spero prossimamente di trovare il tempo di indicare con
precisione le formule che ho usato per la formattazione
condizionale che crea i vari segni "+/-" ed i vari colori e
sfondi. In sintesi si tratta solo di evidenziare i valori
che superano certe soglie.
Il foglio elettronico è abbastanza inutile che lo alleghi
perché le formule richiedono il collegametno a Bloomberg e
quindi non è utilizzabile per il 99,999999% dei lettori.
Se decideremo di mettere questo pdf a disponizione su base
continuativa, mettendo un link nella home ed aggioranandolo
con periodicità quindicinale, allora magari scriverò
qualche riga in più sull'interpretazione di questi segni.
Al momento, sono dell'idea che il pdf sia troppo tecnico per
la maggior parte dei lettori.
La cosa importante, comunque - a mio modesto avviso - sono i
numeri.
I segni "+/-" ed i vari colori, sono tutte interprezioni
opinabili.
I dati di fatto sono i numeri e quelli vengono dalla fonte
d'informazione finanziaria che è uno standard de facto in
finanza e cioè Bloomberg.
Il dato da leggere, quindi, è il rendimento sulle tre
scadenza, il rendimento aggiuntivo rispetto al tasso swap
(ASW) e le medie storiche.
27 maggio 2011 12:14 - innovafacile
Ho letto con molto interesse questo articolo e i relativi
collegamenti.
Purtroppo non sono un esperto di mercati ma conosco
abbastanza bene gli strumenti matematici.
Mi farebbe pertanto piacere conoscere le formule che sono
state utilizzate per creare la tabella in pdf (o in
alternativa avere un file excel d'esempio).
Altrimenti ho qualche difficoltà a capire i segni +/- su
sfondo verde/rosso...
Grazie!
10 febbraio 2011 12:26 - nicola6607
A me piace il sapere, quindi ... si proceda!
10 febbraio 2011 11:08 - michele8630
Complimenti Pedone, davvero uno strumento utile ed
efficace!
Quindi la sua pubblicazione periodica, magari a cadenza
mensile, sarebbe un ottima cosa.
Grazie
2 febbraio 2011 22:40 - pfui!
La pubblicazione periodica degli ASW settoriali può essere
una guida utile, se non altro per comprendere alcune
dinamiche dei mercati.
Uno scostamento significativo dalla media storica può
comunque corrispondere a un'altrettanto significativa
variazione del rischio dell'investimento.
Presumo comunque che buona parte dei lettori di questa
rubrica appartenga alla fascia che difficilmente può
gestire un portafoglio di bond diversificando un 2/3% per
emittente, causa commissioni elevate: molto più probabile
che si orienti verso i fondi obbligazionari.