Si abbiamo capito perfettamente che in democrazia, la gente
può cambiare le cose. Vedasi referendum sul nucleare.
Il fatto che non le cambi efficacemente, è sintomo di una
malattia che per quando profonda, è curabile, e non certo
passando a forme che non prevedono il voto.
1 febbraio 2012 20:43 - savpg8801
Mi chiedo ancora che si creda nel voto di sempre minori
masse nella scelta dei politici e dei nostri rappresentanti.
Ma la storia e le evidenze quotidiane non insegnano
nulla?
E mi chiedo anche a cosa serve il parere di una crocetta
apposta su un simbolo o un nome che crediamo qualcosa,
invece è ben altro? Ma questa è pura presunzione. Il voto
è una puntata alla roulette dove il banco vince sempre e si
arricchisce alle nostre spalle ....e ride.
1 febbraio 2012 14:56 - Cepu
@kozzu, questi politici sono il risultato di decenni di
questo andazzo.
La possibilità di cambiare è presente, ma va scelta dalla
maggioranza degli italiani quando si va a votare.
Se no ... "io credevo che": viva la fede e avanti così ...
28 gennaio 2012 12:04 - kozzu
@ savpg, chiarisco: quello che intendevo è che non vedo
l'utilità nel dare soldi alle banche e specifico
ulteriormente (può sembrare semplicistico ma di fatto e
così): le banche hanno fatto il buco e i governi hanno
deciso che bisogna salvarle e chi paga? noi come sempre. La
finanza detta le regole e la politica esegue ubidiente... io
credevo che la politica dovrebbe rappresentare la volontà
del popolo e non gli interessi dei super ricchi
27 gennaio 2012 13:17 - Cepu
Beh ovvio che queste agenzie erano da buttare nel cesso
quando è fallita Lehman. Qualcuna ha lasciato addirittura
un bel “AAA” 24 ore prima che FALLISSE.
Però, chissà come mai, agli elefanti fanno ancora comodo.
Bello vendere la 'mm...."AAA" !!
19 gennaio 2012 18:03 - savpg8801
E a riproposito di speculazione....
ha...ha...ha....finalmente ......
Le ipotesi di reato sono market abuse, la manipolazione del
mercato finanziario, l'aggiotaggio, divulgazione di notizie
false o non completamente vere che turbano il mercato
azionario.
............
Ecco i complotti...molto più semplici di quanto i
ricamatori delle teorie economiche potessero ipotizzare con
miglior figura.
Ecco l'enigmatico che lo diceva da tempo, molto tempo fa.
Quando incolpavo la speculazione ed anche le agenzie di
rating sospette di conflitto di interessi e di dissesti e
tracolli causate da questi, non sono stato ascoltato.
C'è anche molto altro, s'intende.....
Ma finalmente i nodi saltano fuori. Quando un'azienda, uno
Stato, un'Istituzione di punto in bianco è in stato
fallimentare, quando un mese prima era buona..... oppure un
comparto azionario oggi vola (come dicono stupidamente i
brokers), domani crolla , dopodomani vola di nuovo alle
stelle.
Ma sotto c'è la SPECULAZIONE a cui nessuno faceva caso fino
a poco tempo fa. ...Leggi di mercato, dicevano i
sapienti.
In tutta Europa con le politiche skifose che si fanno e a
livello pure italiano, non se ne parlava......nessuno
sapeva.....tiravano fuori le grandi teorie monetarie, di
economia politica, di complotti contro l'ex Premier
incapace....
Vedremo cosa verrà fuori sperando che i poteri forti non
blocchino tutto. Ma la strada è aperta!
19 gennaio 2012 16:04 - Cepu
Sempre da Cannata (reuters 17/1):
"Tatticamente, nei primi mesi dell'anno saranno sicuramente
incrementate le emissioni a più breve termine - Bot, carta
commerciale, e titoli fino a tre anni - per gestire più
agevolmente il rinnovo delle scadenze".
"Tuttavia, già dalla seconda metà dell'anno si dovrà
necessariamente cercare di ritornare ad una più uniforme
distribuzione lungo la curva dei rendimenti, per evitare che
l'accorciamento della vita del debito, che a fine anno si è
attestata a 7 anni (6,99, per l'esattezza) rimanga modesto e
si possa riprendere quanto prima con l'ordinaria politica di
consolidamento della struttura del debito", ha concluso la
Cannata."
Evidentemente, ha capito che nei mercati c'è cauta fiducia
in questo governo, ma dalle prossime elezioni ....
17 gennaio 2012 16:54 - savpg8801
La speculazione-come sempre sostenuto dal sopranikkato- la
fa da padrona.
::Non chiamiamoli tutti complottisti.
