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24 agosto 2018 18:53 - savpg8801
Che ancora una volta e così sempre sia la speculazione a dettare legge sui mercati in capitalismo libero è anche da accettare per forza di cose.
Ma che tutto sia determinato dai comportamenti di paura o di euforia, ancorchè super pilotati, dei cosiddetti investitori (non certo retail, o popolo comune) internazionali, ma anche nazionali, al fine di operare sul parametro "fiducia" per determinare attacchi finanziari, politici, produttivi, economici, ecc., questo è da rivedere in campo mondiale.
Il termometro spread che sia stato assunto con calcoli aritmetici basati sulle compravendite o altro di peggio, questo non va bene.
I fondamentali non possono essere modificati minuto per minuto da indici creati da organismi speculativi di ogni genere.
Necessita fondarsi su nuove regole.
Quando una azienda è in difficoltà la si punisce ulteriormente anche se non ha colpa o potrebbe agevolmente rialzarsi senza danni. Un esempio Autostrade col ponte di Genova. I mercati la vogliono ulteriormente rovinare, rovinandoi anche gli stessi azionisti. E così è anche per gli Stati.
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