COMMENTI
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14 dicembre 2015 19:13 - savpg8801
Forte Lucilla..sei meglio (mejo) de Petrolini!
14 dicembre 2015 18:38 - lucillafiaccola1796
uhmmm quando leggo o sento medio...mi ricorda medio l'anum...uh sarà...ma...
14 dicembre 2015 5:08 - W3C_Freedom
non difendo Banca Etruria perchè non sono nemmno loro correntista, ma credo che leggere la pagina 14 del seguente documento in lingua italiana, non sia affatto difficile da capire:

http://www.bancaetruria.it/downloadDocumento.html?id=62107&t ype=OBBL&name=Banca%20Etruria%20-%20Documento%20Offerta%20co n%20appendici.pdf&red=http://www.bancaetruria.it/it/privati/ investimenti/obbligazioni.html

Rischio di credito per i Portatori dei Titoli Esistenti

Il Portatore dei Titoli, ove decida di non aderire all’Offerta, continuerà ad essere finanziatore dell’Emittente e si assumerà il
rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere all’obbligo di pagamento delle cedole maturate e del rimborso del capitale a scadenza, come meglio descritto nella sezione “Fattori di Rischio” di cui ai Prospetti di Base, disponibile sul sito www.bancaetruria.it, sezione “Investimenti/Obbligazioni”.

Se l'ho trovato io, non vedo come non possano non averlo trovato gli avvocati che stanno affrontando la causa per quel tizio che si è suicidato a Civitavecchia.

Leggere dunque qualsiasi foglio, farselo spiegare, leggere le clausole e farsele spiegare, altrimenti se non avete le idee chiare è meglio che non accettiate.

A differenza di Banca Etruria, CheBanca mai vi proporrà un investimento, se non sarete voi ad aver chiesto un appuntamento con un consulente finanziario che sta a vostra disposizione anche un'ora per spiegarvi nel minimo dettaglio come procedere agli investimenti.

nella sezione Investimenti di CheBanca si trovano:

https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/certificati-di-deposito

CFD (Certificati di deposito)

Nella sezione tutti i prodotti https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/tutti-prodotti è possibile trovare:

CFD; https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/certificati-di-deposito

Conto Corrente https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/conti/conto-corrente/cn_conto_corrente

Conto Deposito https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/conto-deposito/scopri-il-conto/cn_ conto_deposito_scopri_il_conto

Conto Deposito Business https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/conto-deposito-business/cn_conto_d eposito_business

Conto Tascabile https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/conti/conto-tascabile/cn_conto_tascabile

Conto Yellow https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/conti/conto-yellow/cn_conto_yellow

Risparmio Assicurato https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/risparmio-assicurato/cn_risparmio_ assicurato

Risparmio Gestito https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/risparmio_gestito/cn_investimenti_ risparmio_gestito

nella sezione Yellow Funds https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/yellow-fund

Le variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio possono far aumentare o diminuire il valore degli investimenti e chi effettua l’investimento può non recuperare la somma investita

nella sezione Obbligazioni https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/obbligazioni/obbligazioni-in-corso /mb_46

Prima dell'adesione, leggi il Prospetto Base approvato da Consob in data 23 dicembre 2014 e il relativo Supplemento, nonchè le Condizioni Definitivedisponibili sul sito www.mediobanca.it e nella Sezione Risparmio e Investimenti del sito www.chebanca.it

