ma io non mi dispero assolutamente per il fatto che quanto
scrivi tu sia incomprensibile.
E nemmeno faccio alcuno sforzo per capirti, dal momento che
delle tue considerazioni non mi frega proprio niente.
Era solo una forma di collaborazione e consiglio per te, per
i tuoi sforzi per farti capire dal prossimo e per rendere il
tuo linguaggio corretto e comprensibile.
Non ti vanno i consigli miei dalla curva Nord-Ovest ? Niente
di male.
Ci penserà Alessandro Pedone a consigliarti l'opportunità
di un corso di aggiornamento in lingua per superare
l'ineliminabile lentocrazia difettata, che suonava
sibillina.
Saluti
21 gennaio 2010 22:16 - neru
Caro Salatino Vito Enzo, tranquillo.
Capisco che con un lessico da curva sud come il suo si possa
avere qualche difficoltà.
Ma non si disperi, sforzandosi anche lei può farcela. Absit
iniuria verbo.
21 gennaio 2010 13:46 - Salatino Vito Enzo
Bravo neru,
bel commento ! Peccato che non si capisca un ca..o con chi
ce l'hai !
Non puoi parlare un pò più chiaro ?
21 gennaio 2010 11:17 - neru
Caro Pedone,
in risposta ai suoi (per me più che legittimi e
giustificati) dubbi sullo sviluppo della nostra professione,
le riporto un mio recente commento postato su Bluerating.
"Così, secondo quanto affermava lo scorso Natale il
presidente di Nafop, Armellini, “ siamo fiduciosi che
l’Albo sia costituito entro il 2010”.
Ma la partenza non doveva essere ormai certa per i primi
mesi del 2010?
Suonava sibillino l’auspicio se eravamo già passati ad
“entro il 2010” e per di più solo “fiduciosi”!
E, infatti, il 30 Dicembre u.s. con l’emanazione del
Decreto Legge n. 194 (milleproroghe 2010) “la riserva di
attività di cui all’art. 18...” veniva prorogata al 31
Dicembre 2010 confermando la trama dilatoria di chi vorrebbe
evitare che la “nostra professione venga
istituzionalizzata in Italia” attraverso la costituzione
del deliberato Albo.
Una volta per tutte si abbia il coraggio di svelare i veri
motivi di tali scandalosi e reiterati rinvii che non siano
solo quelli afferenti alla ineliminabile lentocrazia che
sicuramente non sarà difettata.
Se la consulenza finanziaria indipendente incontra
l’ostilità di certi poteri costituiti (indovina,
indovinello: chi saranno mai costoro?) perché non
denunciare alla pubblica opinione, che poi è in massima
parte la vera beneficiaria della consulenza finanziaria
indipendente, questo pernicioso boicottaggio?
Ringrazio se qualcuno che ronza nei dintorni del Palazzo
volesse provare a rispondere. "
Aggiungo, come cartina di tornasole a sostegno di questa mia
convinzione, quanto affermato in una intervista a
Borsa&Finanza il 27 gennaio 2007 dall'allora presidente di
Assogestioni, dott. Guido Cammarano: " con l'introduzione
della figura del consulente puro si scherza col fuoco e si
rischia di scardinare il sistema distributivo italiano".
A cos' altro bisogna pensare? E' pur vero che a pensare male
si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca.