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29 marzo 2010 22:35 - Stranamore
La sinistra che propone miseria e tasse.
La sinistra e i sindacati vogliono aumentare le tasse sulle rendite finanziarie. Ma tassare le rendite finanziarie è quanto di più iniquo si possa fare proprio nei confronti di chi ha meno. Questa non è un'assurdità, ma la realtà delle cose. Perchè? I componenti della famiglia Agnelli risiedono fiscalmente in Svizzera. Questo significa che essi non pagano nulla perchè la Svizzera non fa pagare ai suoi residenti questo tipo di gabelle. Invece un qualsiasi impiegato, operaio o pensionato che risieda in Italia paga sui suoi risparmi il famoso 12,5% voluto a suo tempo dalla sinistra e dai sindacati. Il risparmio di un poveraccio paga. I miliardari invece usano residenze personali o società offshore per non pagare nulla nella più completa legalità. Non contenti di questa situazione già di per sè iniqua, la sinistra e i sindacati chiedono che questo divario sia ulteriormente alzato, portando la tassazione al 20%. Questa è la sinistra in Italia! Questi sono i sindacati. Sembra proprio che a loro piaccia la miseria delle classi medio basse. In fondo essi non ci sguazzano? Più miserabili ci sono in giro, tanti più voti e tessere sindacali pensano di guadagnare, no? D'altra parte a chi dobbiamo i salari più bassi di Europa? I sindacalisti hanno forse protetto il nostro potere d'acquisto? No, non l'hanno fatto, hanno fatto solo gli interessi di confindustria e dopo tutto questo, si gonfiano il petto e hanno la pretesa di venirci a raccontare che bisogna tassare i nostri risparmi per rimpolpare i salari. E su questo possiamo dire che ben che vada è una presa in giro. Perchè siamo poi sicuri che i soldi di queste tasse torneranno nelle nostre tasche come salari più alti? Forse a questo riguardo è istruttivo rammentare la vicenda del cuneo fiscale. Prodi lo promise ai lavoratori fra gli applausi della sinistra. E quando la sinistra "vinse" le elezioni, cosa fecero? Diedero il cuneo tutto a confindustria in mezzo al silenzio generale dei sindacalisti. Ma il buon Prodi non fece solo questo, egli consegnò ai sindacati la gestione del TFR aziendale. E i lavoratori vennero scippati pure della disponibilità del TFR. E quindi siamo sicuri che le tasse spremute con i nostri risparmi serviranno a rimpinguare i nostri salari? Ecco io ho qualche dubbio. Perchè, guarda guarda, il buon De Benedetti pare abbia già dato in un editoriale sul Sole24Ore alcuni suggerimenti ai suoi amici della sinistra: egli suggerisce di tassare "pesantemente e permanentemente" il risparmio della gente per poter finanziare sgravi fiscali al sistema industriale. A proposito i componenti della famiglia De Benedetti risiedono fiscalmente in Svizzera. Quindi non pagano nessuna tassa sul loro ingente patrimonio. Tuttavia le loro aziende di stanza in Italia pagano le tasse allo stato italiano. Bravo De Benedetti. Si capisce come mai sei riuscito ad accumulare una fortuna alle spalle delle tasche dei contribuenti italiani. E brava la sinistra e i sindacati che ti reggono il gioco.
28 marzo 2010 22:44 - Stranamore
x lucilla
La nostra società è basata sul debito e sulla fiducia. Tutto sommato il sistema sembra funzionare. Forse se ti guardassi attorno scopriresti che milioni di famiglie italiane investono in titoli, azioni e fondi per preservare e possibilmente aumentare il potere di acquisto dei propri risparmi. D'altra parte se non ottieni un rendimento dal tuo "maialino" l'inflazione te lo mangerà progressivamente. Le persone normali in genere investono e da parte di uno stato ci si aspetterebbe rispetto per il risparmio dei propri concittadini. Non tasse ipocrite.
28 marzo 2010 19:16 - lucillafiaccola1796
Ecchessomatta? Erbanana vaputtana...
“Il denaro non è una cosa del tutto reale.

E’ la promessa che uno potrà comprare qualcosa. Proprio come quello che uno tiene depositato in banca.
E’ una promessa che la banca pagherà.

Se la banca fallisce, la promessa non esiste più”, ha illustrato a BBC Mundo Jon Danielsson della London School of Economics.

Se moltiplichiamo questo per i miliardi di transazioni giornaliere che si fanno in denaro contante o buoni, titoli e altri beni volatili del mondo finanziario, si può vedere quante promesse non sono state mantenute.

