Leggo in "differita" il suo post che mi precede...
Rispondo: magari (quindi ipotesi), visto che la BCE in modo
unilaterale decide quanto ci occorre, potrebbe aver fatto
male i suoi calcoli, a svantaggio della collettività?
Alla collettività occorrono gli armamenti o una vita
dignitosa?
I servizi pubblici che funzionano o i tagli drastici?
Il presidente del consiglio Monti, uomo di banca, ed anche
Draghi, che fanno?
Chi ha interesse a stanziare soldi a debito?
Forse la semplice logica ci fa comprendere che i poveri
"complottisti" non sbagliano di tanto...
19 dicembre 2011 16:37 - JOKER
@ Dr. Pedone
Dopo questo lasso di tempo in cui mi sono ri-documentato,
replico al suo post del 13 dicembre scorso ore 10:30 nello
specifico sul Signoraggio cosiddetto Primario.
Sul tema di come la Banca d'Italia è giuridicamente
configurata un'istituzione di diritto pubblico, per il
momento mi astengo dal commentare quanto ufficialmente viene
riportato; considerando le palesi incoerenze della politica,
chi nomina chi, e chi elegge chi, regole ufficiali di
facciata che sistematicamente vengono raggirate passando tra
le piege delle normative stesse, le sue precisazioni
lasciano il tempo che trovano. A titolo di esempio la
costituzione stabilisce che la sovranità appartiene al
popolo (e quindi anche la sovranità monetaria)..ma che
stranamente alcune norme hanno contribuito prima in silenzio
ed ora sempre più evidentemente a raggirarla.
Per tale motivo, per il momento e riservandomi quindi di
confutare quanto lei addurrà in merito, ritengo più
lineare tentare di chiarire le nostre differenti posizioni
sul significato del Signoraggio Bancario e sulla
possibilità o meno che ciò che lei in modo spicciolo
definisce un mero fatto contabile non permette invece di
creare fondi neri o introiti non tassabili. Il fatto che una
convenzione sia universalmente riconosciuta non significa
che non danneggi i diritti dell'uomo da chi la esercita
senza il consapevole consenso della collettività di quella
determinata nazione.
Quindi vediamo il discorso del signoraggio primario inteso
come profitto occultato da permettere la creazione di fondi
neri.
Intanto mi permetto farle ricordare, a meno che lei non lo
sapesse già, che il dibattito avente ad oggetto la
modalità di redazione dei bilanci si è infervorato a
seguito del ritrovamento nelle isole Cayman di una serie di
conti aperti dalla Banca d’Italia la quale nel 1994,
tramite l'Ufficio italiano cambi ( Uic ), entrò con 100
milioni di dollari in una società controllata
dall‘ Hedge Fund Ltcm e costituita nel paradiso fiscale
delle CAYMAN ISLAND dai soci promotori dello stesso Ltcm
.
Il Financial Time riportò che per questo investimento la
Banca d'Italia ha perso la sua " credibilità morale ".
I conti ritrovati sono di seguito riportati :
- 700 26891 A01 N BANCA D'ITALIA UFFICIO RISCONTRO VIA
NAZIONALE , 91 I-00184 ROMA ITALIA
- 709 27154 A01 N BANCA D'ITALIA SERVIZIO RAPPORTI CON
L'ESTERO , UFFICIO RISCONTRO 2484 VIA NAZIONALE , 91 I-
00184 ROMA ITALIA.
Il fatto che Banca d'Italia si consideri un organismo di
diritto pubblico, ovvero «qualsiasi organismo istituito per
soddisfare specificatamente bisogni di interesse generale
aventi carattere non industriale o commerciale» quale
motivazione avrebbe avuto per la collettività compiere quei
trasfrimenti nelle Isole Cayman.
Inoltre...mi dia cortesemente una sua logica motivazione sul
perché di queste 2 situazioni che seguono e che portano
nella sostanza a dei risultati molto differenti.
1) Lo Stato Italiano mette a bilancio le sue monete
metalliche NELLE ENTRATE, come è giusto che sia, dato che,
tolte le spese per il loro conio, rappresentano una fonte di
finanziamento (e non di indebitamento con chicchessia).
Mentre le banconote, che a differenza delle monete sono
emesse dalle BC, non figurano nelle entrate dello Stato. In
questo caso il reddito monetario va a beneficio della
collettività poiché lo Stato per quella piccola parte
(circa il 2%) della moneta fisica in circolazione ottiene un
ricavo e non crea/alimenta debito monetario.
2) La Banca Centrale invece contabilizza le banconote in
circolazione prima nei REDDITI e poi nelle passività. Il
"reddito" così trattato NON viene sottoposto a nessun tipo
di imposizione fiscale né a nessun tipo di rientro
economico nella casse dello Stato (a differenza di ciò che
accade per le monete metalliche). Ciò implica che le stesse
banconote rappresentano una sorta di DEBITO della BC nei
confronti dei possessori ovvero i cittadini.
Domanda: da quando in qua un soggetto percepisce gli
interessi (utili) su un debito da esso stesso contratto ed i
cittadini, potenziali creditori, si ritrovano loro a pagare
con ignobili tasse e vessazioni, gli interessi che
vanterebbero sui debiti altrui?
Egregio Dr. Pedone, mi chiarisce cortesemente un po' le
cose?, Grazie.
19 dicembre 2011 15:37 - Alessandro_Pedone
@Joker
Potrebbe spiegarci perché "se la sovranità monetaria fosse
nostra come da costituzione, questo scempio non avrebbe
avuto luogo..."? Se la moneta fosse emessa dal ministero del
Tesoro, invece, che dalla BCE, cosa cambierebbe riguardo
alle decisioni sulla spese militari (le scrive un
antimilitarista convinto!).
18 dicembre 2011 23:42 - JOKER
(post interlocutorio)
Copio-incollo un articolo che porta in evidenza come i
denari che mancano alla collettività per una vita
dignitosa, invece NON mancano per cose che a noi non portano
alcun beneficio tangibile.
In questo caso le Banche Centrali, non trovano alcun
impedimento a stanziare...e per fortuna che sono loro che
devono arbitrariamente stabilire quanto occorre allo
STATO...
===
E' ora di toccare gli intoccabili!
Ma è mai possibile che nessuno, dico nessuno, metta mai in
discussione le spese in armamenti?
Pare un dogma di fede, non se ne può neppure discutere.
E infatti nessun partito ne ha fatto cenno, di fronte ad una
finanziaria che calpesta i diritti di tutti e sacrifica i
beni comuni pur di salvaguadare i privilegi di pochi potenti
intoccabili.
Solo il Movimento Nonviolento, la Rete Disarmo, la campagna
Sbilanciamoci e la Tavola della pace, con padre Alex
Zanotelli lo hanno denunciato con il coraggio e la lucidità
che li contraddistinguono!
La lobby delle armi, evidentemente, deve essere davvero
convincente se riesce ogni volta a scomparire al momento
opportuno come nessun bambino al mondo riesce a fare
giocando a nascondino.
E così, in un momento di grandissima difficoltà per
milioni di persone, si può valutare di tagliare qualunque
cosa: sanità, istruzione, diritti dei lavoratori, tutele di
base ai disabili, tutto... fuorché mettere in discussione
gli enormi investimenti in armi.
Come Ecologisti e Civici noi abbiamo scelto di non tacere su
questo punto decisivo e qualche giorno fa a Piazza
Montecitorio abbiamo presentato una contromanovra tutta
incentrata sul disarmo, sui tagli agli sprechi e alle grandi
opere inutili.
Chiedo a tutti voi di diffondere queste informazioni a tutti
i vostri contatti e con ogni canale possibile!
ELENCO DELLE SPESE PER ARMAMENTI DA TAGLIARE:
• CACCIA F-35. L’Italia ha una commessa di 15 MILIARDI
DI EURO per l’acquisto dagli Stati Uniti d’America di
135 caccia F-35 (costo unitario ben 124 milioni di euro!)
• EUROFIGHTER. L’Ultima trance del programma (gia? spesi
13 miliardi di euro) per il caccia Eurofighter costera?
all’Italia 5 MILIARDI DI EURO.
• AEREI SENZA PILOTI: Il nostro governo intende
acquistarne 8. Costo complessivo 1,3 MILIARDI DI EURO.
• ELICOTTERI. L’Italia sta acquistando 100 nuovi
elicotteri militari NH-90: costo complessivo 4 MILIARDI DI
EURO
• NAVI DA GUERRA. L’Italia ha acquistato 10 fregate
‘FREMM’ costo complessivo 5 MILIARDI DI EURO
• SOMMERGIBILI. Il nostro paese sta acquistando 2
sommergibili militari: costo 1 MILIARDO DI EURO.
• SISTEMI DIGITALI PER L’ESERCITO: Il progetto «Forza
Nec» serve a dotare le forze di terra e da sbarco di un
sistema di digitalizzazione. Solo la progettazione in atto
costa 650 milioni. La stima di spesa complessiva e? intorno
a 12 MILIARDI DI EURO
Solo con la scelta di tagliare i nuovi programmi per
l’acquisto di armamenti si potrebbe arrivare ad un
risparmio di spesa di circa 43,3 MILIARDI DI EURO. Quasi il
doppio della cifra che il governo intende prelevare operando
un vero e proprio DISASTRO SOCIALE e riducendo drasticamente
il potere di acquisto delle famiglie a reddito medio basso,
i servizi sociali e usando gli enti locali come un bancomat
per il Ministero dell’Economia.
