il mese scorso mio figlio è andato alla cassa della banca
per prelevare 10 mila euro dal suo conto che aveva prenotato
telefonicamente come ci hanno sempre chiesto di fare. il
cassiere gli ha chiesto a cosa gli servissero. lui non ha
saputo/ritenuto opportuno dirglielo (in realtà volevamo
portarli sul libretto postale) e allora il cassiere gli
detto che non poteva darglieli perchè la cifra era 10 volte
quanto possibile secondo la normativa e che altrimenti
avremmo avuto un controllo dalla Finanza. mio figlio un po'
spaventato è tornato senza denaro. successivamente siamo
andati dalla Direttrice (!!!) della filiale che ci ha
spiegato che avrebbe in realtà potuto darceli (!!!) ma
avremmo dovuto dichiarare a che cosa servivano e che lei
avrebbe dovuto registrare in un file apposito le nostre
dichiarazioni che, in caso, sarebbero state verificate dalla
Finanza. ci ha consigliato di fare il passaggio di denaro
attraverso un assegno. siccome l'operazione alle Poste
richiede 15 giorni io preferisco usare i contanti. perchè
questi funzionari non sanno quel che dicono? non è questo
il loro lavoro?
14 marzo 2012 8:42 - roberto7475
Mi è successo proprio l'altro giorno. Mi sono recato in
banca per prelevare 1800 euro per pagare i miei fornitori:
gli importi erano tutti piccoli e per evitare di fare 8
operazioni bancarie ne ho fatto solamente una ( appunto per
pagare solo una operazione )con il prelievo totale. Allo
sportello mi hanno chiesto a cosa mi fossero serviti e mi
sono girate le scatole : cavolo i soldi sono miei e me ne
faccio quello che voglio ! Loro hanno insistito ,
altrimementi non me li avrebbero dati, ed io allora ho fatto
scrivere questo testo nella giustificazione : I SOLDI
PRELEVATI MI SERVONO PER ANDARE A PUTTANA. Si erano un po'
incavolati ma non mi interessa nulla.
10 marzo 2012 11:19 - tingo
@riccardo7594: le carte di credito, PayPal ecc. chiedono la
commissione dal venditore, non dal compratore. Tra i
venditori c'è chi sceglie di far rimbalzare parte o tutto
il costo sul compratore (in Germania lo fanno quasi tutti),
o chi i costi se gli mangia (come per esempio nel Regno
Unito, o come facevo io quando ancora ero la titolare di un
webshop). Quando mi imbatto in un sito che segue la prima
politica, me ne vado via e ne cerco un altro.
9 marzo 2012 16:59 - riccardo7594
Visto che ci obbligano a utilizzare di pù la moneta
elettronica, dovrebbero obbligare chi gestisce le
transazioni (paypal, pos, ecc) a chiedere commissioni
consone, e non alte come quelle attuali.