Io non condivido per niente l'ottimismo del dott. pedone. Il
fatto che possiamo reggere chock anche più gravi, tipo
tassi all'otto per cento (= 100 miliardi di interessi
all'anno!) come qualche "buontempone" ha detto, non
significa che possiamo ancora cazzeggiare. La grecia, poveri
loro, è là, a qualche chilometro da noi, e si avvicina
sempre di più. Che abbiamo ancora risorse, e sottolineo
ancora ma ho dei dubbi, è positivo, e ci dovrebbe spingere
a cercare "la soluzione" il prima possibile.
E' di pochi giorni fa la notizia che i rendimenti dei bond
ellenici a due anni è salito ad oltre il 96%, cazzo! I
titoli a dieci anni hanno un rendimento del 25%, per ora. E
la grecia è senza soldi! Io li capisco perchè vogliono
indire un referendum sulla permanenza nell'euro! Questi
rischiano di fallire e rimanere falliti per sempre! Da un
altro punti di vista, non concordo, poichè chi ha nascosto
e contribuito al disastro è ancora al suo posto, e quindi
ritengo necessario che qualcuno, capace, esterno a loro
tenga la situazione sotto controllo. Infatti, anche se
escono dall'euro, l'europa continuerà a coprire i loro
debiti, con soldi nostri.
Io ritengo che questo governo se ne deve andare, berlusca si
deve mettere nella testa che ha fallito, in qualunque cosa
voleva fare ha semplicemente e irrimediabilmente FALLITO. Il
tremonti continui a svolgere il lavoro di commercialista e
solo quello, e si ricordi che è solo un commercialista e
non anche un ragioniere. Il bossi, dopo tutti questi anni a
prendere il viagra pensi a qualche decennio di astinenza, a
meno che non abbia voglia di fare un secondo e un terzo giro
con tutti i suoi elettori. Bisogna andare a nuove elezioni
prima della scadenza poichè non è giusto, e lo trovo
rivoltante, che una intera sezione politica dedita allo
sfascio abbia di che campare a spese di tutti noi. Ma credo
che molti abbiano già i requisiti! Nuove elezioni e poi
governo tecnico (qualche mese fa non l'avrei detto).
3 novembre 2011 12:27 - Alessandro_Pedone
@ennio4531
Viviamo da decenni in un regime che è lontanissimo da una
democrazia compiuta.
In questo momento, quando la casa brucia, non possiamo
mettersi a fare ragionamenti teorici sulla democrazia.
Dobbiamo spegnere l'incendio.
Se fossimo in una situazione normale si potrebbe dare tempo
a questo Governo di completare il suo mandato, ma in questa
condizione ciò rischia di costarci decine di miliardi di
euro. Se una persona di dimostra palesemente inadeguata al
suo compito, anche in questo contesto istituzionale - che è
tutto fuorché una democrazia compiuta, casomai è una
partitocrazia - è più che legittimo sostituirlo.
Quali leggi andrebbero votate e da quale maggioranza?
Se cade questo Governo è chiaro che avviene perché una
parte della maggioranza attuale stacca la spina.
A questo punto il PD (o una parte) con tutti i "pezzetti"
del Centro ed una parte del PDL possono fare un nuovo
Governo del Presidente.
Da ciò che si legge sul giornale dopo una prima decina di
parlamentare del PDL ci sarebbero un'altra sessantina
disposti a sostenere il nuovo Governo per arrivare a fine
legislatura (e beccarsi così il vitalizio). E' uno schifo,
concordo, ma queste è la realtà con la quale dobbiamo
confrontarci. Sono gli stessi "saldi principi" che
sorreggono l'attuale maggioranza degli Scilipoti & Co.
Inoltre, non credo proprio che il PDL abbia reale interesse
ad andare alle elezioni. Sarebbe chiaramente un suicidio.
Davanti alla caduta del Governo non mi stupirei se il PDL
stesso valutasse l'ipotesi di entrare in nuovo governo.
Le cose che un Governo del Presidente dovrebbe fare sono
ormai stranote a tutti. Non le ho scritte solo per questo.
Un programma di rientro del debito credibile, che include
quindi una patrimoniale e la vendita di una parte di beni
pubblici, ed un programma per la crescita con le famose
"riforme a costo zero" a partire dalla liberalizzazioni.
Quello che si deve fare è noto a tutti, manca una classe
politica credibile che le faccia.
Un Governo del Presidente potrebbe avere uno spazio di 12/18
mesi nei quali non potrebbe fare tutto, ma potrebbe fare
molto.
Poi con nuove elezioni si può sperare di archiviare questo
decennio terribile.
Una nota "metodologiaca".
Invito tutti a non offendere nessuno nei commenti.
I commenti servono per dialogare, e con le offese il dialogo
svanisce.
"Cepu" ha ripreso dei concetti già espressi da Daniel Gross
sul sito LaVoce.info
(http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002632.html) e non
ha citato la fonte. Non mi sembra un peccato mortale, ma
sopratutto perché dire che lui non sarebbe in grado di
capire questi concetti?
Mi sembra molto più grave offendere una persona che non
citare la fonte di un determinato ragionamento.
Quindi, lo chiedo gentilmente e per favore, non offendiamo
nessuno. Grazie
3 novembre 2011 11:29 - ennio4531
In una democrazia il potere dovrebbe appartenere al ..
popolo .
Pedone ci dice, da realista, che al di sopra del popolo ci
sono le istituzioni finanziarie che possono licenziare i
governi e indicarne altri.
Ci sarebbe poi quell'orpello chiamato Parlamento che
dovrebbe votare leggi, vista la situazione, comunque
impopolari.