L'EBA, per esempio, induce le banche -fra le altre cose- a
iscrivere in bilancio i titoli di proprietà al prezzo di
compenso. E' alla luce del sole.
Da mesi dico che questo genere di azioni scompensa gli
equilibri di gestione molto complicati e di non facile
lettura, specie a prima vista, da chiunque.
e dico anche da mesi che la speculazione la fa da padrona,
rovinando aziende, governi, e popoli. E le agenzie di rating
-società private- ne sono direttamente responsabili,
suppongo pure in via penale.
--
Finalmente si muove qualcuno in Italia, ma naturalmente
senza alcun potere legislativo per denunciare comportamenti
anomali che danneggiano di converso le nostre finanze e
quelle dei privati che chiamano in causa le banche, accusate
di strapotere, per non erogare credito e trovarsi in
condizione di rifinanziarsi anche a livello di capitale.
....
riporto:
Maria Cannata spara a zero sulle agenzie di rating. Il
direttore generale del Tesoro, nel corso di un'audizione
alla commissione Bilancio della Camera, ha rivelato che
alcune banche hanno ricevuto pressioni sia dalle agenzie di
rating sia dalle Autorità di vigilanza affinché riducano
l'esposizione verso i titoli di Stato per evitare di
compromettere la loro capacità di finanziarsi sul
mercato.
La Cannata non ha fornito dettagli, ma nel corso
dell'audizione si è mostrata critica verso l'Eba,
l'Autorità bancaria europea, che ha imposto alle principali
banche europee di ricapitalizzarsi per neutralizzare le
potenziali perdite di portafoglio sui titoli di Stato: "la
decisione dell'Eba ha avuto un effetto molto pesante sul
nostro mercato".
Le "richieste dell'Eba di rafforzamenti patrimoniali al fine
di compensare la valorizzazione a mark to market dei
portafogli di investimento a scadenza" hanno infatti
determinato "considerevoli difficoltà da parte delle banche
italiane", ha aggiunto il direttore generale del Tesoro.
Come conseguenza, i soggetti italiani hanno incrementato con
riluttanza il loro portafoglio per non dover far fronte ad
aumenti di capitale basati su fattori contingenti.
La Cannata ha anche fatto sapere che una delle tre più
importanti agenzie di rating ha chiesto al Ministero di
eliminare l'automatismo che lega le valutazioni alle scelte
dei portafogli: "l'agenzia ci ha detto: vogliamo essere
liberi di dare le nostre valutazioni senza sconquassi". E'
chiaro che l'agenzia vuole scrollarsi di dosso qualsiasi
responsabilità, ma è altrettanto chiaro che si dà "troppo
peso" alle agenzie di rating.
La stessa decisione di Standard & Poor's di declassare
l'Italia (il rating è sceso a BB+ da A) è stata giudicata
da molti investitori e analisti eccessiva e inconsistente.
Quindi per la dirigente di via XX settembre è arrivato il
momento di un'agenzia di rating pubblica internazionale,
difficile certo da organizzare, "ma se non ci si mette mai
si riuscirà".
Gli Stati però non dovrebbero essere giudicati da privati.
La Cannata non vede tanto di buon occhio un'agenzia pubblica
europea perché potrebbe essere percepita come locale e
partigiana, come quella cinese; l'ideale sarebbe invece
un'agenzia "pubblica e veramente internazionale".
Soprattutto ora che, anche dopo la decisione di Standard &
Poor's, il quadro rimane ancora molto delicato con effetti
sulle decisioni di investimento degli operatori
istituzionali ancora da approfondire e vagliare.
Paradossalmente, ha osservato, il declassamento da parte di
S&P non sembra avere influito significativamente sulle
fluttuazioni "molto sensibili" dello spread Btp-Bund (oggi a
469 punti base).
Comunque, se da una parte sono decisamente eccessive le
preoccupazioni sulla sostenibilità del debito italiano agli
attuali tassi di interesse, soprattutto ora che la curva dei
rendimenti si è in gran parte normalizzata, dall'altra
parte la situazione del debito pubblico italiano non
migliora, rimane sotto controllo, ma "non è esplosiva".
L'aumento delle emissioni lorde complessive nel 2012 sarà
modesto: a fronte dei 432,378 miliardi del 2011, il Tesoro
dovrà emettere quest'anno circa 450 miliardi, quantità
inferiore al totale annualmente emesso dal 2008 al 2010.
Resta il fatto che la Bce ha sostenuto l'Italia: nel 2011 ha
comprato un quantitativo cospicuo di debito, sopra i 100
miliardi di euro, ha puntualizzato Maria Cannata.
Sicuramente è intervenuta in maniera consistente ad agosto
e settembre, poi ha ridotto.