Ma non basta perche? a queste misure si aggiungono altre
proposte per tagliare la SPESA pubblica e gli SPRECHI senza
tagliare il benessere dei cittadini.
• SCUDO FISCALE: Portando l’aliquota dello scudo fiscale
al 20% si possono recuperare altri 7 MILIARDI DI EURO.
• OPERE INUTILI: Tagliando le opere inutili come il Ponte
sullo Stretto di Messina, si possono risparmiare 8 MILIARDI
DI EURO.
• OPEN SOURCE: Utilizzando software non proprietario nella
Pubblica Amministrazione si possono risparmiare circa 400
euro per ogni computer: Complessivamente per tutta la PA si
arriva a 3 MILIARDI DI EURO.
• SPRECHI E COSTI POLITICA: Tagliando il 70% delle ‘auto
blu’ e con la riduzione delle indennita? dei consiglieri
regionali e dei parlamentari con i relativi vitalizi in
tutt’Italia si arriva a risparmiare 7 MILIARDI.
Tagliando opere inutili, facendo pagare il giusto a chi ha
evaso il fisco portando capitali all'estero (Scudo Fiscale),
riducendo seriamente i costi della politica si possono
risparmiare altri 25 MILIARDI DI EURO.
IL TOTALE E' SCONVOLGENTE: Con 68,3 MILIARDI non solo si
potrebbero rimettere in sesto i conti pubblici senza
sforbiciare i redditi delle classi medio- basse ma avremmo a
disposizione ingenti risorse per rilanciare la nostra
economia puntando sulla green economy (rinnovabili,
efficienza, bonifiche, dissesto idrogeologico, mobilita?
pubblica), sulla ricerca sull’innovazione e sulla qualita?
dei servizi e della vita.
Basti pensare che con il costo di un solo cacciabombardiere
F-35 (124 milioni di euro) si possono realizzare 183 asili
nido. Sarebbe praticamente risolto il problema delle liste
d’attesa degli asili nido a Roma.
La gente deve sapere!!! Anche il diritto ad un'informazione
corretta è un bene comune da difendere.
===
Della serie: si parte dalle radici e guarda sin dove si
arriva; se la sovranità monetaria fosse nostra, come da
costituzione, questo scempio non avrebbe avuto luogo...
Ma un momento, chi ce l'ha tolta la sovranità monetaria
senza il nostro consenso?
14 dicembre 2011 13:15 - Alessandro_Pedone
@Joker
1) Chi e come dovrebbe emettere la moneta decrementale.
La questione su chi dovrebbe avere il potere di emettere
moneta è malposta. La questione non è tanto CHI (la Banca
Centrale o il ministero del Tesoro), ma SECONDO QUALI
REGOLE. Il problema dell'emissione eccessiva (ripeto:
eccessiva) di moneta è il pericolo di inflazione
incontrollata. Il tasso negativo della moneta riduce (non
elimina, riduce) questo problema perché nel tempo la moneta
si riduce automaticamente.
Personalmente preferirei che la moneta continuasse ad essere
gestita da una istituzione pubblica indipendente dal Governo
ma che seguisse criteri di emissione molto ben
regolamentati, quasi automatici sulla base dei dati
macroeconomici e monetari (quindi crescita del PIL,
velocità di circolazione della moneta, prezzi, ecc.).
Se ci fossero regole molto stringenti, questa funzione
potrebbe essere affidata anche al ministero del Tesoro, come
"second best".
2) Perché la moneta decrementale elimina il problema del
signoraggio.
Detta in maniera molto semplice, il tasso d'interesse
negativo sulla moneta spinge i tassi d'interesse sui
prestiti prossimi allo zero. Se non c'è interesse, non c'è
guadagno sul signoraggio. Le banche che creano denaro dal
nulla non s'intascano quel denaro e lo spendono. S'intascano
però il denaro che deriva dagli interessi su quel denaro.
Sparisce l'interesse, sparisce il problema. L'ho scritto in
modo un po' semplicistico, ma il concetto è quello.
3) Teoria del complotto e persone con le quali non ci
possiamo confrontare.
Mi dice che io scredito lavori di ricerca di persone che
hanno "rivelato" delle anomalie che porterebbero a
conclusioni che io ho definito "complottiste". Il
discredito starebbe appunto nel termine "complottiste".
Francamente non conosco questi "cervelloni" - se mi indica i
nomi e cognomi e cosa affermano... - ma soprattutto non vedo
cosa ci sia da "rivelare". Il funzionamento della moneta è
cosa PUBBLICA. Il fatto che la maggioranza delle persone non
ne siano a conoscenza è dovuto all'informazione, non alla
sagacia di alcuni cervelloni che l'avrebbero scoperto per
primi.
Dire che una teoria sia "complottista" non è offendere, è
fare una costatazione. Se si dice che ci sono un gruppo di
persone che si riuniscono più o meno segretamente per
influenzare l'andamento della finanze e dell'economia
mondiale sapendo di fare un vantaggio a loro stessi sapendo
di danneggiare tutti gli altri, io credo che questa sia una
teoria del complotto. Il complotto di un gruppo ristretto di
persone a danno della maggioranza.
Io ritengo, invece, che le cose siamo molto più complesse
(purtroppo).
Ritengo che ci siano molte teorie economiche. Che nessuna
sia integralmente vera o integralmente falsa. Che la
maggioranza delle persone porti avanti le proprie teorie un
po' perché gli convengono ed un po' perché sono convinti
della loro bontà. Lo stesso si può dire un po' in tutti i
campi della scienza umana. L'idea di un gruppo di
super-cattivi che, coscienti di danneggiare tutto il resto
della popolazione, continuano a perseguire i propri
interessi fino alla distruzione del mondo, francamente non
mi convince per niente. Anzi, mi rende molto diffidente nei
confronti di chi propone queste teorie.
4) Sul mistero del "post" scomparso.
Per alleggerire un po' la discussione e non prenderci troppo
sul serio... non so se vede mai il bravissimo Crozza ed il
suo ItaliaLand.
Questa cosa del post scomparso di mi ricorda molto il
personaggio Jhon McNamara. Se non l'ha mai visto non se lo
perda:
http://www.youtube.com/watch?v=iTs6QBx3uQY
Io non ho la possibilità di controllare i post che scrivono
gli utenti in un modo diverso da quello che fa lei e tutti
gli altri. Per farlo dovrei chiamare la struttura tecnica
che ci gestisce il sito e francamente non ho voglia di
perderci tempo. Se lo ritiene, riscriva la cosa.
E' possibile che ci sia stato qualche errore fatto da chi
gestisce questi post.
Noi, per scelta, pubblichiamo sempre tutto integralmente (le
nostre battaglie contro la censura sono note su internet e
ne paghiamo anche le conseguenze economiche), talvolta però
gli stessi utenti ci chiedono di cancellare alcune cose che
hanno scritto e/o alcune cose sono diffamatorie (niente a
che vedere con cosa ha scritto lei, ovviamente). A questo
scopo esiste una procedura per modificare/cancellare i
post.
Può darsi che ci sia stato un errore nel voler cancellare
altri post e per puro errore si stato cancellato il suo. Non
ho la più pallida idea.
E' solo una supposizione. Se vuole, la cosa più facile è
quello di riscrivere cosa aveva scritto.
Certamente noi non ci mettiamo volutamente a censurare
nessuno.
Saluti.
14 dicembre 2011 10:01 - JOKER
@ Dr. Pedone
Mah, che dirle anch'io?
Quando sono intervenuto qui, l'ho fatto nel fine settimana
perché avevo tempo, alle volte ce l'ho pure durante il
resto della settimana, alle volte invece no (come oggi che
sono costretto a scriverle in velocità e senza poterle
replicare come occorrerebbe sulla Bankitalia).
Riguardo il rispetto, forse lei ha frainteso...non replicare
subito ad un post NON significa mancare di
rispetto...significa che una risposta come ritengo, e con la
possibilità di poterla argomentare, documentare e sostenere
bene, può richiedermi del tempo nella ricerca di tutto
quanto occorre. Bankitalia scrive delle cose sul suo
portale, ma poi ce ne sono altre che compie in modo
contraddittorio alla logica di determinati articoli;
metterle insieme il tutto in modo lineare mi porta via del
tempo...spero avrà capito.
Non mi interessa alimentare comportamenti inutili ed
egocentrici. Per quelli, ci sono i thread OT nel forum o
qualche post con cui si scherza tra utenti con cui si è
entrati in sintonia ed in "amicizia" (parola forse eccessiva
tra nickname di un forum).
A chi dovrei chiedere se non a voi circa il mio post
scomparso? Si trovava tra il suo 13 dicembre 10:30 ed il mio
13 dicembre 12:17 (con il quale indicavo un problema al link
del post precedente ora sparito).
Riguardo quel poco che ha letto sul thread LA MONETA
riferito al mio post rivolto ad un utente con cui
interloquisco da oltre 2 anni, anche lui concorda che un
utente bizzarro interviene in modo anomalo...e sì, è
accaduto tempo fa anche con me quando mi rivolgevo a lei, di
ritrovarmi attaccato senza alcun motivo. Glielo feci anche
presente se non si ricorda. Poi NON ho scritto che il tipo
spalleggia i vostri commenti...contro di ME, ma intendevo
dire (e l'utente lo ha capito) che lo fa secondo una propria
personale logica (che puà essere interpretata in un certo
modo da chi legge) ed è una costante con molti altri
utenti.
Forse è lui che ha problemi di egocentrismo, non io.
