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Raggruppamento azioni e minusvalenza
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Lettera 
19 febbraio 2013 0:00
 
In data 8/8/12 ho trasferito presso altra banca, tra le altre, 3 azioni Cell Therapeutics (che avevo dal collocamento: allora erano molte di più!).
Il 3/9/12 la società ha effettuato un raggruppamento (1 nuova azione ogni 5 vecchie).
Per la banca le mie 3 azioni si sono interamente azzerate e, inoltre, nega anche che l’operazione abbia creato una minusvalenza (asserendo che non c’è stata vendita, solo caso in cui la minus può realizzarsi).
È corretto il comportamento della banca tenuto conto che:
- non sono stato avvisato dell’operazione (avrei potuto acquistare altre azioni per “mantenere in vita” la posizione azionaria)
- secondo me, per effetto dell’operazione (che comunque ha, di fatto, azzerato il capitale), avrei dovuto rimanere 0,60 azioni, che avrebbero potuto essere vendute (come “spezzatura”?), in modo da originare, almeno, una minusvalenza.


Risposta:
La banca, nell'ambito di un rapporto di amministrazione titoli, non è obbligata ad avvisare i clienti dell'approssimarsi di operazioni quali frazionamenti e/o accorpamenti del numero delle azioni.
In genere, questo tipo di operazioni viene concesso agli azionisti di negoziare le quote mancanti al raggiungimento dell'intero più vicino mediante un intermediario appositamente incaricato. Evidentemente, in questo caso ciò non è accaduto perché la società è di diritto statunitense ma anche e soprattutto per la difficoltà della specifica operazione.
La banca ha correttamente risposto anche riguardo la mancata emersione di una minusvalenza ai fini del capital gain. Non vi è infatti stata alcuna cessione a titolo oneroso delle azioni e quindi è mancato il presupposto affinché la contabilizzazione potesse avvenire.
 
 
 
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