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Utilizzo delle minusvalenze generate da fondi o gestioni patrimoniali
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Lettera 
8 maggio 2006 0:00
 
Buon giorno, sono arrivato sul vostro sito per caso, ma adesso sono un vostro assiduo lettore, poiche' ho deciso di dedicare piu' tempo ai miei risparmi. Leggendovi ho capito di aver commesso molti errori. il principale: aver creduto che, in conseguenza del lavoro svolto, promotori e funzionari di banca fossero tutti degli esperti in materia di risparmio. Vengo al mio quesito: vorrei sapere se chiudendo in negativo una posizione in fondi (il valore attuale dei fondi e' inferiore al valore di acquisto) e' possibile poter dedurre la perdita dal reddito e se si quali sono i documenti da richiedere. Con una gestione patrimoniali in fondi vale la stessa regola? Ringraziando anticipatamente per la risposta. Saluti.
Vittorio, da Milano

Risposta:
Se il fondo e' di diritto italiano, nel momento in cui riscatta riceve in contanti anche il credito di imposta derivante dalla minusvalenza. I fondi di diritto italiano, infatti, valorizzano giorno per giorno le plus/minusvalenze sul valore dei titoli posseduti, ed il debito/credito viene ricompresi nel valore della quota del fondo. Se, invece, possiede Sicav di diritto estero, la banca corrispondente produce la certificazione delle minusvalenze che puo' usare con strumenti che generano plusvalenze ma non con Sicav estere, per via della stramba norma fiscale che vede i guadagni sempre tassati senza compensazione, e nemmeno con fondi di diritto italiano e gestioni patrimoniali in regime fiscale di risparmio gestito. Per le minusvalenze di gestioni patrimoniali: nessuna difficoltà' se e' sottoposta al regime fiscale del risparmio gestito in quanto vale vale lo stesso discorso fatto per i fondi di diritto italiano. Mentre se e' in regime amministrato deve chiedere il rilascio della certificazione.
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Ha risposto Giuseppe D'Orta.
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