Si invita a prendere visione delle caratteristiche e dei rischi dell’investimento in obbligazioni.In particolare, in assenza di apprezzamento degli indici sottostanti, l'investitore non percepisce la cedola.
11 dicembre 2015 20:24 - savpg8801
Ragionamento spavaldo, ipocrita, insensato e pure incompetente quello che vuole colpevolizzare l'incauto sottoscrittore.
"Ragionamento" che va in linea con la metodica dell'andazzo superficiale delle politiche degli ultimo quinquenni circa le"responsabilità"
Si è sempre più teso ad attribuire al consumatore, al cliente, al paziente, al fruitore di beni e servizi, all'ignaro cittadino di uno stato che nulla ha più "di diritto" la responsabilità di ogni sua azione anche non legale vigendo da sempre il principio che "l'ignoranza della legge non è ammessa".
Si è sempre puntato allo rendere il cittadino "consapevole", informato, e responsabile con la più vasta gamma di presìdi che altro non sono che la devoluzione al consumatore di ogni "irresponsabile" azione che non vuole esere assunta, invece, dal fornitore.
Chi non ha mai firmato consensi su qualsiasi azione medica o anche interventistica pena la non esecuzione di qualsiasi intervento anche minimo?
Chi non ha mai firmato i consensi (pagine di assunzione di responsabilità e altro) all'atto di stipulare una polizza o anche di una sola variazione?
Chi non ha mai sentito attribuirsi la colpa di aver acquistato una scatoletta su cui c'era una sorta di etichetta atta a sollevare responsabilità da parte del produttore-venditore assumendosi in proprio(il consumatore) ogni responsabilità di errata scelta?
Chi non ha mai cercato di aprire un conto, di effettuare un'operazione bancaria, di acquistare tipologie di prodotti i più svariati venduti (sia come intermediari che come propri) senza vedersi penalizzato a non effettuare nessuna operazione ed essere altamente responsabilizzato con la firma su decine di pagine di "interviste"(eufemismo)che ogni banca propone per togliersi(legalmente) il peso di ogni onere?
E l'elenco si farebbe lungo.
Queste "norme" di ormai prassi consueta a cui siamo purtroppo abituati, altro non sono che il mezzo di declinare responsabilità da parte dell'offerente, traslandole al consumatore.
Le regole di attribuire ad ogni categoria di cittadini queste responsabilità sono vessatorie.
La colpa diviene esclusivamente del cittadino anche sopra ad ogni sua capacità.
Non si tiene conto dei livelli medi o bassi del fruitore di servizi.
Non si tutelano categorie deboli per uniformità, ma anche categorie più consapevoli andrebbero da tutelare perchè il danno non è solo perpetrato ai più poveri come l'orientamento del Governo fa intendere, ma anche per tutti gli altri.
Non è vero che se chi ha di più non deve essere rimborsato perchè se ha di più potrebbe essere anche uno che non si è sperperato i risparmi per tenerli per la vecchiaia. E con l'acquisto di ogni tipo di obbligazione(si chiama obbligazione una richiestaprestito che propone l'emittente per finanziarsi e continuare onestamente la propria attività temporaneamente e per non andare, appunto, in cattive acque) e che proprio per la sua natura giuridica, deve essere rimborsato quale elemento privilegiato vuoi anche solo per l'onore dell'Istituzione stessa. Quindi il sottoscrittore è uno che aiuta l'emittente mettendogli a disposizione risorse sotto un compenso.
Compenso tradotto in interessi che alla valutazione odierna, forse è appena qualcosina di più del normale, cioè "zero".
La mania saputellare di chi giudica il rischio solo in base a quel poco in più di interessi promesso(e spesso non erogato) come unico elemento di meritato capestro, è ingiudicabile.