L'importante è quindi "tenere duro per questi tre mesi,
fare vedere che siamo in grado di gestire queste
difficoltà. E' un po' una lotta contro tutti, ma ce la
faremo, almeno spero ce la faremo", ha auspicato la
direttrice del Debito pubblico del ministero dell'Economia e
delle Finanze, convinta che l'appetito per la carta italiana
tornerà anche perché entro marzo, se non febbraio, sarà
lanciato un nuovo titolo di debito italiano destinato ai
risparmiatori italiani e collocato direttamente on-line.
Il nuovo titolo non sarà un triennale, ha precisato la
Cannata. Le caratteristiche tecniche le stanno ancora
definendo. Ma il fatto che la collocazione sia diretta e
on-line offre un canale alternativo a quello degli
operatori. E' altrettanto vera l'ipotesi lanciata dal
ministro Corrado Passera di pagare i debiti arretrati della
Pubblica amministrazione nei confronti delle piccole e medie
imprese con titoli di Stato. "E' vero ci sono queste
ipotesi", ha confermato il direttore generale del Tesoro, ma
la scelta "è quanto maggior debito si ritiene sia
sopportabile" per quest'operazione. E comunque sono scelte
che spettano al Governo.
16 gennaio 2012 17:42 - savpg8801
Ehh.. kozzu, come faresti a redistribuire i soldi?
Chi ce li ha perchè li ha risparmiati onestamente per
previdenza sulla propria vecchiaia, figurati a portarglieli
via..è un crimine! Chi li ha fatti disonestamente è un
criminale e metterà in campo contromisure di sua
specialità.
Il ricco per eredità di solito se li è mangiati tutti.
Se dai soldi a chi non ne ha (bisogna chiedersi perchè),
se è uno scialacquatore, dopo un mese non li ha più.
I soldi dovresti darli solo a chi onesto e detentore di
famiglia, è licenziato. Ma creeresti precedenti
pericolosi.
Chiunque potrebbe agire in modo ambiguo per ottenere ciò. E
gli stessi imprenditori non avrebbero più neanche un minimo
di scrupolo a licenziare, tanto poi, qualcuno(lo
Stato-forse) glie li dà.
Basterebbe solamente quantificare esattamente chi è
veramente indigenteed aiutare solo quelli, e nond dare
agevolazioni e contributi e aiuti di stato a tutti, esteri e
locali, bocciofili e filodrammatici, giornali e scommesse di
cavalli, e altre settecento specie di erogazioni a nessun
titolo. Tutti chiedono e tutti hanno a prescindere da reali
e importanti diritti di sopravvivenza.
Poi, non per fare razzismo, ma gli stranieri che per forza
lavorano da noi per sopperire ai fannulloni nostrani che non
vogliono più fare certi lavori, vabbè che un certo numero
paga le tasse, ma moltissimi mandano fuori i nostri
nazionali euro sotto forma di rimesse e spesso anche
illegalmente (vedasi le ipotesi degli inquirenti sul caso
dell'uccisione del cinese di Roma e della piccola figlia).
Senza contare quelli che li portano via oltrefrontiera.
14 gennaio 2012 15:12 - kozzu
a savpg.rispondo al tuo commento: il problema che in molti
non calcolano (così mi sembra) è che quelli poveri, che in
parte potrebbero rialzarsi in piedi (se i soldi andassero a
loro), in futuro costituiranno un peso più grande per la
società, per noi tutti a meno che non si decida di
lasciarli morire di fame.
14 gennaio 2012 14:12 - manulele
ciao a tutti
vedo che ancora questi truffatori ci disturbano !
Chissà quando la finiranno !
Comunque non Pagate !!
30 dicembre 2011 13:08 - Cepu
Non stiamo morendo per niente. Anzi, lo spread sempre alto
sul lungo termine tiene in riga il nanetto pestifero.
29 dicembre 2011 21:17 - savpg8801
No...l'epidemia pestifera è un'altra....è come la schizzò
frenia...Stiamo morendo di "spread". Ma Monti l'ha
detto....non badiamoci troppo...stiamo studiando
l'antibiotico giusto; un po' di leccakulen ai crucchi che
non si fidano (e non si sono mai fidati di noi...ricordate
la storia?) e ci salviamo.Siamo sempre stati succubi del
teutone, ma noi lo esaltiamo e lui ci frega col bund.
A meno di un novello ASSE...
29 dicembre 2011 19:52 - lucillafiaccola1796
ma quale cambiamento... marymounts tiene il posto caldo a
n'ano primo!!! sempre che nel frattempo il popolo asino di
burid'ano non sia morto per mancanza di cor'aggio!!!!
28 dicembre 2011 14:10 - Cepu
Bene, i mercati hanno ricominciato a comprare il debito
pubblico, almeno quello a breve.
Quello che arriva non oltre le elezioni del 2013.
