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23 settembre 2015 0:02 - Nutless
@cappiello: salve, chiedo gentilmente un parere riguardo alla Scissione e fusione della gestione separata di Genertel life denominata "Ri.alto" in "Glife Premium".
Quali sono le criticità a suo avviso?
Cosa comporta l'operazione sotto tutti gli aspetti, non solo in termini di rendimento (i costi dovrebbero restare invariati con retrocessione dell'1%)
Temo che la nuova gestione avrà un rendimento decisamente inferiore poichè confluiranno tutti quegli strumenti finanziari di "fresca" emissione delle "giovani" Gestioni separate (quali "Investimento attivo" "Preludio" ecc) e quindi vi sarà una consistente "diluizione" dei tassi dei vecchi titoli in paniere nella Ri.alto.
A suo avviso è possibile chiedere alla Genertel life di restare nella Gestione "Ri.Alto"?
2 aprile 2015 14:04 - savpg8801
Da molto tempo opero in queste tipologie di investimento-accantonamento-vita ecc.
Chiaro che serve attenzione e serve anche chiarire ogni aspetto quando si legge il prospetto informativo-contratto e non temere di farsi spiegare per benino tutto quanto non è comprensibile.
Esistono anche forme che richiedono poche commissioni entrata-uscita ma possono avere altri vincoli, per esempio, di temporalità, penali progressive a decrescere di uscita anche parziale. Ma dopo questi raggiungimenti, peraltro non lunghissimi, in genere i prodotti, pur da poco soggetti a fiscalità ereditaria anche per gli interessi(informarsene), sono più appetibili rispetto ad altri tipi di investimento che, salvo i detentori di prodotti a rendimento fisso non ultimamente venduti per speculare l'uovo al posto della gallina, restano ben remunerativi.
Le gestioni separate-peraltro legalmente operanti per non implicare l'assicurato-sottoscrittore o i suoi eredi in eventuali tracolli fallimentari, avendone un trattamento di rimborso privilegiato- in genere operano su calcoli che tengono conto della storicità del/i titolo su cui investono e non sugli andamenti del mercato(per definizione ballerino e speculativo a risposta immediata) che, specie per gli investimenti in fondi e, per quanto concerne quelli a forte componente azionaria, può mettere in enormi difficoltà l'investitore.
Ripeto che, sapendo scegliere e operare con strategie neppure da santoni (spesso saputoni) dell'analisi finanziaria, si possono ottenere migliori risultati che l'operatività in titoli o fondi, non offre più, in genere.
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