La mia compagna ha un piccolo contenzioso con Wind (80€). Appena ricevute le fatture, abbiamo provveduto ad inviare raccomandate per contestare gli addebiti e risolvere la questione. Come ultima risorsa abbiamo inviato una diffida ad adempiere ma non abbiamo avuto alcun riscontro.
Poi sono inziate le telefonate insistenti da sedicenti studi legali che in realtà credo non siano neanche recupero crediti ma dei semplici centri servizi.
E' giunta anche una lettera, tramite posta ordinaria massiva, di un avvocato Corsi di Roma dove la intimava al pagamento.
Ieri hanno chiamato un nostro vicino di casa dicendo che fanno parte di un centro servizi, che hanno dei documenti da consegnare e hanno lasciato un numero di telefono, chiesto informazioni sulla mia compagna e se ci facevano recapitare il numero di telefono per poterli richiamare.
Stamattina, infastidito, li ho chiamati e ho chiesto di identificarsi ma non mi hanno dato nessun loro riferimento.
Ho chiamato il Garante per la Privacy il quale mi ha riferito che questa società non può chiamare vicini di casa (in quanto eventualmente sono legittimati a chiamare solo garanti o fidejussori) e anche se non hanno detto che sono un recupero crediti o che c'è un debito nei loro confronti, chiamando il numero che hanno lasciato, l'operatore risponde con "studio legale". Quindi è violazione della privacy e credo ci siano i presupposti per stalking.
Chiedo un vostro consiglio per come procedere per denunciare questa violazione della privacy, capire se ci sono dei presupposti per stalking telefonico e come poter agire nei loro confronti.
Daniele, da Isola Della Scala (VR)

Risposta:
Hanno infatti violato il regolamento, come troppo spesso accade:
http://sosonline.aduc.it/scheda/recupero+crediti+sono+leciti+comportamenti+lesivi_9860.php
Può segnalare la cosa al Garante Privacy mediante un esposto mentre il risarcimento del danno passa per le ordinarie vie legali.
Per ambo le cose occorre provare, documentalmente e/o per testimonianze, l'accaduto.