Non mi ha più indicato dove avrei canzonato, chi, ed in che
modo.
Nel post precedente le ho indicato che etichettare
"complottiste" le persone in modo dispregiativo (e qui è
lei in difetto) solo perché si notano delle palesi
interconnessioni a determinate anomalie, la squalifica un
po' anche perché chi le anomalie le ha rilevate non sono i
"joker di turno" ma persone con cui né io né lei abbiamo
alcun titolo per poterci confrontare tanto sono distanti da
noi in termini di competenza. Quindi non si metta a
screditare persone di valore che hanno aperto gli occhi al
mondo cieco. Qui si parla di finanza e di economia, ma le
anomalie nella sanità, nel clima, negli attentati
terroristici, ect. ce ne sono DOCUMENTATE a iosa; non penso
sia il caso di riportarle anche qui...ma ciò non significa
se se non si riportano qui in modo documentale, lei debba
screditare tutti i lavori di ricerca delle persone che negli
anni le hanno rilevate.
Nel post precedente le ho chiesto di spiegarsi meglio circa
le modalità con cui le monete decrementali potrebbro
portare determinati vantaggi ovvero chi avrebbero secondo
lei potuto gestire l'emissione, secondo quale principio di
attribuzione agli Stati/cittadini e se sarebbero state
emesse a debito come l'attuale.
Penso che sto cercando di confrontarmi con lei in modo
pacato ed educato e con le precisazioni del caso perché
noto che occorrono; io non sono prevenuto ma lei si sta
inutilmente mettendo sulla difensiva. Se vuole replicarmi
circa quanto le ho chiesto sulle monete decrementali
(intanto che preparo la risposta su Bankitalia appena ho un
po' più di tempo) la leggerò con interesse.
14 dicembre 2011 6:10 - Alessandro_Pedone
@Joker
Che dirle? Mi rendo conto che tentare di interloquire con
lei è una grande perdita di tempo.
Scrive: "ho piacere se lei mi replica (quando ha tempo,
voglia e null'altro di meglio da fare)". Francamente ho
tanto di meglio da fare. Intervengo nei commenti agli
articoli che pubblico perché penso che sia segno di
rispetto nei confronti dei lettori che hanno la bontà di
leggere le cose che scrivo.
Alcune volte il dialogo è costruttivo e comunque utile (è
capitato, ad esempio, che mi abbiano fatto notare degli
errori che sono stati prontamente corretti a beneficio di
tutti), molte volte, purtroppo, serve solo ad alimentare
comportamenti inutili ed egocentrici. Mi sembra -
francamente - che lei ricada nel secondo caso.
Mi chiede di ritrovarle uno suo post di questa mattina che
sarebbe "magicamente" scomparso come se noi di Aduc ci
divertissimo a cancellare i post che i lettori scrivono.
Nella mia stupidità mi sono anche messo a perdere un sacco
di tempo a leggere un po' delle cose che ha scritto nel
forum sulla moneta che mi aveva indicato ed ho visto che
più volte fa riferimento ad altri utenti che - secondo lei
- avrebbero la funzione di spalleggiare i nostri commenti
contro di lei e che quindi sarebbero in qualche modo
diretti da noi.
Mi scusi, ma per chi c'ha preso?
Capisco perché persone come lei siano inclini a dar credito
alle teorie complottare secondo le quali il mondo sarebbe
governato da un manipoli di folli affamatori di popoli che
pianificano scientemente la distruzione del mondo.
Se intende discutere seriamente delle questioni della
moneta, senza fare insensate allusioni, senza canzonare chi
dedica gratuitamente il suo tempo per cercare di aiutare gli
altri, senza fare "il suo personaggio" (come ha scritto in
altri post), allora io sono qui.
Se invece il tutto serve solo per alimentare il suo ego,
francamente, ho di meglio da fare.
13 dicembre 2011 15:19 - JOKER
Dr. Pedone...
mi ero semplicemente preso un po' di tempo...il mio post era
quindi interlocutorio...proprio perché volevo reperire
quanto occorreva per replicare compiutamente al suo...a
volte ho tempo ed a volte meno.
Il fatto che le ho citato il forum di questo portale è solo
per farle comprendere che a certe tematiche e a certe
dinamiche non sono nuovo (magari andavo a reperire di là
quanto da me già dato e lo riportavo qui, visto che gli
argomenti sono i medesimi).
Ma "magicamente" qualcuno ha fatto sparire il mio post di
questa mattina.
Me lo rintraccia lei cortesemente? Grazie.
Inoltre, secondo lei coloro che hanno evidenziato l'anomalia
del signoraggio e l'hanno rivelata in primis (quindi NON
coloro che la diffondono massicciamente ADESSO) chi sono
secondo lei? Cioccolatai? Incompetenti? Ignoranti?
Allucinati?
Oppure persone che ne capiscono di economia, leggi, diritto,
finanza, fiscalità?
Il termine usato a mo' di discredito "complottista" per
etichettare qualcuno, deriva dal fatto che tutte queste
anomalie congiunte (finanza, sanità, clima, guerre,
terrorismo, ect.) risulterebbero interconnesse tra loro per
giungere ad uno scopo...e stranamente (sarà una semplice
serie di coincidenze?) sempre più nodi vengono al pettine e
sempre più conferme ottengono dalla realtà dei fatti
questi "complottisti".
Circa il meccanismo della moneta decrementale, per come lo
ha esposto lei, NO non sono riuscito a comprendere il
vantaggio che ora cerca di presentare come soluzione ad
eventuali problemi.
O meglio, sono d'accordo che la moneta decrementale (così
come era stata originariamente concepita) se accumulata non
produce nulla...anzi, perde il proprio valore per cui
dovrebbe essere utilizzata in velocità per stimolare
l'economia...
Quello che invece non mi fa chiudere il cerchio, riguarda il
fatto che se gli Stati dell'Euro-Zona, quindi di fatto
privati della loro sovranità monetaria, continuano a
prendere a prestito (e a debito) L'Euro e per pagare gli
interessi esponenziali, noi cittadini siamo vessati da
tassazioni vergognose che di fatto ci impoveriscono sempre
di più; la domanda quindi è: chi emetterebbe questa moneta
decrementale? con quale modalità di emissione? quanto ci
indebiterebbe? ...?
Intanto mi farebbe piacere rivedere il mio post "scomparso"
perché lei me lo cita ma se io non posso più fare
altrimenti, tanto vale...mentre sul "velatamente
canzonatorio" di un mio precedente e lunghissimo post, mi
indichi in quali passaggi/contesto che controllo.
Per precisare, io ho piacere se lei mi replica (quando ha
tempo, voglia e null'altro di meglio da fare) e ritengo che
ciò valga anche in senso inverso. Alcuni interventi mi
impegnano di più mentre altri di meno...sempre in funzione
del tempo che ho a disposizione. Se non riesco subito a
replicarle in modo compiuto, per farle sapere che prima o
poi lo farò, inserisco un post interlocutorio. Tutto qui...
13 dicembre 2011 13:41 - Alessandro_Pedone
@Joker
La discussione si alimenta se ci si risponde.
Io le ho contestato due aspetti specifici e lei non mi
risponde e mi invita a leggere altri forum.
E' vero o non è vero che la Banca d'Italia è un istituto
di diritto pubblico e non una SPA controllata (non
partecipata, ma controllata) dalle banche private?
Sulla moneta decrementale, da quello che lei mi scrivi mi
appare evidente che non comprende la portata della
rivoluzione che potrebbe essere. Mi scrive: "chi ha il
problema di possedere così tanta moneta da spendere che se
non lo fa si vede decurtare il valore?" Non comprende che il
passaggio da moneta che genera interesse a moneta che perde
valore rappresenta appunto la fine del sistema di
moneta-debito?
A me sembra che molte delle persone che parlano di
signoraggio su internet siano tutte prese dal tentare di
smascherare presunti complotti mondiali dei "cattivi che
vogliono affamare la popolazione" da non avere voglia e/o
tempo per studiare e comprendere i meccanismi dell'economia
e della finanza.
Se non vuole rispondere, liberissimo di non farlo, ci
mancherebbe. Però le faccio notare che prima mi scrive un
post lunghissimo e velatamente canzonatorio nel quale mi
inviata a discutere delle cose che secondo lei sarebbero
state veramente importanti (ovvero il signoreggio) e poi
quando le argomento diffusamente io mi risponde che,
sostanzialmente, non c'ha tempo e che ha già risposto da
altre parti. Faccia lei...
13 dicembre 2011 12:17 - JOKER
Nel mio link in fondo al post si sono creati 2 spazi col
copia-incolla; sarebbero da ricongiungere nella URL.
13 dicembre 2011 10:30 - Alessandro_Pedone
@JOKER
Mi fa piacere se riusciamo ad intavolare una discussione su
questo tema del signoraggio in modo pacato e articolato.
Iniziamo dall'evidenziare gli aspetti che credo
condividiamo, così sgombriamo il campo da facili
fraintendimenti.
Il sistema monetario attuale, basato - come scrive lei -
sulla moneta-debito è probabilmente la radice principale
dei problemi economici-finanziari. Su questo concordiamo.
Servirebbe un sistema monetario profondamente diverso. Non
so se condividiamo anche in cosa dovrebbe essere diverso.
Nel mio articolo ripropongo l'idea di una moneta
decrementale.
