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Polizza vita, morte contraente
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Lettera 
1 agosto 2009 0:00
 
Salve. Mio padre nel 1984 stipulò una polizza vita( assicurazione di rendita differita con controassicurazione a premio annuo), come contraente, della durata di 28 anni (termina nel 2011), in cui io sono l' assicurato, e anche il beneficiario. Purtroppo il mese scorso mio padre è morto, e mi è stato detto che è necessario il cambio di contraente, con stipula di appendice e che il tutto va in successione. E che quindi occorre la dichiarazione di chi sono gli eredi, ecc. ecc. Da ignorante la cosa non mi torna tanto. Ho consultato il mio avvocato il quale dice che ai sensi dell'art 1920 cc, semplifico grossolanamente, la somma della polizza, che peraltro avrei intenzione di finire di pagare io, non entra in successione, poichè il beneficiario (che in questo caso è anche l' assicurato) matura dei diritti propri sui vantaggi dell'assicurazione. Tuttalpiù i coeredi potrebbero, ma solo successivamente al pagamento annuo della somma dovutami come vitalizio, contestarmi la cosa nell'ambito della cosiddetta riduzione della legittima. Ma la ditta assicuratrice non deve fare altro che permettermi, come assicurato, di farmi terminare il pagamento delle rate della polizza, e poi, da contratto, erogare un vitalizio, Il mio avvocato ha ragione? GRAZIE
Stefano, da Firenze (FI)

Risposta:
Se lei è il beneficiario della polizza ha diritto a ricevere la prestazione in caso di morte del contraente. Probabilmente la compagnia cerca di non erogare la prestazione e di cambiare il contraente in modo tale da continuare ad incassare le commissioni sui futuri premi da versare.
Quella dell'esclusione dall'asse ereditario e' una delle tante false leggende che accompagnano le polizze, come ad esempio quella sulla loro insequestrabilita' ed impignorabilita'. Molti se ne accorgono a proprie spese quando e' troppo tardi
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Ha risposto Matteo Piergiovanni
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