Una obbligazione deve essere soluta.
Quindi, la mancanza di tutela da parte delle leggi è insopportabile.
Il cittadino, purchè non sia un conclamato speculatore professionista, va pertanto tutelato, difeso e accompagnato alla totale risoluzione e non trattato come destinatario di un'opera di carità.
E il rischio di creare sfiducia nel sistema per l'allontanamento di ogni forma, appena incognita, di azionariato, obbligazionariato, ed ogni altra forma considerata a questo famoso"rischio forzosamente inconsapevole", è enorme ed avrà gravissime ripercussioni.
7 dicembre 2015 10:39 - savpg8801
Che ti posso dire, Lucilla.....Cosa ci stia dietro a queste cose neppure il tuo santone lo sa.
Anche se nessuno ci crede il mondo è improntato sui soldi. E i soldi fanno gola a tutti, anche agli onesti(o reputati tali) Nelle banche, a onor del "de cuius", i beneficiari(o presunti tali) delle eredità, si scannano a vicenda, e al morto pace all'anima sua.
Come si traducano in atti reali i dissesti, dopo lo sanno tutti, ma sarebbe opportuno saperlo prima che avvengano con vigilanze doppie di quelle che già ci sono. I sindaci revisori, la Banca d'Italia(organo supremo di vigilanza), l'ABI, le società di rating che sparano giudizi in continuazione,le centrali dei rischi, i patti Basilea o altro che non sto a dire per pietà(di loro) , dovrebbero essere gli organismi che di "pulci" se ne intendono(o dovrebbero). E in parte lo fanno ma non abbastanza. Dirò di più: se questi organi funzionassero a dovere, nessuna banca, assicurazioni(ma anche altre imprese) potrebbe più di funzionare perchè sarebbe loro impedito di lavorare a norma di statuti e di migliaia di regole e disposizioni. Quando negli USA le regole vennero disattese, le banche davano soldi a tutti facilmente e crearono il caos di crisi che ancora perdura(anche se si dice il contrario) accontentando ogni richiedente anche di certa potenzialità di insolvenza.
Questo si vorrebbe fare anche da noi. Si dice, ma perchè non si danno i prestiti a tutti quelli che li desiderano? Banche carogne.
Perchè si genererebbero insolvenze come già tante ce ne sono anche a cordoni stretti e per fortuna che in Italia si operava già a cordoni stretti. Figuriamoci se tutte le banche ricominciassero a dare soldi(anche se coi tassi bassi di adesso non conviene perchè darebbero soldi in perdita-e se la gente non capisce questo, meglio vadano a cucinar polenta) a tutti.
Altro che quattro o cinque dissesti. In tali condizioni nessun Istituto farebbe più bilanci e tutto fallirebbe. Sapete a quanto ammontano le sofferenze? a centinaia di miliardi.
Ieri anche Berlusca ha detto quello che anch'io dico da tempo(ma io non conto nulla)e cioè che con queste disposizioni di far pagare a chi risparmia e presta soldi alle banche, di derivazione europea, nessuno avrà più voglia di acquistare azioni e obbligazioni e detenere soldi in conti correnti.
Finalmente qualcuno lo dice.
Draghi sa benissimo che facilitare tutto con tassi bassi, acquisti di titoli per dare liquidità ecc. non serve(ovvero serve alla stupida opinione pubblica che tutto vuole e tutti incolpa). Dare liquidità a un sistema che non la usa(non perchè non la voglia usare, dato che avrebbe tutta la convenienza a farlo perchè è il suo mestiere) non risolve il problema alla radice.
Come accanirsi a dare medicine inutili a un paziente che sta in punto di morte e non le può neppure ingoiare.
6 dicembre 2015 18:46 - lucillafiaccola1796
Mi chiedo quanti soldi avessero le 4 banche compresa quella della ministra bbona presso la BCE...salvate coi soldi nostri Contribuenti e Correntisti specifici... SAV che mi dici?

