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Fondi di investimento fasulli. Il palleggio tra le Autority che dovrebbero occuparsi del problema
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Comunicato di Primo Mastrantoni
5 aprile 2016 10:34
 
 Quando si tratta di informare i consumatori c'e' sempre qualche problema e, se va bene, ci si palleggia la responsabilita' di chi deve comunicare.
Caso esemplare e' quello dei cosiddetti fondi di investimento fasulli, i cui gestori intascano le commissioni per la gestione ma non effettuano la gestione, perche i fondi non sono attivi ma passivi, cioe' seguono l'andamento del mercato. Insomma, si paga per un servizio non reso.
Il trucco l'aveva scoperto l'Esma, l'autorita' europea che vigila sui mercati finanziari e noi avevamo interpellato l'Esma per sapere quali erano questi fondi fasulli. Con nostra sorpresa l'Esma ci risponde dicendo che lavora con la Consob, l'autorita' italiana per la vigilanza dei mercati finanziari, che e' un modo sibillino per dirci di rivolgerci alla Consob, la quale ci risponde che non spetta a loro diffondere tali dati.
Dunque? I risparmiatori continueranno ad investire in fondi fasulli, pagando laute commissioni a chi non dovrebbe incassarle.
Comunque, noi non demordiamo, per cui abbiamo scritto al Commissario europeo ai consumatori, Vera Jourova, e al Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, chiedendo che venga reso pubblico l'elenco dei fondi fasulli.
 
 
 
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