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Riguardo i Piani Individuali di Risparmio
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Lettera 
22 maggio 2017 0:00
 
Ultimamente i promotori (pardon: consulenti) di tutte le Banche (online e tradizionali) stanno spingendo "fortemente" tale novità, che in effetti ha il merito di spingere l'investitore a ragionare necessariamente sul medio/lungo termine.
Sono venuto a conoscenza, però, che la legge (per cui non è stata emessa dall'Agenzia delle Entrate la circolare relativa ai temi ad essa afferenti) precisa che per ogni singolo individuo sia possibile attivare uno ed uno solo PIR "a vita".
Vorrei sapere se ciò risponde al vero, perché credo che pochi abbiano coscienza della cosa, e, se ciò risultasse vero, le motivazioni sottostanti l'attivazione di un PIR (con chi, come, quando,...) credo debbano essere ponderate ben oltre il livello "medio" attuale.
In tal caso, siccome "a pensar male si sa peccato, ma quasi sempre si indovina", sarei portato a credere che la campagna attivata da pressoché tutte le Banche abbia come una delle motivazioni sottostanti anche tale particolarità di questa forma di risparmio.

Risposta:
Al recente Salone del Risparmio, uno dei capi delle reti di vendita di promotori finanziari si è lasciato sfuggire che "il beneficio fiscale che con i PIR spetta dei clienti lo incassiamo noi con le commissioni".
Occorrono, come giustamente scrive, alcuni chiarimenti.
Il PIR parrebbe infatti poter essere uno solo per ogni persona.
Già c'è il limite di 30mila euro annui con 150mila di massimo complessivo.
E' anche da chiarire se i fondi potranno compravendere i titoli anche prima di cinque anni, dato che ai singoli ciò è precluso.
Insomma, prima di assumere decisioni attendiamo la Circolare.
E senza dimenticare la verità "fuggita" al Salone del Risparmio.
 
 
 
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