uhmmm quando leggo o sento medio...mi ricorda medio
l'anum...uh sarà...ma...
14 dicembre 2015 5:08 - W3C_Freedom
non difendo Banca Etruria perchè non sono nemmno loro
correntista, ma credo che leggere la pagina 14 del seguente
documento in lingua italiana, non sia affatto difficile da
capire:
Rischio di credito per i Portatori dei Titoli Esistenti
Il Portatore dei Titoli, ove decida di non aderire
all’Offerta, continuerà ad essere finanziatore
dell’Emittente e si assumerà il
rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere
all’obbligo di pagamento delle cedole maturate e del
rimborso del capitale a scadenza, come meglio descritto
nella sezione “Fattori di Rischio” di cui ai Prospetti
di Base, disponibile sul sito www.bancaetruria.it, sezione
“Investimenti/Obbligazioni”.
Se l'ho trovato io, non vedo come non possano non averlo
trovato gli avvocati che stanno affrontando la causa per
quel tizio che si è suicidato a Civitavecchia.
Leggere dunque qualsiasi foglio, farselo spiegare, leggere
le clausole e farsele spiegare, altrimenti se non avete le
idee chiare è meglio che non accettiate.
A differenza di Banca Etruria, CheBanca mai vi proporrà un
investimento, se non sarete voi ad aver chiesto un
appuntamento con un consulente finanziario che sta a vostra
disposizione anche un'ora per spiegarvi nel minimo dettaglio
come procedere agli investimenti.
nella sezione Investimenti di CheBanca si trovano:
Conto Corrente
https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot
ti/conti/conto-corrente/cn_conto_corrente
Conto Deposito
https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot
ti/risparmio-investimenti/conto-deposito/scopri-il-conto/cn_
conto_deposito_scopri_il_conto
Conto Deposito Business
https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot
ti/risparmio-investimenti/conto-deposito-business/cn_conto_d
eposito_business
Conto Tascabile
https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot
ti/conti/conto-tascabile/cn_conto_tascabile
Conto Yellow
https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot
ti/conti/conto-yellow/cn_conto_yellow
nella sezione Yellow Funds
https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot
ti/risparmio-investimenti/yellow-fund
Le variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio
possono far aumentare o diminuire il valore degli
investimenti e chi effettua l’investimento può non
recuperare la somma investita
nella sezione Obbligazioni
https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot
ti/risparmio-investimenti/obbligazioni/obbligazioni-in-corso
/mb_46
Prima dell'adesione, leggi il Prospetto Base approvato da
Consob in data 23 dicembre 2014 e il relativo Supplemento,
nonchè le Condizioni Definitivedisponibili sul sito
www.mediobanca.it e nella Sezione Risparmio e Investimenti
del sito www.chebanca.it
Si invita a prendere visione delle caratteristiche e dei
rischi dell’investimento in obbligazioni.In particolare,
in assenza di apprezzamento degli indici sottostanti,
l'investitore non percepisce la cedola.
11 dicembre 2015 20:24 - savpg8801
Ragionamento spavaldo, ipocrita, insensato e pure
incompetente quello che vuole colpevolizzare l'incauto
sottoscrittore.
"Ragionamento" che va in linea con la metodica dell'andazzo
superficiale delle politiche degli ultimo quinquenni circa
le"responsabilità"
Si è sempre più teso ad attribuire al consumatore, al
cliente, al paziente, al fruitore di beni e servizi,
all'ignaro cittadino di uno stato che nulla ha più "di
diritto" la responsabilità di ogni sua azione anche non
legale vigendo da sempre il principio che "l'ignoranza della
legge non è ammessa".
Si è sempre puntato allo rendere il cittadino
"consapevole", informato, e responsabile con la più vasta
gamma di presìdi che altro non sono che la devoluzione al
consumatore di ogni "irresponsabile" azione che non vuole
esere assunta, invece, dal fornitore.
Chi non ha mai firmato consensi su qualsiasi azione medica o
anche interventistica pena la non esecuzione di qualsiasi
intervento anche minimo?
Chi non ha mai firmato i consensi (pagine di assunzione di
responsabilità e altro) all'atto di stipulare una polizza o
anche di una sola variazione?
