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Buoni postali del giugno 1986
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Lettera 
29 novembre 2016 0:00
 
Ho sottoscritto Buoni Fruttiferi Postali Ordinari serie Q emessi nel 1986 - 5 giugno 1986, per l'esattezza-.
La rassegnazione a dover accettare di perdere una rilevante quota degli interessi promessi all'atto dell'acquisto (circa € 5000 per ogni buono da £ 1000000 alla data suddetta) per effetto di una modifica unilaterale al contratto e nel merito della cui legalità ci sarebbe da discutere a lungo, e, nel contempo,le notizie che si recuperano in rete non temperano certamente la delusione e l'amarezza di essere stati,ancora una volta, presi in giro.
Gradirei, pertanto, che Lei mi fornisse un parere definitivo sulla questione, sia a proposito dei buoni già incassati e sia di quelli ancora da presentare.

Risposta:
Li ha sottoscritti pochi giorni prima che venisse emanato l'oramai famoso D.M. 13 giugno 1986 che cambiò la serie con decorrenza 1 luglio, abbassando i tassi di interesse.
Allo stato, la situazione è chiara: se anche il cliente vince in primo grado, le Poste vincono in Appello.
Purtroppo agire non è affatto semplice perché ai tempi la legge consentiva di modificare le serie in corso.
Era già avvenuto, del resto, quattro volte prima di allora ma in quei casi si trattava di interventi al rialzo dei tassi. Erano anni di forte inflazione e quindi i portatori di buoni soffrivano perdite enormi per via del tasso fisso del loro certificati. Da qui gli interventi a loro favore.
Al contrario, nel 1986 si intervenne al ribasso.
Il nostro suggerimento è quello di non fare niente ed attendere eventuali sviluppi. La prescrizione del diritto arriva solo dieci anni dopo l'estinzione del buono, quindi si ha tutto il tempo per vedere come si evolveranno le cose. Per interrormperl, poi, è sufficiente una raccomandata ar o una pec inviata alle Poste ed alla Cassa Depositi e Prestiti.
 
 
 
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