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25 marzo 2011 14:44 - captainharlock
certo, uno stato continuerà ad esistere per decenni: a differenza di un'azienda non può chiudere i cancelli e liquidare tutto cercando di ripagare come può gli obbligazionisti.
Ma anche sui titoli di stato ci può essere default: può semplicemente decidere che ci sarà un "haircut" sul valore dei titoli (ad es, rimborsare solo il 70% del capitale), oppure allungare le scadenze, ridurre forzatamente le cedole, ... (remember Argentina?)

La storia è piena di stati che hanno fatto default sul proprio debito (Germania e Francia 8 volte, Austria 7, Italia 1 e Spagna addirittura 13, per rimanere nell'area euro).

se lo spread vale il maggior rischio (e anche questo concetto andrebbe definito bene) molto meglio i corporate dei treasuries
25 marzo 2011 10:30 - francesco9244
x mario 4139
una corporate per quanto 'sicura' potrebbe andare tranquillamente in default, Lehman Brothers docet, senza creare particolari sconvolgimenti geo- politici, a differenza di uno stato, soprattutto se inserito in un contesto sovranazionale-
in altre parole posso avere una maggior certezza che uno stato continui ad esistere per altri decenni, a differenza anche di una Simens o Philips-
20 marzo 2011 13:44 - mario4139
Mi scuso con Beppe 2010 se mi sono permesso di dire un mio pensiero " dato che delle diversificazioni, non te ne pò fregà de meno " Sul fatto che il titolo di Stato sia il + sicuro e il meno rischioso sono con Te se mi parli di Francia, Germania, Norvegia, Olanda i CDS dicono che molte aziende sono più sicure di certi Titoli di Stato area Euro. Esempio? Siemens, Philips,Gaz de France,e.On. Ma in tutti i modi non dico cosa devono fare gli altri, dico semplicemente cosa faccio io. Visto che io " e non sono l'unico " ho sudato per risparmiare pochi € quindi trovo il tempo e la voglia di seguire i miei investimenti. un saluto
16 marzo 2011 12:21 - Beppe2010
X Mario4139
mi sembra di aver premesso che, per quanto mi riguarda, l'investimento in titoli di stato rimane il più sicuro o se vuoi il meno rischioso.
Delle diversificazioni di cui parli non me ne pò fregà de meno, a parte quella temporale (ho detto che ho diversificato le scadenze 2,4,6,8,10anni)
Considera che da molti anni lavoro al MKTG di un grande gruppo bancario e conosco più o meno qualsiasi strumento finanziario. Intendiamoci il mio portafoglio non è la bibbia ma è quello che preferisco, anche perchè non ho ne tempo ne voglia di stare dietro agli investimenti). Per quanto riguarda le obbligazioni strutturate sono daccordo con te, anche se l'ultimo "colpo grosso" che ho fatto prima di ritirarmi ai BTP è stato proprio con una di queste.
Chi vuol essere lieto sia (BTP) sugli investimenti (diversificazioni comprese) non v'è certezza.
15 marzo 2011 19:05 - mario4139
Sicuramente non sono la persona più adatta per dare consigli ad altri risparmiatori "rivolgersi agli addetti ai lavori" ma vorrei dire a Beppe2010 che una cosa fondamentale x investire in obbligazioni è la diversificazione. Solo questo ci permette di ridurre il rischio, diversificare per area geografica,settore,emittenti,tipologia di tasso, e periodo temporale. E credo sia opportuno stare alla larga dalle obbligazioni strutturate.
14 marzo 2011 19:37 - mario4139
Non meravigliatevi se non capite quello che scrive la Prof. Lucillafiaccola, il problema è che nemmeno Lei sa quello che scrive!
14 marzo 2011 10:09 - franza238
Titoli di stato?La strada per la povertà e la costante,inevitabile,riduzione dei propri capitali.Mai negli ultimi anni i titoli di stato sono riusciti a difendere dall'inflazione,qualunque essa sia.Se poi si va a tener conto dell'inflazione "reale",non quella raccontata,allora sono degli strumenti assolutamente fallimentari,buoni (forse)solo per pluriottantenni che ricercano esclusivamente la conservazione dei loro denari,cosa fattibile anche semplicemente lasciandoli nel c.corrente bancario.Dice il proverbio:"Chi non risiga non rosega",ma in questo caso smagrisce anche.
13 marzo 2011 12:05 - Beppe2010
La considerazione di arcasa1634 è anche mia convinzione, infatti i miei risparmi sono tutti in BTP. Minimo spese dossier, minimo commissioni (via internet), diversificazzione scadenze, ma sopratutto niente più promotore tra le.....
12 marzo 2011 10:53 - arcasa1634
Qualora lo Stato andasse a gambe all'aria, credete davvero che una qualsiasi altra forma d'investimento salverebbe i vostri risparmi.
Sicuri che lo Stato non congelerebbe tutto?
Meditate o gente, meditate.
12 marzo 2011 10:49 - arcasa1634
Neanche io capisco bene cosa dice lucillafiaccola, però, quando poi si spiega, allora è anche peggio poiché, quel che dice, è solitamente "fantasioso".
10 marzo 2011 22:28 - pacu....
Facciamo l'ipotesi di un ITALIANO MEDIO che nella vita fa un altro lavoro diverso dal trader ecc
mettimao che faccia il calzolai e che ogni tanto quando ha qualche risparmio lo mette nei Btp tanto sono titoli sicuri sono TITOLI DI STATO!!!
per un italiano medio è stato sempre così!, gli hanno detto che i titoli di stato sono sicuri e che se non vuole perdere i suoi soldi non deve toccare le azioni e rivolgersi a titoli sicuri.

Ma come fa un ITALIANO MEDIO a capire i CDS ed il rischio paese?
o per stare tranquillo non deve mai acquistare nessun titolo è basta o deve essere un esperto, meglio il materazzo?
scusate ma calatevi nel personaggio
10 marzo 2011 21:00 - francesco4179
come al solito, non si capisce un'acca di quello che scrive lucillafiaccola
10 marzo 2011 19:45 - lucillafiaccola1796
secondo me l'italia è dal quel di che è in default che in inglese vuol dire

sostantivo

1.difetto
2.inadempienza
3.contumacia
4.mancanza
5.abbandono

verbo
1.rendersi contumace
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