Ancora devo studiare una strategia per mettere al sicuro il mio "saladanaio.salvadenaro. maia-lino" che attualmente tengo in Panca...
27 marzo 2010 20:04 - Stranamore
x lucilla
Lucilla ma perchè non investi in titoli di stato, se hai paura dei mercati azionari. Grazie a un provvedimento di Tremonti del passato le commissioni bancarie in questo caso sono piccole e fissate per legge. Sul rendimento paghi il famoso 12.5%, semprechè la sinistra e sindacari non alzino quest'aliquota, caso mai andassero al governo. E i lotti minimi per investire in titoli di stato sono di alcune migliaia di euro. Un investimento accessibile ai piccoli risparmiatori, relativamente sicuro e non gravato da assurde commissioni bancarie.
27 marzo 2010 18:36 - lucillafiaccola1796
I conti correnti pagavano il 27% sugli "interessi". Ora che le Banche [tutte privatizzate a partire dalla BaRca d'Italia] non ti danno NEANCHE lo ZERO percento... lo Stato d'Indecenza... non becca più un peneamato ciufolo... dagli interessi sui CC...
Certo LORO speravano che NOI FREGNONI vista la situazione ci imbarcassimo in investimenti borsistici ah ah ah ah ah ah... questo NON sarà... anzi voglio lanciare la proposta della NOSTRA BANCA PRIVATA IN CONDOMINIO....
27 marzo 2010 15:56 - Stranamore
La sinistra e i sindacati vogliono aumentare le tasse sulle rendite finanziarie. Ma tassare le rendite finanziarie è quanto di più iniquo si possa fare proprio nei confronti di chi ha meno. Questa non è un'assurdità, ma la realtà delle cose. Perchè? I componenti della famiglia Agnelli risiedono fiscalmente in Svizzera. Questo significa che essi non pagano nulla perchè la Svizzera non fa pagare ai suoi residenti questo tipo di gabelle. Invece un qualsiasi impiegato, operaio o pensionato che risieda in Italia paga sui suoi risparmi il famoso 12,5% voluto a suo tempo dalla sinistra e dai sindacati. Il risparmio di un poveraccio paga. I miliardari invece usano residenze personali o società offshore per non pagare nulla nella più completa legalità. Non contenti di questa situazione già di per sè iniqua, la sinistra e i sindacati chiedono che questo divario sia ulteriormente alzato, portando la tassazione al 20%. Questa è la sinistra in Italia! Questi sono i sindacati. Sembra proprio che a loro piaccia la miseria delle classi medio basse. In fondo essi non ci sguazzano? Più miserabili ci sono in giro, tanti più voti e tessere sindacali pensano di guadagnare, no? D'altra parte a chi dobbiamo i salari più bassi di Europa? I sindacalisti hanno forse protetto il nostro potere d'acquisto? No, non l'hanno fatto, hanno fatto solo gli interessi di confindustria e dopo tutto questo, si gonfiano il petto e hanno la pretesa di venirci a raccontare che bisogna tassare i nostri risparmi per rimpolpare i salari. E su questo possiamo dire che ben che vada è una presa in giro. Perchè siamo poi sicuri che i soldi di queste tasse torneranno nelle nostre tasche come salari più alti? Forse a questo riguardo è istruttivo rammentare la vicenda del cuneo fiscale. Prodi lo promise ai lavoratori fra gli applausi della sinistra. E quando la sinistra "vinse" le elezioni, cosa fecero? Diedero il cuneo tutto a confindustria in mezzo al silenzio generale dei sindacalisti. Ma il buon Prodi non fece solo questo, egli consegnò ai sindacati la gestione del TFR aziendale. E i lavoratori vennero scippati pure della disponibilità del TFR. E quindi siamo sicuri che le tasse spremute con i nostri risparmi serviranno a rimpinguare i nostri salari? Ecco io ho qualche dubbio. Perchè si dia il caso che il buon De Benedetti abbia già dato in un editoriale sul Sole24Ore alcuni suggerimenti ai suoi amici della sinistra: egli suggerisce di tassare "pesantemente e permanentemente" il risparmio della gente per poter finanziare sgravi fiscali al sistema industriale. A proposito i componenti della famiglia De Benedetti risiedono fiscalmente in Svizzera. Quindi non pagano nessuna tassa sul loro ingente patrimonio. Tuttavia le loro aziende di stanza in Italia pagano le tasse allo stato italiano. Bravo De Benedetti. Si capisce come mai sei riuscito ad accomulare una fortuna alle spalle delle tasche dei contribuenti italiani. E brava la sinistra e i sindacati che ti reggono il gioco.
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