Ora, bisogna riuscire a tenere lontani gli squali che ci
hanno portato fino al baratro. Sarà dura.
27 dicembre 2011 15:54 - savpg8801
Ebbene, sì; questo è quanto recepisce, comprende, avverte
la maggior parte della Popolazione italiana. E
l'informazione fa il resto per demagogizzare il tutto a
seconda della fazione politica che la foraggia.
E' anche vero, tuttavia, che i 14 milioni che si calcola
(dichiarati da rappresentanti dei settori interessati) siano
usciti a far baldoria per le sole feste di Natale -poi
verrà capodanno e poi l'Epifania-, spendendo qualche euro
in meno dell'anno scorso, avvicinando la massa dei consumi
al recesso del 2011, questi signori non sono pochi, se ci
metti venti milioni di vecchi e cinque milioni di infanti e
7/8 milioni di immigrati che all'Hotel di riviera o di
montagna proprio non ci vanno; e nemmeno a scorrazzare(un
pieno costa 100 euro) visto che la gente che gira è sempre
di più.
Ma è la parte della Popolazione indigente che fa testo.
Quella "veramente" povera, i cassintegrati, i pensionati ai
minimi, i disoccupati(ma attenzione ai falsi
disoccupati-quelli che lavorano in nero e dichiarano " z e r
o " e sono più di quanto si creda) e agli evasori,
alimentati dall'imbecillità di un'imposta-quale l'IVA- che
permette ogni tipo di manovra ed evasione(senza credere che
portando scontrini in detrazione si trovino i parassiti(come
dice proprio idiotamente lo spot), ma solo ulteriori aggravi
per lo Stato che sta fallendo già a forza di detrarre. Alle
fabbriche che, grazie(a causa, meglio) alle delocalizzazioni
e ai prodotti cinesi-indiani che noi tutti compriamo e che
da trent'anni ci invadono facendo chiudere bottega ai
nostri, ecc., hanno passato al negativo gli utili, quindi
chiusura e quindi ulteriori spese per cassintegrare o poi
licenziare..
Ma poi che dire delle manovre che non servono a nulla ? Ce
le mangiamo in poche settimane se non si corre ai ripari
osteggiando gli speculatori.
Allora, mettiamo due o tre paletti:
Italia alla mercè di tre cose: SPREAD, PIL,
SPECULAZIONE.
Lo SPREAD(accidenti a chi l'ha inventato e che lo ripete e
valorizza mille volte al giorno terrorizzando la gente) che
si basa sulla Germania, è il risultato della
speculazione.
Il PIL si basa solo su concetti produttivo-consumistici, gli
unici valori che la società capitalistica e liberistica
riesca a considerare.
La SPECULAZIONE (fenomeno non inventato da me, ma
dall'opportunismo diffuso internazionalmente per guadagnare
sempre di più alla faccia di ogni poveraccio risparmiatore
che non può correre ai ripari.
---Capitolo oscuro realmente, ma chiarissimo per i
denigratori.
Ripetiamo che le banche sono di diverso tipo. Poi, per la
maggior parte sono società, che so, come la Ferrero, la
Ferrari, la Fiat, o multinazionali o cooperative(per modo di
dire perchè anche quì c'è una gestione poco statalista ma
opportunista e agevolata con il pretesto di accantonamenti
invece di mettere in circolo soldi con tasse e su cui in
varie -non ora-occasioni i ministri economici hanno portato
alcune modifiche), perciò società a scopo di lucro e non
"di beneficienza" o di tipo pubblico dove il saldo deve
essere a zero.
R i p e t o ancora.
Le banche (società commerciali) erogano a chi ha capacità
di rimborso, caro kozzu, perchè amministrano e vendono beni
altrui, danaro del Popolo e ne sono responsabili a loro
volta, dell'eventuale rimborso e restituzione.
Quando non ne hanno abbastanza ricorrono al credito, al
rifinanziamento.
Le banche centrali sono anche lì apposta.
Poi le storture possono anche avvenire: Per esempio,
prendere a prestito soldi e non prestarne per motivi
contingenti o di recessione, è errato , ma avviene spesso
forzosamente perchè non puoi dare soldi a un'impresa che
non produce o che non riesce a vendere o innovare, allora
ridepositano a interesse, spesso leggermente guadagnandoci.
E' vietato dalle buone regole amministrative detenere
capitali infruttiferi, salvo che per legge.
---Alla tua asserzione: .....La liquidità la dovrebbero
distribuire tra la povera gente che rimetterebbe subito in
circolo quei soldi;........
