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22 marzo 2015 2:44 - Giuseppe Pazzano
l'articolo è assolutamente condivisibile. Vedremo molto probabilmente scenari come quello menzionato del 2000, quando è scoppiata la bolla, ma anche prima, negli anni 80 quando cominciavano ad essere comperati i fondi di investimento azionari da tantissimi risparmiatori che non avevano neanche idea dei rischi di questo mercato. Bastò anticipare che ci sarebbe stata una tassa sulle plusvalenze che il mercato nel 1986 crollò in modo violentissimo.
Oggi però non sappiamo quando ci sarà il click day della bolla, per cui riporto la frase del su scritto articolo per sottolineane la giustezza ed importanza;
Si può anche scegliere, se si è molto consapevoli dei rischi, di provare a cavalcare questa fase speculativa, ma sarebbe un grave errore investire in azioni sulla base del fatto che fino ad oggi sono andate molto bene.
Se qualcuno vuol farlo, io personalmente suggerisco dei take profit dinamici in relazione al trend di salita dei titoli valutando sempre delle cadute di valore significative. Inoltre suggerisco di lasciar perdere il trading se non si è specialisti
21 marzo 2015 20:23 - lucillafiaccola1796
massimo 1062...soluzioni troooppo intelligenti. l'u-mano è uno stupido bruto...alle borse preveriamo i borsellini! pieni di eurini... ed i dollarini vadano fuck con goooooooooooooogle e tutti i piagnistei
20 marzo 2015 16:33 - massimo1062
condivido in pieno le sue parole,pero' e qui andiamo nelle ipotesi e' possibile che non ci sia piu' una normalita cosi' come siamo abituati a pensarla.se c'e' un eccesso di produzione ed effettivamente l'economia non tira perché la maggior parte degli scambi sono interdetti dalla inutilita' degli stessi prodotti che andrebbero scambiati,pur essendo in un periodo che e' sicuramente il migliore dei mondi possibili fino ad oggi(pensi al nostro stile di vita e alla lunghezza della vita media),allora sarebbe possibile pensare ad un modello che preveda di lavorare poche ore al giorno e dove ognuno ha tutto il necessario e dove il ritorno alla cosiddetta normalita' non sarebbe auspicabile.d'altra parte non c'e' limite alla svalutazione della moneta ,cio' puo' in teoria avvenire in eterno ed al limite non arrivare mai a zero.il dollaro nell'ultimo secolo (dico cosi ad occhio) si e' svalutato del 95% ma continua ad essere la moneta piu' importante della storia dell'uomo.io non dico che la borsa non crollera' ma e' sicuramente possibile andare avanti con questa svalutazione da parte delle banche centrali in teoria in eterno e senza procurare piu' traumi di quelli che ci sono gia stati in passato.in effetti le teorie catastrofiste fino ad oggi si sono dimostrate pure speculazione senza aderire minimamente alla realta'.quindi avanti cosi fino a quando l'acquisto di azioni non diventera' motivo di discussione al bar ,solo allora penseremo al da farsi.........
12 marzo 2015 15:29 - neru
Chiedo scusa, se il link segnalato non risulta disponibile provare a cliccare su:

http://www.senzasoste.it/nazionale/

poi aprire articolo n° 2
12 marzo 2015 11:45 - neru
Caro Pedone, condivido. Più chiari di così si muore!

Su economie in recessione causa l'esautorazione degli Stati sovrani, una bolla finanziaria annunciata, perchè in questo si tradurrà il QE della BCE del già defunto Draghi, può produrre soltanto una miscela esplosiva di proporzioni catastrofiche.

Un contributo alla discussione tenendo d'occhio un indicatore molto importante: il Baltic Dry Index.

http://www.senzasoste.it/nazionale/le-notizie-su-ripresa-eco nomica-caso-di-abuso-credulita-popolare
11 marzo 2015 22:09 - DanieleA
Articolo davvero apprezzabile. Mi sorge spontanea una domanda, e mi piacerebbe che qualcuno rispondesse: in questa fase, che ne è degli investimenti previdenziali? Come possono l'INPS o peggio ancora le compagnie assicurative private (che devono pure fare profitti) remunerare gli accantonamenti pensionistici e dei TFR in modo da garantirne la giusta rivalutazione? Se il QE durerà a lungo non sarà messo a repentaglio l'equilibrio del sistema pensionistico? Perché nessuno lo ha mai chiesto a Draghi? Grazie.
11 marzo 2015 17:04 - savpg8801
Come non è più possibile sottrarsi all'imbecillità politica dei numeri elettorali, delle gare olimpiche per vincere, delle conquiste del potere e del danaro, dell'esplicazione dell'IO, delle logomachie infinite senza costrutto istituzionale, alla stessa stregua il mondo finanziario è divenuto il principale status operativo ed esistenziale per istituzioni, stati, singoli cittadini. e questo è il naturale conseguimento della rincorsa al successo finanziario in assenza di altri valori.
Dal momento che il paradigma "soldi, successo, potere, esternazione, egoismo" ha raggiunto la sua, forse neppure ancora, massima punta di picco, ne vedremo ancora di crisi, bolle, speculazioni, rincorse e fughe. Il cosiddetto inflazionato lemma del tunnel e della sua luce in fondo, sarà solo un bonario ricordo. Tutte le azioni finanziarie di ultima generazione, quelle grosse e durevoli da qualche tempo iniziate e perpetuantisi con l'ultima a firma Draghi, porteranno solo a generare tsunami catastrofici.
Forse neppure la Speculazione con la S maiuscola riuscirà più a sottrarsene.
Libera democrazia(finta risoluzione) e libero mercato(giuoco pretestuoso) faranno da apripista a mondiali catastrofi finanziarie a fronte delle quali l'ultima è acqua di rose.
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