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ABI. Banche, si capisce perche' non funzionano
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Comunicato di Primo Mastrantoni
11 luglio 2016 12:12
 
 Delle difficoltà delle banche, dei crediti deteriorati (360 miliardi), della collocazione dei titoli bancari ai risparmiatori ormai si sa tutto, o quasi, ma per sapere perche' si e' arrivati a questa situazione basterebbe un po' di memoria, qualita' che difetta nel nostro Bel Paese. Vediamo di rinfrescarla.
A presiedere, per acclamazione l'ABI, l'Associazione bancaria italiana, dal luglio 2010 al gennaio 2013, e' stato, Giuseppe Mussari, che fu presidente della Fondazione Monte de' Paschi di Siena (2001-2006) e poi della Banca Monte de' Paschi di Siena (2006-2012); a causa dello scandalo del Monte de Paschi (MPS), Mussari si dimise dalla presidenza dell'ABI. Ci chiediamo come si possa acclamare presidente dell'ABI una persona che ha contribuito a condurre il Monte nella situazione attuale. Si vede che al sistema bancario italiano sta' bene cosi'; purtroppo non possiamo dire altrettanto per i risparmiatori.
Ora, alla presidenza dell'Abi, c'e' Antonio Patuelli, eletto sempre per acclamazione, il quale dichiara che il cosiddetto "bail in" (norme che prescrivono una risoluzione di una situazione di bancarotta colpendo, nell'ordine, azionisti, obbligazionisti subordinati e senior e, infine, i correntisti che hanno depositi superiori ai 100 mila euro) e' incostituzionale. Insomma, le banche non possono fallire perche', secondo Patuelli, e' incostituzionale. Meno male che Patuelli e' stato esponente e parlamentare del Partito Liberale.
Con questi dirigenti come si possa pensare di avere un buon sistema bancario e' un mistero. I risparmiatori lo tengano a mente. 
 
 
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