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Tango-Bond: il dilemma del prigioniero.
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Editoriale 
8 febbraio 2005 0:00
 
Il tentativo della Repubblica Argentina e' sotto gli occhi di tutti: sta cercando di far accreditare la tesi in base alla quale gli obbligazionisti che non accetteranno la proposta di scambio "volontario" (sic!) si ritroveranno con carta straccia in mano e quindi, "sara' peggio per loro".
In questo modo l'Argentina cerca di far aumentare il piu' possibile il numero di aderenti poiche' maggiori saranno i partecipanti all'offerta e minori saranno le probabilita' di dover fare una nuova proposta migliorativa (per tutti, aderenti e non aderenti).

Come abbiamo gia' detto, ci troviamo davanti ad un classico caso di quel gioco di logica che in economia e' conosciuto con il nome di "dilemma del prigioniero"

Il gioco si potrebbe riassume come segue:
Due presunti criminali, complici in un reato grave, vengono catturati in un paese totalitario e rinchiusi in due stanze separate per essere interrogati.
I due non hanno avuto il tempo di accordarsi ed ora si trovano di fronte ad un grosso dilemma: collaborare o non collaborare con la giustizia?
Il funzionario della polizia spiega ad uno dei due presunti criminali la sua posizione legale:
- se tradisse il compagno e collaborasse, verrebbe messo in liberta' ed il compagno verrebbe condannato a 10 anni di reclusione;
- se pero' anche il compagno decidesse di collaborare, la pena verrebbe dimezzata ad entrambi a 5 anni di reclusione;
- se al contrario lui decidesse di NON collaborare, potrebbe essere condannato ad 1 solo anno insieme al compagno qualora anche quest'ultimo non collaborasse oppure potrebbe essere condannato a 10 anni se il compagno lo tradisse e collaborasse per essere scarcerato.


La situazione proposta dalla Repubblica dell'Argentina e' simile: se tutti decidessero di non accettare la proposta, l'Argentina sarebbe costretta a formulare una nuova proposta migliorativa (nel gioco, se i due prigionieri non confessano, entrambi avrebbero fatto la scelta migliore).
Ma se il numero di aderenti sara' tale da non rendere indispensabile all'Argentina la formulazione di una nuova proposta, coloro che non avranno aderito potrebbero ritrovarsi solo la via legale come mezzo per recuperare il danno subito (nel gioco, uno non confessa e l'altro tradisce).

La scelta, come si vede, non puo' essere presa con leggerezza. Dire di aderire o di non aderire non conoscendo la specifica situazione di ciascuno e' molto poco serio e professionale.
La scelta ottimale dipendera' dal comportamento di tutti gli obbligazionisti, quindi non puo' essere prevista oggi.
Nessuno oggi puo' dire che aderire sara' sicuramente meglio di non aderire, ne' il suo contrario.
Come associazione, noi abbiamo il dovere di supportare coloro che faranno la scelta, che certamente e' nell'interesse di tutti, di non aderire all'offerta. Vanno in questa direzione l'avvio delle class action per tutti quei titoli per i quali, in base al regolamento dei bond, e' possibile avviare azioni di questo tipo.
Dobbiamo pero' anche dire, con onesta', che questa scelta di non aderire potrebbe non risultare la scelta ottimale per chi la compie
Nella teoria dei giochi, il dilemma del prigioniero si risolve in modo poco lusinghiero per i prigionieri. Speriamo che non sia lo stesso per gli obbligazionisti della Repubblica Argentina. In ogni caso, e' fondamentale che la scelta, qualunque essa sia, venga compiuta in maniera consapevole.
 
 
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