Chi non ha mai sentito attribuirsi la colpa di aver
acquistato una scatoletta su cui c'era una sorta di
etichetta atta a sollevare responsabilità da parte del
produttore-venditore assumendosi in proprio(il consumatore)
ogni responsabilità di errata scelta?
Chi non ha mai cercato di aprire un conto, di effettuare
un'operazione bancaria, di acquistare tipologie di prodotti
i più svariati venduti (sia come intermediari che come
propri) senza vedersi penalizzato a non effettuare nessuna
operazione ed essere altamente responsabilizzato con la
firma su decine di pagine di "interviste"(eufemismo)che ogni
banca propone per togliersi(legalmente) il peso di ogni
onere?
E l'elenco si farebbe lungo.
Queste "norme" di ormai prassi consueta a cui siamo
purtroppo abituati, altro non sono che il mezzo di declinare
responsabilità da parte dell'offerente, traslandole al
consumatore.
Le regole di attribuire ad ogni categoria di cittadini
queste responsabilità sono vessatorie.
La colpa diviene esclusivamente del cittadino anche sopra ad
ogni sua capacità.
Non si tiene conto dei livelli medi o bassi del fruitore di
servizi.
Non si tutelano categorie deboli per uniformità, ma anche
categorie più consapevoli andrebbero da tutelare perchè il
danno non è solo perpetrato ai più poveri come
l'orientamento del Governo fa intendere, ma anche per tutti
gli altri.
Non è vero che se chi ha di più non deve essere rimborsato
perchè se ha di più potrebbe essere anche uno che non si
è sperperato i risparmi per tenerli per la vecchiaia. E con
l'acquisto di ogni tipo di obbligazione(si chiama
obbligazione una richiestaprestito che propone l'emittente
per finanziarsi e continuare onestamente la propria
attività temporaneamente e per non andare, appunto, in
cattive acque) e che proprio per la sua natura giuridica,
deve essere rimborsato quale elemento privilegiato vuoi
anche solo per l'onore dell'Istituzione stessa. Quindi il
sottoscrittore è uno che aiuta l'emittente mettendogli a
disposizione risorse sotto un compenso.
Compenso tradotto in interessi che alla valutazione odierna,
forse è appena qualcosina di più del normale, cioè
"zero".
La mania saputellare di chi giudica il rischio solo in base
a quel poco in più di interessi promesso(e spesso non
erogato) come unico elemento di meritato capestro, è
ingiudicabile.
Una obbligazione deve essere soluta.
Quindi, la mancanza di tutela da parte delle leggi è
insopportabile.
Il cittadino, purchè non sia un conclamato speculatore
professionista, va pertanto tutelato, difeso e accompagnato
alla totale risoluzione e non trattato come destinatario di
un'opera di carità.
E il rischio di creare sfiducia nel sistema per
l'allontanamento di ogni forma, appena incognita, di
azionariato, obbligazionariato, ed ogni altra forma
considerata a questo famoso"rischio forzosamente
inconsapevole", è enorme ed avrà gravissime ripercussioni.
7 dicembre 2015 10:39 - savpg8801
Che ti posso dire, Lucilla.....Cosa ci stia dietro a queste
cose neppure il tuo santone lo sa.
Anche se nessuno ci crede il mondo è improntato sui soldi.
E i soldi fanno gola a tutti, anche agli onesti(o reputati
tali) Nelle banche, a onor del "de cuius", i beneficiari(o
presunti tali) delle eredità, si scannano a vicenda, e al
morto pace all'anima sua.
Come si traducano in atti reali i dissesti, dopo lo sanno
tutti, ma sarebbe opportuno saperlo prima che avvengano con
vigilanze doppie di quelle che già ci sono. I sindaci
revisori, la Banca d'Italia(organo supremo di vigilanza),
l'ABI, le società di rating che sparano giudizi in
continuazione,le centrali dei rischi, i patti Basilea o
altro che non sto a dire per pietà(di loro) , dovrebbero
essere gli organismi che di "pulci" se ne intendono(o
dovrebbero). E in parte lo fanno ma non abbastanza. Dirò di
più: se questi organi funzionassero a dovere, nessuna
banca, assicurazioni(ma anche altre imprese) potrebbe più
di funzionare perchè sarebbe loro impedito di lavorare a
norma di statuti e di migliaia di regole e disposizioni.
