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Tassazione risarcimento bond argentini trasferiti
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Lettera 
23 febbraio 2017 0:00
 
Nel 2000 con mia moglie acquistammo da Banca Commercio Industria, titoli argentini per un valore di 14000 euro. Nel 2006 quando i titoli valevano circa 4000 euro, furono trasferiti presso il Monte dei Paschi di Siena, banca con la quale partecipammo al ricorso TFA. A giugno del 2016 ci sono stati liquidati 21000 euro pari al 150% del capitale investito. La Banca mia ha applicato la ritenuta fiscale sulla plusvalenza fra il prezzo di carico del 2006 e l'importo liquidato. A me sembra che la circolare dell'Ag. delle Entrate n.30/E parli di prezzo iniziale e prezzo finale. Un'impiegata della banca si è giustificata dicendo che la prima custodia era cointestata mentre la seconda è intestata solo me e che questa operazione non era neppure possibile. Ho precisato che la custodia in MPS fu aperta appositamente per ospitare questi titoli e chiudere il rapporto con la precedente banca, quindi se il problema è questo, la colpa è anche loro. Ho fatto una pec a MPS ma hanno risposto che i loro calcoli sono giusti e che dovrei aver dovuto utilizzare la minusvalenza certificata dalla banca di provenienza. A parte che tratta di 10 anni fa ma continuo a non essere convinto del rispetto della predetta circolare. Applicando il 12,5% a 7000 euro (interessi riconosciuti con la TFA) avrei dovuto pagare 875 euro contro i
2075,96 trattenuti dalla banca.
Leonardo, da Siena (SI)

Risposta:
La modalità di contabilizzazione del Mps è corretta. Il trasferimento senza mantenere l'esatta intestazione iniziale è considerato come una vendita e quindi nel 2004 ha beneficiato di un minus fiscale. Se questa è andata persa non è colpa del Mps ma della banca precedente che avrebbe dovuto consegnare la certificazione delle minusvalenze in occasione dell'estinzione del rapporto.
 
 
 
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