sono un intestatario di un conto corrente on line presso banca unicredit.Poco tempo fa mi e' arrivato un e-mail che credevo fosse della banca in questione chiedendomi pin e password invece era una truffa telematica sottraendomi 2400 euro.
La domanda e' la banca e' obbligata a risarcirmi?
Pasquale, da La Spezia (SP)

Risposta:
in tema di phishing (cioè quell'attività fraudolenta volta a carpire i codici di accesso a servizi on-line) si è pronunciato l'Arbitro Bancario e Finanziario nel 2010 nella pronuncia n. 87/2010 che può trovare a questo link.
Non si può certamente parlare di una colpa esclusiva della Banca per la quale la stessa sia "obbligata a risarcirla", dal momento che l'utente di un servizio bancario on-line è tenuto a custodire i propri codici di accesso.
Inserirli a seguito di una email ricevuta, per quanto all'apparenza possa sembrare provenire dalla banca stessa, non è il massimo.
D'altra parte, la banca è obbligata ad utilizzare sempre le migliori tecnologie disponibili per assicurarsi che i codici vengano effettivamente utilizzati dal legittimo proprietario.
Si tratta quindi di capire se, nel caso concreto, la banca possa dimostrare che le tecnologie utilizzate fossero adeguate o meno.
Usando le parole dell'Arbitro Bancario e Finanziario nel pronunciamento già richiamato:
"assumono rilievo due obblighi e la relativa osservanza di essi: da un lato i gia? segnalati obblighi di custodia del cliente che debbono estendersi a tutto cio? che rientra nella sua sfera di controllo, dall’altro quello dell’impresa che offre servizi bancari mediante mezzi informatici di proteggere mediante gli accorgimenti piu? idonei il suo sistema di trasmissione dati."
Per curiosità: nel caso specifico l'Arbitro Bancario e Finanziario ha ritenuto la banca corresponsabile al 50%.
Se ha motivo di ritenere che il sistema utilizzato dalla sua banca non fosse adeguato può senza dubbio rivolgersi anche lei allo stesso istituto.
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Ha risposto Alessandro Pedone: http://investire.aduc.it/info/pedone.php