NON E' POSSIBILE PUBBLICARE L' ELENCO DEGLI INVESTIMENTI
FASULLI ?
10 aprile 2016 0:44 - federico6198
Interssante ringrazio brambilla.net
7 aprile 2016 9:20 - brambilla.net
Il 23 febbraio scorso ho pubblicato questo articlo su Affari
Italiani:
L’Unione Europea deve rivelare quali fondi “closet
indexers” ha identificato
Il problema dei fondi falsamente attivi, i cosiddetti closet
indexers, sta assumendo proporzioni preoccupanti.
L’associazione internazionale Better Finance, con sede a
Bruxelles e rappresentanti in tutti i principali Paesi
europei, allo scopo di tutelare investitori e risparmiatori
ha inviato una lettera aperta alla Direzione generale per la
stabilità finanziaria, servizi finanziari e Capital Markets
dell'Unione (DG FISMA) e al Commissario per la stabilità
finanziaria, servizi finanziari e Capital Markets Unione per
chiedere che l'Autorità bancaria europea (ESMA) pubblichi i
risultati della sua indagine sui fondi OICVM azionari
falsamente attivi, e riveli così i nomi delle centinaia di
fondi che si rendono altamente sospetti di impegnarsi nella
deprecabile pratica del "closet indexing" e quindi di trarre
in inganno gli investitori.
In che cosa consiste il closet indexing? E‘ una
semplicissima strategia applicata a un fondo comune, che
viene gestito attivamente in teoria, ma seguendo in pratica
solo, come punto di riferimento, un normalissimo indice
azionario. Questo sistema, in generale, esiste perché i
responsabili del fondo preferiscono non prendere alcuna
decisione, e non assumere i maggiori rischi che creerebbe
una gestione più attiva. Ma perché allora pagare loro un
fee quando un normalissimo risparmiatore, anche il meno
esperto, può acquistare un Etf negoziato in Borsa come
un’azione, che appunto ha come unico obiettivo
d’investimento quello di replicare l’indice al quale si
riferisce (benchmark) attraverso una gestione totalmente
passiva, senza inutili costi di gestione?
Ovviamente i fondi che utilizzano questa metodologia non lo
dicono affatto ai loro clienti, né tantomeno fanno
pubblicità al loro metodo semplicistico. In effetti si
potrebbe tecnicamente determinare se un fondo comune segue
banalmente il closet indexing confrontando il suo indice di
correlazione r quadro per un determinato indice, ma non
tutti i risparmiatori sono in grado di farlo.
Nell’ottobre 2014 l’associazione Better Finance aveva
chiesto all'ESMA di effettuare un’indagine a livello di
Unione europea proprio sul closet indexing. All'inizio di
febbraio 2016l’ ESMA finalmente ha pubblicato i risultati
della sua indagine, confermando che almeno il 15% dei fondi
OICVM (Organismi di investimento collettivo in valori
mobiliari) campionati sono con ogni probabilità falsamente
fondi attivi, che ricaricano elevate commissioni di gestione
attiva quando in realtà sono gestiti passivamente.
Un dettaglio: il 15% dell’esempio ESMA dovrebbe essere
uguale a 390 fondi OICVM; non si capisce perché invece il
15% del "sottocampione ESMA” sia uguale a 188 fondi OICVM.
L'ESMA non ha rivelato il motivo per cui lavori solo su di
un sotto-campione. L’associazione Better Finance sospetta
che un gran numero di fondi azionari OICVM non rivelino il
loro benchmark e non rivelano le loro performances rispetto
ad esso nel loro documento obbligatorio Key Investor
Information "KIID".
L’ESMA - a differenza dell’autorità di controllo
norvegese - non ha voluto rivelare il nome di questi fondi
scoperti dalla sua indagine, né vuole rivelare in quali
Paesi hanno il domicilio, lasciando gli investitori europei
totalmente all’oscuro. Inoltre, pur avendo già impiegato
mesi per eseguire una semplice indagine quantitativa,
seguita da un approfondimento qualitativo, l'ESMA ora
preferisce delegare le autorità nazionali competenti per
affrontare questo enorme caso di danno agli investitori,
senza fissare alcuna scadenza né tantomeno l’obbligo di
divulgare poi i dati raccolti.
Gli investitori in possesso di tali fondi hanno atteso e
sofferto abbastanza a lungo, e di certo non possono
aspettare altri mesi per sapere chi li sta ingannando, né
attendere ancora per un’ipotetica azione risarcitoria,
senza una scadenza stabilita, e in balìa delle più diverse
autorità di controllo di Paesi con cui non hanno mai avuto
alcun contatto.
5 aprile 2016 22:46 - federico6198
Come al solito si vuole nascondere la verità per favorire
le banche (ladri autorizzati ed avvalati da consob e banca
d'italia complice il governo) , l'unica arma che ci resta è
la consapevolezza delle nostre azioni, non investiamo in
strumenti a risparmio gestito fondi pensione compresi!!!!!
5 aprile 2016 19:35 - lucillafiaccola1796
io i miei risparmi li investo nel Mio Fondo d'Investimento
Personale "IO MEWLIMAGNO MA NON ,LI BUTTO". Il prossimo
investimento lo farò per dei pannelli soalri a silice nera,
portatili per un totale di 3 KwA 230 V 50o Hz, con batterie,
per mandare affa l'acea e l'enel e la rai
televisione...accanno il canone!