eeeeh... i mestatori di cartastraccia stanno ad aspettare
voi per farvi guadagnare...e rimpinguarvi il portafoglio con
la differenza fra la cartaccia che avete nel cassetto di
cucina e la cartaccia che avete nel cassetto della camera da
letto.... ah ah ah ah ah ah ah
10 aprile 2010 10:26 - Mauro Ghislandi
Credo che non sia corretto parlare di strategia stop-loss
tout court. La strategia puó essere utilizzata in modi
molto diversi.
Per stare sul concreto, do l'esempio di come la utilizzo
io.
Stabilisco a priori (con criteri su cui non mi dilungo)
l'asset allocation complessiva. Per esempio fisso il 25%
sull'azionario italiano.
A questo punto il problema é lo stock picking, cioé quale
tra i vari titoli presenti sul mercato borsistico italiano
scegliere. Io utilizzo un metodo che puó essere
grossolanamente definito di "scelta casuale" (in realtá é
un po' piú raffinato, ma la componente casuale c'é
realmente). Forse puó apparire stupefacente, ma non tanto
se si crede corretta la RWT.
A questo punto utilizzo lo stop-loss mobile per uscire
dall'investimento ed ovviare alla possibilitá di aver
scelto il "cavallo sbagliato" nel momento sbagliato. Se
scatta lo stop-loss vendo il titolo e ne prendo un altro,
escludendo il primo dalla lista di quelli acquistabili per
una finestra temporale di durata legata alla perdita o al
guadagno (con lo stop loss mobile posso anche guadagnare,
ovviamente).
Il punto cruciale sta nell'utilizzo dello stop-loss mobile.
In questo momento ho un coefficiente di stop-loss mobile al
6% uguale per tutti i titoli (vendo cioé se la quotazione
perde oltre il 6% dal massimo raggiunto a partire dal
momento dell'acquisto). Dovrei in realtá applicare un
coefficiente specifico per ogni titolo, ma questo richiede
un'analisi costosa in termini di tempo dedicato.
Utilizzo lo stop-loss mobile anche per i fondi di
investimento, con un parametro del 20%. In qesto caso peró
la scelta del fondo non ha componenti casuali, ma regole
deterministiche (o quasi...).
Complessivamente i risultati negli ultimi 8 anni (da quando
ho iniziato a sviluppare queste strategie) sono stati
migliori rispetto agli indici di riferimento.
Non ho studiato a fondo il tema, ma se si considera la RWT
valida allora l'adozione di una strategia di stop-loss fisso
senza una simmetrica strategia di take-profit porta
inevitabilmente (su un arco temporale illimitato) a perdite.
Infatti su un arco temporale illimitato la probabilitá di
raggiungere lo stop-loss qualsiasi esso sia é sempre 1,
quindi si é certi di vendere per raggiungimento dello
stop-loss!
25 marzo 2010 21:56 - mario4139
Per carità ogni persona è giusto che abbia una propria
visione, ogni trader ha una propria strategia e fino a
quando i risultati lo soddisfano è giusto che continui
cosi, anche se il segnale di entrata fosse il...testa o
croce. Questo vale anche per lo stop loss, io continuerò ad
inserirlo e sicuramente sarei curioso che commentasse questo
articolo chi ha acquistato Unicredit a circa 7 € nel 2007
e al 10 marzo 2009 valevano 0,70. Ho letto diversi libri di
trading e la mia modesta conclusione è che il nostro
miglior amico è lo stop loss. Poi naturalmente ogniuno
decida per se stesso. Mi piacerebbe discutere di questo il
13 e 14 maggio 2010 alla Fiera del Trading di Rimini a
cospetto di una platea di persone che di trading ne
masticano più di me.