per captainharlock, daccordo con te ,scusa ho un po
generalizzato l'affermazione.
25 ottobre 2011 12:24 - captainharlock
massimo, stavamo parlando del sistema italiano, visto che
anche tu citi Passera, Profumo e Geronzi. Lo so bene che US,
UK, Irlanda ed altri paesi hanno immesso ingenti capitali
nelle banche ed in molti casi le hanno (ri)nazionalizzate,
ma in Italia questo non è avvenuto.
Di nuovo, lungi da me difendere le banche ed i loro
amministratori, ma la tua affermazione che il debito di
questo paese è cresciuto per risanare le banche e pagare i
banchieri è, nel miglior caso, mal posta.
25 ottobre 2011 10:54 - massimo1062
per captainharlock.
scusa se ti rispondo solo adesso.
1)che i fallimenti delle banche di tutto il mondo
occidentale siano stati evitati attraverso la
ricapitalizzazione con denaro pubblico garantito con il
debito pubblico e' storia di questi ultimi anni.basta aver
visto qualche telegionale.
2)le banche di credito cooperativo sono banche private ma il
cui patrimonio ,alimentato ed ingrandito per legge dalla
non distribuibilita' degli utili annuali,e' proprieta' dello
stato ,i soci non ne possono godere.il sistema delle bcc in
italia e' molto diffuso ed e' stato una importante
alternativa al sistema delle banche private dei
banchieri.esso e' in qualche modo un sistema bancario senza
banchieri .da questo punto di vista e' formidabile.tutte
insieme le banche cooperative costituiscono la quarta banca
italiana.sono informato perche' sono socio della bcc di roma
da molti anni.saluti.
24 ottobre 2011 8:20 - captainharlock
scusa massimo, mi fai un esempio reale alla base di questa
tua affermazione: "il debito e' aumentato in misura enorme
per risanare e garantire le banche private"? Ovviamente non
vale per le banche pubbliche prime che fossero cedute.
Non voglio certo difendere il sistema bancario (tutte le
altre cose che hai detto hanno senso), ma non scadiamo nel
populismo con i sentito dire
Non ho nemmeno capito il punto sulle cooperative di credito
in cui il patrimonio è dello stato
21 ottobre 2011 18:01 - massimo1062
va bene va bene ,il sistema bancario pubblico e' stato un
fardello sullo sviluppo del paese ma quello privato gli
ultimi vent'anni e' stato anche peggio.il debito e'
aumentato in misura enorme per risanare e garantire le
banche private e i vari passera profumo e geronzi si sono
spartiti milioni di euro tra bonus stipendi e
liquidazioni.sono daccordo con voi sulle
peculiarita'negative di un sistema pubblico ma il vero
problema potrebbe essere come fare arrivare i soldi stampati
e facili, invece che alle banche private, in basso dove ce
n'e veramente bisogno.non so forse si potrebbe pensare a una
via di mezzo che avesse la imprenditorialita' del privato e
che pero'non si privatizzi anche gli utili. bo certo che e'
un gran casino.comunque convengo con l'assoluta necessita
dell'indipendenza dalla politica.d'altra parte questo sembra
possibile con le banche centrali perche' non potrebbe essere
possibile colle banche commerciali in qualche modo pubbliche
.un esempio gia esiste ci sono le cooperative di credito che
sono private ma non si spartiscono gli utili e il patrimonio
non e' dei soci ma dello stato.perche questo processo non si
potrebbe fare anche con il sistema bancario privato se
questo fosse nazionalizzato?
20 ottobre 2011 11:56 - neru
Caro Pedone, sono d'accordissimo con te.
La banca universale si è dimostrata una iattura di
proporzioni incalcolabili. Occorre ritornare alla banca
tradizionale che raccoglie a breve-medio termine e finanzia
la produzione meritevole. Le attività speculative
finanziarie devono essere prerogativa di enti a ciò
specializzati senza nessuna connessione con la banca stessa.
20 ottobre 2011 9:31 - Alessandro_Pedone
@massimo1062 e captainharlock
Un sistema bancario pubblico, a mio modesto avviso, sarebbe
un fardello enorme sullo sviluppo di questo paese.
Il mestiere del banchiere VERO (non delle banche attuali che
in larga parte sono hedge fund mascherati) dovrebbe essere
quello di prestare soldi a chi se lo merita. Valutare cioè
il rischio di prestare soldi a persone che poi non possono
restituirli.
