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14 dicembre 2015 4:58 - W3C_Freedom
nella sezione Yellow Funds https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/yellow-fund

Le variazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio possono far aumentare o diminuire il valore degli investimenti e chi effettua l’investimento può non recuperare la somma investita

nella sezione Obbligazioni https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/obbligazioni/obbligazioni-in-corso /mb_46

Prima dell'adesione, leggi il Prospetto Base approvato da Consob in data 23 dicembre 2014 e il relativo Supplemento, nonchè le Condizioni Definitivedisponibili sul sito www.mediobanca.it e nella Sezione Risparmio e Investimenti del sito www.chebanca.it

Si invita a prendere visione delle caratteristiche e dei rischi dell’investimento in obbligazioni.In particolare, in assenza di apprezzamento degli indici sottostanti, l'investitore non percepisce la cedola.
14 dicembre 2015 4:51 - W3C_Freedom
non difendo Banca Etruria perchè non sono nemmno loro correntista, ma credo che leggere la pagina 14 del seguente documento in lingua italiana, non sia affatto difficile da capire:

http://www.bancaetruria.it/downloadDocumento.html?id=62107&t ype=OBBL&name=Banca%20Etruria%20-%20Documento%20Offerta%20co n%20appendici.pdf&red=http://www.bancaetruria.it/it/privati/ investimenti/obbligazioni.html

Rischio di credito per i Portatori dei Titoli Esistenti

Il Portatore dei Titoli, ove decida di non aderire all’Offerta, continuerà ad essere finanziatore dell’Emittente e si assumerà il
rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere all’obbligo di pagamento delle cedole maturate e del rimborso del capitale a scadenza, come meglio descritto nella sezione “Fattori di Rischio” di cui ai Prospetti di Base, disponibile sul sito www.bancaetruria.it, sezione “Investimenti/Obbligazioni”.

Se l'ho trovato io, non vedo come non possano non averlo trovato gli avvocati che stanno affrontando la causa per quel tizio che si è suicidato a Civitavecchia.

Leggere dunque qualsiasi foglio, farselo spiegare, leggere le clausole e farsele spiegare, altrimenti se non avete le idee chiare è meglio che non accettiate.

A differenza di Banca Etruria, CheBanca mai vi proporrà un investimento, se non sarete voi ad aver chiesto un appuntamento con un consulente finanziario che sta a vostra disposizione anche un'ora per spiegarvi nel minimo dettaglio come procedere agli investimenti.

nella sezione Investimenti di CheBanca si trovano:

https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/certificati-di-deposito

CFD (Certificati di deposito)

Nella sezione tutti i prodotti https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/tutti-prodotti è possibile trovare:

CFD; https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/certificati-di-deposito

Conto Corrente https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/conti/conto-corrente/cn_conto_corrente

Conto Deposito https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/conto-deposito/scopri-il-conto/cn_ conto_deposito_scopri_il_conto

Conto Deposito Business https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/conto-deposito-business/cn_conto_d eposito_business

Conto Tascabile https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/conti/conto-tascabile/cn_conto_tascabile

Conto Yellow https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/conti/conto-yellow/cn_conto_yellow

Risparmio Assicurato https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/risparmio-assicurato/cn_risparmio_ assicurato

Risparmio Gestito https://www.chebanca.it/wps/wcm/connect/istituzionale/prodot ti/risparmio-investimenti/risparmio_gestito/cn_investimenti_ risparmio_gestito
13 dicembre 2015 19:47 - savpg8801
A seguito di quanto ebbi a ipotizzare in mio post delle 10.42 su altro editoriale di Alessandro Pedone e che riporto:...."" Come si dovrebbe impedire a un prodotto finanziario, spesso spacciato come "di risparmio", di essere venduto.
In ultima analisi, i prodotti subordinati, ma anche altre tipologie non sarebbero stati valutati come altamente pericolosi al di là della normale precauzione.
L'autorità, a cui fa capo ogni società civile nella sua ampia gamma di varietà, non avrebbe MAI dovuto permettere l'introduzione di queste "pozioni" a rischio altissimo, tutelando in toto tutte le fascie della popolazione.....""
-.-.-.-
Mi trovo ora a dover riportare anche la dichiarazione di oggi pomeriggio del Direttore Generale di Banca d'Italia che in un report televisivo dichiara che:... per legge dovrebbero essere vietate le emissioni o i collocamenti di prodotti a rischio come quelli delle subordinate ed altri aventi finalità simili al fine di tutelare almeno chi non è in grado di valutare autonomamente e in via pilotata i rischi enormi a cui va incontro.....
ecco la scoperta dell'acqua calda, a mio avviso.
Sono per questo,soddisfatto e fiducioso che immediatamente si provveda a ciò anche se non ci dovrebbe essere bisogno di una nuova legge perchè i reati di truffa, raggiro ecc. sono già leggi. E che la vigilanza di cui agli organi della Consob e specifici della Banca d'italia siano, sempre per legge, più attivi.
12 dicembre 2015 13:55 - savpg8801
L'obbligazione va soddisfatta a prescindere da formulazioni di comodo.
La tradizionale definizione dell’obligatio in diritto romano è contenuta nelle Istituzioni di Giustiniano: “obligatio est iuris vinculum, quo necessitate adstringimur alicuius solvendae rei secundum nostrae civitatis iura”. La definizione si rivela quanto mai importante, in quanto il nostro Codice Civile non dà una definizione del rapporto obbligatorio, e ci gioviamo ancora oggi delle parole delle fonti romane. Stando alla definizione, obligatio est iuris vinculum, l’obbligazione è vincolo giuridico.
Il Codice Civile menziona tali istituti al 1218 e 2740 . Il primo stabilisce che il debitore è tenuto ad eseguire ESATTAMENTE la prestazione dovuta; il secondo precisa che il soddisfacimento delle pretese del creditore si attua con la soggezione di tutto il patrimonio dell’obbligato, il quale risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri.
Molte altre interpretazioni mi lasciano perplesso. Capire la difficoltà di applicare il diritto sull'estero(tipo Argentina) è normale, ma direttamente nel nostro Paese mi pare senza dubbio eseguibile.
E' ovvio che se trattasi di "Obbligazioni", a parte tutte le nominazioni attribuite ad usum, esse vanno rispettate.
Non si capisce, quindi, la disattesa dello stato di diritto. Stato o non Stato, Europa o meno, Banche o meno, chi si obbliga deve, non risarcire addirittura in parte magari a segno di carità con indegno ricorso ad arbitrati o altre diavolerie e solo per alcuni, ottemperare al proprio impegno. Punto.
Qualche illuminazione può essere suggerita da:
http://www.bankpedia.org/index.php/it/119-italian/o/23422-ob bligazione-enciclopedia
11 dicembre 2015 18:01 - flavio8462
Cara aduc , ho letto sul giornale questo articolo riferito alla CRSM , cosa significa ? non ho capito bene e visto il periodo......


