COMMENTI
  (Da 1 a 2 di 2)  
30 agosto 2018 17:05 - savpg8801
Riguardo ai link, osservare se ci sono delle inesattezze o degli spazi dovuti alla trasmissione.
30 agosto 2018 17:03 - savpg8801
Prima di tutto questi istituti di statistica, qui si parla di Istat, ma ce ne sono altri, inseriscono dati ed ottengono risultati che portano sicuramente turbative nei mercati, nella finanza e nell'opinione pubblica, pur se nel bene e nel male.
Inoltre la divulgazione attraverso i media non è correttamente interpretabile dalla massa dei lettori, lasciando a parte, per il momento il dubbio di certezza di correttezza dell'esposizione.
Inoltre chi interpreta ha il proprio modo di ragionamento nell'inserimento conclusivo dei risultati nelle proprie ed altrui realtà.
Questo per via del fatto che la chiusura dei dati, correlata ai vari periodi temporali, a seconda dei casi, può essere inesatta: può esserci un periodo di sciopero, una festa in più, una turbativa estemporanea, una mancanza di raccolta dati a carattere totale, un consumo abnorme non strutturale di beni e servizi, una poco significativa raccolta di interviste, pareri, ed anche di false denuncie di operatività da parte delle aziende , dei consumatori, degli import-export ecc.
Per esempio, una ditta edile, con qualche elemento oltre il titolare, (in una realtà di 50.000 abitanti se ne contano almeno una cinquantina di denunciati-senza il nero) non denuncierà mai o non sarà mai intervistata, se non a campione, circa i propri ordinativi, le proprie scorte, i lavori redditizi o meno, gli addetti che variano spesso, i contratti, i preventivi, ecc..
Nessuno saprà mai,ad esempio e se non faccio la procedura di rimborso incentivi, se io ho ordinato o sono in corso d'opera, o pagato il mio lavoro di ristrutturazione della casa. Come farà l'Istat a conoscere le centinaia di migliaia di casi simili in tutto il Paese e a trarne delle conclusioni statistiche? E così via per molte attività. Senza contare, appunto, la veridicità dei dati comunicati.
La redazione di statistiche prevede, tra l'altro,utilizzo di norme come l'applicazione della "legge dei grandi numeri". Considerate le enormi quantità di attività operanti in un Paese, questo è sicuramente un princìpio non applicato.
Quindi questa "fiducia" è certamente, a mio avviso, sempre inaffidabile e potenzialmente, pertanto, pericolosa perchè può alterare i mercati e qualsiasi altra componente anche politica, appunto per le decisioni che ne possono derivare.
Ci facciano sapere questi organismi "statistici" esattamente come prendono e dove prendono i dati e quanto incidono le interviste.
In un certo settore delle attività soggette a statistica ecco un commento: http://www.lavoce.info/archives/22917/listat-che-vorremmo/ http://www.ingenere.it/articoli/importanza-dei-dati-riflessi oni-dopo-ultime-istat
con un finale che dice:...sapere cosa ci sia dietro ai numeri, ma conoscerli è essenziale anche se una battuta umoristica afferma che le statistiche assomigliano ai bikini, che svelano tutto ma non l'essenziale. ....
Ma ce ne potrebbero essere tantissimi altri.
  COMMENTI
  (Da 1 a 2 di 2)