COMMENTI
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12 maggio 2016 19:39 - giorgio canella
Bene Federico198, sono contento che lo scritto che ha "scovato" l'abbia aiutata a comprendere l'impostazione che ho dato al mio lavoro...l'individuazione delle necessità spesso aiuta a fare scelte consapevoli e utili e a non lasciarsi distrarre da altre "sirene"...è che spesso l'educazione finanziaria insegna altre cose, molto importanti, ma che, secondo me, dovrebbero venire "dopo"..... ma su questo tema scriverò una piccola cosa a breve .Cordialità.
11 maggio 2016 23:06 - federico6198
ho letto questo suo articolo adesso ho capito :

L’italiano medio ha dedicato una rilevante fetta del proprio reddito al risparmio (rilevante rispetto alla media mondiale ) e si è indebitato relativamente poco: questa “abitudine” ha consentito a diverse generazioni di far fronte ad imprevisti potendosi finanziare da sola e senza l’aiuto dello stato…..ne abbiamo un esempio anche in questo tempo in cui, causa la crisi, molti genitori anziani sostengono i figli più giovani che sono senza lavoro.
Dall’altra parte è mancata ( e non per “tutta” colpa dei Risparmiatori) l’educazione alla pianificazione: cioè l’abitudine a dare un senso al risparmio identificando obiettivi, paure e personale attitudine e capacità di prendere rischi, privilegiando, soprattutto nelle fasi di vacche grasse, la rincorsa al rendimento invece che la funzionalità delle scelte rispetto alle proprie necessità.
Molti anni fa un “nuovo Cliente” mi ha chiesto un parere su una proposta che gli era stata fatta dalla banca ….si trattava di un giovane di circa 35 anni, sposato, casa di proprietà dei genitori senza pagamento di affitto, moglie disoccupata, 1 figlio di 3 anni, risparmi per circa 16.000 euro, un reddito netto di circa 25.000 euro annui, nessun debito, una capacità di risparmio di circa 250 euro al mese e l’obiettivo, condiviso con la moglie, di accantonare un capitale per gli studi e il futuro del bimbo, dedicando tutta la disponibilità di risparmio futuro …la sua banca gli aveva proposto un piano di accumulo azionario enfatizzando le potenzialità di questo strumento nel lungo periodo e Lui mi chiese cosa ne pensavo di questa proposta …io chiesi cosa ne pensava Lui e Lui mi disse che la cosa gli piaceva sia per la flessibilità della proposta che per la potenzialità di rendimento….io non feci commenti né sulla proposta né sui costi del prodotto ma feci solo una considerazione e una domanda….Lei ha un obiettivo importante e ha trovato una soluzione di impiego dinamico del suo risparmio, tuttavia, se Lei comincia oggi ad accantonare, tra un anno avrà messo da parte circa 3.000= euro per quell’obiettivo ma se Lei , tra un anno, dovesse morire improvvisamente cosa ne sarà del futuro di suo figlio? …questa considerazione e questa domanda diedero modo al giovane Cliente di riflettere sulle sue necessità e, soprattutto, sulle sue priorità e ciò lo portò a modificare la sua scelta orientandola verso una soluzione più articolata e funzionale rispetto alle sue necessità.
La responsabilità della scarsa educazione alla pianificazione è solo parzialmente attribuibile ai Consumatori perché gli interlocutori coi quali si trovano a discutere delle loro necessità sono, sovente, soggetti che hanno, nella loro borsa, una dotazione di strumenti non illimitata e che, talvolta, devono anche assecondare “ordini di scuderia” .
Una domanda interessante che ciascuno di noi potrebbe porsi è la seguente : il denaro, per me, è il fine ? o, invece, è solo un mezzo per soddisfare le mie necessità e mitigare le mie paure ?
Se il denaro è solo “il fine” gli strumenti a disposizione sono tanti , incluso il casinò (dove, tra l’altro, non è necessario attendere il lungo termine per vedere il risultato delle proprie scelte).