Quando negli USA le regole vennero disattese, le banche
davano soldi a tutti facilmente e crearono il caos di crisi
che ancora perdura(anche se si dice il contrario)
accontentando ogni richiedente anche di certa potenzialità
di insolvenza.
Questo si vorrebbe fare anche da noi. Si dice, ma perchè
non si danno i prestiti a tutti quelli che li desiderano?
Banche carogne.
Perchè si genererebbero insolvenze come già tante ce ne
sono anche a cordoni stretti e per fortuna che in Italia si
operava già a cordoni stretti. Figuriamoci se tutte le
banche ricominciassero a dare soldi(anche se coi tassi bassi
di adesso non conviene perchè darebbero soldi in perdita-e
se la gente non capisce questo, meglio vadano a cucinar
polenta) a tutti.
Altro che quattro o cinque dissesti. In tali condizioni
nessun Istituto farebbe più bilanci e tutto fallirebbe.
Sapete a quanto ammontano le sofferenze? a centinaia di
miliardi.
Ieri anche Berlusca ha detto quello che anch'io dico da
tempo(ma io non conto nulla)e cioè che con queste
disposizioni di far pagare a chi risparmia e presta soldi
alle banche, di derivazione europea, nessuno avrà più
voglia di acquistare azioni e obbligazioni e detenere soldi
in conti correnti.
Finalmente qualcuno lo dice.
Draghi sa benissimo che facilitare tutto con tassi bassi,
acquisti di titoli per dare liquidità ecc. non serve(ovvero
serve alla stupida opinione pubblica che tutto vuole e tutti
incolpa). Dare liquidità a un sistema che non la usa(non
perchè non la voglia usare, dato che avrebbe tutta la
convenienza a farlo perchè è il suo mestiere) non risolve
il problema alla radice.
Come accanirsi a dare medicine inutili a un paziente che sta
in punto di morte e non le può neppure ingoiare.
6 dicembre 2015 18:46 - lucillafiaccola1796
Mi chiedo quanti soldi avessero le 4 banche compresa quella
della ministra bbona presso la BCE...salvate coi soldi
nostri Contribuenti e Correntisti specifici... SAV che mi
dici?
Riflessione del 04 dicembre 2015 venerdì
Mario Draghi BCE ha portato l’interesse per le banche che
hanno i soldi [nostri] tutti presso la banca centrale
europea e li tengono lì in cassaforte senza darli in
prestito a chi ne ha bisogno, allo 0,25 percento MENO, i.e.
le banche devono pagare lo 0,25% alla BCE per poter tenere
lì i soldi [nostri]. Riflettendo, una domanda sorge
spontanea come dicono con questa frase fritta e rifritta ma
che ha un suo senso, mentre “in tempo reale” è una
stronzcazzata sia concettuale, sia linguistica. La domanda
è: perché una banca che fallisca per davvero o per rubare
ai creditori, come commercianti ladri facevano un tempo,
debba incamerarsi con il “bail in” che scatta dal 01
gennaio 2016 anche i nostri soldi, i risparmi di tutta una
vita che si tengono sul conto corrente che superino anche di
UN SOLO CENTESIMO DI EURO I CENTOMILA EURO? Prendano quelli
che hanno depositato presso la BCE! TRECCARTARO….SCACCO
MATTEO!
5 dicembre 2015 11:34 - savpg8801
Sembra che ci sia un orientamento da parte dell'esecutivo di
tutelare i piccoli risparmiatori truffati da crack di cui
non sono responsabili, con un fondo di 120 o poco più
milioni in parte finanziato da banche e in parte dal
governo. Ma sarebbe troppo poco anche se qualcosa forse
sarà fatto e solo in favore di piccoli risparmiatori (si
pensa 20 o 30 mila euro solo) e non speculatori. Resta
comunque appurato che queste disposizioni europee e a
seguito anche italiane, sono delle vere e proprie vessazioni
incomprensibili. La nostra Costituzione afferma che il
risparmio va tutelato.
Se questo è il modo!