Intanto solo adesso la BCE inzia a fare iniezioni(certo in
modo diluito e opportuno) quindi non è come pensa la gente
che ogni banca si veda arrivare (aleeee..)un paio di
miliardi di cui non sa cosa farsene....ma si..
distribuiamoli alla mensa dei barboni o alle parrocchie per
il loro poveri(anche qui attenzione perchè è difficile
verificarli seriamente) o magari a qualche contribuente a
dichiarazione "zero" tipo poveraccio in lista comunale, ma
in pizzeria tutte le sere. Distinguere non è facile.
La povera gente affamata non va a spendacchiare soldi a
destra e a manca e non paga ricariche di decine di euro al
telefonino per chiedere quali fagioli comperare. Al massimo
coprirebbe i debiti fatti (sperando che non li abbiano fatti
anche per la gita alle Maldive). Inoltre distribuendo (non
si sa a quale titolo se non "regalo") allo spendaccione, una
settimana dopo li ha già finiti o sperperati. Distribuendo
all'oculato padre di famiglia, li conserverebbe per guai
maggiori in futuro.
Ad ogni modo, per finire questa noiosa giaculatoria,
sarebbe richiesto anche ai più di finirla con il declamare
""gli italiani fanno, spendono, pagano, muoiono di fame,
vanno in Ferrari, o stanno fuori dalla fabbrica in
picchetto, o spenderanno meno nel cenone"".
Gli italiani non sono una MASSA UNICA ED UGUALE, ma
variegata, per cui, certe leggi economiche che vedono i
fenomeni in modo globalistico (e ne abbiamo le analisi di
tanti ripetitori un po' orbi) andrebbero rivisitate e
frazionate.
25 dicembre 2011 11:52 - kozzu
ciao savpg, certamente voi ne capite piu di me e dunque vi
domando: se la BCE da iniezioni di liquidità al sistema
bancario a noi cosa ci cambia? Se la gente non ha da
mangiare, per quale motivo dovrebbe essere contenta? La
liquidità la dovrebbero distribuire tra la povera gente che
rimetterebbe subito in circolo quei soldi; se li dai alle
banche queste ci coprono solo i propri debiti. Mi sembra
evidente che come al solito ci prendono in giro e la
sostanza è sempre la stessa: togli ai poveri per dare ai
ricchi. Mi auguro soltanto che i tanto annunciati controlli
incrociati vadano a buon fine e che sequestrino tutti i beni
di chi dichiare poco o nulla e poi ha tre auto di lusso e
quattro case.
20 dicembre 2011 20:58 - savpg8801
In tutte queste esposizioni ed argomenti economico
finanziari, come già detto in altri simili thread:...
Prima di tutto, e l'ho detto ancora, generalizzare è
sciocco.
Comunque, se vogliamo proprio dire he le banche sono tutte
uguali, le banche in tempi di crisi non danno soldi a cani e
porci a profusione. Le banche amministrano soldi altrui, non
danno soldi propri, cioè il loro patrimonio (se cosi si
potesse darebbero via cento mutui e morta li).
Perciò se prestano soldi della raccolta (della gente)
devono amministrarli al meglio e non imbarcarsi in
operazioni fallimentari per sostenere degli insolventi ed
alimentare le sofferenze. Se si sposta il minimo equilibrio,
anche la banca rischia la, appunto, bancarotta.
E' inutile che alcuni diano contro solo ai papponi bancari
oltre che ai politici.
Infatti la voce del popolaccio (e mi ci metto anch'io) è
sempre disinformata e demagogicamente ostruzionista e
dissacratoria, quasi per natura. Dare contro senza sapere un
bel nisba di niente, lo dimostra.
Ciò non toglie che nella massa, qualche marcio esista. E si
sa bene. Ma estendere a tutti la sentenza è pura
imbecillità e chi lo fa lo dimostra.
--
Allora, le banche, se sono a corto di liquidità (per
esempio meno apporto di denaro fresco, meno detenzioni su
depositi e conti correnti, meno autofinanziamenti attraverso
prestiti obbligazionari residenti), non hanno sufficienti
fondi da erogare nei prestiti in equilibrio con i dettami
statutari. Tutto lì. La gente che compra titoli, o fondi, o
polizze assicurative o pct, non dà soldi alla banca, tanto
per essere chiari, ma agli emittenti dei titoli che a loro
volta li hanno emessi per motivazioni di azienda. La banca
intasca solo le commissioni di c/v.
Pertanto, l'Istituzione bancaria chiede allora soldi
all'istituto di emissione, cioè si fa prestare soldi, da
riprestare alla gente, alle imprese, (ovviamente anche
questi soldi non sono suoi, perciò va ancora una volta, a
riprestare con cautela.
Ma la gente vorrebbe soldi sempre, subito, senza garanzie,
pochissimi interessi, e senza capacità effettiva di
rimborso. E sono quelli che, poi, denigrano le banche.
