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MUTUI A TASSO USURAIO
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Comunicato 
27 febbraio 1999 0:00
 

E' SEMPRE CONSIGLIATO IL RICORSO AL GIUDICE, PERCHE' CI SONO SENTENZE DIVERGENTI A CUI FARE RIFERIMENTO.
LA LEGGE SULL'USURA HA PEGGIORATO LA SITUAZIONE, DANDO LEGALITA' ALLA MAGGIORPARTE DEGLI USURAI. Firenze, 27 Febbraio 1999. Un p.m. del tribunale di Torino, Andrea Padalino, ha archiviato una serie di ricorsi contro istituti di credito, che chiedevano l'adeguamento dei tassi fissi di mutui-casa, stipulati prima dell'entrata in vigore della legge contro l'usura, alla soglia che trimestralmente il Tesoro stabilisce, e oltre la quale scatta il reato.
Una notizia che non deve preoccupare piu' di tanto i risparmiatori che hanno stipulato simili mutui. Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. La materia e' tutt'altro che definita' in termini giuridici, mentre e' sintomatica dal punto di vista di una politica di credito.
La legge definisce il principio di usura e meccanismo e poteri per determinarlo, ma non da' lumi sul regresso, per cui lascia mano-libera alle parti che, se non si trovano d'accordo, possono solo rivolgersi al giudice. E se abbiamo un magistrato di Torino che archivia, ne abbiamo un altro di Velletri (Roma) che condanna la banca. Per cui la partita, in questo momento, e' 1 a 1, e, in permanente assenza del legislatore, per non essere trattati come risparmiatori di serie B, esiste solo la strada giudiziaria.
La sentenza della Pretura di Velletri, e' del 3 dicembre 1997, ed e' stata emessa dal giudice Luigi Branda contro un mutuo-casa della Bnl con tasso fisso al 20%.
Importante e' che il risparmiatore in questa condizione non sottovaluti la sua azione giudiziaria, per se' e per tutti coloro che sono in queste condizioni, e non esiti ad avvalersene.
Riguardo, infine, alla politica creditizia italiana e delle banche, questa situazione la dice lunga su quali interessi si intende difendere: quelli delle banche e del loro potere nei confronti di uno Stato succube del sistema creditizio usuraio "legale". Non si capisce perche', altrimenti, nella legge sull'usura non sia stato previsto un meccanismo retroattivo, sapendo benissimo che la situazione disastrosa del settore riguarda si' i casi limite dei "cravattari", ma che il fenomeno di massa e' gestito da istituti in piena legalita'. L'aver volutamente ignorato questo aspetto generalizzato del fenomeno usura, ha di fatto determinato un peggioramento della situazione, dando legalita' a chi, prima della legge, perlomeno era in una situazione di dubbio. Il legislatore -come spesso succede- ha cambiato tutto per non cambiare niente, regalando qualcosa alla spettacolarita' del fenomeno (cravattari e dintorni …), ma lasciando soli, in mano agli usurai legali, chi ha avuto la sventura obbligata di fare ricorso al "mercato" del credito immobiliare, perche' la casa in affitto, all'epoca dei mutui a tasso fisso, era praticamente inesistente grazie alla legge sull'equo canone, e l'acquisto era l'unica possibilita' non onerosa.
 
 
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