certo, uno stato continuerà ad esistere per decenni: a
differenza di un'azienda non può chiudere i cancelli e
liquidare tutto cercando di ripagare come può gli
obbligazionisti.
Ma anche sui titoli di stato ci può essere default: può
semplicemente decidere che ci sarà un "haircut" sul valore
dei titoli (ad es, rimborsare solo il 70% del capitale),
oppure allungare le scadenze, ridurre forzatamente le
cedole, ... (remember Argentina?)
La storia è piena di stati che hanno fatto default sul
proprio debito (Germania e Francia 8 volte, Austria 7,
Italia 1 e Spagna addirittura 13, per rimanere nell'area
euro).
se lo spread vale il maggior rischio (e anche questo
concetto andrebbe definito bene) molto meglio i corporate
dei treasuries
25 marzo 2011 10:30 - francesco9244
x mario 4139
una corporate per quanto 'sicura' potrebbe andare
tranquillamente in default, Lehman Brothers docet, senza
creare particolari sconvolgimenti geo- politici, a
differenza di uno stato, soprattutto se inserito in un
contesto sovranazionale-
in altre parole posso avere una maggior certezza che uno
stato continui ad esistere per altri decenni, a differenza
anche di una Simens o Philips-
20 marzo 2011 13:44 - mario4139
Mi scuso con Beppe 2010 se mi sono permesso di dire un mio
pensiero " dato che delle diversificazioni, non te ne pò
fregà de meno " Sul fatto che il titolo di Stato sia il +
sicuro e il meno rischioso sono con Te se mi parli di
Francia, Germania, Norvegia, Olanda i CDS dicono che molte
aziende sono più sicure di certi Titoli di Stato area Euro.
Esempio? Siemens, Philips,Gaz de France,e.On. Ma in tutti i
modi non dico cosa devono fare gli altri, dico semplicemente
cosa faccio io. Visto che io " e non sono l'unico " ho
sudato per risparmiare pochi € quindi trovo il tempo e la
voglia di seguire i miei investimenti. un saluto
16 marzo 2011 12:21 - Beppe2010
X Mario4139
mi sembra di aver premesso che, per quanto mi riguarda,
l'investimento in titoli di stato rimane il più sicuro o se
vuoi il meno rischioso.
Delle diversificazioni di cui parli non me ne pò fregà de
meno, a parte quella temporale (ho detto che ho
diversificato le scadenze 2,4,6,8,10anni)
Considera che da molti anni lavoro al MKTG di un grande
gruppo bancario e conosco più o meno qualsiasi strumento
finanziario. Intendiamoci il mio portafoglio non è la
bibbia ma è quello che preferisco, anche perchè non ho ne
tempo ne voglia di stare dietro agli investimenti). Per
quanto riguarda le obbligazioni strutturate sono daccordo
con te, anche se l'ultimo "colpo grosso" che ho fatto prima
di ritirarmi ai BTP è stato proprio con una di queste.
Chi vuol essere lieto sia (BTP) sugli investimenti
(diversificazioni comprese) non v'è certezza.
15 marzo 2011 19:05 - mario4139
Sicuramente non sono la persona più adatta per dare
consigli ad altri risparmiatori "rivolgersi agli addetti ai
lavori" ma vorrei dire a Beppe2010 che una cosa fondamentale
x investire in obbligazioni è la diversificazione. Solo
questo ci permette di ridurre il rischio, diversificare per
area geografica,settore,emittenti,tipologia di tasso, e
periodo temporale. E credo sia opportuno stare alla larga
dalle obbligazioni strutturate.
14 marzo 2011 19:37 - mario4139
Non meravigliatevi se non capite quello che scrive la Prof.
Lucillafiaccola, il problema è che nemmeno Lei sa quello
che scrive!
14 marzo 2011 10:09 - franza238
Titoli di stato?La strada per la povertà e la
costante,inevitabile,riduzione dei propri capitali.Mai negli
ultimi anni i titoli di stato sono riusciti a difendere
dall'inflazione,qualunque essa sia.Se poi si va a tener
conto dell'inflazione "reale",non quella raccontata,allora
sono degli strumenti assolutamente fallimentari,buoni
(forse)solo per pluriottantenni che ricercano esclusivamente
la conservazione dei loro denari,cosa fattibile anche
semplicemente lasciandoli nel c.corrente bancario.Dice il
proverbio:"Chi non risiga non rosega",ma in questo caso
smagrisce anche.
13 marzo 2011 12:05 - Beppe2010
La considerazione di arcasa1634 è anche mia convinzione,
infatti i miei risparmi sono tutti in BTP. Minimo spese
dossier, minimo commissioni (via internet),
diversificazzione scadenze, ma sopratutto niente più
promotore tra le.....
12 marzo 2011 10:53 - arcasa1634
Qualora lo Stato andasse a gambe all'aria, credete davvero
che una qualsiasi altra forma d'investimento salverebbe i
vostri risparmi.
Sicuri che lo Stato non congelerebbe tutto?
Meditate o gente, meditate.
12 marzo 2011 10:49 - arcasa1634
Neanche io capisco bene cosa dice lucillafiaccola, però,
quando poi si spiega, allora è anche peggio poiché, quel
che dice, è solitamente "fantasioso".
10 marzo 2011 22:28 - pacu....
Facciamo l'ipotesi di un ITALIANO MEDIO che nella vita fa un
altro lavoro diverso dal trader ecc
mettimao che faccia il calzolai e che ogni tanto quando ha
qualche risparmio lo mette nei Btp tanto sono titoli sicuri
sono TITOLI DI STATO!!!
per un italiano medio è stato sempre così!, gli hanno
detto che i titoli di stato sono sicuri e che se non vuole
perdere i suoi soldi non deve toccare le azioni e rivolgersi
a titoli sicuri.
Ma come fa un ITALIANO MEDIO a capire i CDS ed il rischio
paese?
o per stare tranquillo non deve mai acquistare nessun titolo
è basta o deve essere un esperto, meglio il materazzo?
scusate ma calatevi nel personaggio
10 marzo 2011 21:00 - francesco4179
come al solito, non si capisce un'acca di quello che scrive
lucillafiaccola
10 marzo 2011 19:45 - lucillafiaccola1796
secondo me l'italia è dal quel di che è in default che in
inglese vuol dire