Se il denaro è un mezzo “ per” …allora si dovrebbe individuare cosa, perché, quando, con quali risorse, a quali condizioni eccetera …questa è la pianificazione ! la si può fare da soli, soprattutto se si è in grado di “mettere il coltello nelle proprie piaghe” e farsi domande “difficili”, non su aspetti tecnici ma su aspetti personali…la si può fare facendosi affiancare da un Professionista, che magari non ha prodotti da vendere e il cui obiettivo primario è quello di aiutare il Cliente ad avere consapevolezza e a fare scelte funzionali alle proprie necessità…in tal caso il Professionista potrebbe essere un Pianificatore, magari indipendente a parcella (così le notizie riservate, che necessariamente devono essere condivise, rimangono circoscritte tra due e non più di due soggetti: Cliente/Professionista)
LA SCELTA A VOI!
di Giorgio Canella
10 maggio 2016 22:55 - federico6198
giorgio canella
La ringrazio per la risposta è chiaro che per un piccolo risparmiatore, l'obiettivo principale minimo è quello di proteggere il capitale rivalutandolo dall'inflzione e poi costruire un progetto di risparmio che risponda alle esigenze ed alle necessità del risparmiatore stesso,ed anche il significato che viene attribuito agli investimenti ed al risparmio con il senso comune o la logica emotiva, porta i piccoli risparmiatori a fare delle scelte d'investimento sbagliate sembrano cose ovvie e scontate ma evidentemente non lo sono ,l'mportante è trovare qualcuno che spieghi la finanza in modo semplice e diretto in modo tale da farci notare certe cose e renderci piu consapevoli e questo sito che io seguo da molti anni fornisce questo tipo d'informazione
10 maggio 2016 9:12 - giorgio canella
Federico 6198, il commento è molto ampio tuttavia , per quanto mi riguarda, credo che le filosofie di investimento siano più di due ...la terza, quella che io condivido maggiormente , è quella che parte dai bisogni del consumatore ,inclusa la necessità di mitigare certe paure ...ciò significa che il mondo dei servizi finanziari , secondo me, dà una risposta solo a una parte delle necessità del consumatore e, talvolta, quella parte non è neanche quella più importante...certo quando si va poi nell'investimento finanziario molte delle considerazioni contenute nel commento mi paiono condivisibili
9 maggio 2016 22:08 - federico6198
Investire risparmiando : Parte 1
Questa esperienza mi ha insegnato che chi ha un pieno controllo dei propri risparmi può vivere più serenamente di chi ha delegato la loro gestione in modo totalmente passivo ad altri , chi investe consapevolmente può risparmiare sui costi e diventare protagonista del proprio benessere.
Cosa significa delegare la loro gestione in modo totalmente passivo ad altri ?
Cosa significa avere un pieno controllo dei propri risparmi ?
Cosa significa investire consapevolmente ?
Cosa significa risparmiare sui costi ?
Parte 2 :
Per realizzare questo obiettivo non è necessario conoscere le molte ed inutili complicazioni della finanza , C’è una cosa che veramente indispensabile : Il vostro tempo solo pochi risparmiatori dedicano almeno due ore alla settimana alla cura dei propri risparmi .
Parte 3
Perché non è necessario conoscere le inutili complicazioni della finanza e cosa sono ?
In che modo bisogna impiegare il proprio per la cura dei propri risparmi ?
Il tempo è un buon punto di partenza ma non basta ! Ci vuole molta pratica e tanta disciplina .
Cosa s’intende per disciplina in finanza ?
Parte 4 :
Occore dotarsi degli strumenti informativi idonei per costruire un portafoglio adatto alle proprie caratteristiche per aggiornarlo ed eventualmente modificare .ed un approccio che deriva direttamente dagli insegnamenti della finanza comportamentale
Quali sono gli strumenti informativi più idonei ?
Quali sono gli strumenti più idonei ?
Cos’è la finanza comportamentale ?
L’errore che fanno i comuni risparmiatori è quello di associare il risparmio al sacrificio e l’investimento alla speculazione niente di più sbagliato è cosa buona fare chiarezza su questi punti evitando fare errori :
Due filosofie d’investimento (chiarirsi le idee prima di cominciare ad investire):
1) Trading di borsa speculativo.
2) Trading a rischio controllato.