Pensate che estendendo il concetto dalle banche in stato di
dissesto, fallimento o procedure concorsuali varie, a tutte
le società anche di diverso tipo, commerciali, industriali,
di servizi, ecc. chi detenga azioni o obbligazioni
subordinate o affini sia chiamato a pagare i dissesti, si
assisterà alla fuga di azionisti e obbligazionisti. Le
società di ogni genere, comprese le banche,ovviamente, si
vedrebbero sfumare le fonti di finanziamento, anche in
assenza di pericolo imminente ma solo anche di ventilato
rischio di fallimento o pure meno, magari per voci
precorritrici di aggiotaggio.
Per ora le banche sono state salvate coll'ultimo decreto,
ma non i risparmiatori che hanno puntato su di esse i loro
risparmi, ovviamente non rendendosi conto del pericolo
causato da queste leggi carogna.
27 novembre 2015 14:46 - domenica2402
buonasera, leggendo mi e' venuto un dubbio, io che ho denaro
vincolato fino a giugno 16 su banca delle Marche e denaro
libero su con deposito "fico" su banca Etruria, desidero
essere informata sui rischi a cui potrei andare
incontro...
grazie
27 novembre 2015 6:50 - lucillafiaccola1796
Finalmente SAV
Un esperto che mi dà ragione sul fatto che NON è l'€,
che è soo una moneta, a causare i guai ma i bruti u-mani di
cui Noi non facciamo parte perché ci evolviamo, ricercando,
cercando di migliorare...
Come sempre grazie. Un augurio di Benessere per Te ed i
Tuoi!
26 novembre 2015 20:44 - savpg8801
Cara Lucilla, non ho detto cose nuove, ma ho voluto solo
ribadire che appunto anche in passato le responsabilità di
varia natura sono derivate e regolamentate dal diritto
societario e in casi correlati anche da altre branchie del
diritto.
La faccenda dei centomila (per persona) e che riveli,
speriamo di no, potrebbe scendere a cinquantamila, è una
delle tante imposizioni, come le etichette, propinateci
dall'Unione Europea che a forza di voler maniacalmente
regolamentare, fa solo danni e mette i bastoni fra le ruote
su ogni vicenda economica, morale, fisica, e comportamentale
di tutti i suoi partecipanti. Come dice la lega ed altri,
cioè di eliminare l'euro, non è l'euro che ci rovina, ma
la esagerata produzione di regole. Ma purtroppo a quei
miliardi che paghiamo a tutti quelli che siedono agli
scranni Europei,dovremo pur dare un senso di produttività.
E' gente che non dorme la notte per inventarsi qualcosa da
imporre il giorno dopo.
Per dire ancora che il fondo di garanzia istituito a tutela
dei depositanti, non vale per tutto. Molta attenzione è
necessaria, ma qui siamo nel troppo lungo e difficile. E
altre banche sono state dichiarate fallite o in
amministrazione controllata, o commissariate, ma solo di
quelle 4 si è ultimamente parlato.
26 novembre 2015 19:21 - lucillafiaccola1796
Grazie SAV. Ho dovuto legger due volte perché sono
ignorante, però dopo ho capito tutto quello che hai
scritto. Stamattina a radiotre Tutta la città ne parla,
c'era Elio Lannutti Adusbef che ha intenzione di fare causa
collettiva a banca d'italia, perché non ha controllato come
doveva.
Questa causa la dovremmo fare anche Noi qui di Aduc. Vale la
pena di spendere dei soldi per far valere i propri diritti
contro i cravattari coi soldi NOSTRI!!!!! Perché dei
privati banca d'italia SPA società per azioni, quindi un
privato, e sue banche collaterali, da lei controllate e lei
controllanti, dovrebbero fottere i risparmi dei Contribuenti
Italiani che hanno risparmiato magari tutta una vita e NON
hanno INVESTITO in truffinvestimenti, ma hanno depositato
dentro una banca a mo' di cassaforte?
Delitto di furto ed appropriazione indebita...non per niente
il treccartaro l'ha depenalizzato, ma c'è il Codice della
Navigazione...bbbello!...decretato da uno NON ELETTO DA
NESSUNO su istruzioni, dice, di UE di Merdel, V colonna di
U$A, ELETTI DA NESSUNO, senza potere legislativo comune,
tanto è vero che poi delegano i kapò nazionali. Vogliamo
spaccar loro la Nocchia?
YESYAYES!!!!
