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10 agosto 2016 14:44 - mauromol
Che strano, io ho il conto CheBanca! da alcuni anni ormai e non ho mai visto addebiti indebiti, come invece capita con le banche tradizionali. Inoltre in quanto a comunicazione sono sempre stati trasparenti, nella mia personale esperienza.
4 agosto 2016 21:25 - savpg8801
C'è molto da dire sulla materia e in poche righe a mo' di SMS non è possibile.
Premesso che trattasi di un contratto ove il diritto riconosce ad entrambe le parti il diritto di stilarlo, quindi, teoricamente, anche al cliente dovrebbesi fornire questa opportunità (e questo in generale).
Ma.....ci sono leggi e norme successive.Le leggi sono fatte dal Parlamento che è l'espressione del Popolo(oppure no?) fino a prova contraria.
Una di queste disposizioni è lo "ius variandi" (latino traducibile in "diritto di cambiare"). Cosa? certe regole in certi casi UNILATERALMENTE. La legge dispone anche che ...se non ti va bene(al cliente) puoi recedere, come del resto ho già detto in precedente post.
Quindi potrebbe farlo anche il Cliente(ma non lo fa perchè ammetterebbe di non aver letto le norme contrattuali che, appunto, prevedono o devono prevedere anche la clausola imprescindibile di operare questo ius(diritto), ovviamente al contrario, cioè nel suo interesse e non di quello della banca. Banca che come conseguenza se non accetta, propone la chisura del rapporto, come può fare anche il cliente se non è d'accordo (nei termini o non nei termini con conseguenze diverse).
Allora, prima di fare delle invettive e proferir rampogne, almeno per conoscenza se si vuol fare solo polemica o guerra giusta, leggasi, please, il seguente link:
http://www.dirittobancario.it/rivista/contratti-bancari/modi fiche-unilaterali-contratti-bancari-recenti-riforme-decision i-arbitro-bancario-finanziario
Se non funziona, correggere eventuali spazi o anomalie, ma per favore, leggere e capire anche se piuttosto lungo.
Comunque io l'ho copiaincollato sul browser e ha funzionato, tanto per testarlo.
PS:sottolineo questo passo:
""Da un lato lo si potrebbe ritenere esclusivamente uno sgradevole privilegio concesso alle banche. Bisogna peraltro considerare che le imprese bancarie svolgono un’importante funzione, consistente nella concessione del credito, presupposto imprescindibile per un buon funzionamento dell’economia. La stabilità del sistema bancario costituisce conseguentemente un obiettivo di diritto pubblico. Il riconoscimento di un potere così forte come lo ius variandi trova pertanto, in definitiva, giustificazione nell’assicurare alle banche la possibilità di rivedere i termini economici dei contratti al fine di garantire la stabilità finanziaria. Sotto questo profilo, e solo sotto questo, mi pare si possa giustificare il riconoscimento del diritto di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali."".
4 agosto 2016 19:17 - lucillafiaccola1796
infatti, rispondo alle banche che le chiamassero "aumento di prezzo" e non variazioni unilaterali di con tratto, una cavolazzata! Il Contratto si modifica da parte di tutti i "contraenti"... la mamma non ti ha detto niente banca che oltre la legge fiamosa c'è La Logica? ? In ogni caso qualcosa, Correntisti, bisognerebbe fare, tutti insieme, tipo una valanga di fax a chi "di fiama" ESIGENDO l'elenco di chi non ha restituito alla banca i soldi prestati, chi li ha erogati, e la lista degli immobili a prezzi di mercato con vicino il prezzo pagato...
Non si può lasciare che un "algoritmo mutante" della cia-google rovini la Vita delle Persone!!!!
Chi pecora si fa...mutiamoci in Pantere bianche nere verde rosse gialle
4 agosto 2016 11:52 - savpg8801
Certo, condizioni precedenti...ma solo in caso della risoluzione del rapporto se oggetto di recesso. In parole povere, se il recesso avviene nei termini, non vi saranno aumenti o aggravi, ma se il recesso avviene dopo il termine indicato gli aggravi avverranno. Poi, chiaramente, se si passa ad altro prodotto o altra Istituzione per forza si pagherà quel mese o due di adeguamenti ed anche le spese di chiusura-se previste- a meno che di attivare la procedura di"portabilità".
Comunque tutte le banche si comportano similmente. E tutte le banche dispongono di prodotti simili. A meno di speciali contratti, magari per dipendenti o ex, o di altro(non comuni peraltro) , uno o due euro proprio non sono la fine del mondo(anche se con operatività limitata) e non vogliamo sempre dire che tutto dovrebbe essere gratis. Anche la banca con i tassi negativi, con gli spread(bancari) a zero, con le gestioni sofferenziali, ecc. proprio non guadagna nulla per operatività, invece, costose e si vede dagli andamenti negativi ormai così frequenti ai nostri tempi di navigazione in acque di tempesta. Molto fa la speculazione che finisce per ammazzarle(le Banche) e il passa parola micidiale della vox populi che fa il resto (ladri veri a parte).
Inoltre molto si evince dalle lettere di comunicazione unilaterali che specificano spesso dettagliatamente i motivi che innescano eventuali aumenti(o diminuzioni di tasso).
3 agosto 2016 19:49 - lucillafiaccola1796
mi ricordavo qualcosa di chebanca e mediobanca. Ecco i soci!!!!
Gruppo UniCredit 8,60%
Gruppo Bolloré 7,94%
Gruppo Mediolanum 3,44%
Fondazione CasRiBo 2,82%
Standard Life Investments 2.38%
Gruppo Benetton 2,15%
Gruppo Fininvest 2,04%
Buona parte, brava ggente! Ehhhhhh!!!
3 agosto 2016 19:34 - lucillafiaccola1796
stanno copiando dai gestori telefonici la peggio fiama che esista !!!!!
Il fatto è che bisognerebbe fare lo sciopero del cellulare per almeno un mese. Tutti insieme, in TEMPO R E ALE'!!!!!
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