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Consulente finanziario incompetente
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Lettera 
4 febbraio 2016 0:00
 
Io e mia madre (pensionata di 70 anni) abbiamo avuto tramite amici il nominativo di un consulente finanziario a cui ci siamo affidati per la gestione dei relativi risparmi.
Premetto che entrambi abbiamo firmato tutto quello che ci è stato prospettato, in particolare la MIFID, inserendo come consigliato dal consulente, le risposte "giuste" per poter fare piccole operazioni su strumenti remunerativi altrimenti impossibili. Risultiamo quindi espertissimi e con grande propensione al rischio. A parole ovviamente abbiamo entrambi detto, e lui garantito, che si sarebbe proceduto con investimenti da profilo medio nel mio caso e conservativo per mia madre.
Il consulente ha consigliato l'acquisto di un prodotto ad alto rischio per una piccola cifra (certificato leva 5 sul petrolio) senza informarci di tutti i reali rischi dello strumento ma solo dei potenziali ricavi.
Vista la discesa del petrolio ci ha consigliato inoltre di mediare e poi ancora mediare fino ad un investimento totale di circa 50.000 euro. La motivazione (che anche condivido) è che il petrolio è sottovalutato e che alla risalita, allungando l'orizzonte temporale dell'investimento, avremmo riavuto i nostri soldi.
Nelle settimane scorse il petrolio è risalito da 26 a 36 dollari ma il certificato è risalito in modo molto meno importante insospettendomi sulla dichiarazione del consulente rispetto al solo allungamento dell'orizzonte temporale.
Ho fatto personalmente delle ricerche e ho scoperto che il prodotto è sottoposto:
. all'effetto denominato compound
. al rischio di cambio euro / dollaro
. alla perdita di efficienza nel seguire il Brent (petrolio)
. a delistazione (la società di gestione lo rimuoverà dalla borsa)
e il prodotto NON è assolutamente da usare per operazioni di lungo termine come consigliato ma solo per trading.
Ho chiesto spiegazioni al Consulente che mi ha risposto che si sarebbe informato. Lui si sarebbe informato sul prodotto che ha venduto; avete capito bene. Ha chiesto informazioni alla casa collocatrice tramite mail mettendomi in copia. La casa collocatrice ha risposto confermando quello che a questo punto io (e no lui) già sapevo.
In questo caso, posta la grave perdita (quasi azzeramento del capitale) e:
. mancata l'informazione nei nostri confronti sullo strumento
. avendo le prove della totale incompetenza (ignoranza nel vero senso della parola) del promotore sullo strumento venduto
. e sull'oggettivo errore nelluso dello stesso
posso fare qualcosa?
Cosa posso fare senza intentare costose e lunghe azioni legali?
Concludo dicendo che ad oggi il Consulente mi ha detto di non preoccuparmi che se gli lascio la possibilità, con qualche soldo in più, mi fa recuperare la perdita in due o tre anni.
Grazie e saluti
Luigi, da Piacenza (PC)

Risposta:
Il racconto è in effetti ridicolo, purtroppo vi è la perdita economica niente affatto divertente. Come ciliegina sulla torta, il molto poco esperto consulente ha perfino auto-costruito la prova contro sé stesso!
Ha tutti gli elementi per rivalersi, e molto probabilmente senza dover fare causa.
 
 
 
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