Riflessione del 04 dicembre 2015 venerdì
Mario Draghi BCE ha portato l’interesse per le banche che hanno i soldi [nostri] tutti presso la banca centrale europea e li tengono lì in cassaforte senza darli in prestito a chi ne ha bisogno, allo 0,25 percento MENO, i.e. le banche devono pagare lo 0,25% alla BCE per poter tenere lì i soldi [nostri]. Riflettendo, una domanda sorge spontanea come dicono con questa frase fritta e rifritta ma che ha un suo senso, mentre “in tempo reale” è una stronzcazzata sia concettuale, sia linguistica. La domanda è: perché una banca che fallisca per davvero o per rubare ai creditori, come commercianti ladri facevano un tempo, debba incamerarsi con il “bail in” che scatta dal 01 gennaio 2016 anche i nostri soldi, i risparmi di tutta una vita che si tengono sul conto corrente che superino anche di UN SOLO CENTESIMO DI EURO I CENTOMILA EURO? Prendano quelli che hanno depositato presso la BCE! TRECCARTARO….SCACCO MATTEO!
5 dicembre 2015 11:34 - savpg8801
Sembra che ci sia un orientamento da parte dell'esecutivo di tutelare i piccoli risparmiatori truffati da crack di cui non sono responsabili, con un fondo di 120 o poco più milioni in parte finanziato da banche e in parte dal governo. Ma sarebbe troppo poco anche se qualcosa forse sarà fatto e solo in favore di piccoli risparmiatori (si pensa 20 o 30 mila euro solo) e non speculatori. Resta comunque appurato che queste disposizioni europee e a seguito anche italiane, sono delle vere e proprie vessazioni incomprensibili. La nostra Costituzione afferma che il risparmio va tutelato.
Se questo è il modo!
Pensate che estendendo il concetto dalle banche in stato di dissesto, fallimento o procedure concorsuali varie, a tutte le società anche di diverso tipo, commerciali, industriali, di servizi, ecc. chi detenga azioni o obbligazioni subordinate o affini sia chiamato a pagare i dissesti, si assisterà alla fuga di azionisti e obbligazionisti. Le società di ogni genere, comprese le banche,ovviamente, si vedrebbero sfumare le fonti di finanziamento, anche in assenza di pericolo imminente ma solo anche di ventilato rischio di fallimento o pure meno, magari per voci precorritrici di aggiotaggio.
Per ora le banche sono state salvate coll'ultimo decreto, ma non i risparmiatori che hanno puntato su di esse i loro risparmi, ovviamente non rendendosi conto del pericolo causato da queste leggi carogna.
27 novembre 2015 14:46 - domenica2402
buonasera, leggendo mi e' venuto un dubbio, io che ho denaro vincolato fino a giugno 16 su banca delle Marche e denaro libero su con deposito "fico" su banca Etruria, desidero essere informata sui rischi a cui potrei andare incontro...
grazie
27 novembre 2015 6:50 - lucillafiaccola1796
Finalmente SAV
Un esperto che mi dà ragione sul fatto che NON è l'€, che è soo una moneta, a causare i guai ma i bruti u-mani di cui Noi non facciamo parte perché ci evolviamo, ricercando, cercando di migliorare...
Come sempre grazie. Un augurio di Benessere per Te ed i Tuoi!
26 novembre 2015 20:44 - savpg8801
Cara Lucilla, non ho detto cose nuove, ma ho voluto solo ribadire che appunto anche in passato le responsabilità di varia natura sono derivate e regolamentate dal diritto societario e in casi correlati anche da altre branchie del diritto.
La faccenda dei centomila (per persona) e che riveli, speriamo di no, potrebbe scendere a cinquantamila, è una delle tante imposizioni, come le etichette, propinateci dall'Unione Europea che a forza di voler maniacalmente regolamentare, fa solo danni e mette i bastoni fra le ruote su ogni vicenda economica, morale, fisica, e comportamentale di tutti i suoi partecipanti. Come dice la lega ed altri, cioè di eliminare l'euro, non è l'euro che ci rovina, ma la esagerata produzione di regole. Ma purtroppo a quei miliardi che paghiamo a tutti quelli che siedono agli scranni Europei,dovremo pur dare un senso di produttività. E' gente che non dorme la notte per inventarsi qualcosa da imporre il giorno dopo.
Per dire ancora che il fondo di garanzia istituito a tutela dei depositanti, non vale per tutto. Molta attenzione è necessaria, ma qui siamo nel troppo lungo e difficile. E altre banche sono state dichiarate fallite o in amministrazione controllata, o commissariate, ma solo di quelle 4 si è ultimamente parlato.
26 novembre 2015 19:21 - lucillafiaccola1796
