Non ho ben capito l’esempio nell’editoriale dell’obbligazione che acquistata a 100 e che attualmente vale 120 non rende il 4% ma circa il 2% (ho sempre pensato l’esatto opposto). Poi volevo chiedere se è consigliabile vendere anche il BTP ITALIA scadenza 2020.
Sergio, da Verona (VR)
Risposta:la questione di fondo è considerare non il rendimento PASSATO, ma il rendimento FUTURO.
Lei ha sempre pensato l'opposto perché considera di avere investito 100, oggi ha 120 e quindi considera questi 20 come rendimento ed in più considera il flusso di 4, sempre su 100.
Questo non è scorretto, va benissimo, ma riguarda il rendimento passato.
OGGI, invece, lei non ha 100, ma 120. Quindi in primo luogo il flusso di 4 non è su 100, ma su 120 (quindi 3,3%) in più deve considerare che subirà, a scadenza, una perdita di 20 su cento, questo abbassa ulteriormente il rendimento futuro portandolo intorno al 2%.
Quindi tutto il problema è capire se vuole sapere quanto ha reso in passato l'obbligazione o quanto renderà da oggi in poi. Se vuole sapere quanto renderà da oggi in poi non può che partire dal prezzo attuale e dimenticarsi di quanto l'ha pagata e considerare inoltre le perdite certe che subirà dal prezzo attuale. Spero sia più chiaro.
Per quanto riguarda il BTP Italia, la valutazione è un po' più complessa perché bisogna considerare l'evoluzione dell'inflazione, dato sul quale ci sono più perplessità.
Diciamo che se per le obbligazioni a tasso fisso e lunga scadenza il nostro consiglio è netto, per le obbligazioni legate all'inflazione è più una questione sfumata da valutare caso per caso in base alle caratteristiche degli investitori, i suoi obiettivi, la sua strategia, ecc.
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Ha risposto Alessandro Pedone:
http://investire.aduc.it/info/pedone.php