Concordiamo anche sul fatto che è possibile produrre una
certa quantità di moneta senza creare inflazione. E' un
fatto. Ovviamente il problema è QUANTA moneta è possibile
creare per non creare inflazione. Qui il problema si
complica perché ci sono molti fattori che interagiscono in
modo non lineare a partire dalla velocità di circolazione
della moneta. Non è affatto una cosa semplice e non mi
piacerebbe affatto mettere questo meccanismo assai delicato
nelle mani dei politici.
Veniamo agli elementi sui quali non concordiamo.
1) Lei sostiene (almeno questo ho capito, mi dica se
sbaglio) che grazie al Signoraggio si creerebbero fondi neri
che verrebbero trasferiti in paradisi fiscali a beneficio di
banchieri stessi che hanno creato moneta. Secondo lei, la
"prova" di questo risiederebbe nell'anomala imputazione a
bilancio come passività della moneta emessa dalle banche
centrali quando, secondo lei, dovrebbe essere un ricavo.
Io non condivido questa tesi. Un tempo il denaro stampato
dalle banche era una promessa di pagamento. Da molto tempo
non è più così. Le banche centrali hanno la facoltà di
produrre denaro in funzione della necessità dell'economia.
Lo scopo dovrebbe essere quello di stabilizzare i prezzi. Il
fatto che sia posto a bilancio come passività non dimostra
alcunché, è un mero fatto contabile. Si potrebbero
cambiare le regole di bilancio per la banca centrale, ma
ciò non cambierebbe la sostanza delle cose. Mettendo dei
ricavi come costi si creano "fondi neri", dice lei. I "fondi
neri" si creano quando si contravviene alle regole di
bilancio. Le Banche Centrali imputano a passività il denaro
che creano secondo una convenzione universalmente
riconosciuta. Creano già denaro per conto loro, come
missione, non c'è nessun tentativo di occultare i fondi che
creano, anzi lo scopo è appunto immetterli nel sistema.
Questo argomento dei bilanci, quindi, non dimostra
alcunché, è solo fumo negli occhi. Ciò che si dovrebbe
dimostrare è che dalle Banche Centrali escono dei soldi che
vanno in conti presso paradisi fiscali. E' chiaro che fare
questa cosa sarebbe profondamente illegale. L'illegalità e
la corruzione dilaga in ogni dove, ma questo non ha niente a
che fare con il problema specifico. Ogni cosa può essere
piegata a comportamenti criminali (come purtroppo spesso
avviene), se la moneta fosse prodotta dallo stato, forse,
non si presenterebbe lo stesso problema? In ogni caso, per
"prova" io non intendo la condanna di un tribunale, ma una
argomentazione logica e/o documentale che dimostri quanto va
dicendo.
2) Un secondo aspetto che non condivido è l'argomentazione
in base alla quale le Banche Centrali sarebbero una SPA
controllata da banche private e con fini di lucro (lei
scrive: Bankitalia SPA: azienda privata con fini di lucro di
proprietà delle banche commerciali - l'organo di controllo
che è di proprietà dei controllati...il massimo
dell'anomalia).
Questo genere di affermazioni, chiaramente non vere,
squalificano - a mio modesto avviso - i tanti siti che
parlano di signoreggio mescolando alcune cose vere e sensate
(come quelle che ho scritto) con affermazioni del tutto
fuori dalla realtà. E' vero che le quote di partecipazione
delle banche centrali sono in mano alle banche che sono in
larghissima parte private. Questo è un fatto. E'
altrettanto un fatto che queste quote non danno diritti di
controllo sull'istituzione che è un'istituzione di DIRITTO
PUBBLICO. Basta leggersi lo statuto della banca d'italia per
capirlo
(http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/statuto
/statuto.pdf). Lo statuto inizia con " Articolo 1 - La Banca
d’Italia è istituto di diritto pubblico."
Gli articoli 3 e 4 dello statuto disciplinano le quote di
partecipazione ed il loro trasferimento. "Il trasferimento
delle quote avviene, su proposta del Direttorio, solo previo
consenso del Consiglio superiore, nel rispetto
dell’autonomia e dell’indipendenza dell’Istituto e
della equilibrata distribuzione delle quote."
In ogni caso i titolari delle quote di partecipazione non
hanno il potere di nominare il Governatore della Banca
d'Italia (che, come è noto, è nominato con decreto del
Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del
Consiglio dei Ministri) né dei membri del direttorio.
In sintesi, quindi, ciò che io non condivido dei molti siti
che oggi parlano di Signoraggio è la faciloneria con la
quale affrontano un argomento così complesso come quello
della moneta mischiando argomenti veri con strafalcioni
evidenti e il tutto con toni da guerra religiosa del bene
contro il male. Io ritengo che l'attuale sistema monetario
sia la radice dei problemi economici-finanziari mondiali, ma
ritengo, al tempo stesso, che si debba (e forse si possa)
cambiare portando a conoscenza il maggior numero di persone
possibili dei fatti veri, non delle teorie complottiste (il
signoreggio servirebbe a spostare soldi sui conti correnti
nei paradisi fiscali) e tantomeno delle chiare falsità come
quella che la banche centrali avrebbero scopo di lucro
dichiarato (sarebbero delle SpA).
Il problema dell'attuale sistema monetario è già molto
grave di per sé, proviamo ad affrontare questo problema,
senza bisogno di caricarlo di altre questioni false o
discutibili.
13 dicembre 2011 0:07 - JOKER
Egregio Dr. Pedone,
ovviamente chi le scrive e che non le riporta il suo nome in
modo errato (Joker, NON JoCker), non ha alcuna intenzione di
offenderla...magari forse un po' provocarla per ciò che ha
riportato nel suo topic...e sempre che lei non si senta
inutilmente risentito...
Se vorrà replicarmi, questo lo deciderà solo lei, così
come ha scelto di fare o non fare più, mesi fa nel nostro
confronto sui corsi di investimento vs corsi di Bardolla.
Andiamo comunque per ordine:
1) L'onere di provare quanto affermano queste "tesi" come le
indica lei è già stato assunto e provato mediante
individuazione dell'anomalia contabile dei bilanci delle
banche centrali. Se un profitto viene imputato a costo si
creano fondi neri. In Lussemburgo esiste la centrale di
compensazione per queste cose.
Per sua informazione, e a differenza sua, senza necessità
di mettere in mostra le mie credenziali, mi creda se le
indico che la mia professione si svolge all'interno di
creazione di strutture societarie internazionali per "pezzi
da 90", con relativi appoggi bancari, triangolazioni in
giurisdizioni a tassazione privilegiata (o zero tassazione a
dipendanza di come le stutture si articolano...), quindi so
perfettamente di cosa parlo, quando parlo e cito determinate
cose. Punto.
Ad ogni modo, se per lei "provare" significa che un giudice
condanna i rappresentanti delle banche centrali per
determinate anomalie, ha la prova anche di questo con
l'Islanda...la nazione è piccola ma il sistema è lo stesso
(implicitamente lo ha confermato pure lei) ma ad ogni modo
la giustizia è riuscita a fare il suo corso. Vorrebbe al
contrario sostenere che se in Italia o in altre nazioni la
giustizia è manipolata, i reati non esistono? La
"spettacolare" sentenza della Cassazione avverso quella del
GdP di Lecce riguardante il Signoraggio e la Banca Centrale,
è archiviata in questo portale...vada a leggersela e da
persona attenta e competente scriva con quale motivazione è
passata. Attendo la sua cortese risposta che la
qualificherà ulteriormente.
2) Già risposto in premessa...e "vagheggiare" non è
un'offesa ma un modo di far comprendere che prendere per
molto tempo le distanze da questo genere di circostanze
(sono anni che qui si cerca di parlare o approfondire questa
tematica...ma le risposte di voi esperti, o non risposte,
non lasciano troppo spazio a personali interpretazioni)
anche replicare etichettando come "complottisti" ma con
l'implicito scopo di screditare le informazioni che tali
"complottisti" o "signoraggisti" riportano, è un modo di
evitare l'approfondimento di un problema reale usando
discredito verso coloro che hanno lottato e continuano a
farlo per rappresentare una verità finora omessa ai
più.
Circa il suo dichiarato limite sull'alchimia di
trasformazione del debito pubblico in credito pubblico,
ma...forse forse che non ci troveremmo indebitati in modo
esponenziale? Se fosse lo Stato ad emettere a credito il
denaro sufficiente per quanto occorre, difficilmente ci
sarebbe inflazione. Una spiegazione? Eccola di seguito.
Il denaro va creato in maniera stabile con il crescere della
ricchezza prodotta: per esempio se sul mercato c'è 1 penna
devo avere 1 moneta per comperarla, se la produzione aumenta
e sul mercato ci sono 2 penne dovrò aggiungere un'altra
moneta affinché il prezzo si mantenga stabile; una moneta
stabile proprietà del portatore serve infatti a mantenere i
prezzi stabili.
La visione comune è spinta a pensare che le tasse servano
ad ottemperare i bisogni dello Stato, tralasciando il peso
del debito pubblico generato dal Signoraggio Bancario che
molti ignorano cosa sia e l'influenza che abbia.
Con la moneta alla collettività e non gestita dalle banche
private, si avrebbe il risconto immediato all'atto di
realizzazioni di opere o al pagamento di servizi pubblici;
quando si realizza un ponte, ad esempio, che serve per
migliorare e velocizzare scambi e turismo (altre fonti di
ricchezza) si crea ricchezza quindi è corretto creare un
corrispettivo in "misura" quindi in moneta, ma senza
indebitarsi con nessuno.