Da adesso, la BCE con Draghi hanno ritenuto opportuno dare
olio a questo ingranaggio, inoculando prestiti di liquidità
supplementare per alcuni anni e fuori dalle regole fin qui
adottate con prestiti a brevissimo, a basso interesse, per
cui dette banche potranno disporre di fondi maggiori per due
fondamentali ragioni, oltre ad altre:
Erogare più finanziamenti per alimentare i settori di
sviluppo, inducendo fiducia e tornare ad acquistare titoli
degli stati sovrani(di cui molte si erano liberate-a parte
anche altri- per timori, sfiducia,obblighi di
contabilizzazione al valore di compenso(di mercato) ai fini
del bilancio ingenerando, così, spirali perverse atte a
portare i bilanci stessi persino al rischio di
negatività(perdita))
Questa ultima operazione dovrebbe anche, se effettuata
massicciamente, lanciare un segnale alla speculazione( fonte
prima di tutte le crisi) che provolgerebbe(inevitabile
quando dietro ci sono organizzazioni criminali in colletti
bianchi) al bello il tempo degli acquisti anche da parte del
popolo di retail oltre che degli istituzionali riportando le
quotazioni alla normalità, con infinite implicazioni
positive e finalmente non sentire più sentenziare il lemma
anglofilo "spread".
Guerra quindi su due fronti: lotta alla speculazione con
profuse iniezioni di liquidità e lotta alle agenzie di
rating che, oltre alle ventilate ipotesi di richiamo
all'ordine, se la stanno dando proprio sui piedi, la zappa,
con questi continui allarmismi del Pastorello e il lupo.
17 dicembre 2011 16:29 - savpg8801
Lasciando da parte gli shock... restiamo sul fattibile e
meno cruento possibile:
Tutta la bagarre che ha portato l'Italia al seguito di altre
nazioni con effetto "domino" anche per altre, rovinando
popolazioni specie le più deboli ed esposte, potrebbe
essere arginata, non con grandi teorizzazioni spesso
conflittuali e inconcludenti, ma con atti mirati al male
effettivo, semplicemente alla Dr.House.
--Una delle giuste vie e, secondo me, anche maggiorando i
controlli limitativi delle condizioni divulgative che creano
panico e quindi rovina di intere masse di risparmiatori, con
conseguenze inevitabilmente politiche ed economiche (come le
attuali), è proprio l'iniezione " controllata " di
liquidità.
13 dicembre 2011 17:50 - savpg8801
martedì, 13 dicembre 2011 - 17:10
I mercati virano in negativo, dopo le indiscrezioni secondo
cui la cancelliera tedesca sarebbe contraria all'aumento del
limite di finanziamento dell'Esm oltre i 500 mld di euro.
Dopo la notizia, il differenziale Btp/Bund si allarga sopra
i 460 punti
--------Le dichiarazioni di Angela Merkel sull'Esm,
riportate da una fonte della maggioranza parlamentare
tedesca, hanno provocato il calo dell'euro/dollaro sotto
1,31, ha spiegato un trader contattato da MF-DowJones.
E pensare che oggi sembrava andare bene.....
Accideenti, ma questa merkel rompe parecchio....è una
parlona...continua ogni minuto a rilasciare dichiarazioni, e
i mercati coglioni (e coglioni ormai anche noi che ci
facciamo rovinare da essi) seguono.... ecco le monete dove
vanno a finire. Alla speculazione non par vero di intascare
i nostri soldini che gli regaliamo, presi da folli terrori,
vendendo e loro comprando a basso prezzo.
Tutte le grandi discussioni ormai più che semplice
accademismo, non tengono conto di quei pochi SIGNORI che
ingrassano alle spalle di tutto il resto del mondo.
E le compagnie di rating fanno il resto.
cominciamo a capire un po' anche questo fenomeno e a
contrastarlo. Non serve comprare btp. Quelli che l'hanno
fatto nei due giorni dedicati non hanno concluso altro che
innescare altre speculazioni.
Cominciate, signori europei,a bastonare duro anzichè fare
anni di inutili chiacchiere sulle grandi teorie economiche.
11 dicembre 2011 23:01 - JOKER
Nel forum Dì La Tua, si usa spesso copia-incollare notizie,
se pertinenti all'oggetto del thread o dei commenti
postati.
In galera i banchieri: così l’Islanda esce dalla crisi
Roma – L’ultima notizia che arriva dalla fredda Islanda
riguarda i banchieri che nel 2008 hanno contribuito a far
precipitare la situazione finanziaria del Paese: nove alti
funzionari di banca ritenuti responsabili del crack di tre
anni fa sono finiti dietro le sbarre.
