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TASSI USURAI SEMPRE PIU' GIU'.
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Comunicato 
26 giugno 1999 0:00
 

UN MERCATO CHE REGISTRA L'ANDAMENTO DELL'ECONOMIA. MA CHE NON RISPONDE ALLA QUOTIDIANITA' DEI RAPPORTI TRA BANCHE E RISPARMIATORI.

Firenze, 26 Giugno 1999. Il ministero del Tesoro ha fissato, per il periodo 1 luglio-30 settembre, i tassi massimi di credito oltre i quali scatta il reato di usura. E quello su cui si concentra la maggiore attenzione dei risparmiatori, il prima-casa, e' passato dal 7,635 al 7,38, con un livello medio che dal 5,09 e' passato al 4,92%.
Purtroppo il risparmio immobiliare -specialmente sulla prima-casa- e' ancora una grossa realta' in Italia, perche' i guasti delle legislazioni sulle locazioni degli immobili hanno lasciato strascichi che le nuove norme ancora non riescono a sanare: il quasi-obbligo a comprare una casa per stabilirvi la propria abitazione e' ancora molto radicato: la mancanza di un mercato degli affitti, equo e non condizionato da leggi che impediscono la liberazione dell'immobile quando il proprietario ne ha bisogno, continua a dare il suo contributo. E diciamo purtroppo, perche' ci sarebbe bisogno molto di piu' per investire nei settori delle economie trainanti.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, e continua:
Ma, se la realta' e' questa in divenire, non e' altrettanto nella quotidianita', perche' questi tassi che scendono non prendono in alcuna considerazione coloro che hanno contratto mutui negli anni passati, specialmente quando i tassi sfondavano il 10%. E, solo per mantenere l'equilibrio di potere tra banche e Governo, la maggiorparte dei risparmiatori deve continuare a pagare tassi altissimi a istituti di credito che invece pagano il denaro pochissimo. Le alchimie che le banche contrappongono alla ritrattazione dei contratti, sono per l'appunto tali, ma si fanno forza con la legge.
Se poi prendiamo in considerazione gli altri tassi di credito (quelli grazie ai quali, piu' comunemente, il risparmiatore va a finire nelle mani di usurai illegali), verifichiamo che continuano ad essere stratosferici. Si pensi che per un anticipo fino a 10 milioni di un intermediario non bancario, il tasso oltre il quale scatta il reato di usura e' il 35,34%: ed e' proprio qui che parte il meccanismo dell'usura, dal piccolo prestito che le banche non concedono per mancanza di garanzie: il risparmiatore si rivolge altrove, pressato dall'urgenza (magari per pagare una rata di una banca che, in caso di morosita', gli sequestrebbe l'unica sua fonte di reddito -in genere la piccola attivita' commerciale in crisi) e finisce in un vortice incredibile dove, invece di prendere in considerazioni le sue reali possibilita' di rientro, si fa esclusivamente pressione per avere tutto e subito. In questo meccanismo, banche e intermediari non bancari hanno imparato dalla stessa scuola.
E' chiaro quindi, che finche' i tassi in circolazione saranno a questi livelli, il tutto
 
 
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