DOMANDA Come azienda ho sottoscritto una serie di fondi per investire, per un breve periodo di tempo, un eccesso di liquidita'.
Purtroppo ho investito per il 60% nel fondo monetario ed il restante 40% ripartito tra azionario europeo e nuove tecnologie.
Dopo il primo crollo del 2000 il funzionario di banca che mi aveva consigliato l'investimento mi ha suggerito di mediare la posizione in quanto il mercato si sarebbe ripreso di li' a breve. Dopo un ulteriore grosso calo abbiamo chiesto se fosse opportuno disinvestire e ci ha detto assolutamente no. Da allora il patrimonio si e' dimezzato ulteriormente.
Oggi siamo sul lastrico, l'azienda e' in crisi e forse dovremo dichiarare fallimento.
Esiste una responsabilita' della banca?
Ovvero e' corretto che una banca consente ad un'azienda sua cliente di investire oltre il 50% in azioni ad alto rischio invece di consigliare dei pronti contro termine?
grazie La banca e' la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza di Roma

Risposta:
Il comportamento dell'impiegato della banca in questione e' stato, come minimo, poco professionale se non moralmente scorretto. Purtroppo pero', non vi e' una responsabilita' di tipo giuridica che possa essere fatta valere.
Ci spiace molto dirlo, ma l'errore piu' grave e' stato quello di considerare che la banca fornisse consulenza a suo favore gratuitamente.
I consigli forniti dalla sua banca sono nel loro interesse.
Nel suo caso si e' aggiunta anche l'ignoranza tecnica dell'impiegato (che e' un dato molto diffuso). L'abitudine di "mediare" e' una delle peggiori cose che si possano fare in finanza. Mediare al ribasso e' un'assoluta stupidaggine che deve essere sempre evitata.
Per rispondere sinteticamente alla sua domanda: sebbene e' evidente che la banca abbia una responsabilita' morale in quello che e' successo, sarebbe un inutile perdita di tempo e di denaro cercare di chiamarla in causa per un risarcimento economico.