Grazie SAV. Ho dovuto legger due volte perché sono ignorante, però dopo ho capito tutto quello che hai scritto. Stamattina a radiotre Tutta la città ne parla, c'era Elio Lannutti Adusbef che ha intenzione di fare causa collettiva a banca d'italia, perché non ha controllato come doveva.
Questa causa la dovremmo fare anche Noi qui di Aduc. Vale la pena di spendere dei soldi per far valere i propri diritti contro i cravattari coi soldi NOSTRI!!!!! Perché dei privati banca d'italia SPA società per azioni, quindi un privato, e sue banche collaterali, da lei controllate e lei controllanti, dovrebbero fottere i risparmi dei Contribuenti Italiani che hanno risparmiato magari tutta una vita e NON hanno INVESTITO in truffinvestimenti, ma hanno depositato dentro una banca a mo' di cassaforte?
Delitto di furto ed appropriazione indebita...non per niente il treccartaro l'ha depenalizzato, ma c'è il Codice della Navigazione...bbbello!...decretato da uno NON ELETTO DA NESSUNO su istruzioni, dice, di UE di Merdel, V colonna di U$A, ELETTI DA NESSUNO, senza potere legislativo comune, tanto è vero che poi delegano i kapò nazionali. Vogliamo spaccar loro la Nocchia?
YESYAYES!!!!
Tanto prima o poi se non facciamo niente fottono tutti anche quelli oltre i 100 mila euro. Una banca, cui scrissi, mi ha anticipato tempo fa che li porteranno a 50 mila....capito???
26 novembre 2015 14:50 - savpg8801
Uno dei soliti commenti ottusi e strafottenti. Chi ha risparmi e investe in qualcosa, è normale che tenti di ricavare il più possibile. Ogni investitore c'è a firmare l'ordine di acquisto, ma non sa se corra dei rischi atti a fargli perdere i suoi soldi. Per motivi che chiunque capisce: Nessuno, davanti al promotore riesce a leggere i prospetti informativi e se anche li leggesse, data la cripticità, non li capirebbe.
Tutti i prodotti in qualche modo sono venduti con clausole di rischio, per legge o tutela, quindi o sei mago Merlino per ipotizare che proprio "quel" prodotto emesso da "quell'Istituzione" cadrà in default o segui le indicazioni del promotore/venditore.
Da molti anni i tassi sono infimi quindi il divario/gap tra un tasso basso(ergo: detto sicuro) e uno un po' più alto(ergo:detto rischioso=trash) è pressochè minimo.
Alle sottoscrizioni dei titolo Argentina(di triste memoria) i tassi non venivano considerati come adesso col "senno di poi" e le derivate classificazioni evengeliche:tasso basso Paradiso, tasso più alto Inferno.
All'epoca i titoli Argentina stato rendevano circa lordo 8,50%, ma c'era una miriade di titoli che rendevano tal quale, chi più chi meno.
Sul mercato c'erano tanti BTP che fruttavano 6/7/ e più e lunghi anche di più.
Allora con la sparata di responsabilità attribuita ai golosoni di un punto o due in più si sarebbe dovuto ipotizzare il default? Che nemmeno analisti più quotati avrebbero immaginato con i loro grafichetti.
Tanto per chiarire e prendere decisioni nei dieci minuti (e non una giornata) davanti a un consulente che ti dice: questi sono i prodotti...prendere o lasciare...decidi tu....io chi?
Alcune clausole di avvertimento:
Rischio connesso alla crisi economica finanziaria,
Rischio di liquidità dell'emittente,
Rischio di mercato,
Rischio di credito per il sottoscrittore,
Rischi relativi alla vendita prima della scadenza,
Rischio di liquidità delle obbligazioni,
Rischio connesso all'assenza di garanzie,
Rischi relativi ai conflitti di interesse,
Rischio di assenza di "rating",
Rischio connesso all'utilizzo del "BAIL-IN" e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla direttiva BRRD (dal 1/1/2015, prorogata al 1/1/2016 al più tardi). ecc.
Allora, mio caro obiettore dicente il 26/11 h.6.36: " Ma tutti questi signori che ora si lamentano dov'erano quando incassavano interessi più alti perchè le obbligazioni erano più rischiose?... non ti pare di dover come minimo rivedere queste norme, facendosele spiegare, ed in particolare quelle magari entrate in precedenza a far parte dell'armamentario degli emittenti e non in atto prima delle sottoscrizioni?
Se la gente considerasse anche una sola di queste norme, inserite in ogni contratto o foglio informativo, il mondo degli investimenti sarebbe già MORTO.
Quindi, non per questo non dovrebbe lamentarsi e invocare cause?
26 novembre 2015 6:36 - erasal
Ma tutti questi signori che ora si lamentano dov'erano quando incassavano interessi più alti perchè le obbligazioni erano più rischiose?
25 novembre 2015 19:11 - lucillafiaccola1796