Con l'attuazione di una politica monetaria che ha come fine
ultimo lo sviluppo produttivo a vantaggio della
collettività l'immissione monetaria verrebbe quindi
regolata di pari passo all'incremento produttivo e quindi le
tasse avrebbero l'unico scopo di redistribuire la ricchezza
per evitare inutili accumuli di moneta inutilizzata, e si
ricorda che moneta ferma è moneta che non fa girare
l'economia, e se non gira l'economia non si crea
ricchezza.
Oggi, invece, l'attuale sistema monetario basato su una
moneta debito emessa da una Bankitalia SPA (azienda privata
con fini di lucro di proprietà delle banceh commerciali -
l'organo di controllo che è di proprietà dei
controllati...il massimo dell'anomalia) subordinata alla
Banca Centrale Europea o BCE, di cui comunque è
proprietaria al 14,57%, crea una condizione di rarefazione
monetaria che non permette di avere una crescita economica
perché essa viene "concessa" solo dai vertici delle banche.
E' la Banca Centrale che decide quanta moneta occorre ad uno
Stato e quale deve essere il tasso d'interesse a cui la
cede...
Sono le Banche Private Commerciali (proprietarie delle
Banche Centrali) che utilizzano con perfetta sintonia il
meccanismo del Signoraggio Secondario (o sistema della
riserva frazionaria per creare moneta dal nulla) per
completare l'opera di apertura/chiusura dei rubinetti del
denaro al fine di massimizzare i danni alla
collettività...Sono SpA..quindi badano ai loro profitti e
non ai nostri...loro continuano a guadagnare sottomettendoci
alla schiavitù del debito esponenziale...se creano il
denaro che decidono loro che occorre, ma non creano il
denaro per l'interesse, mi vuol provare a spiegare come lo
Stato lo può rimborsare quell'interesse?
La Banca Centrale non vuole in cambio beni e servizi che lo
Stato può realizzare col denaro acquisito...NO! Pretende il
ritorno del denaro che solo lei può emettere; come faremo
mai a restituirglielo se non indebitandoci di nuovo per
ottenerne altro ancora?
E'ancora un suo limite comprendere ciò?
Alcuni studiosi e matematici hanno elaborato la seguente
proiezione:
Se la madre di Gesù, alla nascita del figlio, avesse preso
in prestito un Penny al 4% d'interesse all'anno, nel 1750
avrebbe dovuto restituire una palla d'oro del peso della
Terra...nel 2000, n° 9900 palle d'oro del peso della Terra
ciascuna...e la matematica NON è un'opinione o un'ipotesi
da "complottista" o "signoraggista"...
Quindi, ben contento che lei abbia introdotto questo thread
sulle monete complementari che può essere maggiormente
sviluppato (se lo si vorrà, ovviamente) ma almeno NON
faccia passare come fuorviante quanto determinati personaggi
illustri (Auriti tra i più meritevoli) stanno facendo ho
anno fatto per aprire gli occhi alla collettività su questo
ignobile e perverso meccanismo definito Signoraggio Bancario
nel suo insieme...si comporterebbe da fuorviante lei per
primo, sicuramente senza realmente volerlo.
Se vorrà io sono qui...e non per offenderla
ovviamente...magari solo per controbatterla o per aggiungere
precisazioni su questo genere di argomenti.
(Accetti però il "tono" del JOKER...è il mio personaggio,
così come lei si è ritagliato il suo)
---dicevo su DI'LA TUA---alle 9.40
savpg8801
12 dicembre 2011 9:40
Nazioni piccole, volumi bassi, pochi settori economici che
determinano ad ogni relativamente piccolo movimento,
risultati di enfasi.
--
Oggi 12/12
Italia
Ore 9.00 btpmarzo19,4.5% volume scambi 8000€, calo
quotazione ufficiale (listino Milano) del 0.95%
Ore 9.00 btpagosto18,4.5% volume scambi 30000€, calo
quotazione ufficiale(listino Milano) del 0.50%
---
Come si vede, piccole borse, piccoli movimenti, possono
determinare enormi riupercussioni in aumento o in
diminuzione, risolvendosi in calcoli del famoso spread
ossessivamente fuorvianti per i listini e per l'opinione
analitica conseguente.
In più l'informazione è contorta, partigiana, spesso
inverosimile nelle estrapolazioni, ed anche strumentale alla
speculazione.
Dare la colpa sempre ai fenomeni economico-politici,
riguardo all'andamento dei mercati è interessato
accademismo spesso irrealistico.
Le notazioni degli articolisti e degli"analisti"spiccioli
che di ora in ora danno giudizi sui mercati (scia di qua,
onda di la, frase di uno, dichiarazione dell'altro...)
provocano reazioni che fanno sfregare le mani al mercato
speculativo.
Leggete e leggete i commenti di ogni media finanziario sul
web....leggete e fatevi un'idea....(fra le righe).
12 dicembre 2011 11:43 - Alessandro_Pedone
@Jocker
Francamente il tono e gli argomenti che utilizza nel suo
post del 10 dicembre 2011 mi rende molto difficile
rispondere e commentare. Non comprendo neppure bene,
sicuramente sarà un mio limite, cosa dovrei commentare. Ci
provo, comunque.
1) Se lei ritiene che le Banche Centrali, attraverso il
signoraggio. creino fondi neri da spostare nelle "loro
filiali off-shore" non so cosa risponderle. Siamo nel pieno
delle teorie "complottiste". Davanti a tesi di questo genere
uno non può far altro che crede o non credere. L'onere di
provare che queste tesi siano vere dovrebbe essere di chi le
propone.
Quali sarebbero le sedi "off-shore" delle Banche Centrali?
Io non ne conosco nessuna.
2) A persone che si sentono in diritto di scrivere che noi
"vagheggiamo", francamente c'è poco da rispondere. Se mai
volesse dialogare civilmente provò, nei limiti delle mie
scarse possiblità, a dialogare. Se invece il suo scopo è
offendere, stia pur certo che questo è l'ultima volta che
mi rivolgerò a lei.
------
Sul resto dei sui commenti.
Lei sostiene che se il denaro fosse emesso dagli stati il
debito pubblico si trasformerebbe in credito pubblico.
Sicuramente è un mio limite intellettuale, ma proprio non
capisco quale alchimia possa compiere questa trasformazione.
Nell'attuale sistema monetario (che come ha visto
dall'articolo che ha commentato - ma l'ha letto? - non
considero il migliore possibile) le banche centrali hanno il
potere di controllare la massa monetaria in circolazione
attraverso l'emmissione ed il ritiro di moneta e altre leve
(tassi d'interesse, regole sulle riserve, acquisto/vendita
di titoli sul mercato ecc.). L'aumento della massa monetaria
non significa che qualche banchiere centrale si arricchista
personalmente e direttamente. Con ciò intendo che quei
soldi non finisco certo in un conto corrente (magari
all'estero) intestato a qualche funzionario delle banche
centrali. Che poi le banche, invece, facciano profitti
grazie a questo sistema monetario questo è fuor di dubbio,
ma è tutt'altro discorso.
Se il potere di controllare la massa monetaria fosse nelle
mani dello stato, questo non consentirebbe certo di
trasformare il debito in credito. Se vi fosse - come è
assai problabile - un'esplosione di massa monetaria ciò
significherebbe solo molta più inflazione e quindi, in
ultima analisi, la tassa più odiosa di tutte.
Infine, sull'Islanda. La popolazione dell'intera isola è
pari a quella di una provincia italiana di medie proporzioni
(circa 320 mila persone). Dal punto di vista dell'economia
mondiale, si parla di numeri sostanzialmente irrilevanti.
Sarebbe come dire ad un elefante che può galleggiare su una
foglia dentro ad uno stagno perché la rana c'ha provato e
ce l'ha fatta. Parafrasando l'ultima frase dell'articolo che
lei ha citato nel post dell'11 dicembre: "Alcuni dicono che
ce l'abbia fatta perchè la rana è leggera. Forse,
rispondono altri, la rana ce l'ha fatto perché c'ha
provato".
11 dicembre 2011 23:07 - JOKER
In attesa che, eventualmente, il Dr. Pedone intervenga
gentilmente a replicarmi al precedente post, nel forum Dì
La Tua, si usa spesso copia-incollare notizie, se pertinenti
all'oggetto del thread o dei commenti postati.
In galera i banchieri: così l’Islanda esce dalla crisi
Roma – L’ultima notizia che arriva dalla fredda Islanda
riguarda i banchieri che nel 2008 hanno contribuito a far
precipitare la situazione finanziaria del Paese: nove alti
funzionari di banca ritenuti responsabili del crack di tre
anni fa sono finiti dietro le sbarre.
Come se non bastasse, dopo i lavori della Commissione
istituita nel 2010 proprio per indagare al riguardo, il
procuratore speciale Olafur Thor Hauksson ha ordinato una
serie di perquisizioni presso le maggiori istituzioni
bancarie islandesi, tra cui la Banca centrale, la Mp Bank e
la Almc Bank, controlli che lasciano presagire una nuova
serie di arresti nelle alte sfere della finanza.
Cosa significa questo? Che contrariamente a quanto avviene
nel resto del mondo – un esempio per tutti sono gli Stati
Uniti dove Goldman Sachs continua indisturbata a fare il
bello e il cattivo tempo influenzando i mercati finanziari
di tutto il mondo – in Islanda non si sono limitati ad
attribuire colpe e responsabilità, ma hanno scelto di far
pagare la crisi a chi l’ha provocata, senza far gravare i
costi sulle spalle dei cittadini.
