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7 agosto 2018 10:32 - savpg8801
Come in ogni aspetto della vita emergono sempre spiegazioni elaborate sotto i più diversi aspetti. Ogni fenomeno può essere sviscerato e rivoltato all'infinito. Le indagini e la ricerca fanno parte del nostro modo di vivere. Il criminale elabora infiniti aspetti per godere e trarre benefici dalla sua "professione" . Quando le notizie ci avvertono che il tal reato è opera di professionisti, perchè eseguito "ad opera d'arte" ci si ritrova, anche da parte dei più rigidi rigoristi, quasi a complimentarsi e ad ammirarne la capacità esecutiva, nonchè l'intelligenza operativa. Il contrario quando il fattaccio è opera di "balordi", di "dilettanti", di "incapaci" ecc. ecco che il maglio mediatico e, di conseguenza del giudizio popolare, si abbatte su di loro, li esclude, e si potrebbe parlare di raddoppiare le pene, quasi a punizione ed esempio per altri imbecilli aspiranti criminali.
Ma restando in campo finanziario-economico, si assiste alla stessa cosa dianzi detta per similitudini comportamentali. Cosa si pensa del magnate della finanza che fa un buco da miliardi truffando persone ignare? Oppure dello stato che va in default e sega via le speranze di milioni di risparmiatori, o della banca che, a causa e scusa di non aver potuto far fronte alle sofferenze(incapacità di far valere o di non aver chiesto efficaci garanzie) o di altra mala gestione non ipotizzata neppure dai collegi sindacali o dalle autorità monetarie, che azzera i risparmi e le azioni dei soci in nome di leggi quali bail-in?
Come si reagisce quando chi investe in titoli (magari ad alto rischio come le azioni) si ritrova azzerato o decurtato? Quando le notizie ti dicono: oggi bruciati duecento miliardi di investimenti. E il fumo dov'è? O chi ha creduto in un gestore dalla foto di bell'aspetto e rassicurante che poi scappa con il malloppo dei fondi raccolti? Si dirà: ma hai rischiato! E ben ti sta! Ma dov'è che non si rischia? Anche uscire per strada può essere un rischio. E la borsa, il mercato, le C/V sono operazioni quotidiane (come anche il commerciante che investe in una collezione di abbigliamento che poi non venderà mai è uno che rischia, ma subito non lo sa) e siccome la borsa è solo un gioco, una roulette, lo spirito animale si adegua. E l'elaborazione psicologica(quando non psicotica) porta a chiedersi il motivo del come sia andata così, tutti si cimentano e permettono di dare le proprie ricette.
Ecco che si cambiano i dirigenti, i governi, i responsabili di ogni grado perchè (ma da chi, grande illuminato) se un muro a Pompei ha buttato la crepa, la colpa è del Ministro di turno.
E quando, in economia si vuole a tutti i costi definire se il responsabile sia l'una o l'altra parte contraente e decidente, si va a finire proprio come il tribunale che condanna l'innocente o libera e assolve il criminale, anche se reo confesso; e dopo salta fuori l'analista, il teorico, il deduttivo, lo scrittore coi suoi sogni tramutati in realtà, cosiccome dal giudizio di primo grado si passa ai gradi successivi che, magari rivoltano il tutto. Allora meglio filosofeggiare sulla variegata ed eclettica mente umana, piuttosto che sulle decisioni che essa produce.
Spiriti animali....ma dell'anima o delle bestie?
Quale corretta deduzione ci si può aspettare da chi, ad esempio, vuole introdurre l'educazione finanziaria sin da piccoli, magari fatta da qualche pretenzioso ed obbligato insegnante con le proprie convinzioni ed indirizzi pedagogici? Verrebbe fuori un adolescente imbottito (quando pure che se ne strafrega perchè non motivato o perchè ama solo chattare in social e bellettandosi con foto o approvazioni) delle più disparate norme, variabili praticamente e concettualmente di momento in momento, e che MAI potrebbe mettere in pratica perchè tutto cambia e la storia non si ripete. E quando sarà grande tutto sarà diverso.
Il ridicolo, in questo contesto filosofico economico e finanziario, è che hanno tutti ragione -- o la vogliono.
6 agosto 2018 22:50 - Cristina Ciccarelli
Complimenti

I tradizionalisti/conservatori traducono la convenienza in termini solo monetari, i progressisti fanno altre traduzioni ed in mezzo ci sono i cd fuori classe o intrecci o meticciato perché il mondo fortunatamente è variegato e nessuno ha la sfera di cristallo.

La propensione al rischio è una variabile importante

Circa 8 anni fa trovai per caso un libro che segnalo perché bello, IL LUO E IL FILOSOFO di Mark Rowlands
16 settembre 2009 17:22 - carlobanti7988
Comprerò oggi stesso il libro e lo leggerò molto volentieri.
Sai cosa c'è? Quando si parla di Economia Emotiva (per dirla con Motterlini) provo sempre la strana sensazione di quel "malato" che prende consapevolezza della sua "malattia", ma anche del fatto che, con tutta probabilità, continuerà ad essere "malato": emozioni, stati d'animo, pulsioni psicologiche si possono davvero tenere sotto controllo anche quando si è scoperta la loro "pericolosità"? Si dice che il primo passo verso la guarigione è la scoperta del problema...staremo a vedere...
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