Tanto prima o poi se non facciamo niente fottono tutti anche
quelli oltre i 100 mila euro. Una banca, cui scrissi, mi ha
anticipato tempo fa che li porteranno a 50 mila....capito???
26 novembre 2015 14:50 - savpg8801
Uno dei soliti commenti ottusi e strafottenti. Chi ha
risparmi e investe in qualcosa, è normale che tenti di
ricavare il più possibile. Ogni investitore c'è a firmare
l'ordine di acquisto, ma non sa se corra dei rischi atti a
fargli perdere i suoi soldi. Per motivi che chiunque
capisce: Nessuno, davanti al promotore riesce a leggere i
prospetti informativi e se anche li leggesse, data la
cripticità, non li capirebbe.
Tutti i prodotti in qualche modo sono venduti con clausole
di rischio, per legge o tutela, quindi o sei mago Merlino
per ipotizare che proprio "quel" prodotto emesso da
"quell'Istituzione" cadrà in default o segui le indicazioni
del promotore/venditore.
Da molti anni i tassi sono infimi quindi il divario/gap tra
un tasso basso(ergo: detto sicuro) e uno un po' più
alto(ergo:detto rischioso=trash) è pressochè minimo.
Alle sottoscrizioni dei titolo Argentina(di triste memoria)
i tassi non venivano considerati come adesso col "senno di
poi" e le derivate classificazioni evengeliche:tasso basso
Paradiso, tasso più alto Inferno.
All'epoca i titoli Argentina stato rendevano circa lordo
8,50%, ma c'era una miriade di titoli che rendevano tal
quale, chi più chi meno.
Sul mercato c'erano tanti BTP che fruttavano 6/7/ e più e
lunghi anche di più.
Allora con la sparata di responsabilità attribuita ai
golosoni di un punto o due in più si sarebbe dovuto
ipotizzare il default? Che nemmeno analisti più quotati
avrebbero immaginato con i loro grafichetti.
Tanto per chiarire e prendere decisioni nei dieci minuti (e
non una giornata) davanti a un consulente che ti dice:
questi sono i prodotti...prendere o lasciare...decidi
tu....io chi?
Alcune clausole di avvertimento:
Rischio connesso alla crisi economica finanziaria,
Rischio di liquidità dell'emittente,
Rischio di mercato,
Rischio di credito per il sottoscrittore,
Rischi relativi alla vendita prima della scadenza,
Rischio di liquidità delle obbligazioni,
Rischio connesso all'assenza di garanzie,
Rischi relativi ai conflitti di interesse,
Rischio di assenza di "rating",
Rischio connesso all'utilizzo del "BAIL-IN" e degli altri
strumenti di risoluzione previsti dalla direttiva BRRD (dal
1/1/2015, prorogata al 1/1/2016 al più tardi). ecc.
Allora, mio caro obiettore dicente il 26/11 h.6.36: " Ma
tutti questi signori che ora si lamentano dov'erano quando
incassavano interessi più alti perchè le obbligazioni
erano più rischiose?... non ti pare di dover come minimo
rivedere queste norme, facendosele spiegare, ed in
particolare quelle magari entrate in precedenza a far parte
dell'armamentario degli emittenti e non in atto prima delle
sottoscrizioni?
Se la gente considerasse anche una sola di queste norme,
inserite in ogni contratto o foglio informativo, il mondo
degli investimenti sarebbe già MORTO.
Quindi, non per questo non dovrebbe lamentarsi e invocare
cause?
26 novembre 2015 6:36 - erasal
Ma tutti questi signori che ora si lamentano dov'erano
quando incassavano interessi più alti perchè le
obbligazioni erano più rischiose?
25 novembre 2015 19:11 - lucillafiaccola1796
prina che il Treccartaro ci tolga anche gli stipendi,
facciamola questa AZIONE COLLETTIVA!!!
E' meglio che andare al cinema a vedere qualche
schifezza....
Matt...lo pagheremo pure il canone anche se non abbiamo il
tv, ma a te non ti vedremo MAI, e getteremo anche le radio
pur di non sentirti
Viva Ignazio Marino Ri-Sindaco, anche se non è Lao Tzuiano!
25 novembre 2015 14:50 - ale296
Esistono gli estremi di una class action di azionisti e
obbligazionisti subordinati, e l'Aduc può farsi promotore?