I risultati della silenziosa rivoluzione in Islanda sono
tangibili: il popolo, attraverso un referendum, ha vietato
allo Stato di farsi carico dei debiti contratti dalle banche
a causa dei banchieri speculatori, definendo il debito
detestabile – cioè un debito contratto dallo Stato che
non porta al popolo nessun vantaggio, ma solo penalità –
e quindi non esigibile.
Assorbiti dalla riscrittura della Costituzione con un metodo
orizzontale e partecipativo, gli islandesi hanno
indirettamente deciso di liberarsi dall’ingerenza del
Fondo monetario internazionale: dopo la sesta revisione
dell’economia islandese il Fondo ha deciso di cessare
qualsiasi tipo di intervento – dal più invasivo al più
blando – nel Paese.
Gli islandesi sono tutt’altro che disperati dopo la
decisione del Fondo: il capo del Governo Johanna
Sigurðardóttir, il ministro delle Finanze Steingrimur J.
Sigfusson e il ministro dell’Economia e del Commercio Arni
Pall Arnason hanno parlato di una nuova stabilità economica
e monetaria che l’Islanda riuscirà a ristabilire in breve
tempo.
Nessun flusso di aiuti dal Fondo monetario internazionale o
dalla Banca centrale europea – il primo, oltretutto,
tentò di accollare ai cittadini non solo il debito
contratto dalle banche, ma anche un tasso di interesse del
5,5%, 3 mila e cinquecento milioni di euro da ripagare in
quindici anni – l’Islanda ha eliminato il problema alla
radice, liberandosi dalla politica economica monetarista
tipica dell’Occidente e rifiutando di pagare per le colpe
degli altri.
Perché allora nessuno parla della rivoluzione islandese?
Per un motivo molto semplice, la democrazia diretta e quella
che potremo definite “autodeterminazione finanziaria”
islandese mettono in crisi un sistema che governa e regola
tutto il mondo, quello delle grandi banche.
Passata dalla privatizzazione – nel 2003 tutti gli
istituti bancari del Paese erano privati, con il conseguente
enorme flusso di capitali stranieri – alla
nazionalizzazione e poi alla bancarotta, da un governo
monetarista a uno democratico e finanziariamente
“autarchico”, l’Islanda ha trovato la strada per
uscire dalla crisi.
Mentre gli islandesi aspettano che la nuova Costituzione
passi al vaglio del Parlamento e ristabiliscono la propria
situazione finanziaria senza intaccare i propri risparmi, il
resto del mondo aspetta immobile che cali la scure delle
grandi banche, incapace di reagire.
Forse, dicono alcuni, in Islanda ci sono riusciti a causa
dell’esiguo numero di abitanti. Forse, rispondono altri,
in Islanda ci sono riusciti perché ci hanno provato.
10 dicembre 2011 13:18 - JOKER
FINALMENTE!!!
Il buon Dr. Alessandro Pedone ci pregia di un thread che
parla di economia e finanza in termini reali e col proposito
di informarci, anziché disinformarci o fuorviarci
(involontariamente intendo) con le solite informazioni
finanziarie, scuole di investimento, ect. che secondo me (e
non solo secondo me) oggi come oggi non servono proprio a
nulla (solo agli scaltri della finanza e che non sono i
lettori di ADUC).
Mi permetto di rappresentare una mia opinione su alcune
frasi del topic del Dr. Pedone, che nel caso mi farebbe
piacere intervenisse a replicare.
---
(Pedone - 1. - Su internet si è diffusa un'ampia
letteratura di “controinformazione” sul tema del
“signoraggio”. Molta parte di questa
“controinformazione” mischia insieme a molte cose
corrette delle assurde tesi “complottiste” in base alla
quale qualche banchiere si arricchirebbe personalmente
attraverso il signoraggio spostando soldi i proventi del
signoraggio nei paradisi fiscali (è vero invece che molti
banchieri si arricchiscono ingustamente attraverso le
assurdità di questo sistema finanziario, che è in piedi
anche grazie all'attuale modello di moneta, ma questa è
cosa diversa).
(Joker - 1. - Sono state fatte le pulci ai bilanci di
Bankitalia e BCE da parte di economisti, giuristi, ect. e
poter mettere a bilancio un costo che in realtà è un
profitto ovvero l'intero valore nominale della moneta creata
e ceduta agli Stati, anziché i soli costi di produzione
(pochi cent. di Euro per le banconote o un semplice click
sul PC per la moneta scritturale) permette di creare fondi
neri.
ERGO...I BANCHIERI SI ARRICCHISCONO SPOSTANDO QUESTI FONDI
NERI NELLE LORO FILIALI OFF-SHORE UTILIZZANDO MECCANISMI DI
COMPENSAZIONE!)
---
(Pedone - 2. - Fino ad oggi ho pensato che la questione
della moneta fosse troppo teorica per essere gradita dai
lettori di Aduc Investire Informati, i quali, giustamente,
si attendono articoli più pratici sui temi del risparmio e
dell'investimento. )
(Joker - 2. - Siete voi che potete decidere cosa rendere
come informazione; cosa fate? aspettate che 'sta truffa
diventi così macroscopica da non poter essere più omessa e
quindi ecco magicamente intervenire gli esperti finanziari
ed economici di ADUC a parlarne? potevate farlo anche anni
prima ed in modo massiccio e quindi essere VOI ad aprire gli
occhi ai lettori sulle anomalie di questo sistema economico
e finanziario...anziché "vagheggiare"...e spostare
l'interesse su investimenti in titoli, fondi e quant'altro
che alla fin fine avvengono ed alimentano l'anomalo sistema
che ci sta impoverendo tutti.)
---
Per il resto apprezzo comunque il thread e per come è stato
sviluppato (pur con l'eccezioni sollevate) anche se attivato
con anni di ritardo.
Gradirei una cortese replica dal Dr. Pedone, anche
considerando che se fossero gli Stati ad emettere moneta
all'occorrenza per le esigenze dei cittadini e delle
attività produttive, il Debito Pubblico gravato da
interesse sistematico ed esponenziale (quindi
matematicamente impossibilitato ad essere estinto perché le
Banche, centrali e commerciali, creano il denaro ma non gli
interessi che devono essere restituiti) si trasformerebbe in
CREDITO PUBBLICO. Grazie.
5 dicembre 2011 13:13 - Alessandro_Pedone
@dalmas
Il suo commento è molto interessante ed acuto.
Non c'è dubbio che l'inflazione diminuisca il potere di
acquisto della moneta. Sul piano dei comportamenti
economici, però, fa una grande differenza se vi è una
diminuzione del valore NOMINALE della moneta, rispetto al
valore REALE.
Molti studi dimostrano che su livelli d'inflazione diciamo
sotto il 5% molte persone non percepiscono l'effetto
dell'inflazione come qualcosa da computare nelle scelte di
acquisto.
Se invece vi fosse un costo immediato che diminuisce il
valore nominale, le scelte diventerebbero influenzate anche
da questo fattore.
Spero di averle risposto compiutamente, anche se in modo
coinciso come si addice ad un commento in un articolo.
4 dicembre 2011 13:18 - universi75
Ma non è che diventeremo un po' tutti come mastro don
Gesualdo?
1 dicembre 2011 10:51 - dalmas
Un Commento / Domanda per il dott. Pedone.
Premetto che non ho le conoscenze necessarie, e quindi
potrei essere del tutto "fuori rotta".
A me sembra che, di fatto la "decrementalità" della moneta
già esiste: si chiama Inflazione !!!
Se si considera l'Inflazione, oggi pari "ufficalmente" al 2
- 3%, ma "realmente" (probabilmente) superiore, e con
proposta di targeting al 4% da parte dell'FMI, con alcuni
Paesi occidentali (UK) al 5%, ci si avvicina molto alla Sua
proposta.
Il fatto è che l'investitore potrebbe preferire comunque
una riduzione del valore del 5% della sua moneta piuttosto
che investire "attivamente" su società (azioni) e rischiare
riduzioni di valore di un ordine di grandezza superiore.
Apprezzato un Suo commento.
Cordialità
Marco
30 novembre 2011 17:04 - savpg8801
E a proposito di liquidità...come mai salta fuori quando la
notizia piace e TUTTI alleeee a comprare?
.... La vera notizia di oggi però è stata l’annuncio a
sorpresa della mossa coordinata da parte delle Banche
centrali del Canada, degli Stati Uniti, del GIappone,
dell’Europa e della Svizzera. Le autorità di politica
monetaria hanno deciso di tagliare di 50 punti base il costo
delle operazioni swap in dollari, in modo da fornire più
liquidità ai mercati, con un provvedimento che partirà il
prossimo 5 dicembre. Tanto è bastato per scatenare gli
acquisti sul mercato e in particolare in Europa dove il
Ftse100 avanza del 3,3%, preceeduto dal Cac40 (Parigi: ^FCHI
- notizie) e dal Dax30 che volano rispettivamente del 4,24%
e del 5,11%.......
Vedete come siamo sopraffatti dalla speculazione?
Domani altra notizia considerata negativa e giù alleeeee a
vendere.... E non si tratta di noccioline.
30 novembre 2011 15:12 - savpg8801
Tuttavia, federico2920, nello specifico dei mutui edilizi
erogati con troppa facilità, dietro il fenomeno c'è la
impellente richiesta del comparto di edificare, produrre,
dare lavoro, muovere mercato produttivo di ogni genere,
compreso quello dei trasporti.
