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22 gennaio 2016 18:33 - savpg8801
Il principio di legge che"la banca ne acquista la proprietà" va visto non così semplicemente come si è inteso fare adesso che la politica non vuole più pagare(o ne è obbligata in base a interessate norme europee), ma va interpretato nel senso che la banca acquisisce danaro che non potrà mai più restituire: cioè IL MEDESIMO(stesse banconote con stesso numero di serie) danaro per il semplice fatto che immediatamente lo smaltisce in varie vie. Quindi acquisisce , ma è OBBLIGATA a restituirlo A VISTA (a parte gli eventuali preavvisi ) ed in uguale specie. Va da sè che la norma, se non fosse stata fatta avrebbe innescato la pretesa del versante di riavere il proprio denaro (non l'equipollente), ma proprio lo STESSO con le stesse serie; cosa riservata al princìpio delle cassette di sicurezza.Punto.
Pertanto è disattesa.
Il codice riguardo a queste norme è vecchio.
Come la mettiamo con la provvista sotto altre forme? Un bonifico, un trasferimento di fondi elettronico, un accredito di sconto effetti, ed altre forme"virtuali" cioè dematerializzate sono sempre elementi che vanno a far capo a un credito, sia esso su conto corrente o deposito.
Sotto questo punto di vista si tratta di ragionare. O dar pace pedissequamente al vecchio princìpio di legge, o valutare la composizione del saldo. Quindi basterebbe la norma della "restituzione a vista" per dare ragione a chi si oppone a questi utilizzi-rapina di mala interpretazione.
L'altro punto dolente è che un obbligazionista subordinato non è "padrone" dell'azienda, non partecipa alle assempblee con titolo decisionale, non amministra l'azienda e quindi non può venir chiamato a coprire buchi da esso non fatti.
Qui si sta giocando con il fuoco.
Si sta operando con lo stesso princìpio che: se lo stato non ha soldi per fare carceri o non velocizza i tribunali, i condannati devono uscire per indulti o amnistie. Questa è una similitudine che fa capo all'assunto che, se lo Stato non può più intervenire, qualcuno(e chi se non i depositanti magari pure ignari) deve pur farlo, ma per forza maggiore(certamente ingiusta).
Per quanto riguarda gli azionisti si può, invece, definirne una certa responsabilità in quanto "proprietari" dell'azienda (in questo caso bancaria) e che da sempre essendo a responsabilità limitata quali le S.p.A., ne pagano in prima persona le conseguenze (ma solo per il capitale posseduto). In questo caso, data la velocità di realizzo, (anche con decurtazione) l'azionista si può liberare in tempo reale vendendo ad altro ignaro aspirante.
Con le obbligazioni non si potrebbe ipotizzare questa possibilità in quanto spesso non quotate sul mercato e, ovviamente, se le vai a vendere alla stessa banca, essa non te le compra.
Quindi,salvo le azioni, il resto è assolutamente vessatorio, pur essendo legato a legalità per via di norme a cui nessuno ha mai fatto veramente ostruzione. Si spera solo in questo.
13 gennaio 2016 6:30 - tadiottof
la mia analisi sul RISPARMIO

Il risparmio e' gestito dalle banche e lo usano per finanziare gli industriali amici.
Il capitale di rischio quindi e' a rischio solo per i pensionati e i risparmiatori.

Aggiungero' altre osservazioni in proposito, sui commenti che arriveranno, se ci saranno, al mio post.
8 gennaio 2016 16:41 - antonio2420
Grande Alessandro,
sempre molto ma molto interessante. Anche io non dormo la notte pensando a questo stato di cose. Per esempio leggendo il tuo articolo ho pensato che trasformando tutte le figure del panorama finanziario in consulenti indipendenti e impedendo contemporaneamente al sistema bancario di vendere prodotti senza 'ricetta' si potrebbe incominciare a risolvere il problema!
Ok un po' troppo utopistico ma da quando ho capito come vanno le cose in Italia non riesco a trovare una soluzione che non coinvolga le banche se non quella prospettata da te ma che ci obbliga purtroppo tutti ad un investimento di molto lungo periodo.
8 gennaio 2016 10:11 - neru
Caro Pedone, condivido al 100%

Il lettore "francesco6193" (che si contraddice quando afferma di ssere uno strenuo sostenitore dell'educazione finanziaria fai da te per poi chiude asserendo - a mio parere molto giustamente - che l'educazione finanziaria dovrebbe essere insegnata fin dalla più tenera età) è il prodotto anch'egli dell'attuale voluta e reiterata mistificazione nell'abuso del termine di "cosulente finanziario" adobrando possibili conflitti d'interesse.

