@cappiello: salve, chiedo gentilmente un parere riguardo
alla Scissione e fusione della gestione separata di Genertel
life denominata "Ri.alto" in "Glife Premium".
Quali sono le criticità a suo avviso?
Cosa comporta l'operazione sotto tutti gli aspetti, non solo
in termini di rendimento (i costi dovrebbero restare
invariati con retrocessione dell'1%)
Temo che la nuova gestione avrà un rendimento decisamente
inferiore poichè confluiranno tutti quegli strumenti
finanziari di "fresca" emissione delle "giovani" Gestioni
separate (quali "Investimento attivo" "Preludio" ecc) e
quindi vi sarà una consistente "diluizione" dei tassi dei
vecchi titoli in paniere nella Ri.alto.
A suo avviso è possibile chiedere alla Genertel life di
restare nella Gestione "Ri.Alto"?
2 aprile 2015 14:04 - savpg8801
Da molto tempo opero in queste tipologie di
investimento-accantonamento-vita ecc.
Chiaro che serve attenzione e serve anche chiarire ogni
aspetto quando si legge il prospetto informativo-contratto e
non temere di farsi spiegare per benino tutto quanto non è
comprensibile.
Esistono anche forme che richiedono poche commissioni
entrata-uscita ma possono avere altri vincoli, per esempio,
di temporalità, penali progressive a decrescere di uscita
anche parziale. Ma dopo questi raggiungimenti, peraltro non
lunghissimi, in genere i prodotti, pur da poco soggetti a
fiscalità ereditaria anche per gli interessi(informarsene),
sono più appetibili rispetto ad altri tipi di investimento
che, salvo i detentori di prodotti a rendimento fisso non
ultimamente venduti per speculare l'uovo al posto della
gallina, restano ben remunerativi.
Le gestioni separate-peraltro legalmente operanti per non
implicare l'assicurato-sottoscrittore o i suoi eredi in
eventuali tracolli fallimentari, avendone un trattamento di
rimborso privilegiato- in genere operano su calcoli che
tengono conto della storicità del/i titolo su cui investono
e non sugli andamenti del mercato(per definizione ballerino
e speculativo a risposta immediata) che, specie per gli
investimenti in fondi e, per quanto concerne quelli a forte
componente azionaria, può mettere in enormi difficoltà
l'investitore.
Ripeto che, sapendo scegliere e operare con strategie
neppure da santoni (spesso saputoni) dell'analisi
finanziaria, si possono ottenere migliori risultati che
l'operatività in titoli o fondi, non offre più, in genere.