I mutui hanno dato notevole incremento ad una serie di
attività industriali e commerciali, nonchè del mondo
dell'occupazione, essenziali per poter portare avanti
qualche anno molte branchie reddituali.
In assenza di mutui, ma anche di prestiti finanziari di ogni
genere, risultato crisi edilizia anche negli ultimi nostri
anni precedenti a questa.
E così è per ogni attività umana. La troppa velocità di
ogni produttività o di ogni consumo, spareggiano le
dinamiche del mercato.
Un piccolo esempio. Il boom di richieste per una Marca
automobilistica porta, per contentare tutti velocemente,
all'apertura di nuovi stabilimenti. Quando la moda viene
meno, o ristrutturi e riconverti(e non è mica così facile)
o chiudi. Nella macroanalisi si tende a dare una ragione
logica ai fenomeni, ma analizzando alla minuta le cose
cambiano.
Le mode sono altrettanta fonte di instabilità produttiva e
monetaria.
Le considerazioni(adesso i bravi analisti col senno di poi
tendono a ridimensionarle) che l'immigrazione sia un
vantaggio, solo adesso che non gli si trova
lavoro(quantomeno da un certo livello in su) sta diventando
un peso, anche se qualche kebab o raccoglitore di pomodori o
manovale edile sono richiesti, ancora per poco, suppongo.
Il facile risparmio comprando prodotti da Cina e compagnia
bella(fenomeno non più quantificabile, perlomeno chiarendo
che solo al porto di Rotterdam arrivano migliaia di
conteiner al giorno di tali prodotti per tutta l'Europa
senza contare il resto) si è dimostrato utile per il
consumatore, ma altamente deleterio per la nostra
produttività per le intuibili impossibilità di produrre
competitivamente. La sola buona qualità non basta, anche
se, di nicchia, siamo vincenti: prosciutti e vini o scarpe
di alta moda non sostengono l'economia di un paese, anche se
c'è chi dice ""un poco è meglio di niente" frase molto
stupida.
Le rimesse all'estero sottraggono, senza contropartita
immediata, capitali disponibili.
Se è vero che io singolo porto un milione di euro al
paradiso fiscale(all'estero, comunque) e ammesso che sia il
risultato di attività lecite e normali, tasse pagate,
quindi in regola, è uguale a mille rimesse di mille
emigrati-solo che sono frazionate.
--
Il nostro è un paese di trasformazione, ma se compriamo
tutto all'estero e se non abbiamo liquidità... vedetevela
un po' voi... Marcegaglia comprerà l'acciaio inossidabile
all'estero, per ora. Ma quando non ci starà più dentro
costruendo prodotti che si trovano a minor costo fra gli
importati, che farà? Andrà a costruire fuori, dove le
materie prime sono più facili da reperire e anche la mano
d'opera. Del resto come, ormai, moltissimi imprenditori
fanno o hanno fatto.
Altro che piccole soluzioni alle crisi, sull'onda dei
miliardi di voci e pareri autorevoli mondiali difficili da
accordare. I freni vanno pigiati anche su questo, oltre che
ai risparmi (risparmi che, poi, alla diavola, fanno girare
ancor meno industria, commercio e indotto).
30 novembre 2011 14:45 - roberto3605
Perchè in campo economico c'è un proliferare di ideologhi
ed esperti che sono convinti di avere la ricetta sicura dei
malanni dell'economia? Ma avete studiato economia o leggete
i giornalini ed ascoltate i talk show? Temo di si. E' come
se a fronte di un guasto alla bicicletta andassi dal
giornalaio o dal fruttivendolo a chiedere un parere tecnico.
C'è spesso incompetenza totale tra gli addetti ai lavori
stessi anche se formalmente laureati con lodi e master e che
contribuiscono a confondere ulteriormente le idee della
gente. Basta guardare i risultati economici delle imprese
delle banche dello stato etc. La colpa principale è
sicuramente della politica che li nomina a tutti i livelli e
dell'elettorato che non sa e spesso non può scegliere i
propri raprresentanti.
30 novembre 2011 14:03 - savpg8801
Anzitutto, non sono i soli mutui immobiliari, che sempre ci
sono stati, ma erogati in modo corretto; ma da tempo, anche
quelli cosiddetti"mobiliari", ciè il credito al consumo,
agli studenti, alle vacanze, agli sposi, alle automobili, a
tutto ormai e molte catene non vendono se non con questo
sistema. Ed è tanto! Vedasi, dicono solo, mutui
subprime---ma anche credito di ogni genere, a tutti, anche a
chi, poveretto, non ha quasi reddito. E spendere denari che
non si possiedono sposta il problema in avanti, peraltro
gravato da interessi. Non insegnano nulla le crisi
oltremare?
Si vedrà allora, formarsi il fenomeno che con la facilità
con cui si da via il danaro con altrettanta facilità non si
vedrà arrivare indietro. Quindi fine della liquidità.
Perchè, cari analisti, le banche danno via il denaro dei
depositanti? Perchè sono commercianti e il denaro è la
loro materia prima. Ma considerate bene questo!
Le banche che prestano denaro ottenuto con altri modi, non
perseguono le regole specifiche degli equilibri imposti da
statuti, tecnica, leggi, logiche del buon credito, ecc.ecc.,
anche se per necessità emettono obbligazioni o
corporated.
E adesso, le banche non hanno liquidità. Direte: per
forza, strapagano i dirigenti, fanno speculazione, non sanno
fare il mestiere, finanziano la mafia, riciclano il danaro,
emettono obbligazioni o derivati pericolosi, detengono il
potere monetario delle riserve fr.e praticano il
signoraggio(?), neanche i dirigenti spericolati,o
compromessi in azioni illecite, a cominciare dal capo
"Fazio" ne hanno poche conseguenze. E in parte è vero, ma
è criminalità questa e perseguibile.
Vedete, il brodo si può fare con tante cose ed è facile
risolvere ogni male, come qualcuno azzarda, con qualche
semplice manovrina a cui, guardacaso, nessuno aveva
pensato.
---
Signori, il mondo è sempre quello, se uno non ha, non gli
si può regalare quello degli altri-sistema di sinistra-
andranno male entrambi e creeranno il caos, quello a cui
stiamo assistendo e che, se la cinghia non viene tirata,
ancora e peggio avverrà, senza essere profeti di
sventura.
Poi , sanate le anomalie a monte, concedere meno credito
sarebbe la morte delle banche che "denominate aziende
creditizie" non venderebbero più il loro prodotto lavorato,
quindi???Fallimento.
Meno credito, poi, a chi? all'industria? ma essa VIVE di
credito.Al commercio, ..peggio. Ai privati? solo, però,non
va dato a chi non ha capacità di rimborso, ovvio(tecnica
bancaria normale per cui abbiamo avuto buoni riconoscimenti
nell'ultima crisi). Chi ha capacità di rimborso, di
solito, i soldi li ha già per comprarsi il TV o lo
smartphone o l'auto. E' tutta questione di differenziale di
interessi fra quelli che prende investendo il proprio denaro
e quelli che pagherebbe accedendo al credito.
Se ho investito 100000 al 7% e pago il 5% alla finanziaria,
per comprarmi il macchinone, accedo al credito. Se ho
investito al 2% (o peggio li ho su un c/c allo 0,5% ) e
dovessi fare la medesima operazione, pagherei col danaro
contante, ovviamente.
--
Leggendo ovunque, ascoltando, entrando nelle logiche del
cosiddetto"mercato" che viene quasi osannato nel definirne
il ruolo di insostituibile giudice dei guai nazionali ed
internazionali, mi sono reso conto che dalle notizie a
disposizione, si evince sempre più che il trading, leggero
e spinto, le voci, le valutazioni(ag.di rating sotto accusa)
le accuse di ogni genere, l'aggiotaggio, gli interessi di
parte, sono la rovina dell'intero sistema. Sono definibili
SPECULAZIONE.
Non appare neppure nella logica che tutto il mondo, chi più
chi meno, l'uno adesso e l'altro poi, siano totalmente
nell'occhio del ciclone.
Ed ancora, nella logica statistica, si definisce "norma"
quando tutti i fenomeni(o quasi) si comportano nello stesso
modo. Diviene NORMALE.
30 novembre 2011 10:32 - federico2920
La radice della crisi non e' nel risparmio potenziato dalla
moneta e pertanto la soluzione non sarebbe la moneta
decrementale.
Come la maggioranza degli economisti concorda,
l'indiscriminato credito fornito dalle banche ha accresciuto
il debito dei cittadini contratto per i mutui immobiliari.
Quindi la causa prima e' la spesa 'anticipata' da parte dei
consumatori, prima che abbiano avuto il tempo di accumulare
il denaro per comprare una casa. Si tratta pertanto di una
crisi dovuta ad un eccesso di spesa e non di accumulo di
capitale. La riserva frazionata delle banche ha inserito
moneta virtuale nel mercato e alimentato la spesa
sconsiderata.
L'eliminazione della riserva frazionata diminuirebbe la
probabilita di future crisi finanziarie, perche sarebbe piu
difficile l'indebitamento. Le banche concederebbero meno
credito. L'indebitamento ai fini di spesa, invece che di
investimento in attivita produttive, sarebbe disincentivato.
I consumatori sarebbero psicologicamente piu attenti e
cadrebbero meno facilmente nel tranello delle bolle
speculative.
30 novembre 2011 10:31 - marco2401
@ Alessandro_Pedone
Io vorrei fare una domanda molto piu' semplice ... Quali
sono gli utilizzi (attuali) del denaro che verrebbero
colpiti dal decremento, visto che investimenti in
obbligazioni, azioni, etc. sono esclusi? Mettere i soldi
sotto il materasso (ma non credo che lo facciano in molti)?
