Che strano, io ho il conto CheBanca! da alcuni anni ormai e
non ho mai visto addebiti indebiti, come invece capita con
le banche tradizionali. Inoltre in quanto a comunicazione
sono sempre stati trasparenti, nella mia personale
esperienza.
4 agosto 2016 21:25 - savpg8801
C'è molto da dire sulla materia e in poche righe a mo' di
SMS non è possibile.
Premesso che trattasi di un contratto ove il diritto
riconosce ad entrambe le parti il diritto di stilarlo,
quindi, teoricamente, anche al cliente dovrebbesi fornire
questa opportunità (e questo in generale).
Ma.....ci sono leggi e norme successive.Le leggi sono fatte
dal Parlamento che è l'espressione del Popolo(oppure no?)
fino a prova contraria.
Una di queste disposizioni è lo "ius variandi" (latino
traducibile in "diritto di cambiare"). Cosa? certe regole in
certi casi UNILATERALMENTE. La legge dispone anche che ...se
non ti va bene(al cliente) puoi recedere, come del resto ho
già detto in precedente post.
Quindi potrebbe farlo anche il Cliente(ma non lo fa perchè
ammetterebbe di non aver letto le norme contrattuali che,
appunto, prevedono o devono prevedere anche la clausola
imprescindibile di operare questo ius(diritto), ovviamente
al contrario, cioè nel suo interesse e non di quello della
banca. Banca che come conseguenza se non accetta, propone la
chisura del rapporto, come può fare anche il cliente se non
è d'accordo (nei termini o non nei termini con conseguenze
diverse).
Allora, prima di fare delle invettive e proferir rampogne,
almeno per conoscenza se si vuol fare solo polemica o guerra
giusta, leggasi, please, il seguente link:
http://www.dirittobancario.it/rivista/contratti-bancari/modi
fiche-unilaterali-contratti-bancari-recenti-riforme-decision
i-arbitro-bancario-finanziario
Se non funziona, correggere eventuali spazi o anomalie, ma
per favore, leggere e capire anche se piuttosto lungo.
Comunque io l'ho copiaincollato sul browser e ha
funzionato, tanto per testarlo.
PS:sottolineo questo passo:
""Da un lato lo si potrebbe ritenere esclusivamente uno
sgradevole privilegio concesso alle banche. Bisogna peraltro
considerare che le imprese bancarie svolgono un’importante
funzione, consistente nella concessione del credito,
presupposto imprescindibile per un buon funzionamento
dell’economia. La stabilità del sistema bancario
costituisce conseguentemente un obiettivo di diritto
pubblico. Il riconoscimento di un potere così forte come lo
ius variandi trova pertanto, in definitiva, giustificazione
nell’assicurare alle banche la possibilità di rivedere i
termini economici dei contratti al fine di garantire la
stabilità finanziaria. Sotto questo profilo, e solo sotto
questo, mi pare si possa giustificare il riconoscimento del
diritto di modificare unilateralmente le condizioni
contrattuali."".
4 agosto 2016 19:17 - lucillafiaccola1796
infatti, rispondo alle banche che le chiamassero "aumento di
prezzo" e non variazioni unilaterali di con tratto, una
cavolazzata! Il Contratto si modifica da parte di tutti i
"contraenti"... la mamma non ti ha detto niente banca che
oltre la legge fiamosa c'è La Logica? ? In ogni caso
qualcosa, Correntisti, bisognerebbe fare, tutti insieme,
tipo una valanga di fax a chi "di fiama" ESIGENDO l'elenco
di chi non ha restituito alla banca i soldi prestati, chi
li ha erogati, e la lista degli immobili a prezzi di mercato
con vicino il prezzo pagato...
Non si può lasciare che un "algoritmo mutante" della
cia-google rovini la Vita delle Persone!!!!
Chi pecora si fa...mutiamoci in Pantere bianche nere verde
rosse gialle
4 agosto 2016 11:52 - savpg8801
Certo, condizioni precedenti...ma solo in caso della
risoluzione del rapporto se oggetto di recesso. In parole
povere, se il recesso avviene nei termini, non vi saranno
aumenti o aggravi, ma se il recesso avviene dopo il termine
indicato gli aggravi avverranno. Poi, chiaramente, se si
passa ad altro prodotto o altra Istituzione per forza si
pagherà quel mese o due di adeguamenti ed anche le spese di
chiusura-se previste- a meno che di attivare la procedura
di"portabilità".
Comunque tutte le banche si comportano similmente. E tutte
le banche dispongono di prodotti simili. A meno di speciali
contratti, magari per dipendenti o ex, o di altro(non comuni
peraltro) , uno o due euro proprio non sono la fine del
mondo(anche se con operatività limitata) e non vogliamo
sempre dire che tutto dovrebbe essere gratis. Anche la banca
con i tassi negativi, con gli spread(bancari) a zero, con le
gestioni sofferenziali, ecc. proprio non guadagna nulla per
operatività, invece, costose e si vede dagli andamenti
negativi ormai così frequenti ai nostri tempi di
navigazione in acque di tempesta. Molto fa la speculazione
che finisce per ammazzarle(le Banche) e il passa parola
micidiale della vox populi che fa il resto (ladri veri a
parte).
Inoltre molto si evince dalle lettere di comunicazione
unilaterali che specificano spesso dettagliatamente i motivi
che innescano eventuali aumenti(o diminuzioni di tasso).
3 agosto 2016 19:49 - lucillafiaccola1796
mi ricordavo qualcosa di chebanca e mediobanca. Ecco i
soci!!!!
Gruppo UniCredit 8,60%
Gruppo Bolloré 7,94%
Gruppo Mediolanum 3,44%
Fondazione CasRiBo 2,82%
Standard Life Investments 2.38%
Gruppo Benetton 2,15%
Gruppo Fininvest 2,04%
Buona parte, brava ggente! Ehhhhhh!!!
3 agosto 2016 19:34 - lucillafiaccola1796
stanno copiando dai gestori telefonici la peggio fiama che
esista !!!!!
Il fatto è che bisognerebbe fare lo sciopero del cellulare
per almeno un mese. Tutti insieme, in TEMPO R E
ALE'!!!!!