Come se non bastasse, dopo i lavori della Commissione
istituita nel 2010 proprio per indagare al riguardo, il
procuratore speciale Olafur Thor Hauksson ha ordinato una
serie di perquisizioni presso le maggiori istituzioni
bancarie islandesi, tra cui la Banca centrale, la Mp Bank e
la Almc Bank, controlli che lasciano presagire una nuova
serie di arresti nelle alte sfere della finanza.
Cosa significa questo? Che contrariamente a quanto avviene
nel resto del mondo – un esempio per tutti sono gli Stati
Uniti dove Goldman Sachs continua indisturbata a fare il
bello e il cattivo tempo influenzando i mercati finanziari
di tutto il mondo – in Islanda non si sono limitati ad
attribuire colpe e responsabilità, ma hanno scelto di far
pagare la crisi a chi l’ha provocata, senza far gravare i
costi sulle spalle dei cittadini.
I risultati della silenziosa rivoluzione in Islanda sono
tangibili: il popolo, attraverso un referendum, ha vietato
allo Stato di farsi carico dei debiti contratti dalle banche
a causa dei banchieri speculatori, definendo il debito
detestabile – cioè un debito contratto dallo Stato che
non porta al popolo nessun vantaggio, ma solo penalità –
e quindi non esigibile.
Assorbiti dalla riscrittura della Costituzione con un metodo
orizzontale e partecipativo, gli islandesi hanno
indirettamente deciso di liberarsi dall’ingerenza del
Fondo monetario internazionale: dopo la sesta revisione
dell’economia islandese il Fondo ha deciso di cessare
qualsiasi tipo di intervento – dal più invasivo al più
blando – nel Paese.
Gli islandesi sono tutt’altro che disperati dopo la
decisione del Fondo: il capo del Governo Johanna
Sigurðardóttir, il ministro delle Finanze Steingrimur J.
Sigfusson e il ministro dell’Economia e del Commercio Arni
Pall Arnason hanno parlato di una nuova stabilità economica
e monetaria che l’Islanda riuscirà a ristabilire in breve
tempo.
Nessun flusso di aiuti dal Fondo monetario internazionale o
dalla Banca centrale europea – il primo, oltretutto,
tentò di accollare ai cittadini non solo il debito
contratto dalle banche, ma anche un tasso di interesse del
5,5%, 3 mila e cinquecento milioni di euro da ripagare in
quindici anni – l’Islanda ha eliminato il problema alla
radice, liberandosi dalla politica economica monetarista
tipica dell’Occidente e rifiutando di pagare per le colpe
degli altri.
Perché allora nessuno parla della rivoluzione islandese?
Per un motivo molto semplice, la democrazia diretta e quella
che potremo definite “autodeterminazione finanziaria”
islandese mettono in crisi un sistema che governa e regola
tutto il mondo, quello delle grandi banche.
Passata dalla privatizzazione – nel 2003 tutti gli
istituti bancari del Paese erano privati, con il conseguente
enorme flusso di capitali stranieri – alla
nazionalizzazione e poi alla bancarotta, da un governo
monetarista a uno democratico e finanziariamente
“autarchico”, l’Islanda ha trovato la strada per
uscire dalla crisi.
Mentre gli islandesi aspettano che la nuova Costituzione
passi al vaglio del Parlamento e ristabiliscono la propria
situazione finanziaria senza intaccare i propri risparmi, il
resto del mondo aspetta immobile che cali la scure delle
grandi banche, incapace di reagire.
Forse, dicono alcuni, in Islanda ci sono riusciti a causa
dell’esiguo numero di abitanti. Forse, rispondono altri,
in Islanda ci sono riusciti perché ci hanno provato.
11 dicembre 2011 19:06 - mario4139
Errata corrige:
mandare il pensione con 16 anni di contributi,
non a 16 anni.
11 dicembre 2011 19:02 - mario4139
02/11/2011 Così leggevo:
Una di queste premesse per uscire da questa crisi
finanziaria è il cambiamento di questo Governo.
11/12/2011 Oggi così scrivo:
Il cambio di Governo è arrivato. Lo spred è a 516 b.p. ai
pensionati lo hanno messo nella fabbrica del cacao, i ricchi
non pagano, i parlamentari fanno le barricate per difendere
i loro privilegi, la sinistra che ha invocato a gran voce il
taglio delle accise, ora ha accettato il rincaro della
benzina, i sindacati fanno uno sciopero di 3 ore,"perchè
non farlo la domenica Sig. Camusso....." non era meglio
scioperare quando hanno mandato certi lavoratori in pensione
a 16 anni? Perchè voi non volete pagare l'ici sui vostri
fabbricati? La morale è che siamo il paese dei campanelli!
All'estero siamo considerarti per quello che siamo! Questo
non è un governo tecnico....questo è un governo di tecnici
legato al cordone ombelicale di destra e sinistra. Non
considero più il presidente Napolitano il mio presidente,
sarà anche una provocazione, ma se vogliamo risolvere i
nostri problemi Napolitano chiuda Camera e Senato e lasci
lavorare in pace un governo senza che i poteri forti lo
condizionino.