prina che il Treccartaro ci tolga anche gli stipendi, facciamola questa AZIONE COLLETTIVA!!!
E' meglio che andare al cinema a vedere qualche schifezza....
Matt...lo pagheremo pure il canone anche se non abbiamo il tv, ma a te non ti vedremo MAI, e getteremo anche le radio pur di non sentirti
Viva Ignazio Marino Ri-Sindaco, anche se non è Lao Tzuiano!
25 novembre 2015 14:50 - ale296
Esistono gli estremi di una class action di azionisti e obbligazionisti subordinati, e l'Aduc può farsi promotore? Grazie
24 novembre 2015 19:34 - lucillafiaccola1796
la magistratura interviene se richiesta a termine di legge, altrimenti se ne frega, Richiediamo Noi, dopo aver formato la Onlus La Banca degli Onesti...ritiriamo tutto, mettiamo dentro il materasso e poi apriamo nostra banca degli Onesti. Se la ggggente fosse onesta, non ci sarebbe bisogno di banche "manolesta". Chi ha soldi li presta e chi li riceve li restituisce. Quindi alla fine siamo sempre noi i colpevoli...ma chi invece non,o è si deve far valere...Sogno? Io dico CHESSEPO'FFA!!!
24 novembre 2015 7:55 - vincenzo9083
salve a tutti, ho 11.000 euro di azioni della banca etruria, non capisco perchè parlate che non sono stati salvati gli obbligazionisti subordinati e non dite che anche gli azionisti rimangono con carta stracci nelle mani; proprio non lo capisco, come non capisco che nessuno parli di questa ingiustizia ne telegiornali, e anche le tv e i giornali di opposizione non ne parlano, potrebbe essere un bel campo di battaglia per le opposizioni politiche a questo governo ma nessuno ne parli, tutti zitti, perchè?
23 novembre 2015 20:31 - giacomotr
Ci potrebbero essere i presupposti per ricorsi contro il decreto del governo, relativamente al totale azzeramento delle obb subordinate?
23 novembre 2015 20:26 - savpg8801
Spiegare cosa si definisce per obbligazionista subordinato sarebbe meglio per far comprendere la differenza con l'obbligazionista ordinario. Le obbligazioni sono strumenti che vengono usati dalle imprese per finanziarsi. Le azioni sono la definizione del capitale sociale, cioè l'azionista è socio e proprietario di una qualsiasi azienda, anche bancaria come in questi casi e sembra sia trattato in maniera diversa perchè lo è di Banche. Con la disposizione prossima ventura, cioè di compartecipare alle perdite e agli eventuali salvataggi gli azionisti, gli obbligazionisti e i detentori di strumenti tipo i conti correnti che, in effetti, sono servizi non essendo nella fattispecie da considerarsi "depositi", mi pare questo disposto mutuato dall'Unione, altamente ingiusto e preoccupante. L'azionista, anche se rappresenta l'organo principale della banca, dove l'assemblea è decisionale, in realtà e salvo casi di maggioranze oligarchiche, non rappresenta un bel nulla nel suo piccolo. Come dare questa responsabilità all'azionista, magari un retail che investe o ci specula o crede nell'azienda quale fonte di dividendo, di errate edallegre gestioni amministrative e direzionali degli organi esecutivi relativamente a spregiudicate operazioni, o malversazioni, o concessioni di crediti proiettabili a sofferenze? Questo dovrebbe rimanere compito della magistratura.
Il risultato di tutto ciò potrebbe essere l'allontanamento degli investitori che potrebbero essere chiamati in causa e a pagare defaults non voluti in maniera del tutto ignara.
Le banche stesse potrebbero vedere venir meno finanziamenti, detenzione mancata di depositi e conti correnti con cifre aggredibili ed anche crolli delle quotazioni azionarie, ed obbligazionarie, ed in generale calare la fiducia (già al tempo odierno scarsa) nelle banche stesse. Non invento nulla se riporto opinioni spesso comuni sulla convinzione che le banche sono tutte ladre come si sente spesso sentenziare e su cui il sottoscritto non è minimamente d'accordo, salvo casi fisiologici.
Se il governo ha anticipato queste azioni creando ad hoc delle misure ancora fattibili per poco, dovrebbe anche pensare a quello che potrebbe succedere dopo, correndo ai ripari in tempo e tutelando, così i risparmiatori non sottovalutando il fenomeno(I risparmiatori non sono dei farabutti avari da cacciare all'inferno magari assieme ai prodighi, ma sono investitoti che, al posto, magari di metter soldi in una impresa che costruisce o vende qualcosa, immette risparmio finanziando, sotto forma di prestito, imprese di ogni genere o bancarie o lo Stato stesso).
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