o stranier! Ma sono denari questi!
Compriamo dall'estero più di quanto si creda.
Produciamo all'estero tantissimo e la nostra mano d'opera va in cassa integrazione nella m igliore delle soluzioni.
I giovani si dice siano tutti disoccupati. Ma i giovani per la maggior parte studiano, no? Nessuno vuol più fare l'idraulico o il muratore, o l'imbianchino o il calzolaio. Tutti vogliono il posto da manager, sai..studio e quindi sarò io il manager tuo o il medico tuo.
Uno che studia sodo e a tempo pieno, come fa ad incrementare il numero dei disoccupati? Solo l'erudito economista saprebbe dirmelo. Lui(colui che studia) ha scelto di studiare e quella è la sua occupazione, mi pare!
Poi vengono i "fondamentali" delle aziende.
Mai che si capisca, a parte le cavolate delle società di rating, come procedano realmente. Non badate, signori, al mercato. Non è più lo specchio reale (salvo qualche caso) della bontà o meno delle aziende. ...oggi si...domani no...booo!
Le privatizzazioni o le liberalizzazioni. Ma fatemi il piacere! Le aziende di servizi dismesse da enti locali e assegnate a società svolgono ruoli di cartello e monopolio, nella loro zona. Il contrario del principio di libera concorrenza- Altre trovate di chi vuole le "cosiddette riforme". Meglio riformarsi il cervello.
Non aggiungo altre cose, tanto le conoscono anche quelli che fanno finta di non saperle o di non capire o di fare solo opposizione cretina.
Resta la politica. Il resto della rovina di un paese è la politica e quello che dice, più di quello che fa (o non fa).
Senza peccare di apologie, in un suo discorso in Parlamento, disse:
"Io credo che faccia più bene ad una nazione un governo di mediocri, ma continuo, che un governo di genii ma discontinuo."

E siccome ogni governo ha proposte geniali (a suo attributo, perchè nessun governo ha mai detto che promuove proposte idiote) e chi fa le leggi geniali, se non i genii, allora lascio a voi intendere....
Poi ci sono gli altri genii dell'economia....
dove si vedono i filosofi, ma non si vede la barba......
24 settembre 2011 19:45 - lucillafiaccola1796
1. La banca mi dà ZERO interessi sul conto
corrente
2. Quindi NON investe i MIEI soldi
3. Se non li investe NON li può perdere
4. Se no lì perde me li DEVE ridare
5. La banca è una CASSAFORTE
6. Se la cassaforte perde i MIEI soldi sono
CAZZI AMARI per lei. Lei ha l’obbligo
di CUSTODIRLI

936 malavitosi armati di forze dell’ordine rapinano a culo armato 60 milioni di coglioni
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