Affidare questo compito molto delicato al pubblico
significherebbe dare un potere immenso di clientela alla
politica. Qualcosa che mi fa venire i brividi al solo
pensiero.
A mio avviso la chiave del problema sta nel concetto di
così detta: "Banca Universale", ovvero la banca che fa
tutto: prestiti, strumenti di pagamento, emissione di
titoli, consulenza nelle operazioni societarie,
intermediazione finanziaria e chi più ne ha più ne metta.
Dovremo tornare alla banca che raccoglie denaro sotto forma
di depositi, certificati e obbligazioni e presta questo
denaro alle imprese.
Questa è la banca che ci serve. Tutto il resto è solo un
disturbo a questa funzione essenziale.
19 ottobre 2011 19:47 - lucillafiaccola1796
ognun per Sé, Zio per Tutti
se so fare l'elettricista meglio dell'elettricista, per ché
dovrei servirmi dell'elettricista e pagarlo, che senza
dubbio lavora peggio di Me anche perché HA INTERESSE A
LAVORARE MALE PER RITORNARE E RIGUADAGNARE?
ELEMENTARY SHERLOCK!
via tutti ! con le Kattive!
19 ottobre 2011 19:03 - captainharlock
Per usare una frase celebre “sono completamente
d’accordo a metà” con massimo.
Concordo che ci debbano essere dei vincoli più stretti
all’operatività delle banche e dei banchieri (soprattutto
quelli che hanno ricevuto aiuto di stato), ma le banche
pubbliche sono le aziende peggiori che potremmo avere,
tant’è che negli anni sono state tutte privatizzate (non
solo in Italia, anche in Francia ad esempio).
Le banche pubbliche hanno tradizionalmente livelli molto
bassi di redditività ed incapacità di allocazione delle
risorse; questo perché i vertici dipendono sempre dalla
politica e diventano il solito serbatoio di voti (assunzioni
privilegiate come in tutte le aziende municipalizzate,
prestiti agli amici degli amici dei politici, …)
Se vogliamo dire che i banchieri negli ultimi anni non si
sono coperti di gloria sono d’accordo, ma rimettere le
banche nelle mani della nostra classe politica mi sembra
vada oltre il masochismo...
19 ottobre 2011 17:56 - jerk62
FIN QUANDO NON ESCONO DALLA LOGICA DEL BADGET NON CAMBIERA'
NIENTE
SE PRENDO I PREMI PER IL VOLUME DI AFFARI CHE FACCIO E NON
PER LA QUALITA DEL LAVORO NON USCIREMO MAI DA QUESTO
VORTICE.
DEVO FARE PIU' DELL'ANNO SCORSO,E IL PROSSIMO PIU DELL'ANNO
PRIMA, E IL MIO STIPENDIO E'LEGATO A QUESTO,PERCHE MAI
DOVREI FERMARMI?
19 ottobre 2011 17:12 - massimo1062
buonasera dottor pedone.finalmente un bell'articolo come ai
vecchi tempi.proposte,proposte serie e pensate,occorrono
proposte fatte da voi che potete in qualche modo interferire
col sistema.guardi io penso che i politici non sono
assolutamente in grado di prefigurare niente,nella media
hanno piu' volte dimostrato una ignoranza abissale in
materie monetarie.certo e' che da qualche parte occorre pur
partire,che ne pensa se si nazionalizzassero le banche e
fosse dato un bel calcio alla ricerca estenuante del
profitto in un settore chiave per la vita delle persone?Ho
usato "vita delle persone" e non "economia"
volutamente.insieme naturalmente al sistema finto liberista
che ci ha condotto fin qui.ricordo che giulio andreotti una
volta disse che chi pensava di mandare in utile le ferrovie
dello stato era uno scemo.secondo me aveva ragione.alcuni
tipi di aziende non possono essere private e tra queste ci
sono sicuramente le banche con il loro effetto
moltiplicatore sul denaro.non e' assolutamente guisto che un
tale privilegio invece di venir distribuito in qualche modo
(che bisognera' pensare) a tutti i cittadini venga assorbito
dai manager delle istituzioni finanziarie.il vero problema
e' tutto qui.e' d'accordo?