1) Trading di borsa speculativo con acquisto diretto su titoli azionari,derivati valuta estera :
Livello di preparazione necessario : Molto buono\Elevato.
Tempo da dedicare alla gestione degli investimenti : Molto (quasi ogni giorno).
Fattori di rischio : Molto elevato anche per i più esperti.
Rendimenti : Nel periodo medio breve bassi nel lungo periodo negativi, di solito la maggior parte degli investitori che usano questa tipologia d’investimento vengono “mangiati” dal mercato già nel primo anno gli altri successivamente ,alla fine queste persone abbandonano il mondo degli investimenti definitivamente delusi ed amareggiati per le perdite subite.
2) Trading a rischio controllato (di lungo periodo) su titoli di stato emessi da governi affidabili, obbligazioni private e semplici Etf che replicano gli indici di borsa più diversificati (Gli ETF sono un'ottima cosa perché permettono di diversificare gli investimenti senza acquistare il "servizio-bidone" della cosiddetta "gestione attiva" risparmiando così una sacco di soldi ogni anno in spese di vario tipo collegate a questo tipo di gestione), buoni fruttiferi postali ordinari emessi dalla cassa depositi e prestiti dello stato italiano, la posta è diventata come la banca e propone i buoni fruttiferi strutturati non comprateli solo quelli ordinari.
Livello di preparazione necessario : Preparazione di base, funzionamento del tasso composto, funzionamento della singola obbligazione riferito al nominale 100. Funzionamento del Etf azionario sull’ indice di riferimento,ribilanciamento del portafoglio o aggiustamento del rapporto RISCHIO\RENDIMENTO (nb : gli aggiustamenti del rapporto rischio\rendimento non sono efficaci nei fondi obbligazionari,azioni derivati e fondi azionari emessi dalle banche o sgr(società gestione risparmio),in quanto non corrispondono a rendimenti REALI di mercato).
Tempo da dedicare alla gestione degli investimenti : Poco .
Fattori di rischio : nel periodo medio breve basso ,nel lungo periodo quasi nullo.
Rendimenti : Nel periodo medio breve in linea con la media del mercato ,nel lungo periodo superiori alla media del mercato\elevati ,di solito le persone che investono in questo modo rischiano poco e nel lungo periodo hanno un reddito aggiuntivo a quello derivante dal lavoro.
L’approccio all’investimento può essere distinto in tre fasi :

1. individuare la tipologia di profilo di rischio per un investitore generico, in base alla quale è costruito il Portafoglio.
2. scegliere la strategia di investimento corretta, in base all’andamento dei mercati;
3. definire i singoli investimenti con il migliore rapporto rischio/rendimento

Fase 1. Individuare la tipologia di profilo di rischio, in base alla quale viene poi costruito il Portafoglio.

È necessario definire i livelli massimi di rischio e gli obiettivi di rendimento coerenti con la tipologia di profilo di rischio scelta per quel determinato Portafoglio.
Per il conseguimento di questo scopo,per la parte obbligazionaria ,utilizziamo semplici titoli di stato ed obbligazioni ,buoni fruttiferi postali ordinari emessi dalla cassa depositi e prestiti dello stato italiano, per la parte azionaria semplici etf che replicano un indice diversificato.
Fase 2. Scegliere la corretta strategia di investimento, in base all’andamento dei mercati;

È determinante una corretta interpretazione delle fasi del ciclo economico (i mercati finanziari) per ottenere ritorni superiori alla media di mercato. Per il conseguimento di questo obiettivo è necessario monitorare i fondamentali del ciclo economico, anticipando le propensioni prevalenti degli investitori.

