@alessandro pedone
La ringrazio della gentile risposta e di aver fatto
un'eccezione.
A mia discolpa Le comunico che molti agenti di assicurazione
fanno velatamente capire che allo scarso rendimento si
aggiunge il guadagno da detrazione, infatti a me hanno
chiesto l'importo del reddito facendomi capire che più
questo è alto maggiore è il guadagno da detrazione.
Poi chiaramente leggendo il contratto non si trova traccia
di questa detrazione. Quindi attenti!!
Nel rinnovarle il mio apprezzamento spero di leggere
prossimamente un editoriale che descriva schematicamente le
varie forme di assicurazione.
15 giugno 2015 19:07 - federico6198
Si continua a fare disastri ma non è che il prossimo crollo
sarà la fine dell'economia contemporanea ?
15 giugno 2015 16:15 - Alessandro Pedone
@raffaele70
Grazie del suo gentile commento
@antonello1537
Lo spazio dei commenti è relativo ai temi trattati negli
articoli che si commentano.
Esiste uno spazio gratuito per le risposte ai vostri
quesiti.
Facendo un'eccezione le rispondo in sintesi: no, non è
detraibile. La prego, però, in futuro, di attenersi alle
regole del sito, che sono a tutela degli interessi di tutti
i lettori.
13 giugno 2015 11:51 - antonello1537
@alessandro pedone
Le scrivo anche in questo nuovo editoriale pensando che
forse non legge i commenti ai vecchi,
Le quote versate nel nuovo prodotto "Sicuramente protetto
online" sono detraibili nella denuncia dei redditi???
Non riesco a capire la differenza tra le varie forme di
assicurazione:assicurazioni vita, ramo 1, gestioni
separate...
Potrebbe gentilmente fare un pò di chiarezza??
grazie
13 giugno 2015 11:26 - raffaele70
bisognerebbe leggere questo articolo come prima notizia al
TG1 delle 20:00 per almeno una settimana di
fila!...ovviamente non succederà mai, tuttavia è già
tanto che informazioni di questo tipo siano in qualche modo
disponibili per il pubblico e, soprattutto, che ci sia
qualcuno disponibile a darle...
Bisogna togliere gli spazi, per facilitarla ho anche creato
un URL ristretto qui:
www.tinyurl.com/gestioniseparate
12 giugno 2015 11:02 - paola7728
..E QUALCHE TEMPO FA NE SCRISSI IN MODO SPECIFICO..MI SCUSI
DOTT. PEDONE PUO' RICHIAMARE L'ARTICOLO? GRAZIE
12 giugno 2015 7:13 - lucillafiaccola1796
ora siamo veramente stufi di queste pippone finanziarie di
merda !
Io i miei risparmi MELI MAGNO MA NON LI BUTTO e che gli
speculatori vadano a farsi fottere da qualcuno che ha il
gusto dell'orrido
E bastaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!
11 giugno 2015 18:19 - NN1999
Non mi è chiaro qualcosa:
Cito: "Immaginiamo, ad esempio, il momento nel quale i
mercati si formeranno la convinzione che i tassi siano
destinati a salire, magari perché le banche centrali
smetteranno di immettere liquidità nel sistema. Tutti
vorranno vendere obbligazioni,(...)"
- L'unica ipotesi che mi viene in mente è che si vendono le
obbligazioni nella speranza di riacquistarle ad un prezzo
più basso poi.
Cito:"(...) ma chi comprerà? I prezzi crolleranno
rapidissimamente, ma faticheranno a trovare un equilibrio
proprio per l’eccesso di denaro che è stato immesso
precedentemente nel sistema e che porterà ad un eccesso di
persone che in quel momento vorranno uscire."
- Non credo che non si raggiungerà l'equilibrio perchè
c'è troppa liquidità nel sistema (che favorirebbe
l'opposto - meglio poco che niente -) ma piuttosto perchè
nel mercato c'è la convinzione che i prezzi diminuiranno, e
quindi non ci sono acquisti.
Non è che proprio Buchanan sia immune dagli automatismi
tipici delle teorie semplificate dell'economia classica.