SAN MINIATO. Nel corso del 2016 la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato (Crsm) nella Spa bancaria scenderà al 50,27%. Non solo: rispettando gli obblighi assunti con la sottoscrizione del protocollo tra Associazione Casse di Risparmio e Ministero dell’Economia, l’ente di Palazzo Grifoni, a partire dal piano programmatico 2016, ridurrà l’esposizione verso la banca conferitaria a una percentuale inferiore a un terzo del totale dell’attivo dello stato patrimoniale della Fondazione stessa.

È quanto si legge nel documento programmatico previsionale dell’ente presieduto dal notaio Mario Marinella. Il documento dedica circa una pagina e mezzo alla gestione del patrimonio, delineando le scelte future in merito alla partecipazione azionaria nella banca.

«La Fondazione - si legge - nell’ottica della mitigazione del rischio, ha attuato, negli anni precedenti, una progressiva diluizione della quota di partecipazione nella banca conferitaria, incrementando al contempo il valore dell’investimento».

Infatti, la Cassa di Risparmio Spa «ha inteso allinearsi prontamente ai nuovi target prudenziali richesti dalla normativa Basilea 3, attuando con successo ben due operazioni di rafforzamento patrimoniale, rispettivamente nel novembre 2012 e nel settembre 2014, a cui la Fondazione ha ritenuto di non intervenire in quanto il mancato esercizio del diritto di opzione ha comunque consentito il mantenimento di una partecipazione qualificata, nonché un incremento del valore dell’investimento».

«La strategia condotta negli ultimi tre anni dalla Fondazione - prosegue il documento programmatico previsionale dell’ente - ha consentito di mantenere e accrescere il valore della partecipazione nella banca conferitaria, agevolandone comunque il percorso di rafforzamento anche attraverso un incremento del patrimonio con risorse “esterne”. Con il termine delle operazioni di aumento di capitale ancora in essere, nell’anno 2016, la percentuale di interessenza detenuta dalla Fondazione (sia in via diretta che attraverso Grifoni Crsm Spa) scenderà al 50,27%. Sarà pertanto necessario che la banca conferitaria ci assicuri un ritorno dell’investimento che consenta alla Fondazione di mantenere il livello delle erogazioni espresso nei documenti di programmazione e che comunque permetta alla Fondazione di interpretare quel ruolo di motore della società civile che le compete per legge e statuto».

«Oltre a ciò - si legge ancora nel documnento - e comunque in ossequio agli obblighi assunti con la sottoscrizione del protocollo Acri-Mef, la Fondazione sarà impegnata, a partire dal presente piano programmatico, a dominuire l’esposizione verso la banca conferitaria a una percentuale inferiore a un terzo del totale dell’attivo dello stato patrimoniale della Fondazione». A tal fine saranno valutate «le strategie e gli strumenti più adeguati».

Quanto alla restante parte del patrimonio, la Fondazione cercherà «soddisfacenti livelli di redditività a bassi livelli di rischio per assicurare comunque la liquidità necessaria, di anno in anno, a sostenere
le spese di funzionamento ed erogazione».

«Saranno allo scopo valutate - conclude il capitolo del documento programmatico dedicato alla gestione del patrimonio - tutte le tipologie di investimento che, in tale ottica, risulteranno maggiormente adeguate».
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