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Bond General Motors e trattamento fiscale minusvalenza
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Lettera 
4 gennaio 2011 0:00
 
Sono un possessore di bond General Motors 2013, considerando il fatto che la procedura fallimentare in corso sembra prevedere un rimborso parziale in azioni e warrant, essendo l’ammontare del rimborso previsto molto inferiore al valore nominale dei bond in mio possesso, vorrei sapere come verrà trattata la minusvalenza che otterrò da tale operazione. Alcuni mi dicono che non ci sarà la generazione di minusvalenza, altri come la mia banca non si esprimono in merito fino a quando non sarà ben definita dalla procedura fallimentare la modalità di rimborso. Sapete fornirmi delle indicazioni in merito? Perché nell’ipotesi in cui da tale operazione di concambio non avessi la piena generazione di minusvalenza, allora preferirei vendere i bond alla quotazione attuale di mercato che è di 30/100.
Davide, da San Lorenzo In Campo (PU)

Risposta:
Non possiamo dirlo con certezza ma è molto probabile che si applichi lo stesso trattamento previsto per il concambio dei bond argentini, per il quale la Risoluzione 99/E del 25 luglio 2005 dell'Agenzia delle Entrate precisò che occorre assumere quale "valore normale" (prezzo di carico, quindi) delle nuove obbligazioni non il valore nominale ma il prezzo di mercato, in quel caso individuato come il prezzo dei bonds visualizzato sulla piattaforma Bloomberg il 3 giugno 2005. Di conseguenza, il calcolo della minusvalenza sui vecchi titoli emergeva come differenza tra prezzo di acquisto del bond e prezzo di mercato del nuovo, il quale diventa prezzo di carico da assumere per le successive vendite. Una modalità di tassazione che fa emergere le forti minusvalenze sui vecchi titoli, le quali possono essere utilizzate a compensazione di future plusvalenze da capital gain ma solo entro la fine del quarto anno successivo a quello in cui sono state realizzate.
 
 
 
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