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Icsid: documenti in carta semplice o in bollo?
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Lettera 
8 maggio 2006 0:00
 
Egregio Dott. D'Orta. Ancora non ho aderito all'arbitrato ICSID per gli obbligazionisti "bidonati" dai bond argentina. Mi e' sorto un dubbio non indifferente anche perche' siamo (il conto e' cointestato) nell'ottica di aderire, ma al momento che acquisiamo o meno dei documenti potremmo anche revocare il mandato alla TFA. Il quesito e': "A quali spese vado incontro per revocare il mandato? " Mi pare di non aver letto niente per questa evenienza nella "pappardella di fogli" che ci hanno inviato. Lei ne sa qualcosa? Ho telefonato al N° Verde che MPS ha istituito per questo frangente per avere lumi. Mi hanno risposto che, dato non c'e' scritto niente, la revoca del mandato e' gratuita come il mandato stesso. Siccome pero' non sono "completamente" sciocca non mi fido affatto di questa risposta e gliel'ho detto. Mi hanno consigliato di rivolgermi in filiale. Ho fatto presente che in filiale mi avrebbero detto di rivolgermi al n° verde. Si gioca a pallavolo o a pallacanestro? In realta' non sanno un bel nulla, me ne sono accorta in altre 2 occasioni. L'unica sarebbe di rivolgermi direttamente alla TFA, ma non so se faccio a tempo. Niente impedirebbe alla TFA p.e. rispondere al risparmiatore che vuole revocare il mandato: "L'adesione era gratuita, ma la revoca del mandato per via dei costi sostenuti anche per lei, mandati ad avvocati vari in studi esteri, ecc. ecc. ha un costo di euro 3.000. =" Potrebbe essere Dott. D'Orta oppure no? Grazie per la cortese e purtroppo sollecita risposta che vorra' darmi. Inoltre volevo anche farLe presente e sapere cosa ne pensa circa i certificati che occorre produrre per aderire a questo arbitrato. Infatti in piu' punti dell'informativa che ci hanno inviato c'e' scritto che il certificato di residenza, nascita e cittadinanza possono essere fatti in carta libera ed e' anche specificato che "i documenti non necessitano di notorizzazione e quindi possono essere presentati in carta semplice". Recatami pero' al comune di residenza l'impiegato addetto mi ha fatto presente che dovevo fare un certificato contestuale in bollo perche' la TFA ave va omesso di scrivere l'articolo di legge in base al quale l'impiegato poteva rilasciarmi il certificato in carta libera. L'impiegato mi ha spiegato che esiste il D.P.R. n° 642 del 26/10/1972 ed in base a questo D.P.R. se un cittadino richiede un documento esente perl'INPS viene citato un dato articolo della legge, per le successioni un altro ancora e cosi' via. Per una banca non puo' usarsi la dizione per "gli usi consentiti dalla legge" perche' non e' prevista, occorre il certificato in bollo. Poi molto gentilmente mi ha detto che lo potevo fare anche in carta semplice mentendo, dicendo p.e. che era per successione, poi se il certificato non andava bene rispondeva la banca di questo che lo aveva accettato e non lui. Il ragionamento fila perfettamente e l'impiegato era certamente in buonafede perche' ha anche aggiunto, saputo che era per i bond argentini, che lui ed altri impiegati per non gravare ulteriormente sui risparmiatori avevano cercato degli appigli di legge per venirci incontro e fare i documenti in carta libera, ma non avevano trovato niente. Ora siccome essendo 3 cointestari dobbiamo sborsare euro 45,42. = che non trovo affatto giusto, che ne dice se scrivessi alla TFA per farmeli rimborsare? Inoltre, come ci si puo' fidare di questo arbitrato quando la TFA ora, prima ancora di partire con l'arbitrato e per le cose piu' semplici come la produzione dei documenti scrive in un modo e poi si scopre che e' in un altro modo? Chi ci garantisce che la ripartizione delle somme, se saranno ottenute dall'Argentina, verra' fatta in modo proporziona le ed equo fra tutti i risparmiatori quando sono venuta a sapere che nello stesso comune ed in comuni diversi dal mio sono stati anche rilasciati certificati in carta semplice contravvenendo in pieno il principio di uguaglianza perche' la TFA non ha provveduto in modo chiaro ed inequivocabile a fare in modo che cio' non avvenisse? Figurati per le co- se complicate! E quello che si va ad intraprendere e' un caso complicato. Cosa accadra'???
Lucia
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P.S. - Se manda questo mio scritto in rete metta solo il nome o le iniziali. Grazie!

Risposta:
Come l'adesione, anche la rinuncia e' gratuita. A pagina 2 delle istruzioni, al paragrafo 7, si legge che ogni attivita', ogni onere, ecc. condotto nell'interesse degli aderenti sara' a carico della TFA. Ne' si e' mai fatta menzione di costi nelle tante interviste rilasciate dai responsabili. Sulla carta semplice/da bollo e' il primo caso che ci perviene e non sono in grado di rispondere. Fino ad ora ho visto solo documentazione in carta semplice. I documenti, pero', non servono alla banca ma si presentano soltanto alla banca per poter partecipare alla procedura arbitrale. Magari puo' chiedere alla TFA ai numeri 06/6767535 - 06/6767769. La procedura non si presenta semplice, di sicuro e' un'arma a costo zero per tutti coloro i quali non sono in grado di fare causa alla banca. LA TFA nacque per evitare alle banche centinaia di migliaia di vertenze legali e per tenere buoni i clienti, e sotto questo aspetto ha funzionato benissimo. I clienti hanno le loro colpe, quando ancora ascoltano le stesse banche che hanno venduto loro i titoli.
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Ha risposto Giuseppe D'Orta.
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