I depositi bancari? Ma i depositi bancari gia' ora non sono
accumulati dalle banche, cosa cambierebbe? Al limite
potrebbe aver senso penalizzare i depositi bancari se
fossimo in un regime a riserva 100%.
Riguardo la teoria economica austriaca, anch'io ho
l'impressione che venga (ri-)proposta come una verita'
rivelata, pero' mi piacerebbe una disquisizione nel merito
sul perche' le soluzioni proposte non vanno bene. Se non
altro (e parlo da non economista) la teoria ha avuto il
pregio di predire le ultime gravi crisi economiche, ed anche
il crollo dei BTP (avevo letto un post in proposito sul sito
che le segnalavo lo scorso giugno, quindi ben prima che la
situazione precipitasse ai livelli attuali).
25 novembre 2011 18:43 - kozzu
Un saluto a tutti. Nella mia ignoranza mi sorgono delle
domande: con la moneta decrementale, che senso avrebbero le
banche? Al giorno d'oggi, se metto dei soldi in banca (a
meno che non disponga di grosse cifre) di solito non rendono
niente e spesso quel poco d'interessi che danno viene
mangiato dalle spese del conto. Se invece faccio un mutuo,
contro i 100 che mi danno (che, come dite voi neanche hanno)
ne dovrò rendere circa 150.Questo per dire che nella mia
visione le banche campano proprio grazie al principio che il
denaro produce altro denaro.
Se potete rispondetemi in modo che io possa capire.. da
parte mia ho deciso che leggerò Il capitale di Marx (anche
se è un mattone), che sembra abbia previsto tutto ciò che
sta accadendo in questi anni..
24 novembre 2011 14:55 - savpg8801
In questi lunghi trattati è difficile districarsi se non si
hanno benchè minime nozioni di economia politica e
monetaria avendo, peraltro, alcune competenze ma certamente
non spazianti, per ragioni di impossibilità di mantenimento
apprenditivo, se non proprio copiativo, in temi così
complessi e sviluppatisi nell'arco delle centinaia di anni,
se non di millenni.
E mi risulta anche difficile pensare di risolvere problemi
così complessi, che nemmeno torme di addetti ai lavori in
campo internazionale riescono così facilmente e con
naturalezza, a risolvere.
...mi soffermo adesso solo su questo:
...In un contesto nel quale la moneta, se non investita e
scambiata, perde un 5% del suo valore all'anno, è evidente
che il risparmiatore accetta di investire il proprio denaro
anche con un interesse prossimo allo zero, poiché riavere
il 100% del suo capitale in una data futura è già una cosa
più che auspicabile.
Questo , naturalmente, non si applica alla ormai definibile
"impresa borsa e mercati", che anche in situazioni non
imprenditoriali pure, viene utilizzata per scopi non
prettamente statutari di scopo aziendale.
Le stesse banche, Enti locali, ma anche le imprese
assicuratrici abbondano (qualora lo possano) in
investimenti fuori del loro specifico àmbito. Investimenti
finanziari redditizi per sopperire alle sempre meno entrate
specifiche dei loro rami.
Ma non si aspettano di non guadagnarci nulla.
Perciò contribuiscono anche a rimuovere l'ordine di quelli
che "dovrebbero chiamarsi mercati" giusti in sistema
economico liberale giusto e corretto.
Allora mi chiedo, in questo solo specifico campo:
::
..Per quale ragione nessuno spiega mai alla gente comune
come avvengono concretamente i calcoli sulla formazione
degli indici di borsa e dei singoli titoli?
Perchè ogni volta che avviene una dichiarazione (migliaia
al giorno) di qualche politico, capo di stato, agenzia di
rating, economista a vertici di organizzazioni monetarie,
sindacalisti, associazioni di ogni parte, indici statistici,
banchieri, linguacciuti di ogni genere in siti economici, di
trading, ministri intervistati per strada, persino
ecclesiastici, ecc.ecc.,
qualcuno, specie i giornalisti, strumentalizzano queste
divulgazioni ad uso e consumo di parte?
Per quale motivo i cosiddetti mercati (troppa importanza si
è data a questo Dio intoccabile)
hanno sempre un pretesto-minuto per minuto- a vedere vendite
o acquisti se non originati da forme prettamente speculative
(salvo rari motivi di fondamentalità palese) ?
Perchè, in tema di tracciabilità sempre più richiesta e
operata, non si procede a divulgare seriamente i motivi che
conducono a questi movimenti ballerini di trading, a chi li
ha originati, agli importi lanciati da ciascuno e per ogni
tipo di prodotto, da ogni trader o banca o sim o singolo
retail, ecc., cosicchè da definire e accertare chi è
veramente il o i responsabili delle cadute o dei rimbalzi
che, ormai, sono indice solo di rea speculazione, di
aggiotaggio, di " insider trading" spesso originato dai
passaparola di alto livello o fra organizzazioni collegate o
da attenti gruppi di operatori senza alcun scrupolo ed in
nome del libero mercato.
Tutto ciò è in massima parte responsabile di panico
deleterio anche da parte degli stati stessi, delle banche,
dei consumatori, del mondo imprenditoriale che agisce,
spesso di riflesso, a provocare richieste di iniezioni
massicce di capitali o a liberare fondi che,
inesorabilmente, andranno nelle mani della SPECULAZIONE.
24 novembre 2011 11:47 - efraim
Alessandro_Pedone, hai il potere della sintesi!
Sostanzialmente sì, nel primo commento ho esposto alcuni
argomenti che sostanziano quella considerazione (non sapevo
se la condividevi avendo tu parlato di "investimenti
finanziari"). Nel secondo ho indicato tra i modi per
effettuare tale ripensamento uno che ritengo sufficiente. Mi
scuso per contorsione e prolissità, mie tare congenite
:)
Lieto di trovarci concordi.
24 novembre 2011 11:03 - Alessandro_Pedone
@ efraim
Nessuna antipatia, ci mancherebbe. Ce ne fossero o di
lettori che fanno commenti con tanto garbo.
Il problema, francamente, è che penso di non aver ben
compreso - sicuramente per un mio limite - le considerazioni
che hai fatto nello specifico.
Più in generale mi è sembrato di capire (correggimi se
sbaglio) che tu dica: se rimane il sistema finanziario così
com'è, basato sulla possibilità che hanno le banche di
creare moneta con la riserva frazionaria e di creare quella
massa enorme (in rapporto con l'economia reale) di prodotti
finanziari buoni solo per fare "soldi con i soldi" e non con
l'economia, siamo punto ed a capo!.
Se questa è l'obiezione centrale (se ho quindi capito bene)
la condiviso dal 100%.
Nell'articolo, per motivi di già eccessiva lunghezza, non
ho approfondito il tema. L'incipit dell'articolo stesso
accenna al fatto che questo tema è centrale. Nella teoria
della moneta Geselliana, la quantità della moneta in
circolazione è determinata dallo stato attraverso
meccanismi automatici (non discrezionali!) basandosi sugli
indicatori macroeconomici (PIL, prezzo di mercato, ecc.).
Ricordiamoci che il tasso di decremento riduce la quantità
di moneta in circolazione. E' ovvio, quindi, che il potere
delle banche di immettere massa monetaria attraverso la
riserva frazionaria andrebbe fortissimamente limitato così
come - anche a prescindere dalla riforma monetaria
geselliana - andrebbe fortissimamente ripensata tutta la
struttura della finanza.
24 novembre 2011 10:03 - efraim
Non volevo risultare antipatico. Lungi da me fare il
maestrino, non ne ho nemmeno le qualifiche, che presume di
poter dare un compito. Se non ho offerto soluzioni non era
per dare il compitino, ma solo per non indirizzare le
risposte. È giusto però che dica, se pongo dei problemi e
dico penso siano risolvibili, almeno un modo fra quelli che
ritengo possibili.
Il più semplice per lasciare intatta la potenzialità di
soppressione della funzione di accumulo, lasciando stare il
problema della riforma in un solo paese, intrinseco in
qualunque revisione sistemica, potrebbe essere:
- limitare la possibilità di salvare dal decremento solo il
denaro investito interamente in attività totalmente
produttive nel senso di realmente economiche (comprese
dunque produzione, organizzazione, dislocamento e
attivazione dell’attività commerciale). In tal senso
vanno benissimo anche degli ETF (anche inverse), come le
azioni, ma solo se si traducono in reali azioni, economiche
non solo nominalmente/finanziariamente. Naturalmente chi
accetta di fare l’intermediario si assume (o meno) dei
rischi, con i vantaggi derivati e i sistemi di sicurezza
facilmente approntabili.
- le transazioni valutarie in quanto tali non eliminano né
ritardano il decremento
- l’acquisto di merce in quanto tale può evitare le
funzioni distorsive e lo spostamento preferenziale
dell’accumulazione coi problemi di trust e cartelli solo
non eliminando la decrementazione, ovvero con una qualche
forma di patrimoniale temporizzata.
Così, se non sbaglio, tutte le “obiezioni” che ho mosso
si risolverebbero, compresa quella al punto a. Per inciso
questa versione, che forse era già quella intesa
nell’articolo e nel caso mi scuso se non ho capito,
sperando di aver contribuito a far chiarezza, non esprime il
mio punto di vista su quanto sarebbe meglio fare e più
fattibile. Anche se mi piace molto.