N.B. questa è semplicemente un mio punto di vista, con il
quale non voglio avere la gestione della verità, ma solo il
rispetto delle idee altrui.
10 dicembre 2011 21:31 - savpg8801
Ci risiamo, di nuovo prevista katastrofen:
Politica10/12/2011
Le banche estere in fuga dai Btp
ROMA. Le banche estere scappano dai Btp, quelle italiane
restano, ma è corsa a coprire i rischi. Secondo gli "stress
test" dell'Eba, Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno
raddoppiato la protezione sui Btp con derivati per oltre un
miliardo ciascuna (netti). Prosegue la "fuga" di Deutsche
Bank, a 834 milioni dai 5,3 miliardi di un anno fa.
Andiamo pure a cercare mille ragioni, ma la realtà
immediata da fronteggiarsi SUBITO è questa.
Le vendite e gli acquisti si fanno in un minuto. Le
ristrutturazioni economiche-politiche, forse, in anni.
Qui c'è qualcuno con l'infarto. Vogliamo discutere ancora
sulle teorie?
9 dicembre 2011 19:45 - lucillafiaccola1796
.....Pago le Ta$$e o il Condom Inio?
.....COME INKAKTU$$ARLI: COMPRO TUTTO POI BARATTO
9 dicembre 2011 16:36 - savpg8801
Ieri la katastrofen, oggi il Paradiso.....
Sulla scia di qua e sull'onda di là, aspettando il dow, in
coda al Nikkei, ci facciamo un bel surf.......Le grandi
teorie non funzionano da un giorno all'altro.
La speculazione invece sì.
7 dicembre 2011 17:59 - savpg8801
Chi non sa ammettere o non vuole o non lo capisce che tanta
"crisi" viene dalla speculazione e dall'incapacità di
gestire o dalla smania di fare i bravi e segarsi tutto,
senza scrupoli in nome della libera possibilità di fare
affari. E segare anche i risparmiatori!
Da lì al crack il passo è breve. Dopo la miccia c'è il
detonatore e dopo ancora, la bomba.
----L’anno orribile della centrale del complotto
:::
http://it.finance.yahoo.com/notizie/L-anno-orribile-della-tr
end-2355744677.html;_ylt=AlWHkeROWjtUesZFcGki6xJC361G;_ylu=X
3oDMTE5N20zazRrBHBvcwMxMARzZWMDeWZpVG9wU3RvcmllcwRzbGsDbGFub
m9vcnJpYmls?x=0
------------
7 dicembre 2011 15:29 - savpg8801
Ecco, di nuovo la fogliolina che stormisce, provoca la
bestia feroce, sua delicatezza, da un'ora all'altra, uno dei
tanti parloni di turno, grandi capi, dirigenti illuminati,
economisti che non ce n'è uno che sia d'accordo con
l'altro, et voila......il risparmiatore, il piccolo
investitore, il detentore di un qualsiasi titolo, si ritrova
ogni giorno con l'acqua alla gola, panico, euforia, ....
eccola, la roulette.... una voce poco fa.....ullallà.
::::::::::::::::::vendessero almeno per far soldi per il
ponte dell'Immacolata!
mercoledì, 7 dicembre 2011 - 15:00
Improvviso peggioramento per le Borse europee dopo le voci
su una contrarietà della Germania a sommare la capacità di
finanziamento del fondo salva-stati Efsf con quella del
fondo permanente Esm. Milano cede l'1,88%, Madrid l'1,56%,
Parigi lo 0,63%, Francoforte lo 0,66%, Londra lo 0,29%.
Lo spread tra Btp decennali e Bund equivalenti, alla vigilia
del cruciale vertice Ue sulla crisi, risale verso 400 punti
a quota 385 (massimo intrady a 387 punti) anche se secondo
Bloomberg Tv la Bce domani allenterà i criteri per i
collaterali e introdurrà operazioni di rifinanziamento a 2
anni. In rialzo a 348 punti anche il differenziale del
decennale spagnolo e a 122 punti quello francese.
7 dicembre 2011 10:14 - savpg8801
Il capo del governo...: il mercato è una bestia
feroce...
Se cominciassimo a cancellare tutte le teorie e guardassimo
alle realtà, come appena accennato dal Premier,
cominceremmo ad usare un ragionamento pragmatico al posto di
quello fumoso delle infinite teorie, che vanno bene solo per
consumare tastiere per tentare, a mo'di processo infinito,
di giustificare comportamenti macroeconomici e politici
variegati; almeno nelle attuali forme di crisi economiche,
dove il tornaconto(vera unica teoria e realtà) impera.