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NUOVI TASSI USURAI VERSO IL BASSO
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Comunicato 
1 aprile 1999 0:00
 

I TETTI FISSATI DAL TESORO NON AIUTANO PERO' A RISOLVERE IL PROBLEMA DI CHI HA UN MUTUO CON TASSO USURAIO E DI CHI E' VITTIMA DELL'USURA DEI CRAVATTARI

Firenze, 1 Aprile 1999. Resi noti dal ministero del Tesoro i nuovi tetti oltre il quale scatta il reato di usura. Per i mutui prima casa, che e' il tasso che riguarda piu' risparmiatori, il livello e' 7,635, con una media di 5,09.
Interviene l'Aduc per voce del suo presidente, Vincenzo Donvito.
Plaudiamo ad un costo del denaro che si adegua sempre di piu' ad una dimensione europea, ma nello stesso tempo non possiamo non evidenziare che la legge di cui sono espressione non serve ad affrontare i due problemi centrali del fenomeno: i mutui-prima casa gia' contratti e l'usura dei cravattari.
I tassi non sono retroattivi e la legge non prevede alcun meccanismo per la ricontrattazione dei mutui che hanno interessi usurai, e se consideriamo che piu' del 50% delle famiglie italiane ha gia' un mutuo prima casa, si capisce che questa legge e questo meccanismo servono a poco: se non si affronta la questione della ridefinizione dei contratti con tasso diventato illegale, si continuera' a sfornare risparmiatori di serie A (quelli che contrattano un nuovo mutuo) e risparmiatori di serie B (quelli che gia' hanno un mutuo a tasso usuraio, e che se lo tengono perche' le penali delle banche per rinegoziarlo sono altissime, oppure quelli che hanno mutui con agevolazioni comunali o regionali che hanno sfondato il tetto usuraio e che sono di fronte ad una non-volonta' dell'amministrazione di ricontrattare le condizioni con la banca convenzionata).
E poi c'e' l'usura dei cravattari. Un recente sondaggio, commissionato alla 'Directa' dalla Camera di Commercio di Milano, indica che un'azienda milanese su quattro e' stata vittima negli ultimi 12 mesi di attentati intimidatori a sfondo usuraio. In un anno, pero', ci sono state solo 50 denunce. Mentre una ricerca di una Commissione della Regione Lazio per la lotta alla criminalita' organizzata ci fa sapere che il fenomeno usura dal '94 al '98 e' in aumento: diminuiscono denunce e arresti e, nelle vittime, cala la fiducia nello Stato; in quattro anni e' calato del 71% il numero di coloro che, usurati, si e' rivolto alla giustizia.
E questi sono dati di Milano e della regione Lazio … non vogliamo osare nel pensare cosa succede in tutta la Penisola. Allora, c'e' qualcosa che non funziona in questa legge, e noi l'abbiamo individuato da tempo: e' il sistema creditizio italiano, rigido e discrezionale che risponde piu' a logiche politiche che economiche, e la recente legge sulle Fondazioni bancarie ha sicuramente favorito il consolidarsi di questa impostazione, dando il potere di controllo a organismi che sono diretta emanazione del sistema dei partiti politici. Un sistema che favorisce il diffondersi del prestito clandestino grazie alla mancanza di iniziativa finanziaria delle banche in concorso con i risparmiatori, favorendo l'avventura al buio di commercianti e piccoli imprenditori (i piu' colpiti dal fenomeno usura). Ma intanto ci teniamo (per ora) la legge sulle Fondazioni e il ministero del Tesoro che trimestralmente ci da' l'illusione che ci stiamo allineando all'Europa.
 
 
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