Grazie
24 novembre 2015 19:34 - lucillafiaccola1796
la magistratura interviene se richiesta a termine di legge,
altrimenti se ne frega, Richiediamo Noi, dopo aver formato
la Onlus La Banca degli Onesti...ritiriamo tutto, mettiamo
dentro il materasso e poi apriamo nostra banca degli Onesti.
Se la ggggente fosse onesta, non ci sarebbe bisogno di
banche "manolesta". Chi ha soldi li presta e chi li riceve
li restituisce. Quindi alla fine siamo sempre noi i
colpevoli...ma chi invece non,o è si deve far
valere...Sogno? Io dico CHESSEPO'FFA!!!
24 novembre 2015 7:55 - vincenzo9083
salve a tutti, ho 11.000 euro di azioni della banca etruria,
non capisco perchè parlate che non sono stati salvati gli
obbligazionisti subordinati e non dite che anche gli
azionisti rimangono con carta stracci nelle mani; proprio
non lo capisco, come non capisco che nessuno parli di questa
ingiustizia ne telegiornali, e anche le tv e i giornali di
opposizione non ne parlano, potrebbe essere un bel campo di
battaglia per le opposizioni politiche a questo governo ma
nessuno ne parli, tutti zitti, perchè?
23 novembre 2015 20:31 - giacomotr
Ci potrebbero essere i presupposti per ricorsi contro il
decreto del governo, relativamente al totale azzeramento
delle obb subordinate?
23 novembre 2015 20:26 - savpg8801
Spiegare cosa si definisce per obbligazionista subordinato
sarebbe meglio per far comprendere la differenza con
l'obbligazionista ordinario. Le obbligazioni sono strumenti
che vengono usati dalle imprese per finanziarsi. Le azioni
sono la definizione del capitale sociale, cioè l'azionista
è socio e proprietario di una qualsiasi azienda, anche
bancaria come in questi casi e sembra sia trattato in
maniera diversa perchè lo è di Banche. Con la disposizione
prossima ventura, cioè di compartecipare alle perdite e
agli eventuali salvataggi gli azionisti, gli obbligazionisti
e i detentori di strumenti tipo i conti correnti che, in
effetti, sono servizi non essendo nella fattispecie da
considerarsi "depositi", mi pare questo disposto mutuato
dall'Unione, altamente ingiusto e preoccupante. L'azionista,
anche se rappresenta l'organo principale della banca, dove
l'assemblea è decisionale, in realtà e salvo casi di
maggioranze oligarchiche, non rappresenta un bel nulla nel
suo piccolo. Come dare questa responsabilità all'azionista,
magari un retail che investe o ci specula o crede
nell'azienda quale fonte di dividendo, di errate edallegre
gestioni amministrative e direzionali degli organi esecutivi
relativamente a spregiudicate operazioni, o malversazioni, o
concessioni di crediti proiettabili a sofferenze? Questo
dovrebbe rimanere compito della magistratura.
Il risultato di tutto ciò potrebbe essere l'allontanamento
degli investitori che potrebbero essere chiamati in causa e
a pagare defaults non voluti in maniera del tutto ignara.
Le banche stesse potrebbero vedere venir meno finanziamenti,
detenzione mancata di depositi e conti correnti con cifre
aggredibili ed anche crolli delle quotazioni azionarie, ed
obbligazionarie, ed in generale calare la fiducia (già al
tempo odierno scarsa) nelle banche stesse. Non invento nulla
se riporto opinioni spesso comuni sulla convinzione che le
banche sono tutte ladre come si sente spesso sentenziare e
su cui il sottoscritto non è minimamente d'accordo, salvo
casi fisiologici.
Se il governo ha anticipato queste azioni creando ad hoc
delle misure ancora fattibili per poco, dovrebbe anche
pensare a quello che potrebbe succedere dopo, correndo ai
ripari in tempo e tutelando, così i risparmiatori non
sottovalutando il fenomeno(I risparmiatori non sono dei
farabutti avari da cacciare all'inferno magari assieme ai
prodighi, ma sono investitoti che, al posto, magari di
metter soldi in una impresa che costruisce o vende qualcosa,
immette risparmio finanziando, sotto forma di prestito,
imprese di ogni genere o bancarie o lo Stato stesso).