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10 aprile 2010 19:05 - lucillafiaccola1796
eeeeh... i mestatori di cartastraccia stanno ad aspettare voi per farvi guadagnare...e rimpinguarvi il portafoglio con la differenza fra la cartaccia che avete nel cassetto di cucina e la cartaccia che avete nel cassetto della camera da letto.... ah ah ah ah ah ah ah
10 aprile 2010 10:26 - Mauro Ghislandi
Credo che non sia corretto parlare di strategia stop-loss tout court. La strategia puó essere utilizzata in modi molto diversi.

Per stare sul concreto, do l'esempio di come la utilizzo io.

Stabilisco a priori (con criteri su cui non mi dilungo) l'asset allocation complessiva. Per esempio fisso il 25% sull'azionario italiano.
A questo punto il problema é lo stock picking, cioé quale tra i vari titoli presenti sul mercato borsistico italiano scegliere. Io utilizzo un metodo che puó essere grossolanamente definito di "scelta casuale" (in realtá é un po' piú raffinato, ma la componente casuale c'é realmente). Forse puó apparire stupefacente, ma non tanto se si crede corretta la RWT.
A questo punto utilizzo lo stop-loss mobile per uscire dall'investimento ed ovviare alla possibilitá di aver scelto il "cavallo sbagliato" nel momento sbagliato. Se scatta lo stop-loss vendo il titolo e ne prendo un altro, escludendo il primo dalla lista di quelli acquistabili per una finestra temporale di durata legata alla perdita o al guadagno (con lo stop loss mobile posso anche guadagnare, ovviamente).
Il punto cruciale sta nell'utilizzo dello stop-loss mobile. In questo momento ho un coefficiente di stop-loss mobile al 6% uguale per tutti i titoli (vendo cioé se la quotazione perde oltre il 6% dal massimo raggiunto a partire dal momento dell'acquisto). Dovrei in realtá applicare un coefficiente specifico per ogni titolo, ma questo richiede un'analisi costosa in termini di tempo dedicato.
Utilizzo lo stop-loss mobile anche per i fondi di investimento, con un parametro del 20%. In qesto caso peró la scelta del fondo non ha componenti casuali, ma regole deterministiche (o quasi...).

Complessivamente i risultati negli ultimi 8 anni (da quando ho iniziato a sviluppare queste strategie) sono stati migliori rispetto agli indici di riferimento.

Non ho studiato a fondo il tema, ma se si considera la RWT valida allora l'adozione di una strategia di stop-loss fisso senza una simmetrica strategia di take-profit porta inevitabilmente (su un arco temporale illimitato) a perdite. Infatti su un arco temporale illimitato la probabilitá di raggiungere lo stop-loss qualsiasi esso sia é sempre 1, quindi si é certi di vendere per raggiungimento dello stop-loss!
25 marzo 2010 21:56 - mario4139
Per carità ogni persona è giusto che abbia una propria visione, ogni trader ha una propria strategia e fino a quando i risultati lo soddisfano è giusto che continui cosi, anche se il segnale di entrata fosse il...testa o croce. Questo vale anche per lo stop loss, io continuerò ad inserirlo e sicuramente sarei curioso che commentasse questo articolo chi ha acquistato Unicredit a circa 7 € nel 2007 e al 10 marzo 2009 valevano 0,70. Ho letto diversi libri di trading e la mia modesta conclusione è che il nostro miglior amico è lo stop loss. Poi naturalmente ogniuno decida per se stesso. Mi piacerebbe discutere di questo il 13 e 14 maggio 2010 alla Fiera del Trading di Rimini a cospetto di una platea di persone che di trading ne masticano più di me.
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