Forse gli è sfuggito un tuo recente intervento chiarificatore al riguardo che farebbe bene andarsi a leggere:
http://investire.aduc.it/editoriale/consulenti+finanziari+ha +vinto+momento+lobby_23752.php
7 gennaio 2016 22:24 - francesco6193
Caro Dott. Paone
Solo in parte in accordo con Lei,solo in parte...
Sono e sempre saro' uno strenuo sostenitore dell' educazione finanaziaria fai te !! Non mi dica che regolamenti o MIFID ( semplificati ) che dir si voglia (modificati) possono salvarci dall'astuzia e avidità delle banche e del sistema. Poi per quanto riguarda i consulenti finanaziari, non se ne abbia a male dottore ma qui subentra un conflitto d'interessi...o erro ??. Provi a chiedere ai clienti di qualsiasi bar sport italiano "" cosa ha fatto il Milan oggi "" tutti gli risponderrano con una cronaca a dir poco da cronista TV. Bene.. ora gli chieda come funziona un ETF,un fondo bilanciato,una obbligazione call ......lascio a lei la risposta, tenendo conto che sicuramente hanno tali strumenti nei loro portafogli in banca.... venduti dall'amico degli amici in banca... EDUCAZIONE FIN NEGLI ASILI ECCO COSA CI VUOLE. Il vecchio W.Buffet disse "" non ho mai comprato e non comprero' mai nella mia vita uno strumento finanaziario se non so come funziona"" se lo dice LUI.
7 gennaio 2016 18:26 - lucillafiaccola1796
Ma quali investimenti...sono truffe di governin treccartrari! Non si gioca al casinò camuffato da banca! Devono risputare il maltolto con le cattive! E' assurdo che la cassaforte rubi il contenuto!
Ma $trenzi, Marpionne, Pazzarella, Angela Merdel V colonna USA in UE, ma chizzo li ha eletti? E quand'anche non hanno diritto di fotterci i risparmi di una vita perché lo dice l'Europa...ma chizzo credono di essere? Certo se stiamo zitti e boni quelli ci si bevono! Dovremmo imitare la Korea del Nord e fabbricarci pomodori a mano fradici di Acca
e convircerli a cessare il ladrocinio...anche che inno alla gioia, inno alla riscotta!!!!!
7 gennaio 2016 15:18 - savpg8801
Bene, manca la cultura. Ma anche gli acculturati che in ogni momento agiscono a parole, continuamente imparano dagli errori; vuoi commessi da esssi stessi o commessi da altri. E si chiude, o meglio si tenta di chiudere(malamente), la stalla dopo la fuga dei soliti buoi.
Il parco buoi. Quelli che si vorrebbe acculturare. Acculturi oggi, e domani cambiano le regole e devi stare sempre in "campana" su di un argomento come se ci fosse solo quello.
Il consumatore non può acculturarsi leggendo le etichette del come sia composto un cibo, un prodotto qualsiasi, uno shampoo dai 40 componenti(ne ho riportato una composizione anch'io tempo fa in DI'La TUA) visto che potenzialmente dovrebbe esaminare 50.000 articoli potenzialmente consumabili.
Come per la sanità che ora permette consumabili da banco prodotti che poco tempo fa erano solo prescrivibili. Se uno è in possesso di un'edizione dell'A.I.F.A. (Guida all'uso dei farmaci di 840 fittissime pagine dove si descrive di tutto sia di medicinali, sia di presìdi sanitari ecc.)e, cercando di acculturarsi, qualcuno, al posto suo, gli aprirà la pagina dei prodotti psichiatrici.
Ugualmente con i prodotti finanziari; per il "povero" investitore (povero in senso pietoso) se tentasse di acculturarsi altro potrebbe fare meglio che diventare pazzo.
Io qualcosa macino su questo argomento, ma provengo da decenni di ramo bancario e commerciale. Tuttavia mi reputo un perfetto ignorante anche solo per il fatto che ogni giorno si scopre qualcosa di dannoso o di ignoto.
Esempio, una delle banche di mia scelta, ha avuto un'ispezione(ogni tanto la Banca d'Italia le fa e posso dire, per mia esperienza diretta, che sono sempre serie e spesso drammatiche anche perchè fanno appunti ai bancari che dovrebbero operare espertamente, come se fossero(senza loro nulla togliere) magari operatori ecologici o braccianti) e questa ispezione ha evidenziato un CET1 prossimo all'8%(2015)quando l'anno 2014(il precedente) era quasi a 9% . L'8% è considerato una soglia di importante rischio, sotto la quale si apre il possibile tracollo.
Allora, se pochi mesi fa, io acculturato potevo stare tranquillo, dopo aver per caso saputo tutto ciò e desunto da decisioni dei vertici della stessa banca di non più procedere a coversioni di obbl.convertibili già in programma , ma di procedere(su ovvia imposizione della citata Ispezione della Banca d'Italia)a svelto adeguamento di capitale, ecc...... Cosa pensa, Lei che la maggior fetta della popolazione di investitori potesse sospettare o capire qualcosa, o agire in quale modo?
Per concludere, il mio pensiero ed augurio è che l'Autorità smetta di porre la responsabilità sull'ignaro popolano consumatore o investitore o paziente, ma si adoperi essa stessa per tutelarlo a PRIORI.
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