11 giugno 2015 17:39 - NN1999
N. Roubini ha già avuto ragione una volta, e lei afferma
che si tratta di una (seconda) facile previsione: ma lei
effettivamente ritiene che le lezioni del passato possano
farci comprendere come comportarci nel presente o nel
futuro, ovvero, in altre parole, possano "bastarci". Io ho
dei dubbi.
11 giugno 2015 17:22 - NN1999
Una delle prime lezioni di economia politica I (spero di
ricordarmi bene, è passato tanto di quel tempo) insegna che
l'equilibrio si raggiunge o modificando il prezzo o
modificando la quantità. In realtà mi sono reso conto che
l'equilibrio tra domanda e offerta in tantissimi casi si
raggiunge col prodotto perchè il prezzo di un bene è
stabilito per ragioni puramente
tecnico-organizzative-produttive. Il prezzo può sì
variare, ma io ritengo con piccole variazioni (escludo i
casi di vendite sottocosto). In caso si richiedano
variazioni maggiori si cambia direttamente il prodotto (o la
domanda si sposta su beni con caratteristiche simili ma
probabilmente inferiori e venduti ad un prezzo più basso).
11 giugno 2015 11:58 - Alessandro Pedone
@virginio6713
Il consiglio "pratico", se uno mette insieme le varie cose
che scrivo, si trova abbastanza facilmente. In linea di
massima è quello di stare il più possibile su strumenti
che non sono influenzati dall'andamento dei mercati e
abbastanza liquidi.
Cosa nello specifico, va visto in base al tipo di
portafoglio.
L'ultima volta che ho dato una indicazione specifica su un
prodotto, il risultato è stato che la compagnia ha
aumentato le commissioni di gestione...
Sarà sicuramente stato un caso... ovviamente... non ci
consideriamo così "importanti".
E'ovvio che se si tratta di un portafoglio di poche migliaia
o decine di migliaia di euro è preferibile tenerli anche su
un conto di deposito, piuttosto che in titoli di stato
(peggio se a lungo termine). Se si tratta di cifre molto
più grandi, bisogna andare su qualcosa di diverso, e -
qualche tempo fa - ne ho scritto in modo specifico.
Grazie, comunque, per i complimenti sugli articoli che sono
sempre apprezzati (così come, ed anzi ancora di se seguite
a, critiche costruttive che spesso ha giustamente rivolto).
11 giugno 2015 11:35 - virginio6713
GREXIT
ANCHE QUESTO OTTIMO ARTICOLO DI PEDONE, CHE OGGI NE HA FATTI
DUE DI ALTA QUALITA'.
IN ATTESA DI CROLLI COSA CONSIGLIA ? MANTENERSI LIQUIDI IN
BANCA SENZA INVESTIRE NULLA ?
GRAZIE VP
11 giugno 2015 11:33 - virginio6713
OTTIMO ARTICOLO DI PEDONE, SPECIALISTA DI LIVELLO.
MANCA PERO' QUALCHE CONSIGLIO SEPPUR MINIMO.
IL RISPARMIATORE DUNQUE STA ALLA FINESTRA SENZA INVESTIRE
NULLA E MANTENENDO LIQUIDITA' BANCARIA ?
GRAZIE VP
10 giugno 2015 22:39 - Bista
Se la moneta corrispondesse in misura decente alla ricchezza
prodotta cioè alla produzione di beni e servizi, e non alla
speculazione, l'incontro tra domanda ed offerta ci sarebbe
eccome.
Le teorie economiche tradizionali non saranno esatte,
perché il comportamento umano dipende sia dal cervello che
da bassi istinti, ma sono frutto del pensiero di gente sana
di mente.
Se invece la moneta non vale nemmeno il supporto di carta o
di metallo su cui ne è stampato il valore e continueremo a
lasciarla in potestà delle zecche (quelle grasse e con
tante zampette), del dio Danaro e dei più stupidi di noi
aspettiamoci le turbolenze.
Probabilmente sia con quelle meteoriche che con quelle
demenziali dovremo imparare a conviverci come con 'a livella
di Totò.