Fase 3. Definire i singoli investimenti, con il migliore rapporto rischio/rendimento. La ricerca degli investimenti con il miglior rapporto rischio/rendimento è l'elemento conclusivo che consente la massima efficienza complessiva. Questo risultato viene raggiunto applicando rigorosi criteri di scelta -sia qualitativi sia quantitativi- prima dell’inserimento di ciascun investimento nel nostro portafoglio.
9 maggio 2016 13:51 - giorgio canella
GRAZIE a tutti per il "benvenuto"; ..l'apertura è stata dedicata alle domande ma preferirei che invece che porle a me voi foste sempre attenti a farle all'interlocutore che vi aiuta a prendere decisioni o a quello presso il quale fate "acquisti", possibilmente, PRIMA di acquistare. la Gente fa o non fa perchè ha degli obiettivi o ha delle paure ...dunque, se PRIMA individuate i vostri obiettivi VERI e le Vostre paure forse vi viene più facile fare le domande giuste e se non ottenete risposte esaustive chiedete ancora o cambiate "consigliere/fornitore" ....diffidate da chi vi promette "la luna" e prendete in considerazione chi vi dedica tempo ed energie per conscervi prima di "scrivere la ricetta". ...ritengo che questo sia un buon modo per difendersi, ma ne parleremo ancora . Ciao e buone scelte
7 maggio 2016 13:32 - lucillafiaccola1796
Domandina sui perché
Vorrei sapere da QUALCUNO PERCHE'sia l'ADE che la RAI continuino a chiamare "canone" una che altri definiscono "imposta" immessa addirittura sulla bolletta dell'energia elettrica, come fece in Grecia il cosiddetto governo di "sinistri".
Ci dever essere assolutamente una spiegazione "leguleia", altrimenti non si capisce il motivo per cui NON OSANO CHIAMARLA "ESTORSIONE" oops IMPOSTA. La risposta logica è che non possonon farlo. E se non possono farlo vorrei sapere PERCHE'.
6 maggio 2016 21:39 - Adriana...
Già. .. PERCHÉ?
6 maggio 2016 17:55 - claudio4084
Sono certo che saprai dare spunti di riflessione sia ai risparmiatori che agli operatori professionali. Buon lavoro, Claudio Voltolini
5 maggio 2016 17:02 - federico6198
Benvenuto Giorgio Canella,l'aspetto comportamentale mi interssa molto ed il dottor Pedone ha dato un forte contributo in questo senso,sicuramente è la parte più complessa e difficile della finanza,sono molto curioso di leggere i suoi articoli bemvenuto e buon lavoro : Federico da udine accanito sostenitore di Aduc !
5 maggio 2016 9:02 - kinowa50
buon giorno e soprattutto "buon lavoro"!... a volte noi poveri cristi ci scervelliamo non solo sul "COSA" ma anche sui PERCHE' e sentiamo la necessità di una conferma, di una smentita o, semplicemente, di una opinione, di un confronto/conforto sul nostro medo di pensare o dare una risposta ai nostri quotidiani problemi legati anche a terminologie finanziare forse create apposta per ingenerare confusione e disagio al risparmiatore che vive nell'angoscia di vedere svanire nel nulla una vita di sacrifici. Ancora buon lavoro dunque!
5 maggio 2016 8:25 - lucillafiaccola1796
Oh finalmente. Complimenti Giorgio Canella. Una Persona che si chiede il "perché". Pensi che io non so fare neanche le somme con la calcolatrice se non so perché le faccio!!!!
Una domanda li per li: mi chiedo perché le banche vanno giù sempre di più perdendo capitale e quindi valore nel gioco delle tre carte delle borse ? Qual'è secondo Lei lo scopo di questo sfascismo? andare in "fallimento" per cuccarsi anche i conti correnti inferiori a 100 mila €? Io spero che di "bail in" crepino quelli che lo hanno ideato. E Noi come ci possiamo difendere? Dentro il materasso? Una mia amica li ha messi dentro una cassetta di sicurezza in banca...mah!!!???
Benvenuto ed auguri.
5 maggio 2016 0:09 - Roberto Cappiello
Ciao Giorgio, ben arrivato
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