Quali siano queste leggi e con quale maggioranza votarle,
Pedone se ne guarda bene dal dirlo ...
perchè sa che qualsiasi norma, avendo anche effetti
negativi, è criticabile e quindi è meglio ... non esporsi
e seguire l'onda...
Certo che è triste e mortificante per il cittadino votare,
a suo tempo, Prodi e trovarti con un D'Alema e votare
Berlusconi e trovarti ... chi ?
.. E questa sarebbe ... democrazia ?
3 novembre 2011 11:13 - ennio4531
@ cepu
... mettici qualcosa della tua testa invece di
copia/incollare da 'La Voce' autore Daniel Gros ... concetti
che ti fanno bello, ma che sicuramente non capisci ...
2 novembre 2011 20:22 - Cepu
Quali fattori sono peggiorati, così da spiegare il
rallentamento della crescita e il calo di appeal dei titoli
italiani ?
C'è solo una serie di indicatori il cui andamento è
chiaramente peggiorato: quelli relativi alla governance del
paese, misurabile attraverso i Worldwide Governance
Indicators (Wgi) della Banca Mondiale.
I tre indicatori più importanti per l’economia sono: il
tasso di legalità, l’efficienza del governo e il
controllo della corruzione. Per tutti e tre gli indicatori,
la performance dell’Italia si è drammaticamente
deteriorata nell’ultimo decennio.
E per tutte e tre queste misure l’Italia fa peggio di
qualsiasi altro paese dell’Eurozona (Grecia inclusa!). La
differenza fra l’Italia e il resto dell’Europa è ora di
oltre due deviazioni standard al di sotto della media dei
principali paesi europei.
Nelle moderne economie industrializzate la crescita è un
processo complesso. L’Italia si differenzia dai paesi
simili perché ha vissuto un “decennio perduto”,
nonostante il miglioramento della maggior parte dei fattori
che normalmente influenzano la crescita.
Fino a poco tempo fa il clima macroeconomico non era nemmeno
così problematico, almeno non di più che per gli altri
paesi europei. L’unica area nella quale vi è stato un
chiaro deterioramento è la governance del paese, che gli
indicatori disponibili indicano come significativo negli
ultimi dieci anni. È anche un’area dove un’inversione
di tendenza appare più difficile e nella quale l'influenza
delle pressioni esterne è debole.
Sfortunatamente, l'Italia non ha ancora compreso pienamente
l’importanza di una governance migliore e il tema ha poco
spazio nel dibattito politico.
Sarà dunque difficile realizzare un impegno continuativo
per combattere la corruzione, incoraggiare la legalità e
migliorare l’efficienza amministrativa in generale.
Tuttavia, progressi su questi fronti potrebbero rivelarsi
più importanti per la crescita, delle riforme ora imposte
dall’Unione Europea.
2 novembre 2011 20:17 - lucillafiaccola1796
le banche si fanno izzi loro a scapito dei Nostri! vogliono
le impronte anali per farti entrare a prendere i TUOI
soldi... ah ah...
i governi si sono rivelati dei poveri mafiodementi che di
economia non ci capiscono 1zzom e irano SOLO a restare
ACCULATI alla poltrona arraffata col O del kulo. da
sradicare tutti a comineraic dal
. condominio
. municipio
. comune
. provincia
. regione
. stato
e se credono di poterci ri-amatare fottendoc iCose nostread
i conti correnti bancari, non hanno cap otiche siamo il 999
x 1000 e siamo INCAZZATISSIMI ARMEREMMO un'Azione
Collettiva che voi u-mani neanche potete immaginare!!!!!
2 novembre 2011 18:44 - savpg8801
Questo famigerato differenziale, ormai preso come termometro
clinico che decide se il malato può morire o campare, unica
carta di tornasole, con esclusione di ogni altro mezzo
diagnostico fondamentale, ha già fatto incredibili danni
che non sono neppure quantificabili. Che, poi, viene
spacciato per assoluto, ma riguarda esclusivamente alcuni
aspetti del debito pubblico e non certo tutto quello che si
vuol attribuire al risparmiatore (magari in stand-by) di
questi btp specifici, ormai già sul mercato. Infatti, in
caso di vendita fobica, casomai ci rimette il risparmiatore
e non lo stato, vendendo a prezzi stracciati.
Se poi la Germania, grande ed unico, al momento, riferimento
di base dovesse presentare problemi, ora nascosti, ma in
certe analisi, ipotizzati.....a chi faremo riferimento per
calcolare questo stradannato indice che ci viene ventimila
volte satanicamente ricordato da tutti gli organi
d'informazione radio-tv, web, carta stampata e da ogni
intermediario finanziario, come la ormai fatidica risposta
rabbrividente del " ASSOLUTAMENTE SI" ormai ripetuto
maniacalmente anche dai cani?
Può, dunque, essere anche che la colpa di tutti i guai ce
l'abbia l'attuale odiato Presidente del Consiglio, e ogni
forza politica, associativa, sindacale, e, magari di
società di bocciofile che, ormai "indignatamente"ed
indignitosamente ossessivamente propugnano.,
Qui si vuole cambiare, va bene, proviamo pure con ulteriore
perdita di tempo. Ma i riscontri nel passato non si
contano.
I governi, diceva, e senza fare apoteosi, l'altro nano del
ventennio, : meglio un governo mediocre ma stabile, che uno
ottimo, ma instabile.
L'adagio andrebbe bene anche ai giorni d'oggi quando di
governi ne abbiamo visti di ogni fatta, ma i miracoli contro
la speculazione (e tant'altro) mai nessuno li ha fatti
veramente.